Si dimette anche l'assessore P. C. Russo: al suo posto un imprenditore

Si dimette anche l'assessore P. C. Russo: al suo posto un imprenditore

Politica
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Il mutato atteggiamento del Partito democratico nei confronti del governatore Raffaele Lombardo sta provocando a cascata le dimisssioni degli assessori tecnici di area PD.

Qualche giorno fa ci sono state le dimissioni di Giosuè Marino assessore all'Energia, il cui interim è stato assunto dallo stesso Lombardo, oggi le dimissioni del bagherese Pier Carmelo Russo , assessore alle Infrastrutture che è stato subito sostituito con l'imprenditore catanese edile Andrea Chiodo, già presidente dell'ANCE Catania, noto per essersi opposto alla mafia del pizzo.

Russo con il governo Lombardo è stato prima segretario alla Presidenza, quindi assessore all'Energia e ai rifiuti, legando il suo nome alla legge di riforma degli ATO, la legge 9 del 2010, quindi da circa un anno assessore alle infrastrutture.

Ha caratterizzato la sua azione per essersi battuto contro il megaaffare dei termovalorizzatori.

Il Partito Democratico anche con queste dimissioni marca quindi le distanze da Lombardo, che continua a comunque a ripetere che si dimetterà il 28 luglio, o prima, rendendo possibili le elezioni regionali a ottobre.

In una conferenza stampa in cui era presente anche l’assessore Russo che il presidente Lombardo ha ringraziato pubblicamente: “Quello che si è fatto in tema di rifiuti in Sicilia era impensabile prima di lui. La ragione per la quale l’assessore Russo lascia al momento è solo una: mi ha raccontato nel dettaglio la causa, con una richiesta di risarcimento milionario, da parte delle aziende che dovevano realizzare i termovalorizzatori. È una causa difficile e Piercarmelo Russo assumerà la difesa della Regione anche per l’impossibilità dell’Avvocatura dello Stato di rappresentarci”. Russo si lascia andare ad una battuta prima di tracciare il suo bilancio dell’azione di governo: “Da legale della Regione non prenderò un euro in caso di sconfitta in giudizio e meno delle metà dei minimi tariffari in caso di vittoria”.


Poi dice: “Come ultimi atti, abbiamo impedito che la città di Palermo perdesse 47 milioni di euro per la riqualificazione di Zen e Sperone. La scorsa settimana abbiamo avuto un incontro con il sindaco Orlando con cui stasera firmeremo cinque righe di accordo. Nella prossima giunta – prevista per stasera ma saltata come ha detto il governatore intervenendo su Russo – dovremo approvare il programma di ridistribuzione delle risorse per l’hounsing sociale che prevede interventi per 30 milioni di euro e la rifunzionalizzazione di alloggi sequestrati alla mafia e destinati alle Forze dell’ordine”.

Ma proprio in questi giorni Lombardo sta varando una nuova "infornata" di nomine che sta provocando una levata di scudi da parte di tutti i partiti dal PDL, al PID, al PD.

Questi partiti sarebbero addirittura d'accordo a votare una "leggina"  per congelare le attuali dirigenze degli Enti e per impedire quindi a Lombardo di continuare a fare nomine di persone a lui vicine nell'arbitrio più totale, e c'è chi parla di una alleanza elettorale PD, PDL, Grande Sud.