Politica

E’ accaduto ciò che tutti sapevano ma che qualcuno faceva finta di non sapere….

Sentenza del C.G.A di Palermo n.960/2010 che decretava l’annullamento del P.R.G. approvato con D.Dir n.148 del 08.04.2002 con prescrizioni e stralci, in quanto l’incarico dato dai Commissari, subentrati alla Giunta Valentino e Consiglio Comunale, all’Università di Architettura, nella persona del Prof. Leone era Illegittimo.

Ancora, qualcuno ci deve spiegare il senso del ricorso alla sentenza sopracitata! chissà perché?

A me hanno insegnato che le sentenze si applicano.

Con questa sentenza, si ritorna al P.R.G. del 1976, Piano che nel 1993 in seguito alla presentazione dei Piani Lottizzazione di C.da Monaco ha causato l’ingiusto scioglimento del Consiglio Comunale e della Giunta dell’Avv.Giovanni Valentino.

Ingiustizia, successivamente confermata dalle sentenze del C.G.A. che accoglieva i ricorsi di alcuni titolari delle lottizzazioni, già con convenzioni, e che il Consiglio precedente a questo responsabilmente approvava.
In questi ultimi giorni, il parere dell’Assessorato Territorio Ambiente, che a conferma della Sentenza, decreta che bisogna ritornare al P.R.G. del 1976, riconoscendo la Legittimità dei piani di Lottizzazione di C.da Monaco.

Per circa due anni, il precedente Consiglio Comunale, in cui il partito del PID era in maggioranza, il sottoscritto, consapevole di quello che poteva succedere e che poi alla fine è accaduto, ha cercato di portare avanti l’iter approvativo del nuovo P.R.G., al fine di evitare la confusione e l’incertezza in materia urbanistica che si è venuta a creare.

Il partito del PID dell’On. Saverio Romano, fino all’ultimo ha tentato di ritardare invano l’iter di approvazione dello Schema di Massima e Direttive Generali, in quanto si avvicinavano le elezioni amministrative dove loro erano scesi in prima persona, ma fortunatamente non premiati dai cittadini.

A conferma di ciò, l’incarico dato dal Sindaco Sciortino a fine legislatura all’Ing. Vincenzo Aiello suscitò non poco l’ira dei rappresentanti del PID.

Il sottoscritto, assistendo all’inerzia dei partiti di maggioranza, insieme ai due consiglieri dello stesso partito hanno chiesto all’Assessorato Territorio Ambiente - Dipartimento Regionale Urbanistica- Servizio 7, la nomina di un Commissario ad Acta per definire l’iter di approvazione del P.R.G..

Alla luce di tutto ciò, ormai è opportuno procedere speditamente alla redazione del P.R.G. al fine di eliminare la confusione urbanistica ed evitare il dissesto finanziario del Comune di Bagheria.

Nel frattempo l’attuale Amministrazione deve fare in modo di garantire il diritto edificatorio anche del singolo cittadino.

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Tutti i cittadini che con il P.R.G. del 1976 hanno acquisito il diritto edificatorio, compreso i piani di lottizzazione di c.da Monaco a cui è stato negato un diritto legittimo debbono essere garantiti.

Pertanto l’Amministrazione insieme al Consiglio Comunale deve prendersi le proprie responsabilità, in quanto eletta dai cittadini per rappresentarli, potenziando l’Ufficio Tecnico per procedere speditamente nella stesura del P.R.G, senza trascurare le attività ordinarie d’ufficio.

Questa non è la mia proposta ma la proposta di chi responsabilmente e senza presunzione vuole lavorare sia per dare risposte concrete ai Bagheresi e sia evitare il dissesto finanziario del Comune di Bagheria.

Giuseppe Cangialosi  (già consigliere comunale ndr)

        

 

 


 

Non bastano qualche battuta di Lo Meo, l’accattivante sorriso del nuovo assessore al bilancio Giusi Maggiore, a rassenerare un clima decisamente teso, e alcune facce “nguttumate” contribuiscono a rendere tutta la cerimonia un po’ dimessa.

Pesano e peseranno per molto tempo i retroscena e i colpi bassi di questo lunghissimo e assurdo braccio di ferro, in cui il vincitore apparente sembra essere oggi il Partito democratico.

I fatti delle prossime settimane e dei prossimi mesi diranno quanto sia stata felice l’intuizione di Lo Meo, che sacrificando la pace e gli equilibri interni della sua primitiva  maggioranza, ha scommesso su un ampliamento delle condivisioni dei carichi di responsabilità in vista delle future e impopolari scelte che ci si prepara a prendere.

Il clima di mercoledì 21 marzo, anche se è arrivata la primavera, segnala tempesta.

E’ vero ci sono il presidente e il vicepresidente del consiglio, Caterina Vigilia e Antonio Scaduto, ma è chiaro che la loro è una presenza istituzionale.

Pesa però alla cerimonia  giuramento degli assessori l’assenza totale de “l’Altra Bagheria”, dell' F.L.I., mentre l’U.D.C. ha fatto capolino con le rapide apparizioni di D’Agati e Pietro Di Quarto . Assente anche Antonio Passarello dei Democratici x Bagheria. Presente  al completo solo il gruppo del Partito Democratico, D.Vella , A.Maggiore, P.Pagano, E.Tornatore. Non manca nessuno, c'è anche la segretaria Laura Maggiore.

Dell’opposizione assiste ad una parte della cerimonia il solo Mimmo Prestigiacomo.

Ha lasciato la bocca amara a parecchi la conclusione di questo passaggio politico, e gli scontenti non hanno nessuna intenzione di mascherare il malessere con una presenza diplomatica.

Vogliono rimarcare un distacco rispetto alle decisioni del sindaco e ci riescono.

Ma non è una novità, perchè negli ultimi anni ci siamo abituati a questi "parti" difficili, con il sindaco ad annunciare i nomi degli assessori e nelle stanze attigue gli uomini dei partiti che stanno ancora a litigare e recriminare.

Qualcuno ha attribuito questa condiscendenza del sindaco nei confronti del Partito democratico ad una sorta di “viatico antimafia” o “polizza di assicurazione” come da qualcuno è stata chiamata, che accompagnerebbe le giunte che si tengono buono il PD e Beppe Lumia in particolare.

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Qualcuno più benevolo la attribuisce a lungimiranza politica: la verità la scopriremo strada facendo.

Oggi è anche il tempo delle foto di gruppo, dei sorrisi, delle interviste mielose e dei salamelecchi.

Comunque sia, si procede con la cerimonia rituale del giuramento che riguarda solo i tre novizi, poi qualche battuta del sindaco per ricordarci caso mai ce ne fossimo scordati che i tempi, per noi cittadini naturalmente, sono cambiati in peggio.

Ringrazia l'assessore Ferrante per il prezioso apporto dato alla sua giunta e ne lascia già intravedere un "riciclaggio".

Poi da la parola agli assessori: Nicola Tarantino che fa la battuta migliore, quando alla domanda su cosa c’entra un medico con i Lavori pubblici, ci risponde:”Perché quando il malato è grave si chiama il medico”.

E Giusi Maggiore che sostiene che la sua nomina, improvvisa e a sorpresa, prima ancora che una scelta di genere, è un riconoscimento al merito innanzitutto e alle sue capacità e al suo impegno;

Piero Miosi che parla invece di cose concrete riferendo della firma di un decreto di finanziamento per 350.000 euro per un sistema di videosorveglianza in città: 60 telecamere in punti strategici e con una regia di controllo che verrà installata presso la sede di una delle forze di polizia operanti sul territorio.

Francesco Cirafici è palesemente soddisfatto della conferma delle deleghe del turismo e alla cultura, integrate con il personale e i beni confiscati, che gli potrà consentire di completare un lavoro che ha già avviato di concerto con l’Assessorato regionale e sul quale punta molto.
 

Sergio Martorana che sottolinea come nella situazione attuale l’Assessorato alle politiche sociali dovrà avvalersi del supporto di tutte le associazioni di volontariato per poter far fronte ai bisogni crescenti.

Ed infine Piero Tornatore, la pietra della discordia, che con molta sincerità ribadisce di non aver apprezzato l’ipoteca ultimativa del P.D. sulla delega a lui affidata, quella dei Lavori Pubblici, e di avere pensato alle dimisssioni, ed ha proseguito concludendo con molta signorilità:” E’ una cosa che non lascerà traccia e che non mi impedirà però di lavorare in armonia con i nuovi alleati”.

Auguri alla nuova giunta, perchè ne ha tanto bisogno!
 

Gentile Direttore,

la lettera inviata dall'avvocato Pino Virga e da Voi pubblicata in data 19/03/2012 stimola qualche considerazione.

Faccio parte della lista Leali per Altavilla Parisi sindaco e non sono candidato. Sono comunque una persona che ha aderito a questa lista non certo per la simpatia o antipatia che suscitano gli accoliti, quanto per il progetto politico che sta alla base di essa. Progetto politico certamente non fatto da mere dichiarazioni di "buone intenzioni" ma da una progettualità che da evidenza degli obiettivi e come raggiungerli .

Non ci interessano gli aspetti scenografici della campagna elettorale, piuttosto ci interessa il confronto con i cittadini, per mettere a fuoco i problemi che affliggono questa comunità , con l'obiettivo di dare risposte concrete alle esigenze e alle aspettative dei giovani, delle donne e degli anziani.

Le sedi, i tempi e le modalità di incontro e confronto con i cittadini non sono scelte sulla base degli effetti scenografici che possono produrre ma, da esigenze oggettive che, dipendentemente dalle tematiche che affrontiamo, richiedono strutture adeguate in termini di spazio e ricettività .

Non consideriamo il nostro progetto politico in contrapposizione a quello delle altre liste ma, un modo nuovo di fare politica dove le esigenze del cittadino costituiscono il filo conduttore del nostro impegno in contrapposizione ad interessi personali o di lobbies.

RingraziandoLa anticipatamente per l'attenzione che vorrà dedicare a queste poche righe, La saluto cordialmente

Antonino Muratore 

E’ stata una delle crisi più lunghe che ci è stato dato di commentare in questi ultimi anni: ad oltre tre mesi dalle dimissioni di Fara Pipia formalizzate il 15 dicembre 2011, e a quelle di Vittoria Casa risalenti ai primi del gennaio 2012, la giunta tornerà nella propria completezza formale e, ci auguriamo, anche nella pienezza operativa.

La situazione di stallo prodottasi sulla situazione delle varie branche dell’amministrazione è sotto gli occhi di tutti.

Ma a questo punto, dimentichiamo il passato, e sindaco e giunta, senza alcun indugio, comincino sin da oggi ad affrontare le questioni aperte.

I compiti più difficili per la giovane e debuttante Giusi Maggiore, neo responsabile del Bilancio, anche per gli adempimenti urgenti previsti dalla legge in vista con la nuova I.M.U.
 

Ma non solo: il mancato rispetto del patto di stabilità nel bilancio comunale ed il rischio sempre incombente di un “dissesto”, fanno della neo assessore al Bilancio la punta di diamante di questa giunta.
Ma i problemi non mancheranno neanche al riconfermato Tornatore, per i controversi pareri legati alle vicende del PRG.

Riconferme anche per Cirafici e Miosi che potranno continuare il lavoro iniziato: per Sergio Martorana si tratta di un ritorno, come pure in qualche modo per Nicola Tarantino, già consigliere comunale.

Neanche il compito degli altri sarà facile, ma noi speriamo sempre in un rinnovato slancio di responsabilità civica, in uno colpo di reni dei partiti e della politica più in generale, per prendere come si dice “il toro per le corna”, e non cercare di vivacchiare e galleggiare sulla crisi e sui problemi.

E le notizie che via via i giornali pubblicano in questi giorni fanno capire quanto il loro compito sia titanico: la quasi impossibile stabilizzazione dei precari negli enti locali, le sentenze della Corte dei Conti su giudizi di responsabilità che cominciano a fioccare e a mettere paura a tanti amministratori; la necessità di risanamento delle casse pubbliche fatte in maniera tale da ridurre gli sprechi della politica, razionalizzare i servizi, e agire sulle cause “strutturali” del deficit (leggi Coinres); l’allarme che viene sempre dalla Corte dei conti che i comuni siciliani riescono ormai solo a pagare gli stipendi dei dipendenti a vario titolo, e non hanno più risorse sufficienti ad erogare servizi e da destinare agli investimenti;

L’altra novità è l’ingresso del Partito Democratico nell’area della maggioranza, ed anche in questo caso c’è da sperare che le promesse e le premesse verranno mantenute: una giunta sulla carta più credibile e autorevole nei confronti di interlocutori politici regionali e nazionali.

C’è anche da augurarsi altresì che la scia di inevitabile scontento che questa vicenda politica ha provocato, venga riassorbita e che in tutti prevalga il senso di responsabilità.

Rispetto alla giunta primitiva le "perdite" di Tania Naro, Fara Pipia, e Vittoria Casa sono da considerare gravi, per le grandi professionalità che esprimevano, ma ormai bisogna guardare al futuro.

Un ultima notazione: il sindaco ha sacrificato il “suo” assessore, Pippo Ferrante sugli altari degli equilibri politici più generali.

E’ stato, e questo gli deve essere riconosciuto, l’assessore in assoluto più presente e che ha lavorato di più.

Ha dato una buona mano a Lo Meo in circostanze tra le più diverse, funzionando da jolly in tante situazioni anche difficili, e si è rivelato per studi e formazione una degli assessori più preparati

Ma non è bastato questo per garantirgli la riconferma.

Talvolta le sue puntute contrapposizioni, il suo batti e ribatti contro tutto e tutti sul web, gli hanno alienato le simpatie di parecchia gente riverberandosi sul capo dell’amministrazione; il suo compito avrebbe dovuto essere quello di facilitare il rapporto di Lo Meo con i gruppi consiliari e il ceto politico più in generale; in certe occasioni invece i risultati sono stati controproducenti.

Il perché è semplice: la comunicazione politica è diversa dalla comunicazione d’impresa, risponde ad altre regole e richiede altra duttilità, anche se qualcuno molto autorevole ha cercato negli ultimi tempi in Italia di dimostrare il contrario.

Un difetto di esperienza che il tempo avrebbe certo potuto colmare. Ma non gliene stata data la possibilità.

Avrebbe dovuto più spesso ricordarsi, Ferrante, di un famoso aforisma del solito Andreotti: “Una notizia smentita è una notizia data due volte”.

Per chiudere con Lo Meo: ora o mai più. Non pensiamo che ci potrà essere una “Fase tre”.

O governa seriamente e veramente, o torna a casa, non importa se tra due, tre o quattro anni.

Oggi entra la primavera, e vogliamo sperare che sia di buon auspicio per la nuova giunta che nasce.
 

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