Torna il consiglio comunale a Bagheria: replicano assessori e consiglieri della maggioranza

Torna il consiglio comunale a Bagheria: replicano assessori e consiglieri della maggioranza

Politica
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Dalle 9.30 di stamane torna a riunirsi il consiglio comunale di Bagheria. Dopo la seduta dello scrorso giovedì che ha visto messa alla frusta la nuova maggioranza di Vincenzo Lo Meo e la presentazione del nuovo gruppo CivicaMente, formato da transfughi di altre formazioni, Antonio Chiello dai Democratici x Bagheria , Pietro Di Quarto dall'U.D.C. e Angelo Puleo dall'Altra Bagheria, oggi ci saranno le prevedibili repliche di assessori, sindaco e componenti della maggioranza, il Partito Democratico  in particolare, ma anche gli interventi di altri gruppi di opposizione, a partire dal PDL,  che la volta scorsa non hanno preso la parola.

Il clima non sarà dei più sereni in considerazione dei duri attacchi che all'amministrazione di Lo Meo sono stati rivolti in particolare dai consiglieri del PID  e di Bagheria Libera.

All'ordine del giorno di oggi sono anche previsti il riconoscimento di una serie di "debiti fuori bilancio" che stanno creando serie preoccupazioni all'interno della giunta.

Si tratta solitamente di sentenze, definitive in molti casi, che vedono il Comune condannato a pagare somme non indifferenti.

L'altra grossa preoccupazione che pesa è quella relativa alla nomina, da parte dell'Assessorato alla famiglia e alle Autonomie locali di un Commissario per il prelievo forzoso di un debito di 1.400.000 euro che il Comune di Bagheria ha nei confronti del Coinres.

Il sindaco aveva proceduto alla nomina di un legale per opporsi di fronte al TAR a questo prelievo "forzoso" che rischia di prosciugare del tutto le casse comunali, rendendo anche difficili i pagamenti di salari e stipendi per i prossimi mesi ai dipendenti comunali.

Se il TAR accoglierà il ricorso promosso dall'Amministrazione il pericolo verrà, almeno provvisoriamente scongiurato; altrimenti il Comune si verrebbe a trovare in una situazione difficile per il prelievo forzoso di una somma consistente, si parla di 800.000 euro, che verrebbe adottato dal Commissario.

La decisione del Tar viene attesa con molta trepidazione e preoccupazione all'interno dell'amministrazione, perchè il non poter pagare gli stipendi porterebbe alla dichiarazione di dissesto ed a conseguenze politiche oggi imprevedibili.