Attualità

Caro Giorgio, con riferimento al tuo ultimo intervento su Bagheria news sono costretto –mio malgrado- a precisare quanto segue per evitare di dare l’impressione a Te od ad altri di essere stato “messo a tacere” .

Ti avverto subito che questo sarà l’ultimo (e primo) intervento in merito, non mi pare, infatti, il caso di dibattere come “i capponi di Renzo” mentre la casa brucia ! (uso questa metafora dal momento che ho letto un intervento “argomentato” del Sindaco sul rogo di Monte Catalfano, Sindaco che per altri problemi è quasi silente).

Peraltro ho rispetto per le opinioni di tutti e pertanto trovo sgradevole controbattere.

Vengo subito al punto, ritenendo che –stante la nostra conoscenza che risale certamente a prima del liceo– la questione relativa non debba essere letta come un invito “in salsa Bagherese” a maggiore prudenza, alias silenzio.

Tutti –certamente pure tu- conoscono chi gestisce i pochi spazi pubblicitari intorno allo stadio, ivi compreso il Comune che invia la tassa relativa ed il Comando del VVUU che irroga multe. Sul tema e sulla necessità di tali spazi per la sopravvivenza del Bagheria Calcio ho rilasciato dichiarazioni pubbliche –televisive- e non accetto ogni e qualsiasi insinuazione.

La tua passata qualità di consulente allo sport durante la sindacatura Sciortino prima, e di Difensore Civico poi, (ma sempre assai vicino alle decisioni del comune amico Biagio), mi consente di poter dire che è certamente a Te noto che il Bagheria Calcio ha messo nero su bianco più volte la propria proposta, modificandola in dipendenza delle richiesta del Comune.

Tutte le proposte prevedono la ristrutturazione INTEGRALE dello stadio, la apertura dello stesso ai Bagheresi e la gestione della pubblicità in capo al Bagheria Calcio.

Una prima scrittura è stata sottoposta al Sindaco Sciortino e all’assessore dell’epoca Gino Di Stefano, che ha chiesto alcune modifiche che sono state applicate.

Un secondo schema di convenzione è stato redatto -sempre per iscritto- di concerto con l’attuale Segretario comunale, durante la sindacatura Sciortino, e sulla stessa sia il Segretario che il Sindaco espressero parere favorevole. Anche questo secondo schema è certamente a Te noto, anche se non gradito.

Un terzo schema, scritto, fu redatto dall’Assessore avv. Fara Pipia nella estate scorsa e questa ultima bozza assai dettagliata, prevedeva sempre oneri a carico del Bagheria Calcio.

Anche questa ultima fu accettata e –pare- portata in giunta e lì naufragata.

Da allora nonostante le mie sollecitazioni, pubblicate su questo sito, nessun cenno.

In tutti i miei articoli, e mi dispiace Tu non pare ricordarli, ho specificato di avere messo nero su bianco le proposte del Bagheria Calcio ed in uno, ho anche specificato quali erano gli obiettivi sociali e con riferimento alla ristrutturazione dello stadio Comunale che proponevamo.

In particolare Ti prego di rileggere il mio articolo pubblicato da Bagheria news intorno al 2 dicembre 2011 !

Certo sarai con me d’accordo che in nessun modo sarebbe stato eticamente e giuridicamente corretto da parte del Bagheria Calcio rendere di pubblico dominio uno schema di accordo con un Ente Pubblico prima che lo stesso lo adotti o che decida autonomamente di pubblicarlo.

Pertanto l’invito che tu critichi è solo l’ultimo tentativo svolto in tanti anni, con riguardo ad una questione di cui ho più volte parlato anche con te al bar ed in un caso presso il mio studio ove eri venuto per altri motivi.

Siamo pronti a accettare anche le tue idee, stante anche la tua esperienza nello sport, ma ti prego evitiamo di mischiare –distorcendole- le questioni; il Comune è libero di rispondere negativamente alle proposte, purchè lo faccia e non continui con i vari esponenti di turno – anche cambiando Sindaco e amministrazione- a esporre disponibilità non seguita da fatti concreti.

Detto questo, ritengo di poter dire che la situazione attuale sia colpa non del Bagheria Calcio ma delle amministrazioni Comunali che si sono succedute.

In ogni caso invito Te e tutti i Bagheresi a recarsi allo stadio per verificare come, nonostante il disinteresse del Comune, il campo è agibile e a disposizione di tutti i Bagheresi, così come gli spogliatoi, nonostante la vetustà.

Ciò per l’opera di manutenzione del Bagheria Calcio, che ha steso l’asfalto dove era stata lasciata terra rossa, manutiene l’impianto idrico, lasciato in condizioni penose, rende vivibili gli spogliatoi, altrimenti destinati all’incuria.

Così non è successo, mi pare, ad esempio per il Palazzetto dello sport che, nonostante il personale della provincia ivi distaccato è finito per essere per molto tempo inutilizzato ed inutilizzabile dai cittadini.

Proprio mentre scrivo giunge una nota della FIGC datata 7/7/2012  che revoca la idoneità del campo di gioco, a causa delle promesse non mantenute –da due anni- dal Comune ed invita il Bagheria Calcio a indicare un altro campo per potere iscriversi al Campionato di Eccellenza appena conquistato.

Non mi rimane che reiterare la chiusura del mio ultimo articolo, che diviene sempre più attuale….. .

"Ed allora, Egregio Signor Sindaco, Ill.mo assessore, Caro Presidente del Consiglio, Vi invito ad un pubblico dibattito, da tenere al “centro campo” dello stadio comunale, con la presenza dei media locali e delle TV nonché dei tifosi e dei Bagheresi, per discutere su…..
cosa osta per il Comune ad accettare la proposta di una società Calcistica (unica a disputare il Campionato di Eccellenza) volta a realizzare la ristrutturazione completa dello stadio in cambio della completa gestione decennale dello stesso, adottando una qualsiasi procedura amministrativa, anche con pubblica gara?
perchè, in alternativa il Comune non assume la gestione dello stadio e lo manutiene a dovere, così da farne un utile bene pubblico, oggi invece votato al degrado completo?

Attendo di conoscere la Vostra disponibilità, ovviamente entro quindici giorni da oggi, dovendo il Bagheria Calcio organizzare la prossima stagione sportiva….. il Comune –costringendoci alla eterna trasferta- ci ha già fatto “perdere” una prima volta l’eccellenza, non vorrà riuscire una seconda volta nell’impresa! "
 

Nelle mie ultime riflessioni sul futuro di Bagheria mi chiedevo se i nostri politici locali erano in grado di avere una prospettiva futura sulla nostra città!

La risposta non è tardata ad arrivare ed è pure chiara.

Ci sono delle storie che sono indicatori di incapacità non solo gestionale ma progettuale, lo stadio (ma direi lo sport in genere) ed il teatro. 

Sullo stadio l’amministrazione tace, eppure se si guarda attentamente tra le carte dell’assessorato allo sport si troverà una convenzione sulla gestione dello stadio ove si risolvono i problemi di competenza (l’ho scritta io quando sono stato consulente allo sport). La gestione della pubblicità è il nodo principale. Chi la deve gestire? La proprietà dello stadio? O i Gestori dello stadio? Se si fa una ricerca su internet si troveranno centinaia di convenzioni sulla gestione di impianti sportivi a tutti i livelli. Ma se il problema è la gestione della pubblicità ma mi chiedo chi gestisce per ora gli spazi pubblicitari dello stadio? Mah……… 

Mi sarei aspettato da chi gestisce l’impianto non ad invitare in un pubblico dibattito Sindaco ed Assessore ma ad una proposta scritta di gestione dell’impianto, con relativa relazione sulla prospettiva di gestione di un impianto sportivo, con spese di manutenzione, costi per il ripristino totale dell’impianto, e tutto il necessario per una gestione chiara e limpida. E dopo averla formalizzata se ne da adeguata pubblicità. Questo si che sarebbe una novità, questo si che avvicinerebbe la squadra alla Città e la farebbe diventare un “Suo Bene”. 

L’idea è e rimane che gli impianti sportivi devono fungere anche da “centri sociali” non solo per gli eventi sportivi, ma anche per altre manifestazioni che vanno dai gruppi di preghiera ai concerti rock . Il tutto sempre non sul bilancio comunale ma su uno strumento finanziario e contabile che si regga da solo. 

Sul teatro poi è evidente la delusione e l’impotenza! Vederlo chiuso sarà straziante. 

Certo già le proposte culturali della nostra città sono …….. ora saranno ………

altMa una riflessione a parte merita la vicenda della astensione della maggioranza dei Consigliere Comunali sull’approvazione della variante urbanistica presentata dalla clinica Santa Teresa finalizzata alla costruzione di un nuovo padiglione del polo di eccellenza ortopedico di concerto con il Rizzoli di Bologna. 

Il PD, per voce del suo capogruppo su FB, esprime motivazioni politiche, ovvero la durata della convenzione, i suoi costi, la trasparenza della assunzioni. Si proprio i costi e la trasparenza delle assunzioni. Quando ho letto non potevo credere ai miei occhi, non potevo pensare a giustificazioni cosi banali e demagogiche. Questo si che è un esempio di anteporre il bene della città ad altro ……... Se il PD fosse attento e consultasse sia la GURS che la GURI avrebbe letto come il RIZZOLI effettua le selezioni del personale per il Centro di Bagheria cioè con bandi PUBBLICI.

Oppure è proprio questo il problema? 

I NOSTRI BRAVI CONSIGLIERI del PD hanno dimostrato di avere una idea progettuale di sviluppo chiara e con coscienza si sono chiesti i costi di questa eventuale operazione.
Ma cosa c’entra sapere i costi se la sanità è demandata all’Assessorato Regionale alla Sanità? 

Quello che traspare invece è una miopia politica fin troppo evidente. Una assoluta mancanza di stile . Non si può che essere d’accordo con le riflessioni di Angelo Gargano. Altro, Caro Angelo, che messaggio ambiguo. Sottrarsi, dietro l’astensionismo, è una evidente atto di viltà istituzionale, è una chiara volontà di nascondersi, è il fallimento stesso del proprio mandato. Se questi Consiglieri avessero fatto un giro nella nostra città ed avessero ascoltato i commenti della gente comune forse avrebbero capito di più. In altre situazioni e momenti, ed avendo un po’ di amor proprio avrebbero capito che rassegnando le proprie dimissioni avrebbero fatto un bene alla città …… Ma troppo bello almeno per la città che questo sogno si avveri. 

Signor Sindaco ha forse sbagliato strategia su questa vicenda ? Perché ha detto che era favorevole all’esito positivo della vicenda? Non era meglio che manifestava tutto il contrario così avremmo avuto una votazione che andava contro il suo desiderata? 

CARPE DIEM……..cogli l’occasione…….ma è già per l’ennesima volta si è persa. Ora è chiaro quale sia la prospettiva futura sulla nostra città!

Giorgio Castronovo
 

Nel dicembre del 1999 fu uno dei primi atti amministrativi adottati dagli allora commissari prefettizi guidati da Fulvio Sodano, che avevano sostituito gli organi istituzionali eletti, sindaco e consiglio comunale che nella primavera di quell'anno, prorpio alla vigilia del voto amministrativo, erano stati rimandati a casa  per infiltrazioni mafiose.

Allora pagine di relazioni riservate e di ipotesi investigative mai rese pubbliche, (e che, sia detto per inciso, non determinarono mai in nessun caso né indagati , né tantomeno rinviati a giudizio), collegavano l’adozione di questi piani di lottizzazione ad una lunga scia di episodi di criminalità, ( una decina di auto di amministratori o di persone vicine all’amministrazione e alla politica vennero bruciate nel giro di qualche settimana nella primavera del 1999), quando, come dicevamo, ci si preparava al rinnovo dell’amministrazione guidata da Giovanni Valentino.

La conseguenza fu lo scioglimento del consiglio, attribuito da relazioni pubbliche e riservate a questi piani di lottizzazione che certificavano l’infiltrazione della mafia, assieme ad un’altra serie di elementi, la gran parte basata su parentele sbagliate e ipotesi surreali.

I commissari prefettizi guidati da Fulvio Sodano, appunto nel dicembre del 1999, procedettero alla immediata revoca di ben dodici piani di lottizzazione, nove dei quali approvati in una sola seduta nell’autunno del 1998.

Un gesto, quello dei commissari, che allora si caricò di forte valenza simbolica antimafia, ma che era giuridicamente infondato, come hanno dimostrato le sentenze che hanno sempre, nei vari gradi di giudizio al TAR e al CGA, dato ragione ai titolari ricorrenti; proprio dieci giorni fa, il 9 luglio 2012 il Consiglio di Giustizia Amministrativa, ha confermato in via definitiva le ragioni dei proprietari  per uno di questi piani, Emanuele Maggiore, difeso oggi, ironia della sorte, dall'avv. Giovanni Valentino, e stabilisce l’indennizzo che il comune di Bagheria dovrà pagare al titolare presentatore del piano che dalla revoca ha avuto un grosso danno economico.

Nelle prossime settimane andranno a sentenza e pertanto saranno definiti gli indennizzi per gli altri piani allora revocati, e tutto lascia prevedere che per il comune di Bagheria sarà una grande mazzata.

Dopo tredici anni quindi è arrivato il conto da pagare e sarà un conto salato che alla fine arriverà a costare al comune di Bagheria qualcosa tra un milione e un milione e mezzo di euro.
Non c’è che dire.

Sono due i possibili criteri di valutazione che adottano i giudici del C.G.A.nella determinazione degli indennizzi: in un primo caso considerano la perdita di valore dei terreni conseguente alla revoca e quindi alla venuta meno possibilità edificatoria, oltre naturalmente gli interessi maturati sulla somma per tredici anni; un altro criterio che viene preso in considerazione, e che consentirebbe un risparmio al comune, sarebbe quello di reinserire entro due anni nel P.R.G. che andrà ad essere approvato quei piani di lottizzazione secondo le primitive previsioni, (obbligo cui  comunque l’amministrazione ha già adempiuto inserendo i piani di lottizzazione nel nuovo P.R.G. che sarà portato all'adozione del consiglio), ed in questo caso l’indennizzo sarebbe meno oneroso.

Nel caso che già è arrivato a sentenza, utilizzando il primo dei due criteri l'indennizzo sarà, compresi gli interessi di circa 120.000 euro, utilizzando il secondo criterio sarà di poco più di 60.000 euro.

Naturalmente il comune è stato anche condannato a pagare le spese legali

Cosa ha fatto negli ultimi anni l'amministrazione comunale man mano che la tempesta si avvicinava?

Di fatto niente: è rimasto a guardare senza neanche provare ad avviare una azione conciliatoria con i titolari dei piani; ma ora dovrà mettere mano al portafoglio.
 

Sono in corso da qualche settimana e procedono speditamente i lavori per la riqualificazioe di via Palagonìa, quello che un tempo fu il viale monumentale di accesso alla villa formato da un grande vialone centrale e da due piccoli viali  contornati dalle esedre con le centinaia di statue grottesche che incuriosirono centinai di studiosi e  viaggiatori del Settecento, e che hanno reso famosa la villa nel mondo, ancora oggi meta di turisti e visitatori

Quel viale e quelle statue, a riprova del fatto che i nostri avi non è che avessero una particolare  attenzione per i beni monumentali, furono cancellate nei primi decenni del secolo scorso, cancellando nei fatti il viale di accesso alla villa dei mostri, che divenne più prosaicamente via Palagonia.

Ora dopo cento anni si tenta di tornare ad abbellirlo: il progetto prevede in linea di massima il rifacimento dei marciapiedi, del fondo stradale e dell'impianto di illuminazione.

Elemento centrale del progetto è la linea ideale che congiunge il centro del complesso del Padreterno con il centro del cancello di ingresso della villa: rispettando questa direttrice saranno dimensionati i marciapiedi.

Verrà fuori che il marciapiedi di sinistra per chi guarda l'ingresso della villa risulterà più largo mediamente di 100-150 cm. diventando comodamente percorribile, solo di qualche decina di cm. verrà ampliato  invece quello di destra.

Per sagomare l'orlo dei marciapiedi si sta riutilizzando in parte la pietra dismessa, mentre per il fondo stradale verranno usati blocchetti di nerello del tipo di quelli utilizzati in corso Umberto.

Suggestivo dovrebbe essere l'impatto dei nuovi corpi illuminanti.

L'impresa  Pappalardo  Francesco  che si è aggiudicata l'appalto per un importo di  circa 800.000 euro, ha iniziato i lavori il 2 luglio 2012 e conta di poterli consegnare come previsto entro un anno.

Qualche inevitabile disagio per i residenti, soprattutto per le attività commerciali, ma pensiamo che alla fine saranno ampiamente ripagati per i sacrifici che oggi debbono affrontare.

Ce lo auguriamo anche noi

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