Caro avvocato, c'è in ballo la residua credibilità della politica

Caro avvocato, c'è in ballo la residua credibilità della politica

Politica
Typography

Ci sia consentito di dare una sintetica risposta.
Nell’articolo citato” Da Palermo a Santa Flavia: gli acrobati della politica” le scelte di Luigi Alioto non erano viste singolarmente, ma in un contesto in cui venivano riferiti altri esempi di contorsionismi politici che dalle piccole realtà locali, dove sono sempre esistite, cominciano a riguardare anche la classe politica dei grossi centri urbani, e che concorrono purtroppo a far perdere quel poco che resta di fiducia nella politica e nei politici.

In Italia c’è sempre più gente stanca della scarsa credibilità dei politici e non credo che ciò sia dovuto a “falsi perbenismi” o presunti “scandali di corte”; almeno non sono queste le analisi che fanno commentatori, di me ben più autorevoli.

Per questo abbiamo volutamente fatto “parlare” sia per Orlando che per Alioto le affermazioni “virgolettate”

Abbiamo detto molto chiaramente che sulle giustificazioni politiche addotte a giustificazione delle loro scelte date da Orlando, Costa, Storniolo e Alioto, (per limitarci agli esempi vicini e attuali che abbiamo fatto), abilitati a dare un giudizio saranno soltanto gli elettori, e non vogliamo deflettere da questo punto fermo, anche se ci risulterebbe molto facile nel caso in questione, citare l’opinione che il sindaco uscente Antonio Napoli in una replica all’intervista rilasciataci dall’avv. Luigi Alioto su Bnews esprimeva proprio sul suo antagonista a sindaco del 2007, rimproverandogli l’assenza dalla vita pubblica di Santa Flavia sin dal giorno successivo al voto.


Per quanto riguarda poi l’affermazione da Lei fatta contenuta nell’intervista rilasciata al foglio Santa Flavia news, in cui parlando di Napoli dice “...se motivi di opportunità politica non gli impongano le dimissioni...” in conseguenza della sua vicenda giudiziaria, vogliamo farLe notare che essa viene fatta immediatamente dopo l’affermazione di principio, che non possiamo non condividere, che per ogni cittadino vale la presunzione di innocenza sino a condanna passata in giudicato.

La sequenza logica e temporale dell’affermazione all’interno dell’intervista, sembra rendere quindi “prevalente” l’opportunità delle dimissioni sul principio costituzionale della presunzione di innocenza.

Quanto al fatto infine che ci priverà dei suoi comunicati, in considerazione della nostra “preveggenza”, diciamo che sfonda una porta aperta.
Siamo tra quei giornalisti che pensano che l’informazione non debba essere una noiosa “compilation” di comunicati stampa ufficiali di comuni, associazioni e partiti, ma che la “notizia”, quella vera,  debba essere cercata dietro e oltre il contenuto ingessato e formale dei “bollettini” modello Minculpop.

Comunque penso che alla fine il giudizio su queste vicende, vero e definitivo, lo daranno gli elettori palermitani e flavesi