Padre Stabile fulgido esempio e guida di un'intera comunità

Padre Stabile fulgido esempio e guida di un'intera comunità

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Ho letto con piacere quanto scritto da Emanuele Tornatore in occasione del cinquantennio di sacerdozio di Padre stabile, e ne condivido ogni parola, di cui sono anch’io testimone seppure da semplice osservatore della Comunità ecclesiale Bagherese.

Anch’io voglio ringraziare Dio per questo dono ricevuto dalla Chiesa e dalla comunità civile con la presenza di questo fine studioso delle cose terrene e per questo cantore del Dio di Gesù Cristo e della Sua accoglienza rivolta a tutti gli uomini.

Fin da bambino, grazie a mio padre che lo apprezzava e riteneva amico, ho avuto modo di ammirare in don Francesco Stabile il sacerdote sereno e deciso, fermo e accogliente, determinato e sorridente che ha unito la sua vocazione di storico con quella di ascolto degli ultimi e dei meno fortunati.

Ciò attraverso la attenta osservazione della realtà sociale e della Chiesa cui non ha mai fatto sconti, nella adesione completa ed impegnata ad entrambe, anche accettando i momenti difficili sempre affrontati con la massima serenità e ferma dolcezza.

Don Stabile, come alcuni altri sacerdoti cresciuti durante il Concilio e nei primi dieci anni dalla fine dello stesso –tra cui due Don pietro e don carmelo, cui devo tutta la mia formazione religiosa- ha assunto in pieno il mandato conciliare, portando alle necessarie conseguenze i documenti che da quella santa Assise sono venuti fuori, e che nel tempo hanno subito i duri attacchi di un desiderio di “tornare indietro” mai definitivamente sopito.

Sin dalla esperienza presso il Centro sociale San Saverio, poi proseguita nella creazione “dal nulla” della comunità parrocchiale San Giovanni Bosco, Don Franco ha sempre mostrato quella umanità e la cura intelligente e vera degli ultimi, lontana da schemi di assistenza ma sempre votata alla vera promozione umana e sociale di quanti erano affidati alle sue cure pastorali, senza mai dimenticare il suo contributo da attento studioso, offerto -senza risparmio- alla Chiesa in particolare a quella di Palermo, in ogni occasione e con tanta, tanta generosità.

Da ultimo, il lavoro attento e silenzioso svolto per far emergere la figura di don Pino Puglisi, oggi pronto ad essere beatificato per il martirio accettato per amore degli uomini e della Chiesa.

Grazie don Franco. 

 

                                                                                                         Giuseppe Castronovo