Politica

Ormai non passa giorno che a Bagheria non ci sia una categoria, un gruppo di dipendenti, famiglie utenti di servizi che non si rechino al Comune per esternere i motivi del loro disagio e della loro protesta.

Oggi è toccato ai commercianti di corso Umberto che chiedono una risposta alle loro richieste, fatte proprie in una mozione presentata dal PDL in consiglio comunale, di riapertura parziale del corso Umberto al traffico veicolare.

Un centinaio tra commercianti, assieme a  collaboratori e collaboratrici si danno appuntamento alle 9.30 di stamattina in piazza Madrice e di là, in un variopinto e rumoroso corteo si recano al Comune, dove è prevista una seduta del consiglio comunale che inizierà in perfetto orario alle 10.30.

Innalzano striscioni di carta con su scritte i motivi della rivendicazione: "Il commercio è morto", "Apertura immediata del corco Umberto", Oppure "Un corso non può sostituire un parco", "Dov'è l'amministrazione?", "Un salotto non va tenuto così sporco".

Slogan ritmati e fischietti ad animare la sonnolenta mattinata di corco Umberto.

A guidarli i leader storici della pedonalizzazione del corso, e cioè i rappresentanti del centro commercaile naturale e di Umberto Gallery: Luca Scalisi, Sam, Carmelo Scordato, ecc...

Ma un pò tutti i settori merceologici sono rappresentati Tornatore, Abanese e Casa, carnezzieri, Bar Carmelo, Farmacia dei Pilastri, Abbigliamenti ecc..

All'inizio della seduta qualche fischiettoe qualche buuh!!, viene però prontamente redarguito dalla presidente, Caterina Vigilia e sino a quando scriviamo la seduta si sta svolgendo in  tutta tranquillità, acnhe se i primi interventi sinora susseguitisi sono a favore della riapertura alle auto del corso Umberto. Bisogna vedere se saranno accolti con rispetto e tolleranza igli interventi di segno opposto.

Caro Sindaco, lei ha ricevuto in questi giorni doverosi attestati di solidarietà da parte di tutte le forze politiche e sociali, anche noi unendoci a costoro vorremmo non tralasciare ed anzi sottolineare il dovere istituzionale di affrontare fino in fondo le motivazioni e le ragioni profonde che portano allo sconforto, alla disperazione ed alla violenza .

E’ dovere della classe politica fermarsi, interrogarsi e trovare soluzioni, sia quando la violenza si scaglia contro chi ricopre cariche istituzionali (“Il sindaco siamo NOI” potrebbe allora non essere una misera scorciatoia) sia quando essa imbocca la strada ancora più amara del senso di abbandono o quella del non ritorno o del suicidio.

L’Italia e la Sicilia sono attraversati da una lunga scia di casi che hanno visto coinvolti imprenditori, artigiani, operai e disoccupati, travolti dai debiti, da prestiti negati, da ritardi nei pagamenti da riposte mancate , e qualunque grido di dolore e sofferenza non può e non va sottovalutato. E penso non solo alle promesse ed agli impegni assunti con i lavoratori del Coinres, ma anche alle migliaia di giovani disoccupati bagheresi, ai commercianti del Corso Umberto, alle famiglie dei disabili, ma anche alle carenze nelle scuole, ai precari del comune, al vulnus del P.R.G., solo per citare le ferite più gravi aperte, lasciateci in eredità dalla vecchia amministrazione. 

altNon sottovaluti la mancanza di credibilità acquisita nel breve periodo derivata dall’essere oggi politicamente a braccetto con chi ha affossato la città.

L’incapacità ad ascoltarla, a seguirla anche in alcune sue giuste affermazioni discendono sicuramente non solo dalla mancanza di visione e lungimiranza politica, ma anche e soprattutto dall’incoerenza e assenza di linearità rispetto al mandato popolare ricevuto, fatto che la gente e la città hanno colto immediatamente . 

In tal senso, considerato che proprio nell’ambito di quella che riteniamo una solidarietà ed un attenzione che deve essere costante e reciproca fra i cittadini visto anche l’insostenibile aumento della TARSU ed i continui tagli al sociale e ai servizi, le chiediamo,  nella speranza che anche i gruppi consiliari vogliano fare lo stesso, di volere intervenire pubblicamente sull’IMU, che in questi giorni i cittadini si apprestano a pagare come prima rata. Compia uno sforzo politico attivo, atto a venire incontro alle esigenze e ai disagi dei cittadini che hanno bisogno di un aiuto. 

Cominci anche Lei ad essere solidale con la città, magari non ascoltando il solito consigliere economico, mantenga per l’IMU (per le rate successive), le aliquote base così come previste dal governo nazionale, ricordandosi di applicare un ulteriore sconto per le famiglie con figli con disabilità. 

                                                                                                         Nino Amato

Oggi in visita a Bagheria c'è stata il ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri. La notizia ci è stata data casualmente da un cittadino: ci siamo recati a Villa Cattolica dove il portone esterno era ermeticamente serrato, con il dirigente di polizia dr. Luca Salvemini fuori assieme a i suoi collaboratori.

Nessuna possibilità di entrare: Il ministro è poi andato in visita a villa Palagonia dove siamo riusciti a "rubare" una foto che abbiamo pubblicato. Ora vediamo sul sito di news diretto dal signor Martino Grasso le foto e le notizie sulla visita del ministro a Bagheria, a villa Cattolica in particolare.

Dobbiamo presumere che il signor Martino Grasso abbia scattato le sue foto mentre mentre nelle vesti di dipendente comunale si trovava a villa Cattolica, e ha pubblicato le foto sul suo sito, naturalmente in esclusiva.

Ora noi ci chiediamo se possa essere considerato normale e rispettoso delle proprie funzioni di dipendente comunale oltre che degli altri operatori dell'informazione che un dipendente per il solo fatto di essere presente nella struttura che il ministro ha scelto di visitare debba godere di particolari privilegi.

Giusto e corretto sarebbe stato che le foto venissero messe a disposizione contemporaneamente del sito ufficiale del comune e quindi degli altri organi di informazione.

Ma "deontologia professionale" è espressione il cui significato parecchia gente sconosce.

 

Avranno i soldi i dipendenti Coinres che da oltre tre mesi non ricevevano lo stipendio: e lo avranno attingendo alle cosiddette "anticipazioni", somme cioè che verranno decurtate poi ai comuni dai trasferimentri previsti dalla Regione.

C'è clima già da campagna elettorale e il presidente della Regione Raffaele Lombardo si mostra comprensivo delle ragioni dei lavoratori, anche se fa notare con una certa vena polemica che una spesa di 23 milioni di euro l'anno , che è la somma che paga l'ATO PA4 diviso i 513 dipendenti, fa 40.000 euro a cranio, e quindi qualche cosa che non va dovrà pure esserci, sottolinea allusivo il Presidente.

Parla della necessità di utilizzare appieno il personale, senza specificare se si riferisca ai Temporary o meno, nella differenziata per esempio, che nel nostro ATO è vicina allo zero.

Ma il presidente per ora va avanti: lunedì saranno erogate dall'ARRA le anticipazioni, rendendo carta straccia quel documento sottoscritto da una decina di sindaci del Coinres, Lo Meo in testa, e siglato il 31 maggio in cui "diffidavano" l'Assesssorato a fare anticipazioni, imputandole ai comuni soci, e che così recitava:

“Facendo seguito alle notizie apparse sul Giornale di Sicilia in data odierna, non chè aseguito di ulteiori informazioni assunte per vie brevi presso il Dipartimento regionale Energia e realtiva alle possibili disponibilità di pagamento “stipendi” al personale Coinres tramite l’utilizzo di somme già accantonate per il pagamento di perdite di esercizio ex srt. 4 L.R. 11/2010 e/o ulteriori somme in conto anticipazione per i comuni FANNO PRESENTE che nessuna anticipazione in nome e per conto dei Comuni sottoscrittori viene autorizzata, e ciò in quanto nessuno dei sottoscrittori può essere considerato moroso nei confronti del Coinres se non si danno risposte chiare ed esaustive in ordine ai “quantum” richiesti mensilmente dal medesimo consorzio e in ordine all’esame circa la legittimità delle procedure di ogni singola assunzione anche alla luce delle sentenze sia della Corte di appello che della Corte dei conti.

SI DIFFIDA codesto dipartimento dall’utilizzo e storno di somme con destinazione vincolate e imputabili ai comuni soci."

Ora Lombardo mostra di considerare carta straccia quel documento dei sindaci e intima il pagamento immediato attingendo appunto dalle anticipazioni ai comuni. Applausi scroscianti dei lavoratori che occupavano l'assessorato.

Ma non basta: fa dei riferimenti precisi a quei sindaci, e pare riferirsi a Marineo e Misilmeri che, per motivi diversi, utilizzano e pagano altro personale per ritirare i rifiuti diverso da quello del Coinres e per quei sindaci che pagano regolarmente alcuni lavoratori e altri no, ed il riferimento a Lo Meo in questo caso è sin troppo chiaro.

Sappiano questi sindaci, conclude minaccioso Lombardo, che li sospenderemo dopo regolare diffida, ed entro stasera, aggiunge, interloquendo con un funzionario regionale, partiranno le lettere di diffida.

Il dado è tratto.

Accanto a Lombardo, nella nuova veste di assessore al Territorio e ambiente il finiano Alessandro Aricò, big sponsor di Lo Meo durante la campagna elettorale, che annuiva vistosamente, oltre al presidente della commissione Bilancio dell’Ars Riccardo Savona, il dirigente generale del dipartimento Ambiente Giovanni Arnone, il capo di gabinetto dell’assessorato Energia Maria Antonietta Bullara, Domenico Michelon soggetto attuatore per l’emergenza rifiuti, i sindaci di Lercara Friddi e Castronovo di Sicilia e i rappresentanti delle associazioni sindacali.

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