A rischio chiusura il centro Telespazio dello Scanzano: i lavoratori ci scrivono

A rischio chiusura il centro Telespazio dello Scanzano: i lavoratori ci scrivono

Politica
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Diamo notizia di una vertenza sindacale che pur non coinvolgendo migliaia di lavoratori, proprio perchè interessa qualche decina di lavoratori passa nel silenzio e nel disinteresse generale.

Ne parliamo anche perchè tra i diretti interessati ci sono cittadini di Bagheria e delle comunità vicine

Si tratta dei dipendenti dell'azienda Telespazio che operano presso il centro del Lago Scanzano.

Ospitiamo volentieri pertanto questo resoconto di un incontro tra azienda e sindacato dei lavoratori che ci è stato inviato per la pubblicazione, proprio per tentare di rompere la cortina di silenzio e di far conoscere la vicenda di questi tecnici.

Martedì 16 ottobre presoo la sede del l'Unione Industriali di Roma, si è svolto il previsto incontro tra le organizzazioni sindacali e l'azienda Telespazio in merito alla vicenda del Centro Spaziale dello Scanzano.

Nel corso dell'incontro l'azienda ha ribadito che nonostante l'impegno profuso per portare nuove attività, non riesce a trovare clienti disposti a posizionare i propri servizi nel Centro (l'azienda ha parlato di un sito "sfigato"!);

- che il conto economico del Centro, in particolare riferimento al costo delle 26 unità lavorative, è diventato insostenibile rispetto alle aspettative degli azionisti;

- e che la mancanza di clienti a breve termine impedisce gli investimenti necessari ad un rilancio del Centro.

Pertanto l'azienda ha comunicato di avere intenzione di avviare un processo di "remotizzazione" del Centro che dovrebbe trovare compimenento a partire dal 01/01/2013.

Sulla sorte del personale l'azienda, pur ribadendo il proprio impegno nel tentare di salvaguardare i posti di lavoro, non esclude il ricorso a pratiche già utilizzate per altre situazioni di sofferenza pregresse.

La discussione su quest'ultimo tema è stata comunque rimandata ad un incontro successivo.

I lavoratori del centro Spaziale dello Scanzano apprese le notizie:

- si dichiarano stupefatti che l'azienda mascheri la propria inadeguatezza ad acquisire e portare attività dietro "un destino cinico e baro"; i lavoratori rifiutano la definizione di sito "sfigato" ricordando e potendo esibire gli attestati di stima sempre ricevuti da tutti i clienti con i quali hanno lavorato in questi 28 anni di attività e ricordando come Scanzano sia sempre stata tra i primi a rispondere in maniera efficace e professionale alle richieste del mercato (backup cavi sottomarini Telecom; telerilevamento Tyros, radionavigazione Egnos...);

- stigmatizzano la scelta aziendale della "remotizzazione" del Centro non, come dichiarato, misura temporanea per permettere gli investimenti per il rilancio del centro, ma primo passo verso una dismissione del Centro;

- si mostrano estremamente preoccupati per il loro futuro all'interno dell'azienda soprattutto alla luce di una "remotizzazione" che inevitabilmente vedrà ridotta lo loro presenza all'interno del Centro;

- si riservano di riunirsi in assemblea ed eventuali iniziative dopo avere acquisito i comunicati ufficiali delle OO.SS.

Il coordinamento nazionale FIOM delle rappresentanze Telespazio si riunirà a Scanzano nei prossimi giorni.