Politica

In questi giorni abbiamo letto diversi articoli che riguardano l'UDC, da dirigente regionale ho il dovere di chiarire che l'UDC ha allestito ovunque le proprie liste con candidati che fossero quanto più possibile espressione del territorio.

In questa ottica si inserisce la candidatura di Tommaso Gargano, la quale sta dimostrando avere la forza di competere a pieno titolo per un seggio all'Assemblea regionale siciliana.

Questa offerta rappresenta l'occasione per avere un deputato regionale, ad una Bagheria spesso dimenticata, che solo per fare un esempio, uno dopo l'altro togliere gli uffici per il pagamento dei tributi locali (ex Serit), togliere in città la presenza degli uffici distaccati del Tribunale di Palermo, che ha subito la impossibilità di risolvere con interventi legislativi regionali la vicenda del mostro Coinres.

Ecco perchè al di là di ogni legittimo comportamento, del singolo aderente all'UDC come di qualsiasi rappresentante politico o istituzionale del partito non sminuisce l'opportunità che il partito offre al territorio.

Sarebbe omissivo non ricordare che anche nel 2011 in occasione delle amministrative l'UDC ha proposto al territorio un ipotesi di buon governo premiata dagli elettori e costituita da tanta gente che oggi assiste perplessa a quanto poco è rimasto a quella scommessa.

La CISL cittadina, la CARITAS, alcune associazioni che operano nel volontariato, la CODACONS e ancora di più, le lucide e più condivisibili arogomentazioni dell'ex Assessore Fara Pipia, sono la foto di ciò che è rimasto di quelle energie positive la sopraddetta; l'Avvocato Tanua Naro, la Prof.ssa Vittoria Casa e tanti consiglieri comunali e dirigenti locali hanno allestito un programma e un messaggio elettorale che a distanza di un anno e mezzo è lettera morta.

La elezione diretta dei Sindaci e Presidenti di Regioni, a Bagheria, come spesso è capitato anche altrove ha prodotto frutti avvelenati all'indomani delle elezioni.

Ritengo che i miei quasi quarant'anni ininterrotti di militanza nello scudo crociato siano sufficienti a farmi dire queste cose, al di là di ogni stupida, e obsoleta polemica (la contrapposizione Renzi-Bersani alle primarie del PD ne sono dimostrazione), circa la medesima appartenenza all'UDC con chi vive le stagioni politiche come avventura personale.

 

Giannicolò Tomasello

Enti locali UDC per la prov. di PA

 

Diamo notizia di una vertenza sindacale che pur non coinvolgendo migliaia di lavoratori, proprio perchè interessa qualche decina di lavoratori passa nel silenzio e nel disinteresse generale.

Ne parliamo anche perchè tra i diretti interessati ci sono cittadini di Bagheria e delle comunità vicine

Si tratta dei dipendenti dell'azienda Telespazio che operano presso il centro del Lago Scanzano.

Ospitiamo volentieri pertanto questo resoconto di un incontro tra azienda e sindacato dei lavoratori che ci è stato inviato per la pubblicazione, proprio per tentare di rompere la cortina di silenzio e di far conoscere la vicenda di questi tecnici.

Martedì 16 ottobre presoo la sede del l'Unione Industriali di Roma, si è svolto il previsto incontro tra le organizzazioni sindacali e l'azienda Telespazio in merito alla vicenda del Centro Spaziale dello Scanzano.

Nel corso dell'incontro l'azienda ha ribadito che nonostante l'impegno profuso per portare nuove attività, non riesce a trovare clienti disposti a posizionare i propri servizi nel Centro (l'azienda ha parlato di un sito "sfigato"!);

- che il conto economico del Centro, in particolare riferimento al costo delle 26 unità lavorative, è diventato insostenibile rispetto alle aspettative degli azionisti;

- e che la mancanza di clienti a breve termine impedisce gli investimenti necessari ad un rilancio del Centro.

Pertanto l'azienda ha comunicato di avere intenzione di avviare un processo di "remotizzazione" del Centro che dovrebbe trovare compimenento a partire dal 01/01/2013.

Sulla sorte del personale l'azienda, pur ribadendo il proprio impegno nel tentare di salvaguardare i posti di lavoro, non esclude il ricorso a pratiche già utilizzate per altre situazioni di sofferenza pregresse.

La discussione su quest'ultimo tema è stata comunque rimandata ad un incontro successivo.

I lavoratori del centro Spaziale dello Scanzano apprese le notizie:

- si dichiarano stupefatti che l'azienda mascheri la propria inadeguatezza ad acquisire e portare attività dietro "un destino cinico e baro"; i lavoratori rifiutano la definizione di sito "sfigato" ricordando e potendo esibire gli attestati di stima sempre ricevuti da tutti i clienti con i quali hanno lavorato in questi 28 anni di attività e ricordando come Scanzano sia sempre stata tra i primi a rispondere in maniera efficace e professionale alle richieste del mercato (backup cavi sottomarini Telecom; telerilevamento Tyros, radionavigazione Egnos...);

- stigmatizzano la scelta aziendale della "remotizzazione" del Centro non, come dichiarato, misura temporanea per permettere gli investimenti per il rilancio del centro, ma primo passo verso una dismissione del Centro;

- si mostrano estremamente preoccupati per il loro futuro all'interno dell'azienda soprattutto alla luce di una "remotizzazione" che inevitabilmente vedrà ridotta lo loro presenza all'interno del Centro;

- si riservano di riunirsi in assemblea ed eventuali iniziative dopo avere acquisito i comunicati ufficiali delle OO.SS.

Il coordinamento nazionale FIOM delle rappresentanze Telespazio si riunirà a Scanzano nei prossimi giorni.
 

Gentile Direttore,

mi è capitato di leggere in questi ultimi giorni, pubblicati sul suo giornale, alcuni articoli firmati da privati cittadini o da esponenti politici, circa un mio impegno diretto ed eccessivo nella campagna elettorale che mi avrebbero portato a mettere in secondo piano se non addirittura a trascurare i miei compiti di primo cittadino.


Ho letto anche i commenti a queste prese di posizione, alcuni dei quali, a mio avviso, ingiusti e sommari, altri che si interrogano e vogliono capire: ed è a questi che intendo rispondere brevemente.

Preciso che in queste settimane, come ormai mi accade da quando sono stato eletto, ho atteso ai miei compiti difficili e impegnativi di sindaco di Bagheria.

Ho rappresentato la nostra città alla straordinaria mostra al Vittoriano di Roma di opere di Renato Guttuso,nel centenario della nascita del nostro concittadino, mostra inaugurata dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano; ho partecipato con funzionari e collaboratori a riunioni sui temi del bilancio, del personale, dei rifiuti, oltre che su questioni legate alla frazione di Aspra.

La sollecitazione da parte di alcuni ad occuparmi dei problemi di Bagheria mi trova assolutamente d'accordo, ma mi pare anche superflua, visto che è la cosa che faccio da sedici mesi a questa parte dalla mattina alla sera.

Diverso è il discorso sulle mie preferenze politiche sui candidati alle elezioni regionali.

Fermo restando il rispetto nei confronti di tutti i candidati, credo che non mi possa essere in alcun modo contestato il mio diritto, nel rispetto assoluto della volontà dell’elettore, di manifestare una mia opinione.

Preciso che ho aderito all'UDC partito nel quale milito e mi riconosco: in queste elezioni regionali in coerenza con le responsabilità che ricopro ho maturato una mia opinione circa il candidato da sostenere con serenità, senza iattanza nè arroganza, nella convinzione di esprimere anche con questa scelta, il mio attaccamento alla città.


Non sono andato in giro dalla mattina alla sera a stringere mani e a distribuire “santini”, o a fare promesse: ho, con la discrezione che mi impone la mia carica, segnalato alle persone che mi sono politicamente vicine e a quelle che mi hanno assunto come riferimento quale sarà la mia scelta di voto, rispettando in toto gli orientamenti diversi che dovessero manifestare i miei interlocutori.


Non credo che il mio comportamento, assunto ripeto, almeno secondo il mio modo di vedere, in consonanza con gli interessi della città, possa essere in alcun modo considerato criticabile o disdicevole.


Ed era questa la cosa che, assieme alla rassicurazione che questo periodo elettorale non mi sta per nulla distogliendo dai compiti connessi al ruolo che i bagheresi mi hanno affidato, mi interessava chiarire a Lei e ai suoi lettori.

Vincenzo Lo Meo


 

Le recenti lamentele e polemiche, molte delle quali pervenute verbalmente, sullo svolgimento della campagna elettorale a Bagheria, impongono alla Segreteria cittadina dell' U D C di intervenire al fine di creare i presupposti per un sereno svolgimento della stessa.

Prioritariamente, l'UDC di Bagheria avverte l'esigenza di porgere un sentito ringraziamento, a tutti coloro, candidati e sostenitori, che, attraverso l'impegno nella raccolta del consenso, intendono contribuire all'affermazione e alla crescita del partito.


A ciascun candidato o attivista, nello svolgimento della campagna elettorale, non può essere opposto alcun limite territoriale all'interno della provincia.


Tale affermazione di principio non può, comunque, farci dimenticare che, nel giugno 2011, i cittadini di Bagheria, hanno accordato al cartello elettorale a sostegno del Sindaco Lo Meo, la fiducia per amministrare, nel rispetto delle regole, la città di Bagheria, al fine di ridare luce e prospettive ad un territorio, che da troppo tempo era stato emarginato e mortificato.


In considerazione di quanto appena detto, è d'obbligo rivolgere un invito a tutti gli attori della politica aderenti al partito, ciascuno nel rispetto del proprio ruolo, alla moderazione dei toni nel linguaggio e, soprattutto, nei comportamenti.


Ciò nella considerazione che all'apice degli obblighi di ciascun politico e, precipuamente di ciascun amministratore, deve prevalere la cura degli interessi del buon governo della città, prima, durante e dopo le contese elettorali.
Bagheria lì 15/10/ 2012

La segreteria cittadina
Nino Di Francesca, Nino Di Bernardo, Italo Fragale, Carmelo Scardina

 


 

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