Politica

Caro Signor Sindaco,

Il termine democrazia è di origine greca deriva dal greco demos e cratos popolo e potere, pertanto governo del popolo. L’Italia è uno stato democratico perché la nostra Costituzione sancisce il principio dell’autodeterminazione dei cittadini. Legato alla democrazia esiste il principio della rappresentanza. Nasce non come principio democratico ma come semplice compromesso per assegnare il potere, e poggia sulla radicale sfiducia nelle qualità politiche dei cittadini comuni e sulla capacità amministrative di pochi eletti.

I cittadini scelgono i propri rappresentanti con il VOTO. I Bagheresi lo hanno votato e scelto perché ha improntato la sua candidatura sull’umiltà della sua persona, sulla volontà di rompere con la passata amministrazione e soprattutto sulla volontà di rompere i vecchi schemi della politica?

Caro Enzo, mi aspettavo di più, mi aspettavo più indipendenza, mi aspettavo più amore per la nostra città. Gli ultimi accadimenti della nuova giunta hanno visto mortificare la nostra città. Sei rimasto ostaggio delle segreterie politiche e di un Consiglio Comunale che forse ha dimenticato il principio di rappresentanza. 

Ma TU SEI IL SINDACO e non devi dimenticarlo. Non puoi dimenticarlo. 

Non puoi stare lì ad aspettare i desiderata delle segreterie provando ad accontentare tutti. Mentre si perde tempo prezioso, la nostra amata città soffre sempre più. E si perde del tempo ma per cosa ? per la soluzione di problemi? Per discussioni del come si possono alleviare i problemi che affliggono la nostra Bagheria? Macchè si discute sul nulla e Noi cittadini increduli guardiamo basiti atteggiamenti, polemiche e quant’altro.
IO NON CI STO. Ripeteva un Presidente della Repubblica.
Ebbene NOI NON CI STIAMO.

Mentre si discute ci avviamo sempre più verso il baratro. I problemi rimangono e si complicano. Capisco le difficoltà di amministrare. Capisco dei tagli sia dello Stato che della Regione. Ma è troppo semplice fare come sta facendo la Tua Amministrazione. Meglio non muoversi perché il movimento favorisce il nemico. 

La Tua fase 2 è appena cominciata ma già dai primi movimenti e commenti è destinata ad avere breve vita. Ma io tengo alla mia città, la amo troppo e non mi sento molto rappresentato. Ma ti propongo però una idea per la tua fase TRE. Chiudi subito la fase DUE, non aspettare il suo fallimento. Chiudila prima. Non nominare ASSESSORI che ti propongono le segreterie dei partiti e dei movimenti civici.
Fatti una TUA squadra fuori dalle logiche partitiche ed inizia a dare una idea di prospettiva a questa Città. 

OSA Fare un Esecutivo Tecnico o come lo vuoi TU, ma libero da “contatti” con il Consiglio Comunale, sii un vulcano di atti da presentare al Consiglio Comunale.

OSA cambiare i Dirigenti inefficaci, inesistenti, inetti che ti producono solo problemi e non soluzioni. 

Fai un Esecutivo che abbia l’autonomia di potersi presentare alla Città come quella Giunta che ha avuto il coraggio di presentarsi con UNA IDEA NUOVA DELLA POLITICA e della prospettiva futura di Bagheria. Forse era quella dell’altra Bagheria?
altSicuramente sarebbe una scelta forte ma almeno hai provato a cambiare le cose della nostra Città. 

Sicuramente questa soluzione non troverà il consenso di molti, anzi …….. ma forse si tornerebbe al concetto di RAPPRESENTANZA come portatore di esigenze collettive e non individuali.
Si è Sindaco, Assessore, Consigliere per rappresentare le esigenze della Città non quelle solo del partito. 

Mi preme sottolineare che, pur capendo che la maggior parte del tuo tempo viene speso per la soluzione di problematiche giornaliere, ed immagino ne avrai per tutti, mi preme però dire che non vedo la prospettiva di una Città, non vedo come e in quale contesto vivranno le giovani generazioni. 

Qual è la prospettiva di città di questa Amministrazione ? Solo l’aumento della TARSU ? Ad oggi sembra che sia stata l’unica cosa di questa Amministrazione (ma chi ti ha consigliato?????? Sia nei modi che nella sostanza ??????????). 

Lo svincolo, la strada mare monti, il porto di aspra, monte catalano (e possiamo continuare) sono o non sono dei volani di sviluppo? Ebbene ci si lavora?
L’acqua del depuratore di Aspra, una volta trattata, è possibile utilizzarla in agricoltura?
Ma che cos’è lo sviluppo allora?
Solo il MOSTRO COINRES ? O l’altro APS ?
Dobbiamo essere ingabbiati e destinati a morire per questi? 

Osa Enzo,
Abbi il coraggio di OSARE. La Città e i Cittadini sono stanchi di aspettare .


                                                                                                                                        Giorgio Castronovo
 

Dalle 9.30 di stamane torna a riunirsi il consiglio comunale di Bagheria. Dopo la seduta dello scrorso giovedì che ha visto messa alla frusta la nuova maggioranza di Vincenzo Lo Meo e la presentazione del nuovo gruppo CivicaMente, formato da transfughi di altre formazioni, Antonio Chiello dai Democratici x Bagheria , Pietro Di Quarto dall'U.D.C. e Angelo Puleo dall'Altra Bagheria, oggi ci saranno le prevedibili repliche di assessori, sindaco e componenti della maggioranza, il Partito Democratico  in particolare, ma anche gli interventi di altri gruppi di opposizione, a partire dal PDL,  che la volta scorsa non hanno preso la parola.

Il clima non sarà dei più sereni in considerazione dei duri attacchi che all'amministrazione di Lo Meo sono stati rivolti in particolare dai consiglieri del PID  e di Bagheria Libera.

All'ordine del giorno di oggi sono anche previsti il riconoscimento di una serie di "debiti fuori bilancio" che stanno creando serie preoccupazioni all'interno della giunta.

Si tratta solitamente di sentenze, definitive in molti casi, che vedono il Comune condannato a pagare somme non indifferenti.

L'altra grossa preoccupazione che pesa è quella relativa alla nomina, da parte dell'Assessorato alla famiglia e alle Autonomie locali di un Commissario per il prelievo forzoso di un debito di 1.400.000 euro che il Comune di Bagheria ha nei confronti del Coinres.

Il sindaco aveva proceduto alla nomina di un legale per opporsi di fronte al TAR a questo prelievo "forzoso" che rischia di prosciugare del tutto le casse comunali, rendendo anche difficili i pagamenti di salari e stipendi per i prossimi mesi ai dipendenti comunali.

Se il TAR accoglierà il ricorso promosso dall'Amministrazione il pericolo verrà, almeno provvisoriamente scongiurato; altrimenti il Comune si verrebbe a trovare in una situazione difficile per il prelievo forzoso di una somma consistente, si parla di 800.000 euro, che verrebbe adottato dal Commissario.

La decisione del Tar viene attesa con molta trepidazione e preoccupazione all'interno dell'amministrazione, perchè il non poter pagare gli stipendi porterebbe alla dichiarazione di dissesto ed a conseguenze politiche oggi imprevedibili.

Più che il conte Ugolino che rosica il cranio dell'arcivescovo Ruggieri o Giuda l’Iscariota come è parso di capire in una azzardata similitudine, sembra un Cristo in croce Vincenzo Lo Meo, mentre il capogruppo del PID, Gino Di Stefano lo irride e lo provoca andando ampiamente al di là di quello che è il diritto-dovere di critica di un consigliere di opposizione, e superando quel limite che dovrebbe essere invalicabile tra l’attacco politico anche durissimo e frontale e l'irrisione e l’insulto alla persona.

Lo Meo ascolta impietrito, anche perchè le “randellate” di Di Stefano arrivano dopo la sesta “filippica” di Rosario Giammanco, capogruppo di Bagheria Libera, in cui ripropone contro il sindaco, duramente e puntualmente, l’accusa di slealtà politica, di mancanza di parola e di coerenza, per il voltafaccia  di cui sono stata vittime gli assessore Tania Naro e Fara Pipia e per avere operato un capovolgimento delle alleanze.

Certo non delude le attese per gli appassionati del genere “sangue e arena” la prima parte di consiglio comunale di giovedì scorso che ha come punto forte all’o.d.g. la presentazione della nuova giunta.

La seduta dopo sei ore piene di dibattito e dopo una dozzina di interventi di consiglieri di maggioranza e di opposizione è stata aggiornata a lunedì.

Non è possibile e d’altronde non avrebbe alcun senso riportare citazioni dai vari interventi, più utile è invece cercare di capire quali siano stati i “motivi conduttori” degli interventi dei consiglieri di maggioranza e di opposizione

Gira attorno a tre temi principali il dibattito sull’insediamento della nuova giunta.

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1) L’allargamento al PD rappresenta un fattore di stabilità e di rafforzamento della maggioranza si sostiene da un lato, anche se non traspare neanche nelle forze che sostengono Lo Meo (UDC, FLI, l’Altra Bagheria), un particolare entusiasmo per questa scelta che ad un certo momento è parsa “obbligata”.

E le conseguenze si vedono nel “riposizionamento” di gruppi politici e di singoli consiglieri, che viene puntualmente registrato in consiglio, con la nascita di un nuovo gruppo “CivicaMente" cui aderiscono Angelo Puleo, Antonio Chiello, e Pietro Di Quarto; che sosterrà la maggioranza si dice, ma in cui già Pietro Di Quarto ha chiesto a noi di esplicitare che il suo voto favorevole ai provvedimenti della maggioranza arriverà “di volta in volta”

2 ) L’allargamento al PD è il tradimento di un programma e di un progetto politico sostiene l’opposizione, perché consente a chi è stato considerato in campagna elettorale responsabile in larga parte dello sfascio (leggi PD) di ritornare in sella.

Lo Meo ha dunque tradito la fiducia degli elettori argomenta un parte dell’opposizione.

3) I tempi per la soluzione della crisi hanno provocato una paralisi gravissima dell'attività amministrativa, con le conseguenze che è facile immaginare.

Ma va subito osservato che l’attacco politico anche se durissimo non può mai scendere sul piano personale diventando volutamente provocatorio e offensivo per ledere e mortificare la figura e l’immagine dell’avversario politico.

Per questo non abbiamo condiviso una parte del ragionamento del capogruppo del PID, Gino Di Stefano su cui probabilmente pesano ancora le ruggini della campagna elettorale o forse perché  il PID non ha ancora “rielaborato” il lutto della sconfitta.

E dire che era stato tra i pochi Di Stefano che aveva trovato il bandolo della matassa, quando nella parte iniziale aveva appunto individuato nell’assenza della capacità di “fare politica” le vere deficienze gravi dell’amministrazione di Lo Meo.

Laddove ha stigmatizzato che di fronte a bilanci disastrati dei comuni, la politica dei “tagli orizzontali e alla cieca” è pura follia, e tanto vale chiamare un commissario liquidatore, che magari è più bravo del sindaco a "far di conto".

Ed è su questo che avrebbero dovuto esercitarsi i consiglieri di opposizione per far cogliere le inadeguatezze di questa amministrazione.
Facendo magari alcuni esempi.

A partire dal fatto che il sindaco non ha rinnovato il contratto di dirigente esterno al comandante dei VV.UU. Maurizio Parisi; non andiamo lontani dal vero se scriviamo che era un contratto da 70.000 euro l’anno lordo.
Non ci sono soldi ha detto il sindaco quindi si taglia. Bene, anzi male, malissimo.

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Vediamo perché: gli introiti delle multe, che non significano, sia chiaro, solo repressione ma significano più ordine e più civiltà nel traffico oltre che più sicurezza (pensiamo all’autovelox), nel 2010 sono state di circa 800.000 euro, saranno nel 2011 ( anno elettorale, con quel che comporta, non dimentichiamolo e con Parisi che già a settembre aveva fatto le valigie) di poco meno di 600.000 euro, mentre le proiezioni per il  2012 fanno pensare che non si arriverà a 200.000 euro.

Non solo, ma a costo zero, il Corpo di Polizia Municipale con il suo comandante era riuscito a realizzare decisive riforme della viabilità, che sono state valutate positivamente dalla quasi totalità degli automobilisti.
Avere dunque “licenziato” il comandante Parisi è stato un risparmio o uno spreco ?

Questa è la risposta che una politica alta e coraggiosa deve saper dare.

Per non parlare del servizio interno di trasporto urbano ij convenzione con l'AST: costava oltre trecentomila euro ogni anno, e per questo è stato abolito, perché era una cifra francamente astronomica rispetto alla “resa” del servizio. Autobus perennemente vuoti per tratte poco affollate.

Ma prima di tagliare è stato commissionato agli Uffici uno studio per capire se una rimodulazione del servizio opportunamente trasformato in “circolari” quali effetti e quale accoglienza avrebbe potuto avere presso gli utenti e quale ricaduta economica sulle casse del Comune?

Noi siamo certi che un servizio di “circolari interne ed esterne”, studiato con intelligenza con un biglietto di uno o due euro per l’intera giornata, potrebbe consentire un introito notevole per l’amministrazione e per i cittadini utenti un risparmio di oltre un milione di euro di carburanti.

Ma non è finita, perchè un'altra domanda pertinente andava fatta Lo Meo: perchè da quando si è insediato nella carica di sindaco il recupero dell'evasione Tosap, ICI e Tarsu, estremamente corposa negli anni precedenti si è immediatamente bloccata?

Ma non basta.

La questione degli asili nido: perché piuttosto che combattere le inefficienze, anche interne alla pubblica amministrazione, Lo Meo “punta” con il palese obiettivo di chiuderlo l’asilo che costa meno e che assiste più bambini con un livello di prestazioni di alta qualità?
Perché la razionalizzazione non riguarda altri asili e altri servizi?

Ed ancora: il nodo vero è nei costi fissi di gestione del Coinres, ed allora si rinsaldi l’unità dei partiti, si trovi una linea condivisa, si facciano le scelte giuste e dolorose a partire dal tipo di trattamento contrattuale riservato ai dipendenti e quella strada la si percorra tutti assieme senza fare i furbi.
E sono solo alcuni esempi.

Ecco questo avrebbe dovuto far l’opposizione per far intendere cosa significhi “fare politica”, e non i "commissari liquidatori".

Non è certo irridendo con punture di spillo e provocazioni, utili solo alla platea di bocca buona, che si risolvono i problemi della città.

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Evocare per Lo Meo il conte Ugolino o Giuda l’Iscariota, come ha argomentato Gino Di Stefano, oppure Ken il Guerriero ed Ettore Fieramosca nella replica di Gaetano D’Agati, (e meno male che ha pure precisato di avere studi classici), lasciano intravedere che le citazioni “colte”, in questo come in altri casi, sono posticce e fatte all’ingrosso, e paradossalmente cuciono addosso al sindaco una dimensione letteraria francamente lontana dal personaggio e dalle circostanze; e sono comunque sintomo di scarsa capacità di autonoma e vera proposta politica.

Piuttosto che rifare per la centesima volta la storia delle responsabilità del Coinres, oggi serve piuttosto capire quali possano essere le soluzioni per ridurre il danno di scelte, che sugli ATO rifiuti, sulla loro ideazione e gestione ed ai vari livelli istituzionali, hanno visto più o meno coinvolti tutti i partiti.

L’impressione finale di chi ascolta i vari interventi è che questa operazione di ingresso del PD, sia stata pensata in altri tempi, quando diversi erano gli equilibri e le alleanze alla Regione, ma che a furia di metter tempo è andata a concludersi in un momento inopportuno per tutta una serie di motivi.

Come ingiuste e assolutamente fuori luogo ci sono parse le accuse e le punzecchiature al presidente del consiglio, Caterina Vigilia, che ormai fanno parte del repertorio fisso di Gino Di Stefano, e le pagelline stilate per i vari assessori.

La verità è che ci sono gran parte dei consiglieri, che di rispettare le regole non ne vogliono assolutamente sapere: sono le regole che essi stessi con si sono dati, ma che violano sistematicamente e con pervicacia, a partire dai tempi di intervento assolutamente sovradimensionati rispetto a quanto previsto nel regolameto.

Però alla fine rimane che, incassando i colpi leciti o "sotto la cintura" di questi "randellatori" dell'opposizione, l'immagine dell’amministrazione attiva ne esce devastata anche davanti all’opinione pubblica, mentre da parte sua il sindaco Lo Meo non riesce a mandare in campo altro che i suoi “abatini” con le spade di latta, perché questo passa il convento.

Ma i “frati” in parte se li è scelti lui e se l’opposizione non rinsavisce si prepara un futuro nero per Bagheria

Il secondo atto andrà in scena lunedì 2 aprile alle 9.30: interverranno ancor il PDL e il PD ed altri.
 

Signor Presidente, signori Consiglieri, Signor Sindaco, Assessori, Cittadini di Bagheria, è mio dovere, mio malgrado, per quel che mi riguarda, rappresentare oggi alla Città ed al Consiglio Comunale tutto, che rimango, dopo l’uscita dal gruppo consiliare, prima del Consigliere Antonino Maggiore e, poi, del Consigliere Antonio Chiello, unico componente capogruppo dei Democratici per Bagheria, movimento che teniamo ancora in piedi a testimonianza della nostra storia e dei nostri valori.

Sono trascorsi appena nove mesi dalla campagna elettorale che ha visto la elezione di questo Consiglio Comunale e del Sindaco Dottor Vincenzo Lo Meo , e già assistiamo ad uno scompaginamento della geografia politica consiliare, che riguarda tutti i gruppi consiliari, eccetto il PDL e Bagheria Popolare.

Sembrano trascorsi nove anni dal quel GIUGNO 2011, e non nove mesi, per avere assistito ad uno stravolgimento così profondo che ha riguardato, non solo i gruppi consiliari, ma anche il percorso politico tracciato durante la campagna elettorale che ci aveva visti premiati dai Bagheresi per costruire “l’Altra Bagheria” nel segno della discontinuità politica ed amministrativa , una Bagheria attanagliata da una grave situazione economica-finanziaria determinata dalle tante scelte scellerate fatte dalla passata amministrazione della quale, certamente, Lei Signor Sindaco non ha nessuna responsabilità.

FORSE NON CI CREDE PIU’ NEMMENO IL CONsiGLIERE ANGELO PULEO ALL’ALTRA BAGHERIA, VISTO CHE’ E’ STATO COSTITUITO IL NUOVO GRUPPO CONSILIARE CIVICAMENTE” ?

Ma SE E’ COSI’ MI DISPIACE!!.

Quel risultato elettorale maturato a Giugno 2011 ha di fatto escluso dal Consiglio Comunale le rappresentanze politiche di 12 liste, poiché non hanno superato lo sbarramento elettorale del 5%, ma in cambio sono proliferati i gruppi consiliari, frutto di una disgregazione politica che deve fare riflettere tutti.

Forse è tempo di riscoprire i valori etici della politica e ascoltare di più anche i moniti che vengono dalle Autorità Ecclesiali Locali e, in generale, dal mondo della Chiesa.

Caro Signor Sindaco, Lei sin dall’indomani della sua elezione ha dimostrato di non volere mantenere quell’impegno di discontinuità politica che aveva da subito improntato e contraddistinto il programma elettorale e politico Suo e dei suoi primi alleati, ed i suoi recenti segnali politici hanno in effetti confermato questa tesi.

Ma questa non è responsabilità degli altri, Signor Sindaco, questa è la sua linea politica!

E’ agli occhi di tutti che a coalizione che ha vinto le elezioni a Giugno 2011 ha cominciato a perdere pezzi importanti della politica locale, uno dopo l’altro, le dimissioni prima dell’Assessore Naro, poi quelle dell’Assessore Fara Pipia, espressione della lista "Progetto x Bagheria" (Che non so se esiste ancora!), poi, infine, quelle dell’Assessore Vittoria Casa determinate da una situazione di incompatibilità prevista da una recente legge regionale, con la conseguente uscita dal gruppo dei Democratici per Bagheria del Consigliere Antonio Chiello .

Da qui si da l’avvio alla cosiddetta Fase 2, così da Lei chiamata Signor Sindaco.

Abbiamo appreso dalla stampa, con molta meraviglia prima, e dalla bocca del Sindaco poi, che era stata indetta una riunione con le forze del Terzo Polo che hanno sostenuto il Sindaco nel secondo turno di ballottaggio.

Non mi ricordo affatto che il Terzo Polo, qualora esistesse ancora (dopo l’uscita dell’UDC dal Governo Regionale, e il sostegno dello stesso ad un candidato Sindaco a Palermo diverso da quello sostenuto da FLI ed MPA) abbia sostenuto il Sindaco Vincenzo Lo Meo alle ultime elezioni comunali del 2011, d’altronde sono passati nove anni….o nove mesi…ahimé..rischio di perdere la cognizione del tempo!!

Tutto diventa sempre più politicamente incomprensibile!!

Anche se sembra che siano trascorsi nove anni da quella competizione elettorale del Giugno 2011, e non nove mesi, troppo presto per scompaginare una coalizione sulla base di logiche legittime ma che non servono a questa Città, mi ricordo, se non vado errato, che il Pd si era spaccato solo sulla scelta del Sindaco, dando vita ai “Democratici per Bagheria” per sostenere Lei e il nostro programma, compreso anche il Segretario del Pd cittadino, nel segno di quella tanto proclamata discontinuità, mentre l’altra parte del PD, “Unità Democratica”, sostenevano il Sindaco uscente Biagio Sciortino, nel segno della continuità ed usando, da un lato, lo slogan di non avere aumentato le tasse e, dall’altro, contribuendo certamente ad aumentare i costi della gestione del COINRES.

Mentre l’ MPA si spaccava in altre due liste, una racchiusa sotto il nome “Un Progetto per Bagheria” a sostegno del Sindaco Lo Meo , l’altra sotto il nome MPA smorfiato a sostegno del Sindaco uscente Biagio Sciortino.

Mi ricordo, quindi, come più volte anche detto durante quella campagna elettorale da Lei e da tutti i partiti della coalizione, “che la sua era una coalizione frutto di un accordo politico locale sostenuta da nuovi partiti del FLI e dell’ UDC, ( quest’ultimo ricostruito con una classe politica completamente diversa da quella che dall’UDC era transitata nel PID dell’ On.le Saverio Romano), e da forze nuove che si affacciavano per la prima volta nella scena politica locale, vedi “Un Progetto per Bagheria”, i “Democratici per Bagheria”, “l’Altra Bagheria”, con l’apparentamento a secondo turno con l’ “Unione Democratica”, costituitosi più tardi nel gruppo consiliare del PD (al quale non abbiamo aderito solo e soltanto perché profondamente divisi sulle scelte locali politiche e amministrative) con l’aggiunta del nuovo arrivo, eletto nella lista dei Democratici per Bagheria, del Dott. Antonino Maggiore.

Poi si diede vita alla prima nuova giunta Lo Meo, sul principio da Lei stesso dettato a tutta la coalizione PD compreso, e da tutti accettato, cioè quello di assicurare nella condivisione della responsabilità di governo un rappresentante per lista (leggasi pari dignità).
Il PD si è tirato indietro passando all’opposizione (leggasi appoggio esterno), per qualche problema, ritengo io, di poltrona, forse il cerchio delle aspettative non quadrava.

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Caro Sindaco, circa tre mesi fa Lei apre la cosiddetta fase 2!

Mi auguro che sia la seconda e l’ultima, la pari dignità è saltata, la nuova giunta che il Sindaco presenta alla Città, alla quale comunque faccio gli auguri di buon lavoro, vede presenti due assessori del PD con deleghe importanti, Lavori Pubblici e Servizi Sociali, l’altra Bagheria, UDC, FLI con un assessore ciascuno, un assessore tecnico scelto dal Sindaco, dulcis in fundo almeno una buona sorpresa, una carissima e giovane donna, nonché persona di mia conoscenza, la Dott.ssa Giusy Maggiore, con delega al Bilancio e Finanze, alla quale esprimo il mio più vivo e sincero augurio di buon lavoro, ma che certamente non rappresenta i Democratici per Bagheria.
E’ un assessore tecnico di fiducia del Sindaco Lo Meo, nulla c’entra con la politica, così è stata da Lei presentata, Signor Sindaco.
Ah…dimenticavo…da questa nuova giunta di governo sono rimasti fuori i “Democratici per Bagheria”, sapete perché, perché sono rimasti con un solo Consigliere, dice il Sindaco.
Intelligenza pauca, diceva qualcuno!!
Bhe, è proprio il caso di dire, chi vince perde e chi perde vince. Alla faccia dell’alternanza!

Scusatemi se vi ho annoiato ricordandovi questa bella e intrigata storia politica che è lontana anni luce dalla politica, quella con la P maiuscola, si intende, da quel percorso politico e da quella coalizione che era stata vista bene dai cittadini e pertanto premiata.

Oggi è tutta un’altra storia, è un’altra prospettiva che è difficile capire per me abituato in politica a seguire le tradizionali “Regole della Politica”.

Però’, il Sindaco probabilmente avrà le idee chiare, che sà politicamente verso dove vuole andare.

E siccome i “Democratici di Bagheria”, compreso me, non hanno capito dove il Sindaco Lo Meo vuole politicamente andare, tranne, immaginiamo noi, a costruire ed alimentare la confusione politica che è già in atto, da questo momento, come per lo stile che mi contraddistingue già anticipato lunedì scorso al Sindaco Lo Meo, I DEMOCRATI PER BAGHERIA ESCONO DA QUESTA MAGGIORANZA NUMERICA!

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Marchiamo le distanze da un percorso politico poco chiaro e che non condividiamo, certamente non per un problema di poltrone o prebende che non ci riguardano né tanto meno ci interessano, ma per un modo di fare e pensare la politica che non ci appartiene.

Siamo troppo distanti, ma non è tutta colpa sua, Signor Sindaco, è colpa anche di chi mal lo consiglia, mi sembra di assistere a un teatrino, d’altronde basta guardare Palermo, il film si ripete, questo fa pensare quanto danno sta provocando questo tipo di politica che ormai ha legittimato i continui salti mortali da una posizione all’altra come nulla fosse, dei partiti e della classe dirigente.

E’ uno spettacolo indecoroso che certamente allontana i cittadini dalla politica, da questa politica.

Ci si potrà chiedere, allora i Democratici per Bagheria vanno all’opposizione?!

C’è lo siamo chiesti anche noi, che abbiamo rifiutato esplicitamente c.d. posti di sottogoverno (leggasi nucleo di valutazione) e ci siamo interrogati e chiesto: prima, cosa serve alla Città, e, poi, come possiamo servire questa Città ed i cittadini che ci hanno onorati di essere rappresentati e che non vogliamo in alcun modo né deludere, né tantomeno tradire.

Questa è una città che Lei, Signor Sindaco, ha trovato in ginocchio, dove Lei non aveva responsabilità, questa è una città che rischia il dissesto finanziario con gravi ripercussioni sulla città, sui lavoratori di questo Ente, sulla credibilità che questa città ha perso e deve recuperare, sulle prospettive di tanti giovani compreso i nostri figli, Signor Sindaco, i miei figli!
Questa è una città che deve essere cambiata in meglio, in positivo, che deve ritrovare una condizione di serenità, che deve essere rilanciata sul piano sociale ed economico, sul piano della legalità, cioè del rispetto delle regole, che deve recuperare credibilità e centralità nella vita politica del comprensorio.

E’ su questo che si misura la sua responsabilità attraverso innanzitutto il risanamento finanziario di questo Ente, non vorrei che si mettano a rischio anche gli stipendi dei lavoratori, dei dipendenti di questo Comune.

Ho dubbi che questa amministrazione e questa coalizione di maggioranza ci possa riuscire, ma mi auguro di essere smentito, come certo penso c’è lo auguriamo tutti, pur avendone tutte le condizioni politiche grazie alla presenza straordinaria in giunta del PD, del FLI e fell’UDC, tutte forze di governo alla Regione Siciliana, e non sarò certo io, non saranno i Democratici per Bagheria a darLe l’alibi, caro Signor Sindaco, perché in consiglio non ha la maggioranza.

Da questo scranno dove sono seduto Lei, e quindi Bagheria avrà tutto il sostegno necessario e il voto d’aula per i provvedimenti seri e importanti per questa Città, per i nostri cittadini.

E’ tempo di sacrifici, ma anche tempo che si diano ai cittadini segnali seri e responsabili che ognuno di noi deve sapere offrire, senza demagogia ma con atti concreti, chiari e trasparenti.

Venga in aula Sindaco (seppure dopo quattro mesi da quando la sua giunta ha deliberato il risanamento finanziario, buoni propositi ma senza fatti, nonostante la sua buona volontà, di questo le faccio un pubblico plauso, per l’impegno che certamente ha dimostrato in questi mesi), per riferire e discutere con il Consiglio Comunale sulla situazione finanziaria dell’Ente, sui debiti fuori bilancio, sulla ristrutturazione dei servizi, sui costi della politica, non contro la politica, ma per ridare vigore e credibilità alla politica, per discutere del COINRES, ci venga a dire cosa intende fare, qual è la sua ricetta per uscire da questo tunnel.

Porti in aula il conto consuntivo e il bilancio nei tempi strettamente necessari per potere avviare una seria programmazione.

Su questo la incalzerò, Signor Sindaco, su questo avrà in me una spina al suo fianco!!

Voli più in alto, non si lasci affascinare da logiche numeriche, punti sulla qualità, nomini subito il nucleo di valutazione con persone competenti, non cerchi il bilancino, non serve, dimostri più coraggio, è quello che serve in situazioni difficili come questa, non si lasci ingannare da miraggi che prospettano soluzioni magiche e immaginarie, non si illuda delle vane promesse.

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Lei Caro Sindaco, lo voglio riconoscere, oggi ha un compito difficile, serio, pesante quello di far uscire Bagheria dal tunnel.

Su questo, caro Sindaco, troverà sempre il nostro sostegno e la stessa lealtà con la quale lo abbiamo sostenuto fino a ieri, quella lealtà che noi da sempre pratichiamo ma che oggi è diventato per molti un disvalore.

Provi a tentare con le forze politiche che lo sostengono, a partire dal PD, a chiedere al governo regionale di impinguare il fondo per i Comuni dissestati, per assegnare un congruo contributo a Bagheria per l’azzeramento, ad esempio. dei debiti COINRES, questo sì sarebbe un grande segnale per Bagheria e, forse, Le potremmo dire domani, forse ha avuto ragione Lei, ci siamo ricreduti.

Ma comunque siamo e rimaniamo distanti politicamente, abbiamo poco o quasi nulla da dirci, però abbiamo un compito in comune, Amministrare e Salvare questa Città, noi faremo la nostra parte, ci faccia una proposta, la farò mia, la faremo nostra, ma se serve alla Città.

Dimostri alla città con i risultati amministrativi che si verificheranno, che verificheranno i cittadini, che Lei ha le idee chiare, che Lei ha trovato la ricetta politica giusta per uscire da questo pantano, che noi non l’abbiamo capito.

Ma se questo non si verifica, Caro Sindaco, Lei ha fallito sul piano politico e sul piano amministrativo, lasciando ai posteri l’ardua sentenza.

Il Capogruppo dei Democratici per Bagheria
Avv. Antonio Passarello


 

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