Politica

A distanza di nove mesi dal voto, con molti cittadini che mi chiedono di intervenire e con forza, non credo di esagerare se dico che le riprese integrali del consiglio comunale sono state negli ultimi anni, nel bene e nel male, uno degli ultimi ancoraggi reali della città con i suoi governanti e più in generale con la sua classe politica .

La riprova l’abbiamo avuta con la messa in onda delle riprese della seduta sull’insediamento della nuova giunta Lo Meo .

Al di là dei dati sullo share (indici di ascolto) di cui non potremo disporre , vi è stato per le strade bagheresi nei luoghi di lavoro ma anche nelle famiglie, prima ancora che sulla rete, un grosso ritorno di dibattito e polemica politica sul contenuto (o forse sui pochi contenuti) di quelle poche ore di trasmissione dedicate alla nuova giunta di governo .

Aveva scritto giorni addietro Angelo Gargano a tal proposito “Vedremo più avanti quale coniglio riuscirà a tirare fuori dal cilindro il sindaco Lo Meo, visto che non si trovano qualche centinaio di euro per fare una determina ufficiale di impegno per far vedere ai cittadini il dibattito consiliare”.

altQualunque sia il giudizio sul livello del dibattito ciò che è saltato agli occhi di tutti i cittadini è stato molto più grave di quanto potessimo immaginare, riassumibile non solo nello scherno di alcuni e nel ripensamento dei più sul comportamento di Lo Mo sindaco, ma sopratutto sull’attuale ed evidente disorientamento politico e programmatico della sua maggioranza.
Ecco allora che le mancate riprese del consiglio comunale possono o sono di già riflesso o conseguenza evidente di un decadimento del governo della città .

Città incapace di essere trasparente e presentabile. Città incapace di affrontare anche con dura dialettica la rilettura di un recente disastroso passato, (anzi adesso vi è chi dalla maggioranza, alza la voce per difenderlo) per venirne fuori con proposte serie ed operatività vera . Città segnata dall’immobilismo amministrativo di chi non vuole o peggio non sa come venirne fuori.

Ecco allora calare il velo d’ombra, spuntano “le polizze assicurative” che hanno tenuto banco nel dibattito, l’informazione è demandata ai comunicatori di “servizio” e le telecamere vengono spente senza soluzioni all’orizzonte.

A tal proposito mi sento di ricordare che di recente alcuni giornalisti nel comune di Sinnai in Sardegna si sono visti addirittura vietare l'accesso alle riprese televisive perché non autorizzati , e visto che questo sindaco vuol farci creder in fiumi di finanziamento da parte dell’attuale governo regionale mi sento di sottolineare che proprio nei giorni scorsi i giornalisti della testata online “Live sicilia” non sono stati neppure ricevuti in conferenza stampa dal presidente della regione Siciliana Raffaele Lombardo.

Oggi come ieri, voglio ancora una volta ricordare che lo sforzo per sostenere e difendere la libera informazione, la libera stampa e la trasparente e completa informazione istituzionale è lo sforzo per difendere la democrazia.

altL’appello che lanciammo affinchè si prendesse consapevolezza della grave situazione di rischio che correva la città, con le fiamme del 26 maggio 2010,sulla tipografia della redazione del Settimanale di Bagheria di Michele Manna, ricordo, si organizzò la piazza e la solidarietà, e gridammo aiuto anche in consiglio a dispetto delle solite passerelle, infatti le istituzioni dopo molte parole rimasero lontane , anche se i giornali ed il loro sostegno non rimasero al palo.

Oggi ,come ho già avuto modo di scrivere, intravedo l'umiliazione della democrazia e della politica bagherese, è il venir meno delle riprese televisive e il contestuale venir meno di controllo e partecipazione che esse possono ancora rappresentare ne sono forse la riprova .

Quello che ne discende è un messaggio amaro, quando ci sono cose da nascondere, quando il potere comincia ad avvertire che il peso delle sue responsabilità possono gravare come un macigno nel giudizio della gente, la libera informazione, la libera stampa, la comunicazione istituzionale vera ed integrale (le riprese TV) diventano il primo vero nemico, anzi il nemico più pericoloso.

Nino Amato dei Democratici per Bagheria

 

                                                                                            

 

Come sono stati scelti i consulenti?

Abbiamo letto vari articoli di giornali on line riguardanti le consulenze e una seduta di consiglio comunale andata male a causa di mancanza di numero legale. 

Le nostre domande sono: come sono stati scelti i consulenti visto che molti possono essere riconosciuti per appartenenza politica? Davvero tra i 550 dipendenti comunali non vi erano figure adatte per evitare di pagare consulenti? Perché i partiti che si erano detti disponibili a discutere la nostra proposta di regolamento per le presenze in consiglio non lo hanno fatto?

Su quest’ultimo argomento abbiamo inviato una lettera (pubblicata al fondo di questo articolo ndr) alla Presidente del consiglio comunale e ai capigruppo affinché possa essere argomento trattato nelle prosisme sedute di commisisone e di consiglio comunale.

Per chi non lo ricordasse questa è la nostra proposta: Oggi, in un momento in cui si chiedono sacrifici ai cittadini, riteniamo improrogabile un impegno della politica in tal senso e, pur oggi essendo fuori dal massimo organo di rappresentanza cittadino, proponiamo a tutte le forze politiche presenti in consiglio e alla Giunta la nostra idea di regolamento già presentata).

Ricordiamo che la nostra proposta di regolamento è formata da un solo articolo in cui si afferma che: 
il gettone di presenza viene erogato al consigliere comunale che abbia partecipato almeno al 60% della durata effettiva di ogni seduta del consiglio comunale, delle commissioni consiliari e della conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari.Tale verifica si effettua mediante appello iniziale con firma d'ingresso ed indicazione dell'ora su apposito registro tenuto dal segretario verbalizzante.

Tale procedura si applica anche per i consiglieri che arrivano dopo l'appello iniziale. Il Consigliere che intende lasciare l'aula prima della fine dei lavori degli organismi consiliari è tenuto ad apporre la propria firma di uscita con l'indicazione dell'ora. Nel caso che il consigliere si allontani senza apporre la propria firma d'uscita con l'indicazione dell'ora non gli verrà corrisposto il gettone di presenza per quella seduta. Nel caso dell'accertata mancanza del numero legale, anche ai consiglieri presenti che abbiano risposto all'appello non spetta il gettone di presenza. Si potrebbe pensare in aggiunta ad una durata minima delle riunioni.

                                                                                                                     Il coordinatore di Sinistra Ecologia Libertà
                                                                                                                     Luca Lecardane 

                                                                                                                    Bagheria 03/04/2012

___________________________________________________________________________________________________

                                                                                                Alla c.a. del Presidente del Consiglio Comunale
                                                                                                Caterina Vigilia

                                                                                               Alla c.a. dei capigruppo

                                                                                               Alla c.a. dei consiglieri comunali

Egregio Presidente, spettabili capigruppo e consiglieri tutti,

la città di Bagheria è sull’orlo di un fallimento economico senza precedenti, siamo sull’orlo del baratro e l’attuale amministrazione si è trovata costretta ad aumentare del 100% laTarsu, aumentare il costo della retta degli asili nido comunali nonché del servizio di refezione scolastica.

Non vogliamo qui disquisire sulla bontà di questi provvedimenti e sulle nostre proposte alternative a queste che mettono le mani in tasca ai cittadini, ma riteniamo opportuno che il Consiglio Comunale prenda degli opportuni provvedimenti per dare un segnale chiaro e inequivocabile alla cittadinanza.

Troppo spesso alcuni comportamenti hanno come effetto una reazione indignata di antipolitica da parte dei cittadini e di alcuni sedicenti movimenti politici/civici che hanno un seguito ben al di là dei veri e reali valori politici che rappresentano.

Una opportuna risposta ed uno scatto d’orgoglio da parte di tutti i consiglieri di maggioranza ed opposizione sarebbe rappresentato dall’adozione di un regolamento sulle sedute del consiglio e delle commissioni.

Oggi, in un momento in cui si chiedono sacrifici ai cittadini, riteniamo improrogabile un impegno della politica in tal senso e, pur oggi essendo fuori dal massimo organo di rappresentanza cittadino, vi proponiamo la nostra idea di regolamento. Ricordiamo che la nostra proposta di regolamento è così formata: il gettone di presenza viene erogato al consigliere comunale che abbia partecipato almeno al 60% della durata effettiva di ogni seduta del consiglio comunale, delle commissioni consiliari e della conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari. Tale verifica si effettua mediante appello iniziale con firma d'ingresso ed indicazione dell'ora su apposito registro tenuto dal segretario verbalizzante. Tale procedura si applica anche per i consiglieri che arrivano dopo l'appello iniziale;

Il Consigliere che intende lasciare l'aula prima della fine dei lavori degli organismi consiliari è tenuto ad apporre la propria firma di uscita con l'indicazione dell'ora. 

Nel caso che il consigliere si allontani senza apporre la propria firma d'uscita con l'indicazione dell'ora non gli verrà corrisposto il gettone di presenza per quella seduta. 

Nel caso dell'accertata mancanza del numero legale, anche ai consiglieri presenti che abbiano risposto all'appello non spetta il gettone di presenza. 

Certi della vostra sensibilità cogliamo l’occasione per rivolgervi cordiali saluti

 

                                                                                                                     Bagheria 03/04/2012
                                                                                                                     Il coordinatore di Sinistra Ecologia Libertà
                                                                                                                     Luca Lecardane 

 

 

                                               

Giusto il tempo di considerare valida la seduta, e di mettere il gettone in saccoccia, che l'opposizione mette subito a nudo l'inconsistenza della maggioranza di Vincenzo Lo Meo.

Si raggiunge subito con la prima "chiama" il numero legale di 16 consiglieri per consentire che la seduta venga dichiarata valida; ma subito dopo cominciano i problemi: l'amministrazione non è presente nè con il sindaco nè con alcun assessore, mentre il regolamento prevede la presenza in aula di almeno un rappresentante della maggioranza.

Arrivano trafelati il sindaco e alcuni assessori , mentre arriva qualche altro consigliere.

Si comincia : l'opposizione obietta subito che nel fascicolo del punto  all'ordine del giorno, riguardante il riconoscimento di debiti fuori bilancio, mancava documentazione; dopodichè visto che la maggioranza non aveva i numeri l'opposizione va alla prova di forza allontanandosi dall'aula, lasciando la maggioranza che si ritrova in quel momento con solo undici consiglieri.

Viene a mancare quindi il numero legale e seduta rinviata a domani (mercoledì 4 aprile ore 16,00 ndr), allorchè saranno sufficienti dodici presenti per rendere valida la seduta.

Costo di questo "teatrino" per i cittadini, ad occhio, intorno a duemila euro. Ma state tranquilli, perchè si risparmierà sull' informazione, sugli  asili nido, sulla manutenzione delle nostre strade e su tutto il resto, ed i soldi per i politici si troveranno.

Altri articoli...