Politica

13 buone ragioni per non votare Antonio Napoli: è questo il titolo di un volantino che in questi giorni Onda Libera, la terza forza che candida a sindaco di Santa Flavia Giusi Gerratana, sta diffondendo in maniera capillare.

E' una ricostruzione minuziosa sulle questioni aperte a Santa Flavia, e che tali sono rimaste malgrado gli impegni assunti da Napoli al momento del voto del 2007, i famosi trenta punti, di cui uno solo, la sistemazione della boa luminosa alla Formica, peraltro realizzata  del Rotary, ha trovato concreta attuazione.

A partire dalla difformità del sito Internet del Comune rispetto a quanto previsto dalle norme; e si cita la incompleta e intempestiva pubblicazione di determine di incarichi o di altro, e il fatto che solo da pochi mesi  vengono finalmente pubblicate le delibere, le determinazioni e le ordinanze nel testo integrale, ma in modo difforme però dalle disposizioni di legge.

Si continua con il mancato funzionamento dell'asilo nido, completato sì, ma che ha funzionato solo per qualche mese, le mancate relazioni semestrali del sindaco previste dalla legge di riforma degli Enti locali, la sistemazione degli Uffici di Polizia Municipale in locali inadeguati, il mancato rispetto del patto di stabilità che ha provocato una nota della Corte dei Conti.

Per arrivare poi alle questioni più grosse: cinque anni scrive Onda Libera non sono stati sufficienti per l'adozione del nuovo Piano regolatore, per non parlare della disastrosa gestione del mercato ittico che si voleva affidare alla vigilia del voto in maniera confusa e contraddittoria. Così come non legale viene definita la procedura di affidamento dello stadio comunale.

Il sottopasso ferroviario: un progetto pieno di errori  e sul quale molti avevano lanciato un allarme sulla reale fattibilità sia per motivi tecnici che per la vicinaza di aree suscettibili, come poi è avvenuto, di ritrovamenti archeologici; allarmi che si stanno rivelando fondati.

Per concludere con la viabilità di via San Marco contraddittoria e schizofrenica, viene definita da Onda Libera, che è il segno della incapacità di occuparsi del bene comune, sino alla raccolta differenziata costosa  e inadeguata rispetto agli obiettivi posti.

Abbiamo intervistato Paolo Martorana, 40 anni, avvocato, già assessore della Giunta Cannizzaro. È uno dei quattro candidati a sindaco del comune di Ficarazzi.

 

Quando ha comiciato ad impegnarsi in politica?

Sono "sceso" in politica attiva nel 2001, candidandomi al consiglio comunale. Sono stato il primo degli eletti con 420 preferenze. Nel 2003 divento assessore alla cultura. Vicesindaco dopo un anno da assessore alla cultura. Nel 2008 ho avuto la delega dell' assessorato alle politche sociali.
 

Cosa la sta spingendo a cimentarsi in un ruolo che potrà essere sicuramente più impegnativo?

Difendere la mia terra, il mio paese. Abbiamo un impegno nei confronti delle giovani generazioni di questo paese. Quest'impegno porta me e la mia squadra ad avere un grandissimo amore per la nostra terra.

Dobbiamo risvegliare Ficarazzi e ognuno di noi deve dare il proprio contributo. L'amministrazione Cannizzaro ha amministrato bene. Ma negli ultimi tempi ha, purtroppo, risentito, come un ciclista, della fatica fatta negli anni scorsi

Come intende rendere Ficarazzi più vicina alle nuove generazioni, con quali risorse e con quali programmi.

Ho tracciato già da due mesi il mio programma. Guardiamo ai giovani nel loro percorso scolastico che li porta all'Università. Abbiamo già attivato una collaborazione con l'Università di Palermo creando dei tirocini formativi all'interno della Pubblica amministrazione.

Guardiamo anche al mondo del lavoro. Per i giovani che vogliono intraprendere un'attività artigianale o commerciale ci sarà l'esenzione, per cinque anni, delle tasse comunali: Tarsu, Imu, contributi sulle insegne.

Che "colore" politico si potrebbe dare alla vostra lista oltre al "civismo" che è una connotazione intrinseca  alle liste locali ?

All'interno di un territorio ci sono tante anime politiche. L'obiettivo è mettere insieme persone che hanno un'estrazione diversa, ma questa diverrsità è la forza della mia squadra. La mia lista si caratterizza per avere un collegamento fortissimo con il presidente dell'Assemblea regionale, l'onorevole Francesco Cascio.
 

Come avete scelto le candidature?

Le abbiamo scelte attraverso il percorso comune: ci sono consiglieri comunali che hanno iniziato con me dieci anni fa. Abbiamo però inserito anche linfa nuova. Linfa di centrosinistra e anche le donne.

La presenza femminile è stata inserita in modo molto meticoloso. Ho aperto le porte della mia lista alla società civile, alla figlie e alle mamme di famiglia perchè possano apportare la loro sensibilità, la loro esperienza. Era ciò che mancava alla mia lista.

Con l'inserimento di Patrizia Monti, Mariangela Giustino, Anna Morici, Federica Fricano: la più giovane candidata al consiglio comunale, abbiamo una sensibilità che ieri non avevamo.

Che campagna elettorale state facendo, oltre al porta a porta, state puntando sulle nuove forme di comunicazione?

Internet è il nostro canale privilegiato per tutti quelli che frequentano il web. Abbiamo un sito dedicato dove troverete il programma elettorale.

Il sito è www.sindacomartorana.it

Abbiamo le nostre pagine su facebook, su twitter. Ma non tralasciamo il porta a porta perchè il contatto con la gente trasmette il calore, la passione che il web non può dare. Con la mia squadra giriamo il paese parlando del nostro programma e del nostro progetto.

A differenza degli altri è già da due mesi che parliamo del nostro programma. Gli altri si sono limitati, fino a pochi giorni fa, ad affigere i manifesti senza parlare del loro programma. Noi li sfidiamo a parlare del programma.

Non raccoglieremo sfide volte soltanto a fare polemica. Parleremo con loro solo per ciò che vogliamo fare per la nostra amata Ficarazzi.

La matrice comune che c'è tra lei, Trizzino e Bisconti è un elemento per valorizzare il passato e parlare del futuro o è occasione di scontro

Nel modo più assoluto, io non rinnego il passato. Anzi ringrazio Pino Cannizzaro perchè undici anni fa mi ha dato la possibilità di fare politica. Ed è stata una politica molto attiva, improntata ai valori di legalità. Io non rimprovero nulla a Pino Cannizzaro se non la sua stanchezza. Da qualche anno si è esaurita la spinta propulsiva della sua amministrazione. Ma mi guarderei bene dal rimproverargli qualcosa perchè sarebbe ingiusto. E' chiaro che io ho la mia "ricetta" che, adeguata ai nuovi tempi, è completamente diversa.

Quale Ficarazzi sogna per lei, per i suoi compaesani e per le giovani generazioni?

"Noi parliamo sempre di vivibilità del territorio. Ma c'è un gap fra i nostri progetti e la realtà e riguarda i servizi e le infrastrutture. Dobbiamo realizzare un paese a misura di bambino, di donne e di famiglie.

Dobbiamo potenziare le scuole che sono importanti per il nostro futuro, migliorare la viabilità, necessaria allo sviluppo urbanistico. Dobbiamo riqualificare il centro urbano, e lo stamo già facendo. Il progetto di rifacimento dei marciapiedi e l'illuminazione risale al 2001.

Se qualcuno dei miei avversari lo spaccia come proprio vi sta mentendo. Dobbiamo puntare allo sviluppo economico del territorio e all'interno del mio programma ci sono delle misure che tendono proprio a questo"

Ficarazzi nel Cinquecento fu un centro importantissimo per l'Europa.Si produceva la canna da zucchero, ed ha conosciuto qualche episodio legato alle ville settecentesche, eci riferiamo a villa Merlo.  Lei è stato anche assessore alla cultura, come vuole segnare l'identità futura di Ficarazzi?

All'interno del mio programma ho previsto il recupero di tutte quelle manifestazioni che caratterizzano Ficarazzi rispetto al territorio circostante. Noi abbiamo il castello dei Giardina, una famiglia nobilire con una sua storia.

Dobbiamo riportare in auge il corteo storico in costumeche ho fatto dal 2005 al 2007: lo riprenderò. Ma anche manifestazioni popolari come la festa e la sagra del pane e dello sfincione.

Devono tornare perchè danno un tratto caratteristico del nostro paese. Ma parleremo anche di Villa Merlo. Deve ritrovare i fasti di un passato recente. Quattro anni fa noi facevamo delle manifestazioni letterarie come il premio Giulio Palumbo.

Un premio che io ho  ereditato come manifestazione provinciale., e la cui risonananza fu anche regionalie e nazionale.

Il presidente della Repubblica del tempo, Carlo Azeglio Ciampi, mandava un mesaggio di augurio nelle edizion da me curate come assessore. Dobbiamo riappropiarci della nostra cultura, della nostra identità, della nostra storia.

Dobbiamo riportare Ficarazzi allo splendore dei fasti del passato.Per questo penso anche ad un Museo della canna da zucchero, che parli del ruolo, allora internazionale, che ebbe il nostro territorio.

 


 

E' un documento molto articolato e complesso quello che pubblichiamo, frutto dello sforzo dell'MPA di dare un contributo concreto alla soluzione dei vari problemi legati ai dubbi e alle incertezze alla programmazione urbanistica del territorio; tale documento verrà sottoposto in un apposita assemblea  all'attenzione dell'opinione pubblica.

 

La recente nota Assessorato Regionale Territorio Ambiente  rischia di riproporre la situazione controversa che ha portato alla decadenza del piano del 2012 e ad un contenzioso, sui PDL relativi al piano del 76, che ha visto, alla fine, il Comune soccombente.

Raccogliendo anche l’invito del Presidente del Consiglio, ad un confronto pubblico, di seguito formuliamo un primo contributo sintetico su questi temi che poniamo a base del confronto, di sabato 26 maggio, in cui vogliamo far emergere un orientamento condiviso dai principali operatori del settore.

Preliminarmente in sede di procedure di adozione del nuovo piano, in corso di elaborazione da parte dello specifico ufficio comunale,  ferma restando la necessità e l'urgenza di addivenire quanto prima, e comunque entro la pausa estiva, all'adozione del nuovo prg, appare opportuno che il Consiglio comunale riadotti le direttive precedenti, confermandone la validità anche in riferimento al piano del 76 ed allo stralcio di Aspra e, subito dopo, riadotti lo Schema di massima, sempre con riferimento agli strumenti in atto vigenti.

Solo a questo punto può essere esaminato il piano in corso di elaborazione.

Con riferimento alle direttive assunte per la rielaborazione, ed in base agli elaborati in atto disponibili riteniamo sia opportuno verificare le questioni appresso elencate.

Per quanto attiene le aree per attrezzature turistico-alberghiere vanno valutati:

- l’inserimento del nuovo PRG del porto e della sistemazione dell’area frangiflutti – progetto ing. Ciralli – nella versione di massima – direttive – adottata dal Consiglio o in quella definitiva trasmessa ma ancora non inviata in Consiglio;

- nelle NTA la previsione della trasformazione dell’industria ittica del centro abitato, degli edifici limitrofi alla Stazione delle ville settecentesche in strutture turistico- ricettive, nonché la possibilità di utilizzo quale B&B delle abitazioni del centro storico e delle ville lungo la costa;

- l’ inserimento del progetto del campo sportivo di Aspra così come elaborato dall’arch. Provino;

- la pedonalizzazione delle viuzze a monte e a valle del Corso Umberto ed un regime particolarmente agevolato per la concessione di suolo pubblico;

- la previsione per le zone a verde agricolo un uso esteso della normativa sulle attività produttive – art. 22 lr 71/78 - contemplando anche l’agriturismo ed il turismo rurale.

.- L’incremento zone C, il raffreddamento dei conflitti e la riduzione del danno, l’art. 83 nta – perequazione/compensazione e semplificazione: è l'aspetto più delicato in quanto bisogna contemperare questa fase di vigenza del piano del 76 con un atto di programmazione e indirizzo adottato lo scorso anno dal Consiglio - lo Schema di massima - che per molti versi si muove in direzione diversa;

- occorre stare dentro il dimensionamento programmato in 60.000 abitanti, che per molti versi dovrebbe essere raggiunto con le previsioni del 2012 integrate dalle aree del PRG del 1976 già oggetto di sentenza, evitando sia il diniego di diritti maturati, che può comportare nuovo contenzioso, sia l'approvazione di tutto quello che sta arrivando in comune, con riferimento al piano del 76 , che può stravolgere tutto;

- Va adottato al più presto il nuovo PRG dando priorità, compatibilmente con quanto detto prima, alle zone B e C del piano del ‘76 e dello stralcio di Aspra con precedenza per quelle per cui sono stati presentati progetti , dotati di tutti i pareri, o esiste un contenzioso in essere; và chiarita meglio la condizione delle “ aree disponibili all’urbanizzazione servizi + residenze - da verificare in base al dimensionamento del PRG” specificando meglio i criteri di verifica;

- Va prevista una norma di concertazione che consenta di evitare il contenzioso per i progetti presentati prima dell’adozione del nuovo PRG, a valersi su quello del 76; invece che una zona per la compensazione, và valutato se non sia il caso di prevedere un diritto di cubatura aggiuntiva nelle zone C, previa cessione gratuita delle aree oggetto di
perequazione/compensazione, destinate a servizi nel nuovo prg e ad aree edificabili in quello del 76;

Per la tipologia a villetta o a schiera e la concreta attuazione edilizia sovvenzionata e convenzionata occorre privilegiare: la tipologia a schiera anche per l’edilizia convenzionata e sovvenzionata, favorendo la cessione di lotti edificabili e la possibilità di realizzazione in economia diretta;
gli interventi di recupero nel centro storico, semplificando le procedure di ristrutturazione che prevedono tipologie monovano e bivano per giovani ed anziani, ricorrendo anche all’intervento sostitutivo in caso di inadempienza dei privati.

Per sbloccare i nodi del traffico, migliorare la viabilità est anche alla luce del mancato finanziamento dello svincolo ovest occorre valutare l’inserimento :
del progetto di adeguamento dell’attuale svincolo predisposto con la consulenza dell’ing. G. Jaforte e adeguare la viabilità di collegamento coi sottopassi Serradifalco e Scotto;
di rotonde nel quadrivio via città di PA – via Libertà ed in quello di via P. Giovanni per S. Flavia; di una zona a traffico limitato nel quadrilatero pal. Butera, v. Quattrociocchi, Anime Sante, Palagonia.

Ai fini dell’allargamento delle zone per le att. Produttive appare opportuno: prevedere zone di espansione per i poli produttivi V. S. Teresa e vini Corvo; semplificare le procedure dello Sportello Unico per favorire il riuso per attività produttive dei piani terra e seminterrati aventi altra destinazione, con particolare riferimento al Centro Storico, anticipare, nel regolamento edilizio e nelle NTA, norme da sviluppare ulteriormente nel Piano Commerciale.

In relazione alle zone per gli edifici di luoghi di culto va valutato:inserimento del piano particolareggiato a suo tempo predisposto per la zona F Incorvino, che contiene l’area per la nuova chiesa di S. Domenico e l’individuazione, in concerto con le comunità parrocchiali, delle aree per la chiesa della Trasfigurazione e S. G. Bosco.

 

Il documento è stato redatto con la collaborazione dell’Arch. Pino Fricano, dell’Ing. Raimondo Giammanco e dell’Arch. Umberto Lo Cascio.

alt  Marcello Scalici, coordinatore cittadino MPA

 

 

E’ tornato nella giornata di venerdì a riunirsi il consiglio comunale di Bagheria: sono stati alla fine approvati due importanti atti in materia urbanistica che consentono di superare l’impasse legata al ritorno del PRG del 1976 indicato dall’Assessorato Territorio e Ambiente, e che danno la possibilità di riavvio del progetto nel caso della costruenda chiesa con annesso centro sociale che dovrà sorgere in un'area contigua area all’ex Convitto San Domenico, e lo sblocco di una area artigianale ad Aspra che potrà consentire ad operatori del pesce salato di realizzare un nuovo impianto.

L’avvio non era stato dei migliori: Mimmo Di Stefano aveva chiesto infatti il prelievo del punto riguardante la recente sentenza della Commissione tributaria regionale, che ha stabilito che non può essere applicata l’ICI su garage e box: nel dibattito che è seguito a questa richiesta il richiamo della presidente Caterina Vigilia a qualcuno dei consiglieri di restare sul tema del prelievo senza spaziare su altre questioni, è stato l’occasione per alcuni consiglieri della opposizione per lasciare l’aula.

Anche i consiglieri del PDL che in un primo momento erano rimasti in aula ed avevano tentato una mediazione, poi saltata con i consiglieri “aventiniani”, hanno abbandonato l’aula.

E’ stato l’ing. Enzo Aiello a spiegare perché nei due atti esaminati ricorrevano le fattispecie che poteva consentire al consiglio di riapprovarli, trattandosi in un primo caso opera di interesse collettivo e nel secondo della riapprovazione di uno stralcio sulle aree artigianali di Aspra, che teneva conto di una integrazione delle aree presentate dai proponenti il progetto, che in base al “reviviscente” piano del 1976 non avrebbe potuto altrimenti avere i requisiti di approvabilità.

I due atti urbanistici sono stati approvati con il voto unanime dei diciotto consiglieri rimasti in aula; la maggioranza ha dato in effetti una prova di compattezza che in altre occasioni era mancata.

A conclusione il presidente Caterina Vigilia ci ha dichiarato: “La seduta di oggi ha dimostrato che quando il consiglio vuole, è in grado di produrre decisioni significative che incidono sulla vita concreta e sul futuro della nostra comunità. Auspico che nelle prossime sedute a partire da quella di lunedì 30 aprile in cui si parlerà di problematiche relative al Coinres prevalga uno spirito unitario e costruttivo che i bagheresi hanno dimostrato di apprezzare”.
 

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