Politica

Cara Redazione, Vi scrivo per segnalarVi una problematica che ormai è divenuta cronica al punto da non essere più considerata un anomalia ma pura normalità in un Bagheria che sempre più ha perso ogni caratteristica di luogo civile dove possibile crare una comunità in cui ci sia rispetto, senso civico, attenzione all’ambiente in cui viviamo e in cui cresciamo tutti insieme.

 

Sul mio profilo facebook (https://www.facebook.com/stefano.fricano) ho caricato alcune foto di quella che ormai si è evoluta da discarica a cielo aperto a inceneritore a cielo aperto.

La zona periferica a monte dell’autostrada nelle vicinanze della Mare-Monti negli anni dell’amministrazione Sciortino, che hanno segnato il progressivo peggioramento delle condizioni ambientali del territorio bagherese per le ben note vicende legate al COINRES, è divenuta zona di discarica aperta a qualunque tipologia di rifiuto che senza controllo alcuno delle forze dell’ordine ha vissuto momenti critici nei periodi difficili ereditando ad ogni occasione un sempre crescente livello di degrado e abbandono.

L’intera zona soffre ormai degli effetti di abbandono e assenza totale di controllo del territorio e oggi rappresenta inequivocabilmente una chiara immagine di cosa ha prodotto la malapolitica e la cattiva gestione delle risorse pubbliche di un’Amministrazione palesemente assente e lontana dal territorio.

Il trapasso dall’amministrazion Sciortino a quella attuale guidata da un sindaco che girava per il territorio su due ruote e o ggi lustra e pulisce il suo nuovo ufficio nella nuova sede di Palazzo Butera ha segnato il definito collasso del sistema e dei luoghi di una città che oggi subisce continue mortificazioni.

Gli incendi dei rifiuti hanno ormai cadenza quasi settimanale e con la stessa periodicità i cumuli conquistano nuove tipologie di rifiuti che chiaramente necessiterebbero di adeguati interventi specializzati per evitare di inquinare l’ambiente in maniera drammaticamente irreparabile. Ad oggi invece si vedono in tutta la zona i segni degli unici interventi che questa Amministrazione sa fare: interventi di “localizzazione” delle ceneri e dei resti dei rifiuti che il fuoco restituisce attraverso l’uso di una “palicedda”....come veniva definita in una delle ultime intercettazioni sul COINRES.

Nessuna reale volonta di risolvere il problema e nessuna chiara strategia su quale azioni mettere in campo per arginare il progressivo impoverimento del nostro territorio sotto tutti gli aspetti: economico, sociale e, come in questo caso, ambientale!

In questo periodo in cui la città vive il suo tradizionale momento di coesione e senso di appartenenza che serve come stimolo per “serrare le file” in vista di nuove sfide e battaglie e sullo sfondo la tanto attesa da parte d i tutta la città della sfiducia verso un’amministrazione inerte, Vi chiedo di voler mostrare attraverso i vostri mezzi le immagini di Bagheria oggi affinchè questa Amministrazione si scuota finalmente dal suo torpore e concentri attenzione e azioni concrete per il bene di tutti noi e del nostro territorio.

S.Fricano

 

Caro direttore,

Le scrivo in merito a ciò che sta accadendo nel quartiere di via Lo Bue in questi ultimi mesi.

In pratica ogni sera dopo un certo orario viene staccata la luce ad un intero quartiere che comprende appunto una parte di via Lo Bue, cioè la parte che comprende l'incrocio con via Senofonte; un incrocio molto pericoloso, teatro negli ultimi anni di molti incidenti stradali, e solo dopo ripetute segnalazioni al comune e ai vigili si è provveduto a mettere i dossi, le lascio immaginare a cosa  si può andare incontro.

Inoltre l'assenza di pubblica illuminazione riguarda anche  via Senofonte, via Saffo e zone limitrofe.

Ultimamente nella zona vi sono anche stati fenomeni di vandalismo a carico di macchine posteggiate lungo la zona al buio e per poco l'altro giorno non mi hanno investito mentre attraversavo la strada.

Ho contattato l'Enel e mi ha detto che di questo se ne deve occupare il comune in quanto i pali della luce sono sotto la competenza di un altra società che fa da tramite con il comune.

A quanto ho capito questa società vanta crediti dal comune di Bagheria, che ancora però non ha  provveduto a sanare il debito, con il risultato che la società stacca letteralmente la luce. 

Infatti a differenza di altri quartieri via Lo Bue possiede i pali che non sono di competenza della società Enel Spa.

Io credo che vivere in questo stato, ciò senza luce la sera sia roba da terzo mondo!

E' essenzialmente una condizione intollerabile!! E' inammissibile che nel 2013 una città con settantamila abitanti sia totalmente al buio senza che ci siano le adeguate condizioni di sicurezza nelle strade!!!

Se nei prossimi giorni non verrà ripristinata la normale attività elettrica nel quartiere verranno intraprese vie legali nei confronti del comune e della società competente.

Cordiali saluti

Gianpiero Greco

Si è costituito il gruppo ‘’Bagheria con Civati’’ alla presenza della Referente Regionale, Valentina Spata e di alcuni militanti e simpatizzanti come Antonio di Dio del Pd. 

Il Gruppo Civati cerca di postulare un discorso che tenda a riabilitare il ruolo del partito come l’elemento dinamico legittimato e capace di connettere gli elettori con la propria rappresentanza eletta, rivendicando all’intero partito il raggiungimento di determinati obiettivi e di particolari risultati. 

Il progetto di Civati, come spiega Valentina Spata, va al di là della candidatura ma apre un dibattito sui temi non solo del Partito Democratico ma di una “rigenerazione” della politica e della “ricostruzione” di un centro sinistra che ritorni a parlare alla gente e a confrontarsi sui problemi e sulle soluzioni di un Paese che non riesce ad uscire dalla crisi.

“In un clima non certo limpido né, tantomeno, sereno quale è quello che si sta delineando in questa fase della politica nazionale ma soprattutto siciliana noi non ci presentiamo come una corrente ma come un gruppo di dirigenti, militanti e simpatizzanti del Pd che vuole cambiare un partito che abbiamo contribuito a far crescere ma che in questi anni è stato distante dalla propria base, oltre che dai cittadini. Lo faremo insieme a Civati che è un dirigente molto attento alle problematiche territoriali non solo in campagna elettorale ma ogni volta che viene chiamato a rispondere alle esigenze di tutti” dichiara Valentina Spata.

La tanto menzionata disaffezione politica ha spiegato Antonio di Dio - provocata dalla sfiducia nelle istituzioni e dal dilagare dell’antipolitica ci suggerisce questo quesito: Quale spazio ci prospettano i nostri dirigenti per contribuire alla programmazione e alla realizzazione dei nostri progetti che soddisfino i nostri bisogni primari e a quelli della collettività? Noi, aspiriamo alla buona politica”.

Novità, stabilità e competenza sono le tre costanti del pensiero del gruppo bagherese di Civati.

Un rinnovamento della politica secondo noi non può prescindere da una rifondazione della classe dirigente; bisogna rivedere la vecchia classe politica e dar spazio ad una nuova classe politica giovane, dinamica, onesta e soprattutto competente non escludendo chi della sua esperienza può darne un contributo prezioso”.

Un gruppo che ha ritrovato entusiasmo e voglia di partecipare, grazie al contributo di Pippo Civati, uno dei primi candidati alla Segreteria Nazionale del Pd.

Il nostro impegno sarà rivolto a sensibilizzare la gente delusa - conclude la Spata - aprendo le nostre porte a tutti, invitandola alla partecipazione, approfondendo le questioni, confrontandoci sui temi che ci stanno a cuore: quelli del lavoro, della promozione del territorio, della tutela dell’ambiente, della lotta agli sprechi, della trasparenza, della legalità, della cultura”.

Insomma in Sicilia il gruppo di riferimento del deputato Pippo Civati è già a lavoro anticipando tutti.

Valentina Spata in questi giorni sarà in giro ad incontrare la base ma anche i dirigenti del Pd e i simpatizzanti per creare una squadra che possa dare il giusto supporto al candidato alla Segreteria Nazionale.

In Provincia di Palermo i contatti sono tanti. Adesso il compito arduo, quello di far ritornare la fiducia a chi l’ha persa, spetta a Civati che sarà a Palermo il 2 agosto alle ore 19.00 per una iniziativa pubblica al Nautoscopio presso il Foto Italico .

Il gruppo Bagheria X Civati è presente su Facebook https://www.facebook.com/groups/632050306806785/ per contattare il gruppo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
 

Tanto tuonò che piovve: quattro consiglieri presentano una mozione di sfiducia nei suoi confronti, più un altro che si è già aggiunto.

Quale è stata la prima reazione ? sorpresa, preoccupazione, irritazione ?

 Me l’aspettavo perché è da due anni che era stata preannunciata, qualche consigliere ne cominciò a parlare dopo una settimana dal mio insediamento ed ha aspettato che maturassero i due anni previsti. Il mandato dura 5 anni e la mozione oltre a sembrarmi prematura come giudizio mi pare affrettata e frutto non di una analisi fatta nell’interesse della collettività ma solo di un mero calcolo politico: prendere le distanze dall’amministrazione alla vigilia di un nuovo momento delicato. Momento in cui il ruolo del Consiglio Comunale è più importante di quello dell’amministrazione. Inoltre in una situazione finanziaria come quella che ho trovato, riferirsi pedissequamente al mio programma è da miopi. Sono comunque molto sereno, la serenità che viene dalla consapevolezza di avere fatto la propria parte, nelle condizioni date.


Pensa che andrà avanti, nel senso che la sottoscriveranno un numero di consiglieri sufficiente a portare l'argomento al dibattito in consiglio?

E’ molto probabile che si raggiunga il numero di 12 firmatari e che venga discussa in aula. Affronteremo il dibattito e replicheremo con dati e documenti. E’ una normale procedura politica. Mi sarei meravigliato se non fosse stata presentata. Certo non avevo previsto che arrivasse in questo delicato momento di dissessto/predisse sto, in cui la responsabilità della classe politica si manifesta con scelte chiare verso la cittadinanza. La sfiducia distoglie l’attenzione dall’emergenza. Il piano di riequilibrio diventa secondario. Però, ripeto, sta nelle cose che dall’opposizione si presenti la sfiducia al sindaco e le esperienze passate insegnano che è normale, poi in consiglio si vedrà. 

 
La Corte ha dato altri 60 giorni di tempo per evitare il dissesto: pensa che stavolta il consiglio si ravvederà rispetto alla precedente decisione, di quando cioè bocciò il piano di rientro?

 Noi contiamo, questa volta, di fare meglio la nostra parte nel senso di coinvolgere sin da subito i consiglieri di buona volontà disponibili al dialogo e al confronto e di condividere, ove possibile, alcune scelte se il Consiglio vorrà confrontarsi. Dopo, la decisione spetta a loro, ma sono convinto che prevarrà nella maggior parte il buon senso e l’interesse collettivo.

Tra le accuse contenute nel documento ce ne sono alcune che richiedono una risposta precisa

a) Lei in due anni ha cambiato una quindicina di assessori: come si suol dire 'errare è umano', ma non crede che che gli errori siano stati un pò troppi?

b) le competenze di bilancio, di lavori pubblici e di urbanistica sono rimaste troppo  per lunghi periodi in capo al sindaco. Non pensa che aver fatto queste scelte abbia rallentato la soluzione di tanti problemi?

c) la mancanza di collegialità nelle decisioni strategiche è un'altra delle accuse ricorrenti; come risponde?

altRispondo nell'ordine:

E’ vero che ho cambiato molti assessori, ma non lo ritengo un errore. Se si esaminano i singoli casi si vedrà che alcuni se ne sono andati o perché non se la sono sentita di andare avanti ed assumersi responsabilità, o per intervenute incompatibilità o semplicemente per convenienza o, ancora perché non hanno saputo interpretare il ruolo di assessore in un comune dove occorre lavorare tutto il giorno per ottenere risultati.

Fare l’assessore non è una passeggiata o un privilegio, ma compito arduo e responsabile a cui dedicarsi con impegno e spesso quando lo si capisce si lascia, anche per inadeguatezza, ma siccome ciò non si può dire qualcuno se ne va e se la prende con il Sindaco. Se sono di mia fiducia do piena autonomia agli assessori, diversamente no.

Per quanto riguarda le deleghe da me 'accentrate' , ciò è capitato solo all’inizio per l’urbanistica. E’ stata una mia precisa scelta di garanzia per la città. Si ricorderà infatti che qualcuno voleva mettere mano alle direttive di massima e io non ero d’accordo.

Questa scelta ci ha portato oggi alla vigilia dell’adozione di un nuovo PRG. Diversamente non so come sarebbe finita.

Le decisioni importanti cerco di condividerle sempre. Piuttosto su certi argomenti il consiglio è stato assente. Ad esempio nelle ultime tre riunioni con i capigruppo, da me chieste per condividere scelte e progetti, sull’igiene urbana in modo particolare, non si è raggiunto il numero legale per aprire la seduta. I capigruppo cioè non si sono voluti confrontare con il Sindaco. Spesso in certi consiglieri noto pregiudizi, astio e conflitti che rasentano il personale e che con la politica non c’entrano nulla. Una cosa è certa: cerco di persuadermi sempre con la mia testa, mi assumo sempre le mie responsabilità, prendo posizioni chiare. Questo è un difetto? Su certi temi, i più caldi, sarebbe invece meglio che certi consiglieri si interrogassero su quale tipo di contributo abbiano dato.


Si può considerare conclusa l'emergenza rifiuti durata oltre tre mesi?

 Noi stiamo facendo la nostra parte. Abbiamo definito il piano di intervento che prevede di appaltare il servizio di igiene urbana per l’intero territorio. Lo stiamo condividendo con le forze politiche disponibili al confronto. Speriamo che la Regione lo approvi ed autorizzi la gara nei tempi più brevi. Solo così supereremo definitivamente la crisi igienico-sanitaria. Diversamente sarà continua emergenza, ma non saremo noi responsabili

Cosa pensa della proposta di differenziata che fa la SER.ECO ? pensa che si troverà un terreno di collaborazione?

 La proposta è interessante perché se non si differenzia non andiamo lontano e prevedo che se non si cambia rotta, se cioè non si differenzia, entro il 2014 in Sicilia finirà peggio della Campania con le discariche sature. Nel contempo si devono diminuire i costi di conferimento in discarica.

Quello della SERECO potrebbe essere un modello sperimentale da provare. Qualunque rapporto con le ditte, voglio ricordarlo per i più maliziosi, passerà attraverso una gara di evidenza pubblica

Si continuano a tagliare servizi primari, Le risparmiamo l'elenco, in ultimo l'assistenza personale ai disabili nelle scuole dell'obbligo, ma le spese della politica viaggiano sempre agli stessi ritmi.

Non si trovano qualche migliaio di euro per fare cose essenziali, ma si trovano almeno 500.000 auro l'anno per dare la 'paghetta' mensile a consiglieri comunali, sindaco ed assessori; in cambio, mi consenta di dire, di servizi modestissimi che, a parte poche e ben riconoscibili eccezioni, la politica rende alla collettività.
Ritiene giusto questo fatto?

E' mai possibile che in un'epoca di crisi drammatica come quella che stiamo attraversando, in cui ci sono centinaia di famiglie che non hanno il necessario per vivere, si debba continuare ad assistere ad uno spettacolo così vergognoso?

9) Indennizzare chi occupa il proprio tempo a servizio degli altri lo trovo moralmente corretto. Il problema sono gli abusi. Ma di ciò ognuno ne risponde prima alla propria coscienza e poi a chi di dovere. 

Faccio presente che la recentissima pronuncia della Corte costituzionale ha stabilito che il Dl 149 (patto di stabilità) non si applica alle Regioni a statuto speciale, quale è la Sicilia.

Significa che non avremo applicata la penale per il mancato rispetto (fatto positivo) ma significa pagare al 100% le indennità, ivi compresi i rimborsi ai datori, senza cioè la decurtazione attuale del 30%.

E ricordo altresì che i consiglieri hanno avanzato decreto ingiuntivo avverso la mia decisione, assunta di concerto con i dirigenti, di tagliare del 30% anche sui rimborsi ai datori di lavoro.

Il costo più significativo non è tanto per le indennità di carica ma per i compensi ai datori di lavoro ed anche questi procedono per legge. Per quanto mi riguarda ho già detto in altre occasioni quanto è l’indennità del Sindaco e come viene utilizzata. Per fare solo un esempio questo mese dei circa 900 euro netti che incasserò, 500 li ho devoluti per i festeggiamenti del S.Patrono, ed ho fatto una trasferta a Roma, completamente a mie spese, per tentare di risolvere questioni inerenti il Comune.

Di fatto il Sindaco non intasca quasi nulla o meglio spende per il Comune quanto prende di indennità. I miei assessori, e anche per questo ne ho cambiato molti, lavorano con me tutto il giorno. Non si può chiedere alle persone di rinunciare al proprio lavoro e non pagarle. Diversamente la politica diventerebbe una attività solo per ricchi

 

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