Ora serve una sola cosa, mettersi subito al lavoro- di A.Scaduto

Ora serve una sola cosa, mettersi subito al lavoro- di A.Scaduto

Politica
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Desidero rivolgere, nella mia veste istituzionale, un augurio di buon lavoro alla riformata giunta del sindaco Vincenzo Lo Meo. Un augurio credo di doverlo fare ai neoassori del P.D. ed in particolare un incoraggiamento alla giovane  Giusi Maggiore per aver accettato di assumersi una tale responsabilità.

Sono certo che le decisioni prese dal sindaco siano state assunte con grande coraggio politico e senso di responsabilità 

Per superare le polemiche recenti e mettersi alle spalle un lungo periodo di inattività ora serve una sola cosa: mettersi subito al lavoro.

E’ quello che ci chiedono i cittadini, è quello che ci impone la congiuntura economica e sociale.

Per questo rivolgo un invito e un appello pressante ai partiti e ai rappresentanti del consiglio sia di maggioranza che di opposizione: fermo restando il diritto-dovere di ogni forza politica di determinarsi e di portare avanti le proprie scelte e i propri ragionamenti, non perdiamo di vista che l’obiettivo comune è affrontare e, ove possibile, risolvere, le problematiche difficili che ci attendono.

Per questo penso che lo spirito con cui si dovrà sviluppare il confronto in consiglio nelle prossime settimane deve guardare ai contenuti: ogni forza politica nella propria autonomia di proposta deve portare un contributo originale, mettendo da parte le posizione preconcette.

Per questo io penso anche che la maggioranza di Lo Meo, non debba richiudersi al proprio interno in maniera pregiudiziale, ma deve essere pronta a dialogare veramente con l’opposizione consiliare, deve accogliere con grande capacità di attenzione e di apertura politica gli spunti e i suggerimenti positivi che vengono anche da partiti che non appoggiano il sindaco.

Sono considerazioni dettate dal buon senso politico, lo so. Ma è quello che la gente si aspetta da quei rappresentanti politici, a cui la scorsa primavera ha dato il mandato di governare Bagheria.

Non dimentichiamo mai che il sindaco Vincenzo Lo Meo e i trenta consiglieri sono espressione della volontà popolare.

Su di noi amministratori incombono nei prossimi mesi problemi difficili, che occorrerà affrontare con il massimo di unità e di concordia pur nella distinzione dei ruoli di maggioranza e di opposizione.
Il bilancio innanzitutto, ed a seguire la intricata storia del Piano regolatore generale, per finire con la difficile situazione economica e sociale

Nella formazione del bilancio dovremo prestare molta attenzione ai segnali e ai suggerimenti che ci vengono dalle autorità di vigilanza e di controllo, dalla Corte dei conti al Collegio dei revisori.

Ridurre “strutturalmente” le spese, in particolare quelle eccessive e improduttive e riorganizzare i servizi comunali e la macchina amministrativa sulla base di criteri di efficienza e risparmio.

Sul Piano regolatore, ferma restando l’urgenza di predisporre, nel più breve tempo possibile, uno strumento urbanistico aggiornato che dia certezze agli operatori e ai cittadini, occorrerà con molta attenzione, ed in questo senso penso ad una sorta di “tavolo tecnico-giuridico” allargato ai capigruppo consiliari, in cui, in tempi brevissimi, si confrontino le opinioni e si arrivi a soluzioni condivise che non pregiudichino il futuro della revisione generale del Piano cui gli uffici comunali stanno già lavorando.

Per quanto riguarda la crisi economica, occorrerà rafforzare gli strumenti che in atto sono a disposizione dell’amministrazione, e cioè la Casa della solidarietà oltre, il supporto alle Associazioni di volontariato, e così come si è cominciato a fare qualche settimana fa in un confronto con tutti i soggetti coinvolti, un adeguamento del Piano sociosanitario di zona del distretto D39.

 

Antoniuo Scaduto  vicepresidente del consiglio