Politica

Giù le mani dallo stadio comunale. Dopo il maldestro tentativo del sindaco Napoli di trasferire ad una società mista il mercato ittico di Porticello, ora ci si riprova con lo stadio comunale, mediante l' affidamento la gestione in forma diretta ad una fantomatica associazione ancora da costituire. 

La vicenda, ancora più incredibile perché avviene a pochi giorni dal voto, la apprendiamo dal sito internet comunale dove l'avviso pubblico del 20 marzo 2012 informa che sarebbe stata indetta una riunione per il 5 aprile prossimo presso un notaio di Palermo per costituire l'associazione sportiva dilettantistica. L'adesione sarebbe libera (!?) per tutti i cittadini previo il versamento di una quota sociale di mille euro a cranio!

Inutile dire che la procedura, oltre che inopportuna, appare illegittima:

1. il Comune sta procedendo ad un affidamento diretto, mentre occorre espletare una gara pubblica; e ciò perché lo stadio comunale costituisce struttura di rilievo economico ed imprenditoriale;

2. il Sindaco pro tempore viene designato nello Statuto come presidente onorario della associazione, con attribuzione di compiti gestionali (presidenza dell'assemblea, partecipazione al consiglio direttivo, sostituzione del Presidente), in contrasto con la disciplina legislativa che impone la libera eleggibilità di tutte le cariche sociali. 

3. viene richiesto ai soci il versamento della quota di 1000 euro, somma elevata per la maggior parte della popolazione interessata; ne deriverà che solo "pochi" potranno aderire.

4. si dichiara nell'avviso pubblico che il Comune va a promuovere la costituzione dell'associazione sportiva dilettantistica in quanto nel territorio comunale non ne esisterebbe nemmeno una, quando in realtà ne esiste almeno un'altra, per come il Comune sa bene avendola come partner in un progetto APQ Giovani,in corso di realizzazione

5. Il Sindaco, dopo avere approvato la delibera di giunta con cui affida la gestione ad una associazione, si qualifica nell'avviso pure "responsabile del procedimento" laddove tale ruolo non può essere svolto per legge da un organo politico, essendo violato il più elementare principio di separazione della politica dalla gestione amministrativa. 

Il candidato a Sindaco Giusi Gerratana e tutta la lista “Onda libera” esprimono preoccupazione per il tentativo illegittimo di affidare in via diretta l'unica struttura sportiva del Comune, e per le gravi conseguenze che si riverbereranno sul Comune e sulla gestione del futuro Sindaco, con il serio rischio di determinare ulteriori contenziosi e danni per le casse comunali. 

Auspicano pertanto che la procedura venga immediatamente sospesa, e si dichiarano pronti ad assumere tutte le iniziative necessarie per prevenire danni all'Ente.


                  Il Responsabile rapporti con la stampa
                       Lista Civica “Onda Libera”
                           Vittorio Fiasconaro 

Non sarà solo Comitato elettorale, ma resterà come "presidio di democrazia e ascolto nel territorio" come lo definisce il candidato a sindaco Nino Parisi.

Si anima la campagna elettorale ad Altavilla Milicia, si cominciano a definire liste, programmi e iniziative politiche.

E questa domenica mattina l'occasione è data appunto dall'apertura in via Mons. Gagliano della sede del movimento "Leali per Altavilla"

Si parla ancora di candidature e di programma, e vengono fuori le questioni aperte sulle quali si sta lavorando, ma anche le prospettive e le potenzialità di questo territorio.

A partire dalla notizia, che anche noi abbiamo dato nei giorni scorsi della ripresa dei lavori su un immobile confiscato alla mafia, che diverrà nel giro di poco tempo sede per gli uffici comunali.

Ma non solo: uno degli ambienti naturalistici più straordinari del territorio, quello della contrada "Rannino",  (splendida area montana che Altavilla condivide con Casteldaccia), sarà presto raggiungibile da una strada finalmente agevole.

Sarà una grande opportunità per le centinaia di visitatori e fedeli che, giornalmente ma soprattutto la domenica, raggiungono Altavilla anche per visitare il Santuario della Madonna di Loreto. 

E poi il " raccordo e la connessione "come li definisce il candidato sindaco che deve essere realizzato tra il comune, le periferie estremamente disperse nel territorio, e le splendide spiagge altavillesi.

Sempre Nino Parisi ci preannuncia che lunedì prossimo 2 aprile si svolgerà un convegno sull'imprenditoria femmminile, con la Presidente del consorzio "Terre di Sicania" l'avv. Giovanna Livrei.

alt

A Palermo Leoluca Orlando e Massimo Costa, a Santa Flavia nel loro piccolo, Luigi Alioto e Franco Storniolo: esempi non preclari di quello che è diventata la coerenza e la parola data nella politica di oggi.

Ma raccontiamo i fatti.

Proprio ieri Leoluca Orlando ha annunciato in pompa magna, la sua decisione di candidarsi a sindaco di Palermo: solo qualche settimana fa lo negava in maniera perentoria , al punto da “sfottere” chi insisteva su una sua riserva mentale ad accettare l’eventuale risultato delle “primarie” dicendo: “Ripeto che non mi candido, e mica lo sto dicendo in aramaico”.

Benissimo, chiarissimo.

Si fanno le controverse primarie, la Commissione elettorale comunica il risultato; ci sono dei ricorsi, solito corteo di accuse e controaccuse però alla fine i garanti certificano il risultato.
Le primarie hanno visto la vittoria di Ferrandelli, e quattro partiti su cinque accettano alla fine il verdetto; Orlando no.

Sono state primarie ”inquinate”, dice l’Orlando Furioso, e va avanti per la sua strada, al punto da far pensare che avrebbe accettato il verdetto delle primarie solo se avesse vinto Rita Borsellino, il candidato da Lui sostenuto.

C’è un altro esempio di alta acrobazia politica, ed è l’altro candidato a sindaco di Palermo oggi sostenuto dal PDL e dall’UDC, Massimo Costa, presidente del Coni.

In una conferenza stampa da qualcuno poi definita “delirante”, aveva naturalmente spiegato il perché era sceso in campo sotto le bandiere del Terzo polo

Trascorrono solo un paio di settimane e dopo avere beneficiato della benedizione di Fini, di Raffaele Lombardo e dell’U.D.C,  in corsa e a partita quasi iniziata, sveste una maglia e ne indossa un’altra, quella del PDL, con una disinvoltura degna di miglior causa.

Ma andiamo ai fatti di casa nostra: siamo abituati a vedere nelle piccole realtà locali cambi improvvisi di fronte, candidati che da una sera all’altra cambiano schieramento, “patti di acciaio” che si fanno e si disfanno nel giro di poche ore, ma quello che si sta verificando a Santa Flavia è la realtà che supera la fantasia.

E’ notizia di questi giorni che gli avversari di Antonio Napoli per la carica di sindaco nella competizione elettorale del 2008, Franco Storniolo e Luigi Alioto, si preparano a candidarsi in qualità di consiglieri comunali nelle lista dell’attuale sindaco uscente Antonio Napoli.

Ora non vogliamo pronunciarci sulle motivazioni che li hanno spinti a fare questa scelta e che saranno gli elettori flavesi a giudicare, ma di questa vicenda ci interessa cogliere quegli elementi che poi contribuiscono nel sentire comune a far perder quel poco che resta di fiducia nella politica e nei politici.

Ora, passi per Franco Storniolo, la cui candidatura è ancora “ufficiosa” e che solo in esternazioni private ha sempre sostenuto di avere nel proprio DNA dei fattori di “incompatibilità” con alcuni dei sostenitori di Napoli, ma per Luigi Alioto si tratta di un doppio salto mortale carpiato.

Perché? Presto detto.

A parte la denuncia che fece nel 2008 avverso l’elezione a sindaco di Antonio Napoli perché convinto di essere stato privato in maniera fraudolenta di alcune preferenze, rimane il fatto che esattamente il 18 novembre in una intervista rilasciata proprio a noi di Bagherianews, dopo avere affermato in maniera perentoria “che se c’è una cosa certa a Santa Flavia , questa è la mia candidatura a sindaco” ad una nostra domanda sulla sua candidatura ufficiale a sindaco alle future amministrative così ci ha testualmente risposto:
Io credo che la mia candidatura per le prossime amministrative a Santa Flavia, sia, come dire, una candidatura"NATURALE".
Mi spiego meglio: credo che ancor più di quella dell'attuale sindaco Napoli, (che comunque ha già comunicato ufficialmente la sua ricandidatura n.d.r.), quella del sottoscritto trova spunto innanzitutto da quello che ho sempre considerato un successo morale alle scorse elezioni; basti pensare che, affacciatomi per la prima volta a quella difficile competizione ho "rischiato" di andare a ricoprire la carica di primo cittadino proprio alla mia prima uscita politica, essendo mancati all'obiettivo, come è noto, solamente 13 voti.”

Ma non basta : in un foglio locale “Santa Flavia news verso le elezioni”, in una intervista rilasciata solo qualche settimana fa, ad una domanda circa la vicenda giudiziaria che riguarda Napoli, Luigi Alioto risponde:” …mi pare di capire che il sindaco Napoli sarebbe “coinvolto” in questioni attinenti il suo mandato per fatti penalmente rilevanti e con la spada di Damocle pendente sulla sua testa del rinvio a giudizio che la Procura si appresterebbe a richiedere (anche) nei suoi confronti: certamente questa ad oggi è una macchia non indifferente che grava sull’operato del sindaco, il quale dovrebbe- a mio modesto avviso- valutare se motivi di opportunità politica non gli impongano le dimissioni sia pure a pochi mesi dalla scadenza naturale del suo mandato….”

Ora è vero che gli avvocati sono ben addestrati (ed è anche loro principio deontologico) a difendere sia la vittima che il carnefice, ma farlo all’interno dello stesso processo ci sembra francamente eccessivo.

Sarà forse per questo che Luigi Alioto non ha mandato a noi di bagherianews.com, cui aveva rilasciato anche una intervista televisiva, il comunicato ufficiale in cui dichiara che sarà candidato con Napoli.

Forse, dopo tutte le cose che ci ha detto in questi mesi, ha avuto un certo pudore nel farlo; e questo è un suo piccolo merito.

 

Desidero rivolgere, nella mia veste istituzionale, un augurio di buon lavoro alla riformata giunta del sindaco Vincenzo Lo Meo. Un augurio credo di doverlo fare ai neoassori del P.D. ed in particolare un incoraggiamento alla giovane  Giusi Maggiore per aver accettato di assumersi una tale responsabilità.

Sono certo che le decisioni prese dal sindaco siano state assunte con grande coraggio politico e senso di responsabilità 

Per superare le polemiche recenti e mettersi alle spalle un lungo periodo di inattività ora serve una sola cosa: mettersi subito al lavoro.

E’ quello che ci chiedono i cittadini, è quello che ci impone la congiuntura economica e sociale.

Per questo rivolgo un invito e un appello pressante ai partiti e ai rappresentanti del consiglio sia di maggioranza che di opposizione: fermo restando il diritto-dovere di ogni forza politica di determinarsi e di portare avanti le proprie scelte e i propri ragionamenti, non perdiamo di vista che l’obiettivo comune è affrontare e, ove possibile, risolvere, le problematiche difficili che ci attendono.

Per questo penso che lo spirito con cui si dovrà sviluppare il confronto in consiglio nelle prossime settimane deve guardare ai contenuti: ogni forza politica nella propria autonomia di proposta deve portare un contributo originale, mettendo da parte le posizione preconcette.

Per questo io penso anche che la maggioranza di Lo Meo, non debba richiudersi al proprio interno in maniera pregiudiziale, ma deve essere pronta a dialogare veramente con l’opposizione consiliare, deve accogliere con grande capacità di attenzione e di apertura politica gli spunti e i suggerimenti positivi che vengono anche da partiti che non appoggiano il sindaco.

Sono considerazioni dettate dal buon senso politico, lo so. Ma è quello che la gente si aspetta da quei rappresentanti politici, a cui la scorsa primavera ha dato il mandato di governare Bagheria.

Non dimentichiamo mai che il sindaco Vincenzo Lo Meo e i trenta consiglieri sono espressione della volontà popolare.

Su di noi amministratori incombono nei prossimi mesi problemi difficili, che occorrerà affrontare con il massimo di unità e di concordia pur nella distinzione dei ruoli di maggioranza e di opposizione.
Il bilancio innanzitutto, ed a seguire la intricata storia del Piano regolatore generale, per finire con la difficile situazione economica e sociale

Nella formazione del bilancio dovremo prestare molta attenzione ai segnali e ai suggerimenti che ci vengono dalle autorità di vigilanza e di controllo, dalla Corte dei conti al Collegio dei revisori.

Ridurre “strutturalmente” le spese, in particolare quelle eccessive e improduttive e riorganizzare i servizi comunali e la macchina amministrativa sulla base di criteri di efficienza e risparmio.

Sul Piano regolatore, ferma restando l’urgenza di predisporre, nel più breve tempo possibile, uno strumento urbanistico aggiornato che dia certezze agli operatori e ai cittadini, occorrerà con molta attenzione, ed in questo senso penso ad una sorta di “tavolo tecnico-giuridico” allargato ai capigruppo consiliari, in cui, in tempi brevissimi, si confrontino le opinioni e si arrivi a soluzioni condivise che non pregiudichino il futuro della revisione generale del Piano cui gli uffici comunali stanno già lavorando.

Per quanto riguarda la crisi economica, occorrerà rafforzare gli strumenti che in atto sono a disposizione dell’amministrazione, e cioè la Casa della solidarietà oltre, il supporto alle Associazioni di volontariato, e così come si è cominciato a fare qualche settimana fa in un confronto con tutti i soggetti coinvolti, un adeguamento del Piano sociosanitario di zona del distretto D39.

 

Antoniuo Scaduto  vicepresidente del consiglio

 

 


 

Altri articoli...