Vincenzo Lo Meo: la campagna elettorale non ha influito sui miei doveri di primo cittadino

Vincenzo Lo Meo: la campagna elettorale non ha influito sui miei doveri di primo cittadino

Politica
Typography

Gentile Direttore,

mi è capitato di leggere in questi ultimi giorni, pubblicati sul suo giornale, alcuni articoli firmati da privati cittadini o da esponenti politici, circa un mio impegno diretto ed eccessivo nella campagna elettorale che mi avrebbero portato a mettere in secondo piano se non addirittura a trascurare i miei compiti di primo cittadino.


Ho letto anche i commenti a queste prese di posizione, alcuni dei quali, a mio avviso, ingiusti e sommari, altri che si interrogano e vogliono capire: ed è a questi che intendo rispondere brevemente.

Preciso che in queste settimane, come ormai mi accade da quando sono stato eletto, ho atteso ai miei compiti difficili e impegnativi di sindaco di Bagheria.

Ho rappresentato la nostra città alla straordinaria mostra al Vittoriano di Roma di opere di Renato Guttuso,nel centenario della nascita del nostro concittadino, mostra inaugurata dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano; ho partecipato con funzionari e collaboratori a riunioni sui temi del bilancio, del personale, dei rifiuti, oltre che su questioni legate alla frazione di Aspra.

La sollecitazione da parte di alcuni ad occuparmi dei problemi di Bagheria mi trova assolutamente d'accordo, ma mi pare anche superflua, visto che è la cosa che faccio da sedici mesi a questa parte dalla mattina alla sera.

Diverso è il discorso sulle mie preferenze politiche sui candidati alle elezioni regionali.

Fermo restando il rispetto nei confronti di tutti i candidati, credo che non mi possa essere in alcun modo contestato il mio diritto, nel rispetto assoluto della volontà dell’elettore, di manifestare una mia opinione.

Preciso che ho aderito all'UDC partito nel quale milito e mi riconosco: in queste elezioni regionali in coerenza con le responsabilità che ricopro ho maturato una mia opinione circa il candidato da sostenere con serenità, senza iattanza nè arroganza, nella convinzione di esprimere anche con questa scelta, il mio attaccamento alla città.


Non sono andato in giro dalla mattina alla sera a stringere mani e a distribuire “santini”, o a fare promesse: ho, con la discrezione che mi impone la mia carica, segnalato alle persone che mi sono politicamente vicine e a quelle che mi hanno assunto come riferimento quale sarà la mia scelta di voto, rispettando in toto gli orientamenti diversi che dovessero manifestare i miei interlocutori.


Non credo che il mio comportamento, assunto ripeto, almeno secondo il mio modo di vedere, in consonanza con gli interessi della città, possa essere in alcun modo considerato criticabile o disdicevole.


Ed era questa la cosa che, assieme alla rassicurazione che questo periodo elettorale non mi sta per nulla distogliendo dai compiti connessi al ruolo che i bagheresi mi hanno affidato, mi interessava chiarire a Lei e ai suoi lettori.

Vincenzo Lo Meo