I commissari liquidatori del Coinres presentano le loro dimissioni

I commissari liquidatori del Coinres presentano le loro dimissioni

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La notizia delle dimissioni dei liquidatori era cominciata a circolare nella serata di lunedì, a conclusione di un briefing convocato da Lo Meo con alcuni sindaci del territorio, in vista dell'Assemblea dei sindaci del Coinres che è stata convocata per il 3 maggio.

Alla riunione per una serie di motivi oltre a Lo Meo hanno partecipato solo il sindaco di Baucina Ciro Coniglio e il sindaco di Casteldaccia Giovanni Di Giacinto.

Il problema è che questa importante Assemblea dei sindaci, sede deputata ad esaminare l'atto di dimissione dei commissari, cade in un momento particolare per i primi cittadini di alcuni dei comuni più importanti del Consorzio ATO PA4, ed è pertanto probabile che verrà rinviata a dopo il voto amministrativo del 6-7 maggio.

Il sindaco di Misilmeri Piero D'Aì, ha manifestato la sua disponibilità a dimettersi visto quanto sta emergendo da una indagine giudiziaria che investe il presidente e il vicepresidente del consiglio e che hanno portato alle dimissioni di 17 dei 20 consiglieri in carica al Comune di Misilmeri.

A Villabate e Santa Flavia, i rispettivi sindaci Gaetano Di Chiara e Antonio Napoli sono impegnati in difficili campagne elettorali; lo stesso avviene per Ficarazzi, dove per di più il sindaco uscente Giuseppe Cannizzaro, avendo già svolto la seconda sindacatura non si è potuto ripresentare; si vota anche ad Altavilla Milicia, da mesi retta da un commissario nominato dall'Assessorato Enti Locali per la decadenza del sindaco Francesco Camarda cui il consiglio ha votato la sfiducia.

Lo stesso Giovanni Di Giacinto si muove già con la testa alla prossima campagna elettorale per il rinnovo dell'Assemblea regionale siciliana che lo vedrà candidato nelle file di Grande Sud.

Insomma una situazione che vede sostanzialmente il sindaco di Bagheria Vincenzo Lo Meo a dover affrontare quasi da solo una situazione drammatica.

Le dimissioni dei liquidatori, che adesso andranno vagliate dal collegio dei soci composto dai sindaci dei comuni consorziati che potrà respingerle o meno, seguono di qualche giorno il duro botta e risposta tra il sindaco di Bagheria Vincenzo Lo Meo e il collegio dei commissari stesso, circa la questione ancora aperta del pagamento diretto ai lavoratori Coinres, strada questa intrapresa dall'amministrazione comunale già con il vecchio sindaco Sciortino da maggio 2011.

L'acuirsi dello scontro si è avuto in particolare dopo l'ultimo fortissimo "J'accuse" del sindaco Lo Meo, che togliendosi non pochi sassolini dalla scarpa punta il dito contro l'operato e la gestione del Coinres da parte dei commissari liquidatori.

La questione nodale resta quella economica, prova ne è la diffida fatta dal Coinres al comune di Bagheria con la quale si intimava di interrompere immediatamente il pagamento diretto dei lavoratori del consorzio afferenti a Bagheria e di versare nelle casse del consorzio anche gli oneri contributivi per i lavoratori che il comune avrebbe omesso pagare, quantificando l'esposizione debitoria del comune verso il Coinres in 1.800.000 euro, cui era seguito l'invio di un commissario regionale ad acta  a Bagheria per l'esazione coattiva della somma, cosa che comporterebbe, visto la grave esposizione bancaria di palazzo Ugdulena, l'immediata concretizzazione del dissesto finanziario del comune con l'impossibilità di pagare persino i dipendenti, con gravi conseguenze per i cittadini in termini di aggravi fiscali.

L'amministrazione di Bagheria di fronte a questa nomina ha fatto ricorso al TAR, che ha concesso la sospensiva per l'insediamento del Commissario ad acta, fissando l'udienza per la discussione di merito per il 25 maggio.

Un altro dei punti controversi riguarda la figura del Direttore generale, Riccardo Incagnone, che da sempre alla guida del Coinres, è stato ancora una volta riproposto dai liquidatori.

Adesso viene confermata questa notizia della nota delle dimissioni dei commissari liquidatori, che potrebbe scompaginare il quadro, ma sembra piuttosto far emergere la volontà di andare ad una prova di forza con quei sindaci  come Lo Meo, che individuano nei liquidatori un elemento che tende a ritardare lo smantellamento di una serie di posizioni di privilegio e di spreco all'interno del Coinres.

I bagheresi, che in tutto questo non hanno colpe e hanno già dato, dopo aver incassato il pugno del raddoppio Tarsu, sperano di non dover essere ancora una volta le vittime sacrificali date in pasto al "mostro" Coinres, anzi auspicano che venga fatto fuori una volta per tutte.