Politica

Abbiamo ricevuto un documento firmato da sei consiglieri, primi firmatari Gino Di Stefano e Pietro Di Quarto, che chiedeno al sindaco Vincenzo Lo Meo di predisporre tutti gli atti propedeutici alla dichiarazione del dissesto finanziario del comune di Bagheria, così come richiesto dalla Corte dei conti.

I sottoscritti Pietro DI QUARTO e Gino DI STEFANO, facenti parte del Gruppo Consiliare denominato “L’AQUILONE” – idee in volo per BAGHERIA, e MAGGIORE Filippo e AMOROSO Paolo, Consiglieri Comunali Indipendenti, con la presente,

· preso atto della Deliberazione n. 321/2013/PRSP della Sezione di Controllo della Corte dei Conti della Regione Siciliana avente ad oggetto “Provvedimenti conseguenti alla mancata Deliberazione nei termini di Legge del Piano di riequilibrio finanziario pluriennale, art. 243 quater, comma 7, T.U.E.L.”;

· che nella stessa Deliberazione, nel richiamare la relazione del responsabile del Settore Finanza e Tributi e la relazione del Collegio dei revisori sul rendiconto di gestione 2011, evidenziava il forte squilibrio finanziario complessivo a cui non è possibile far fronte validamente con le modalità previste dagli artt. 193 e 194 del T.U.E.L.;
·

che nella seduta del 7 giugno 2013, il Consiglio Comunale, allo scadere del termini perentorio di cui all’art. 243 bis, comma 5, del T.U.E.L., con Deliberazione Consiliare n. 48, ha deciso di non approvare il Piano di Riequilibrio Finanziario;

· che la relativa proposta di Deliberazione di cui sopra, sottoposta al Consiglio Comunale, era munita, nella fattispecie, di parere contrario del Collegio dei Revisori, che evidenziava come la scarsa capacità di programmazione, l’insorgenza continua di debiti fuori bilancio, il Trend di riscossione delle entrate correnti e la rigidità della spesa, le riduzioni dei trasferimenti statali e regionali avessero determinato per il Comune di Bagheria una situazione irreversibile di pre-dissesto; situazione, quest’ultima, che trova riscontro nel quadro, fortemente critico, tratteggiato in precedenza dalle delibere di questa Sezione di controllo n. 377/2011/PRSP e n. 142/2012/PRSP;

· che è stato evidenziato dalla Sezione Autonomie nelle Linee Guide (Deliberazione n. 16/SEZAUT/2012/INPR), la necessità di non pregiudicare gli interessi dei terzi creditori che possono ricevere uno specifico nocumento per effetto della sospensione delle procedure esecutive della data della Deliberazione del ricorso alla procedura di riequilibrio
finanziario, come prevista dall’art. 243 bis, comma 4, del T.U.E.L.;

· che la gravità della situazione è confermata dall’evidente fase di stallo in cui versa l’ente, che non riesce a far fronte “validamente” alla propria esposizione debitoria, ne riesce ad avviare qualsivoglia manovra di spontaneo risanamento, come comprovato dall’infruttuoso decorso del termine assegnato dalla – pur intempestiva – delibera della Giunta Comunale per la redazione di un nuovo piano, nonostante le anticipazioni ricevute in base al richiamo D.L. n. 35/2013,

Tutto ciò considerato,         CHIEDIAMO

Al DIRIGENTE del Settore Economico e Finanziario del Comune un parere tecnico sulla Delibera della Corte dei Conti n. 321/2013/PRSP della Sezione di Controllo e conseguentemente di predisporre URGENTEMENTE gli atti necessari alla redazione della DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE avente ad oggetto “DICHIARAZIONE DI DISSESTO FINANZIARIO”, corredata di tutti i pareri (Tecnico, Contabile e del Collegio dei Revisori dei Conti), al fine
di garantire percorsi LEGGITTIMI, CHIARI e TRASPARENTI, che diano certezze ai CITTADINI BAGHERESI e garanzie ai CREDITORI ed a tutte le IMPRESE
creditrici, oltre che a tutela degli amministratori che credono di aver ben svolto il proprio ruolo nel corso degli anni.

Bagheria, lì

I Consiglieri Comunali
Firmato Pietro DI QUARTO _______________________________
Firmato Gino DI STEFANO _______________________________
Firmato Filippo Maggiore _______________________________
Firmato Paolo Amoroso _______________________________
Firmato Chiello Antonio _______________________________
Firmato Puleo Angelo ___________________________

Certo c'è anche chi ci ricama sopra, però da un punto di vista della forza comunicativa  dobbiamo riconoscere che mettere da un lato la nota della Corte dei conti che intima al comune di dichiarare il dissesto perchè i conti vanno a rotoli e dall'altro la giunta dello stesso comune, Bagheria, che ha votato sin troppo tempestivamente il recepimento della sentenza della Corte costituzionale che dichiarava nullo in Sicilia il taglio del 30% delle indennità in seguito al mancato rispetto del patto di stabilità, sta facendo fare titoloni ai media regionali dal Giornale di Sicilia al sito on line dello stesso giornale, dalle pagine di Repubblica di Palermo sino a livesicilia.it, stanno stigmatizzando una serie di comportamenti,  che, anche se legittimi, erano sicuramente, considerato il momento, assolutamente inopportuni.

Naturalmente l'opinione pubblica bagherese, ma a questo punto non solo bagherese, è veramente indignata, allorchè mette a confronto questa decisione con quelle, che fanno 'pendant' , che hanno aumentato tasse e tariffe e che hanno tagliato, come si dice, 'd'emblais'  una serie di servizi sociali essenziali, riversando sulle famiglie costi e sacrifici aggiuntivi, 

Non solo, ma circola tra i corridoi del comune la voce che un nutrito gruppo di amministratori abbia già notificato (o si appresterebbe a far notificare) al comune di Bagheria i decreti ingiuntivi per avere 'gli arretrati', anche perchè prudentemente l'amministrazione al momento del taglio del 30% sulle indennità dirette aveva tagliato anche del 30% le indennità che vengono riversate ai datori di lavoro di alcuni consiglieri.

Al meglio, come al peggio, si dice che non c'è mai fine.

 

Sono passati solo pochi giorni dalla replica del Sindaco Lo Meo, al nostro documento sull’aumento dell’indennità e sul dissesto del comune e come volevasi dimostrare non si trattava di terrorismo mediatico, ma di assoluta incapacità ad amministrare.

Avevamo ragione noi, ne è testimonianza la forte indignazione popolare contro questa amministrazione per la vergognosa decisione di aumentarsi le indennità e la decisione della Corte dei Conti che con Deliberazione n. 321/201 ha espressamente imposto al comune di Bagheria di dichiarare immediatamente lo stato di dissesto per evitare ulteriori danni economici alle casse comunali. 

Le ragioni che hanno spinto la Corte dei Conti ad un tale pronunciamento risiedono non solo nell’entità dei debiti e cioè oltre 60 milioni di Euro, ma sopratutto sul gravissimo aggravio economico, che peserà sui cittadini, per la mancanza di una sano e tempestivo piano di risanamento che questa amministrazione non è stata capace di presentare.

Ora a chi abbia giovato il comportamento del Sindaco Lo Meo sarà forse compito della Magistratura individuarlo, ma che stesse danneggiando drammaticamente i cittadini Bagheresi lo cominciammo a scrivere più di due anni fa e lo ripetiamo oggi per l’ennesima volta.

Ricorderanno infatti i bagheresi l’ultima, di circa tre mesi orsono quando lo smentimmo perchè aveva falsamente dichiarato alla stampa di avere avuto 60 gg. di proroga proprio dalla Corte dei conti per predisporre e farsi approvare il famigerato piano di rientro.

Ma è lecito anche che i cittadini si chiedano, a chi può avere giovato questo comportamento scellerato del sindaco Lo Meo?

Quali accordi post elettorali ha voluto garantire visto che subito dopo essere stato eletto si alleò con i vecchi personaggi della passata amministrazione che erano i veri responsabili del dissesto del comune?

Forse le “polizze assicurative” di cui ebbe a parlare Lo Meo erano state sottoscritte proprio su questo delicato tema ?

O magari su cos’altro ancora, se è lecito sapere?

L’unica cosa certa è che il comune ha dovuto pagare gli interessi maturati sui 60 milioni di euro di debiti per quasi tre anni in più, un ulteriore regalo che questo sindaco ha voluto fare ai cittadini che saranno costretti a pagare.

Ora pur volendo tralasciare l’altro importante tema “dell’aumento dell’indennità “ per la quale, se una sentenza della Corte dei Conti dava all’amministrazione la possibilità di ripristinare la vecchia indennità, ribadiamo che la legge regionale n. 22/2008 art. 5 comma 1 avrebbe consentito soprattutto in questo momento, con la città in ginocchio e con tante famiglie disperate per la crisi di non compiere questo ulteriore affronto a Bagheria.

Caro sindaco, lei non può più continuare a governare questa città, il suo agire ha prodotto solo rovine, ci ascolti almeno questa volta, rassegni le dimissioni prima di fare altri danni alla città, quella città che lei a parole dice di amare.

Se ne vada, questo sì che sarebbe un grande gesto d’amore di cui questa città tanto martoriata avrebbe bisogno.

Per l’area tematica “Sviluppo e Lavoro” del Partito Democratico
Nino Amato - Giovanni Di Bernardo
 

Colpo di scena a Santa Flavia  nel consiglio comunale di lunedì sera in cui si andava a deliberare sulla proposta di aumento dell' IMU presentatata dal sindaco Sanfilippo; la delibera dell'amministrazione non è passata perché di fronte a 6 voti favorevoli, quelli di Imburgia, Emmiti, Matrone della maggioranza), e di Tripoli, Vella e Orlando della minoranza,  ci sono stati  6 consiglieri, Sanfilippo Salvatore, Venturi, D'Agostino e Canzoneri della maggioranza oltre che Martorana e Marino dell'opposizione che hanno votato contro.

Essendosi il presidente del consiglio Nino Mangione astenuto, il voto di parità  e' stato di fatto condizionato dall'uscita dell'aula dal consigliere di maggioranza Agostino Tomasello, al momento della votazione. 

Eì emerso quindi che il sindaco Sanfilipponon ha quindi più i numeri di una maggioranza che lo sostenga, come hanno ribadito una parte degli stessi consiglieri di maggioranza e dei consiglieri dell'opposizione, Marino e Martorana.

Questi consiglieri hanno sostenuto a gran voce che la condizione per poter andare avanti  risiede nel rispetto della volontà di quei consiglieri di maggioranza che qualche mese fa avevano chiesto l'azzeramento della giunta, giustificando tale richiesta con la palese incapacità dell'amministrazione in carica  di potere realizzare i progetti e il programma proposto all'elettorato dal sindaco Salvatore Sanfilippo.

Il sindaco a sua volta , prendendo la parola, ha ribadito in consiglio comunale la volontà di cambiare radicalmente percorso, e che avrebbe in tempi relativamente brevi azzerato la giunta, in base anche alla considerazione politica che all'inetrno del consiglio  non ha più i numeri per poter portare avanti il programma.

Si apre quindi a Santa Flavia una fase politica di grande incertezza che prelude non solo ad un consistente ricambio degli assessori, ma, cosa molto probabile, ad un trasloco di alcuni consiglieri dalla opposizione in cui sinora si erano venuti a trovare dopo il responso elettorale verso un aperto sostegno alla maggioranza.
 

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