“Mia mano, fatti piuma, fatti velame, fatti fruscio, e leggera impara a carezzare gli spigoli e le rughe delle realtà. Lo so che la tentazione di scorrere in cielo a cercare le nuvole è grande, ma se impari a toccare la scorza disadorna delle cose, la pelle ruvida delle persone, scoprirai che sotto quella superficie, a volte, si agitano colori impensati.”
Cultura
“Non ne calpesteranno nemmeno uno” - di Giuseppe Gargano
“Dovunque c’è un poliziotto che picchia un ragazzo, dovunque c’è un neonato che piange di fame, dovunque si combatte contro il proprio sangue e si respira odio, cercami, mamma io sarò li. Dovunque c’è qualcuno che deve lottare per un posto dove stare o un lavoro decente o una mano amica, dovunque c’è qualcuno che combatte per essere libero, guarda nei suoi occhi ,mamma: mi vedrai.”
Ottocento (2) - di Biagio Napoli
Uno era Giuseppe Billitteri, tenente segretario della compagnia d’armi di cui era capitano Giuseppe Scordato. Scrisse una lettera per conto di quest’ultimo.
La forza del mare - di Giuseppe Gargano
Non si può essere infelice quando si ha questo: l’odore del mare, la sabbia sotto le dita, l’aria, il vento.
(Irène Némirovsky)
E’ uno scienziato, medico, filosofo, alchimista del quattrocento, Paracelso, che ci spiega perché adoriamo stare in riva al mare.