Alla fase 2 della giunta, si affianca la fase 2 del consiglio: nasce il nuovo gruppo CivicaMente

Alla fase 2 della giunta, si affianca la fase 2 del consiglio: nasce il nuovo gruppo CivicaMente

Politica
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Sono trascorsi appena nove mesi da quando il 12 giugno Vincenzo Lo Meo veniva eletto sindaco e, circa tre settimane dopo, si insediavano il consiglio comunale e la giunta.

In questi nove mesi non solo il clima , ma lo scenario politico è completamente cambiato.

Sono stati cambiati quattro assessori su sei, una decina di consiglieri, quasi un terzo cioè dell'intero consiglio ha cambiato, o si prepara a cambiare casacca.

Sulla "morìa", (s'intende politica), di assessori, donne soprattutto, ormai sappiamo quasi tutto: "beghe di partito", ha detto il sindaco per Tania Naro; "incompatibilità politica e scarsa intesa e collaborazione" con il sindaco e la giunta, ha scritto Fara Pipia nelle sue dimissioni, "incompatibilità per legge" per Vittoria Casa; "ragion di partito" diciamo noi per Pippo Ferrante, per il quale però  il sindaco si è affrettato a precisare che delle sue competenze non si vorrà privare.

Vedremo più avanti quale coniglio riuscirà a tirare fuori dal cilindro il sindaco Lo Meo, visto che non si trovano qualche centinaio di euro per fare una determina ufficiale di impegno per far vedere ai cittadini il dibattito consiliare che ci sarà sulla nuova giunta, e che sarà solo grazie alla personale disponibilità di sindaco, giunta e presidente del consiglio, che i bagheresi, che non sanno di internet e facebook, potranno tornare ad essere informati sulle cose del Palazzo, almeno per la seduta di giovedì 29 marzo.

Il consiglio, per tornare al nostro discorso iniziale, non è stato però da meno: per mera curiosità vi riportiamo la composizione dei gruppi consiliari all'indomani del voto, dopo che il voto popolare aveva cancellato ben undici liste delle diciannove presentate.

Il PID aveva ottenuto sette consiglieri, cinque l'U.D.C., quattro  l'Altra Bagheria, tre  il Popolo della libertà , Futuro e libertà,  Unità Democratica e Democratici x Bagheria;  due soli consiglieri invece per Bagheria popolare

In nove mesi la geografia politica del consiglio comunale è risultata completamente scompaginata. Vediamo come.

Qualche settimana dopo l'insediamento  Nino Maggiore eletto nei Democratici per Bagheria, lascia il gruppo e migra verso i tre di Unità Democratica, risuscitando il Partito Democratico.

Anche il PID comincia a perdere pezzi, in una sola seduta di consiglio ben due componenti del Gruppo, Antonio Scaduto e Michele D'Amato, salutano la compagnia, in direzione dell'UDC il primo, verso destinazione ignota il secondo.

Ma non è finita: le dimissioni di Tania Naro scatenano polemiche furibonde dentro F.L.I., ed è Rosario Giammanco che con invettive degne del miglior Catilina lascia F.L.I., e crea con Antonio Prestigiacomo che nel frattempo si è definitivamente disamorato dell'U.D.C., il gruppo Bagheria Libera.

Ma siamo ancora all'inizio: le dimissioni "forzose" di Vittoria Casa fanno scoppiare una diatriba anche all'interno dei Democratici x Bagheria perchè ognuno dei due consiglieri pensava di essere il titolare della nomina dell'assessore "di loro spettanza".

Antonio Chiello, anche lui prende cappello e segue la sua strada, che domani sera si incrocerà con quella di Pietro Di  Quarto che poco convinto della "giubilazione" del segretario Nicolò Tomasello prende anche lui le distanze dal gruppo e con quella di, udite dudite, Angelo Puleo, stazione di partenza l'Altra Bagheria.

Proprio Angelo Puleo, che con Baghering e Laboratorio B con molta accortezza si era cucito addosso l'immagine di uomo del rinnovamento; ricordiamo in particolare una iniziativa con relativo gazebo in corso Umberto per denunciare i costi della politica, ma che, una volta eletto, pare che non ne voglia sapere della politica della lesina e del rigore che continua a predicare Lo Meo, il sindaco zio.

Stavolta  il nuovo gruppo, formato quindi da Chiello, Di Quarto e Puleo, si chiamerà CivicaMente.

Non starà in maggioranza, non starà all'opposizione. Starà di quà e di là. Dipende. In osservazione e in attesa. Indovinate di cosa.

Si inventano nomi nuovi, si danno nobili motivazioni a piccole beghe di bottega e nel frattempo la nave va a fondo.

Anche sul Titanic, lo abbiamo già scritto un'altra volta, dopo il tremendo urto con l'iceberg i passeggeri continuavano a ballare, perchè il transatlantico era ritenuto inaffondabile.

nella foto di copertina da sx i tre nuovi assessori della giunta Lo Meo  Sergio Martorana, Giusi Maggiore, Nicola tarantino.