Politica

Spett.le Redazione Bnews, concordo pienamente con Voi che il contributo pubblicato, più faceto che serio a mio avviso, in ultima analisi, esprima una posizione politica ed in quanto tale merita una risposta. 

Tralasciando la prima parte, in cui si dilunga su castelli e favole, in cui parla di eroi, mistificando i fatti e stravolgendone il significato, giunge alla fine al nocciolo della questione che tanto gli sta a cuore testualmente …“speriamo che l’Eroe lasci il posto a chi, a piccoli passi, nel silenzio, nell’umiltà, negli occhi bassi ma limpidi, nel rispetto di chi gli darà il mandato di amministrare, possa dare nuova vita a questo comune”.

Ebbene, i lettori più attenti alle vicende della politica flavese da queste semplici parole avranno già capito che questo nuovo Messia altri non è che (parafrasando un articolo a firma del Dott. Agostino Tomasello sul Mazzarino News) il fantomatico “DOTTORINO”! 

In effetti, da quel poco che ci è dato di capire, mi riferisco all’intervista rilasciata dal candidato Dott. Salvatore Sanfilippo (Dottorino) all’emittente Mediaone, le tematiche dallo stesso affrontate, con molta superficialità ,(strade viabili, strade pulite, giardini e parchi pubblici, strutture scolastiche efficienti, un porto ed un mercato ittico funzionale) e, soprattutto, le soluzioni prospettate per determinare il cambiamento (nessuna opera mega galattica tanto sono irrealizzabili! Piccole cose, strade, fogne, giardini ecc., quasi si trattasse di un condominio), concorda con il contenuto del contributo pubblicato.

In sintesi una politica di basso profilo, portata avanti con piccoli passi, nel silenzio, nell’umiltà, negli occhi bassi ma limpidi!

Grande rispetto per chi ha partorito questa linea, nessuno è detentore della verità, ogni linea politica è legittima. Mi soffermo brevemente, però, per capirne la logica. Infatti, l’azione politica deve necessariamente esplicarsi in un contesto storico, sociale, culturale, economico ben preciso.

Ogni azione degna di essere definita politica, si deve prefiggere degli obiettivi in termini di sviluppo, occupazione, servizi, duraturi e saldi per il territorio. Ebbene, non mi sembra che né dal contributo de quo né da quanto dichiarato dal candidato traspaia nulla di tutto ciò.

In un contesto europeo e nazionale di recessione economica, in cui i singoli stati rischiano il default, in cui i sistemi economici collassano sotto la pressione fiscale imposta dai governi, per contenere i deficit pubblici ed riordinare i propri bilanci, piuttosto che parlare di rilancio economico, di nuova occupazione, di sviluppo a trecentosessanta gradi, per consentire all’economia insediata nuove opportunità di investimento ed occupazione per i giovani, ci si prospetta la politica dei piccoli passi, in silenzio, con gli occhi bassi (politica della TALPA). 

Ebbene, se questo è il programma del Dottorino, mi auguro che gli elettori sappiano a cosa vanno incontro. Magari potranno contare su qualche ricovero o cura o prescrizione, ma per i loro figli e per loro stessi non ci saranno occasioni di crescita e di sviluppo. 

Un’altra questione che salta agli occhi di chi legge tale contributo è la modalità prospettata nel portare avanti tale nefasta linea politica …“IN SILENZIO”!!! PERCHE’?? PER QUALE OSCURA RAGIONE IL TUTTO DOVREBBE ESPLICARSI IN SILENZIO?? Forse non si ha il coraggio di sostenere pubblicamente quello che si propone, forse non si ha nulla da proporre e quindi il silenzio è già di per se chiarificatore.

Altro che silenzio, il primo cittadino DEVE GRIDARE A SQUARCIAGOLA per far sì che la voce dei propri cittadini giunga ai governanti, nazionali ed europei, a coloro i quali stanno in atto distruggendo dalle fondamenta un settore economico su cui si regge l’intera economia locale, LA PESCA E LA SUA FILIERA! A coloro i quali stanno attentando alla sussistenza d’intere famiglie, gravandole di tasse ed imposte inique (TARSU – IMU ECC.), che sicuramente non potranno adempiere al pagamento delle stesse, se non vorranno affamare i propri figli. 

Comunque, tornando alle favole, quelle vere, quelle secondo cui questa Amministrazione non ha fatto nulla per la Sua gente e per il Suo territorio, rinvio alla lettura della relazione di fine mandato, che lo scrivente ha portato nell’ultima seduta del Consiglio comunale, che invio alla Redazione in allegato alla presente, e che sarà consultabile prossimamente sul sito istituzionale del Comune: www.comune.santaflavia.pa.it .

Cordiali saluti

Antonio Napoli – Sindaco di Santa Flavia

Il neretto è contenuto nel testo   N.d.R.
 

Caro Signor Sindaco le abbiamo inviato una missiva riservata il mese scorso, alla quale riteniamo di non avere ricevuto adeguati riscontri e risposte rispetto ai problemi ed ai quesiti posti. Partivamo dalla considerazione che il difficile se non drammatico momento che sta attraversando la vita amministrativa e socio-economica della Città, (alle prese con le seria ed endemica criticità dello stato delle casse comunali, alla situazione di limbo determinata dalla revoca del vigente PRG, all'eterna emergenza rifiuti che sembra non trovare una razionale soluzione) esigeva un assunzione collegiale di responsabilità.

Manifestavamo il dovere di farci carico e condividere il peso e l'onore più che gli onori delle scelte amministrative. Tutto veniva contestualizzato all'interno del progetto politico del Terzo Polo, sotto le cui insegne lei aveva conseguito la vittoria elettorale del giugno scorso, (con il nostro concorso) anche per dare piena attuazione al programma elettorale, alla cui stesura avevamo contribuito. Nel contempo le chiedevamo espressamente (senza finzioni e retorica) il coinvolgimento nella squadra di governo e nelle scelte e nei ruoli che andranno a definire le politiche di sviluppo locale, le politiche urbanistiche e le politiche sociali della Città.

Nella nostra proposizione vi era insito un ragionamento politico, che partendo dai ruoli chiave e strategici occupati da esponenti del MPA all'interno della macchina amministrativa e politica della Regione, voleva rimarcare il contributo e il valore aggiunto che il nostro Partito poteva determinare nella ricerca di soluzioni possibili agli innumerevoli problemi amministrativi in cui si dibatte la sua attività di governo e che necessitano, molto spesso, una sponda in ambito regionale.

A connotare lo spirito che anima la nostra azione politica improntata ad una sana e fattiva collaborazione , per affrontare in maniera pragmatica le tematiche che riguardano la Città e soprattutto i cittadini, pensiamo s'inserisca l'interessamento sulle vicenda legata alla ventilata chiusura dello sportello Serit di Bagheria. Raccogliendo il Suo appello che sollecitava tutte le forze politiche ad adoperarsi, abbiamo sensibilizzato e sollecitato i propri riferimenti politici, affinchè nell'interesse dei cittadini del nostro territorio si continuino a garantire fondamentali servizi. 

Ci preme sottolineare, dopo questa debita premessa, di avere riscontrato nella sua azione politica, un grave deficit relazionale con i Partiti, il nostro incluso, che tradisce, a nostro modo di vedere, una idiosincrasia e insofferenza verso il gioco e le regole democratiche. Ebbene caro Sindaco, Le vogliamo ricordare che la storia ha dimostrato che la democrazia è comunque la meno imperfetta tra le forme di governo e nei suoi meccanismi di funzionamento e al suo interno, i Partiti rappresentano i soli, imprescindibili e fondamentali strumenti che svolgono la funzione di cerniera e d'interfaccia tra le istituzioni e i cittadini. Ebbene, sino a quando non si identificheranno forme di governo e attori istituzionali migliori, con essi ci si dovrà confrontare, nolenti o dolenti, anche a Bagheria.

A questo proposito, noi abbiamo ricevuto, da Lei, segnali di formale disponibilità che, a nostro parere, comunque sottendono una malcelata insofferenza rispetto alle regole della buona politica che riteniamo sinonimo di concertazione, condivisione di scelte e responsabilità comuni, capacità di ascolto, garbo istituzionale, rispetto degli alleati. 

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Nel suo agire politico avvertiamo un pericoloso spirito di autosufficienza che mal si concilia con l'approccio alle problematiche che attanagliano la Città che deve vedere il pieno coinvolgimento di tutte le forse sane della Città in rapporto ai meriti alle capacità e alle potenzialità; premessa indispensabile per instaurare un clima di fiducia reciproca e proficua collaborazione. 

Speriamo di sbagliarci e che queste riflessioni rimangano mere impressioni, soprattutto nell'interesse della Città, anche perchè al di là della sua volontà di dare seguito alla nostra disponibilità a collaborarLa nell'azione di governo, noi contiunueremo con senso del ruolo (dentro o fuori il Palazzo) a occuparci dei problemi e delle tematiche sociali, economiche, amministrative della Città tentando di proporre soluzioni, pianificazioni, progettualità.

Siamo infatti consapevoli e accettiamo conseguentemente la sfida, che ad ogni livello, nazionale , regionale e soprattutto locale, i Partiti oggi debbano autorinnovarsi e realizzare una riqualificazione culturale e programmatica per riguadagnare quella fiducia dell'opinione pubblica che oggi appare perduta e cimentarsi in un ritorno a una elaborazione culturale per mettere a punto programmi non raffazzonati, ma credibili e strutturati. 

Oggi per uscire dal pantano bagherese riteniamo occorra una leadership istituzionale forte ed autorevole, che si ponga come primo obiettivo quello di fornire una energica risposta alla crisi e di esprimere una ulteriore scommessa sul futuro fondata su una visione politica strategica, quanto meno a medio termine, che onestamente si stenta a riconoscere nella sua azione politica. Occorre che Lei finisca di attingere a piene mani all'armamentario della vecchia politica. Strumenti che ultimamente la portano a soprassedere e differire la soluzione delle questioni più difficili, temporeggiando quanto più è possibile, con il risultato finale di navigare, galleggiando pericolosamente e conseguentemente a vista. Tutto questo non ci induce all'ottimismo, prioritariamente in qualità di cittadini.

Sempre che Lei vorrà realizzare e rendere esecutivo il decantato e sbandierato Progetto ( icona e mantra della sua vittoriosa campagna elettorale) di rendere Bagheria “Polo di servizi per l'area metropolitana”, si dovrà dotare di un vero “progetto programmatico di sviluppo”, collegato esclusivamente alle vocazioni locali, con in primo piano il turismo, la cultura e l’agroalimentare. Per fare marciare una politica di sistema di questo livello bisogna mettere insieme più risorse possibili. Bisogna scatenare più sinergie virtuose.

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Si dovrà creare una squadra di professionalità, competenze e passionalità politiche composta da uomini e donne che conoscano le dinamiche territoriali e siano in grado, sganciati dagli opportunismi e le miserie del clientelismo politico, di adottare ed attuare un piano di rinascita innanzitutto civile e sociale e successivamente economico. Energie tutte protese a realizzare lo “sviluppo produttivo”. 

Occorrerà, in definitiva, un cambio di passo soprattutto culturale della classe politica locale, di cui Lei si dovrà fare interprete, collante e guida rispetto ai temi della valorizzazione delle risorse del territorio. Perché questo si realizzi non occorrono solamente le declamazioni di prassi o le enunciazioni vacue e vuote di principi e meri slogan, ma fatti e azioni concrete, che ad oggi, ad onor del vero, non intravediamo.

Queste le ragioni che ci inducono, allo stato attuale e nostro malgrado, ad interrompere ogni interlocuzione, fino a quando Lei, Signor Sindaco dimostrerà intanto di recuperare lo spirito costruttivo, progettuale e di condivisione di obiettivi e scelte che ci indussero a sostenerla nella competizione elettorale e ci darà soprattutto contezza di aver assimilato in maniera chiara, il significato e l'opportunità strategica del sostegno del nostro Partito alla sua azione di governo, nei modi e nelle forme improntate al garbo istituzionale e soprattutto alla correttezza personale e politica.

Il Portavoce
Marcello Scalici
 

C’era una volta….

Così cominciano le fiabe, e circa cinque anni fa cominciò la fiaba del primo cittadino del Comune di Santa Flavia.

Il sindaco Antonio Napoli, si presentò alla cittadinanza come il nuove eroe che avrebbe cambiato le sorti del suo “regno”, trasformando i paesi che lo compongono in luoghi di cultura, di sviluppo, di turismo….

L’eroe insieme ai suoi proseliti, avrebbe fatto riemergere dalle ceneri delle precedenti  amministrazioni il Comune di Santa Flavia.

Palazzo Mazzarino sarebbe diventato il suo castello, assurto ai fasti e ai lustri di tempi lontani.

L’eroe come nelle migliori fiabe che si rispettino, avrebbe ripulito il territorio da “scorie” e “rifiuti” che ne adombrano le bellezze, avrebbe fatto del mare e dei suoi pescatori il traino per l’economia, avrebbe costruito opere di così alto valore che nei memoriali futuri sarebbero per sempre rimasti.

Ecco nella fiaba da Lui scritta, tutto sarebbe stato bellissimo e il suo Regno sarebbe stato il più grande.

Ma ad oggi, a due mesi dalle nuove amministrative, questa storia risulta ai cittadini del Comune una di quelle amare fiabe in cui non c’è lieto fine; non c’è la conclusione “ e vissero tutti felici e contenti”

Di contenti, nel regno del sindaco eroe, ce ne sono pochissimi, se non i suoi dignitari di corte.

Il popolo deluso dalle tante promesse spera che strade viabili, strade pulite, giardini e parchi pubblici, strutture scolastiche efficienti, un porto ed un mercato ittico funzionale, un campo di calcio ad oggi inutilizzato, (costato quanto San Siro e il cui mutuo è sulle spalle dei cittadini), uffici pubblici ristrutturati, servizi sociali per i più deboli, tesori d’arte di grande pregio rivalutati, non siano più proiezione di desideri e sogni irrealizzabili, ma diventino le priorità di chi succederà al trono del “Castello Comunale”.

Il popolo flavese chiede solo che non siano più fiabe, che non ci siano più sogni, che non ci siano più illusioni, ma che ci si possa sentire orgogliosi di vivere in paesi le cui bellezze paesaggistiche, architettoniche e culturali ci vengono da molti invidiati.

Largo Trizzanò è uno di questi splendidi esempi, che in tempi non lontani brulicava di locali, ma che oggi è ridotto a fantasma malinconico di un paese vivo.

E se nelle fiabe l’eroe vince sempre, nella mitologia qualche volta l’eroe si immola per il bene del suo popolo.

Quindi per il troppo amore che il Nostro ha decantato per la sua comunità in questi cinque anni, speriamo che l’Eroe lasci il posto a chi, a piccoli passi, nel silenzio, nell’umiltà, negli occhi bassi ma limpidi, nel rispetto di chi gli darà il mandato di amministrare, possa dare nuova vita a questo comune, che da cinque anni giace agonizzante nelle mani di un eroe senza ombra e senza macchia, che oltre all’apparenza ha prodotto ben poca sostanza.

Così si potrà scrivere il finale della fiaba ” .... e tutti vissero felici e contenti”

Un soluntino, sognatore e deluso                 Lettera Firmata

 

Pubblichiamo integralmente questa nota pervenutaci che attraverso la figura retorica del paradosso esprime con garbo non disgiunte dall’ironia e dal sarcasmo una posizione politica.  La consideriamo un contributo tra il serio e il faceto, ma comunque sereno, al dibattito che si sta sviluppando a Santa Flavia in vista delle prossime elezioni amministrative.
Naturalmente siamo pronti ad ospitare una eventuale replica di chi della fiaba (o della storia) dà una diversa chiave di lettura.  Redazione Bnews
 

Si è svolta stasera e si è conclusa poco fa la riunione della coalizione "originaria" che ha sostenuto Lo Meo alle scorse elezioni. Alla riunione hanno preso parte oltre all'U.D.C., Democratici x Bagheria, L'Altra Bagheria e l'F.L.I.

Verrà reso pubblico un documento in cui oltre a dare "disco verde" per l'ingresso del Partito Democratico in giunta vengono fissati dei "paletti" programmatici  e metodologici.

La situazione confusa che ha caratterizzato questa settimana senbra schiarirsi: quell' ingresso del partito democratico nella maggioranza che veniva dato praticamente per scontato, in realtà non lo era.

Lo Meo ha indugiato per l'intera settimana convocando riunioni con il Partito Democratico che all'ultimo minuto venivano regolarmente disdette con motivazioni varie.

In realtà c'era qualcuno che ha osteggiato sino all'ultimo questo allargamento di maggioranza, lanciando anche "ballon d'essai" per intorbidire le acque.

Per complicare le cose anche le questioni interne all'U.D.C. che hanno reso il quadro ancora più confuso.

Stasera la schiarita, anche se ancora permangono problemi e difformità di vedute, e non ci vuole essere dei maghi per capire che riguardano soprattutto la distribuzione degli assessorati e dei due componenti del nucleo di valutazione.

Il sindaco  Lo Meo a chiusura della riunione ci ha dichiarato: " Sono stati rimossi elementi di difficoltà manifestati da alcune forze della coalizione; rimane ancora qualche problema che siamo certi di potere del tutto superare nei prossimi giorni. La prossima settimana faremo una riunione dell'intera coalizione e in quella occasione siamo fiduciosi  di arrivare ad una conclusione definitiva anche per quanto riguarda la nomina degli assessori "

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