Attualità

Palermo 16/02/2012- Questa notte si è concluso lo spoglio per il turno di ballottaggio per l’elezione del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Palermo.

La difficile competizione che ha visto votare ben 2766 iscritti ha preferito i Consiglieri di cui al prospetto allegato

Fra gli eletti si segnala il successo dell’avvocato bagherese Alessandro Gjomarkaj Greco, nipote, allievo ed erede dell’insigne Maestro Avvocato Salvatore Greco, al quale come è noto è intitolata l’Aula civile del nostro Tribunale di Bagheria, il quale ha raggiunto il traguardo di ben 951 preferenze.

Per la prima volta nella storia un avvocato bagherese viene eletto al Consiglio dell’Ordine degli Avv ocati di Palermo in rappresentanza dell’intera Avvocatura bagherese e non.

Tantissime congratulazioni all’avv. Alessandro Gjomarkaj Greco ed al tutto il nuovo Consiglio dell’Ordine, ed auguri di buon lavoro.

Preferenze ballottaggio elezioni forensi 2012/2013

nella foto di copertina l'avv. Alessandro Gjomarkaj

Sono solo quattro classi che sono state sistemate nei locali di via Città di Palermo, nell'immobile dove per tanti anni era stato ospitato il Liceo Scientifico.

A condividere la loro sorte dieci classi dell'IPSIA, l'Istituto Professionale di Stato che sinora a titolo gratuito occupava i locali del complesso San Domenico, di proprietà dell'omonima Opera Pia.

Solo che i locali da oltre un anno non ospitavano studenti, per cui le condizioni per così dire di "accoglienza" sono in parte venute meno, o comunque  mostrano gravi lacune.

La Provincia regionale di Palermo che è responsabile delle sedi degli Istituti secondari superiori, non ha fatto nulla per l'adeguamento dei locali, prima di consentire l'uso delle varie classi.

Il risultato proprio in questi giorni è targicomico: studenti in classe con cappotti, plaid, e borse di acqua calda, intirizziti ed impossibilitati a frequentare anche quei laboratori di tecnica e manualità artistica fondamentali nel loro indirizzo scolastico.

Oggi siamo andati a raccogliere le loro proteste che sono anche le proteste dei genitori: erano state mandate cinque stufe, ma effettivamente ne funziona solo una.

E con questo inverno particolarmente lungo e rigido questa condizione di disagio si sta riflettendo seriamente sul rendimento scolastico.

Questo delle aule "frigorifero" è stato uno dei "leif motiv" di una condizione scolastica  che quest'anno in aprticolare ha mostrato parecchie lacune e inadeguatezze, forse anche per la modestia delle risorse rese diposnibili per le scuole dal bilancio comunale.

Colpiti soprattutto il "Gramsci", la cui sede chiusa ormai da parecchi anni per dei lavori di ristrutturazione che chissà quando si faranno, viene ospitato nel locali della scuola "Emanuela Loi" e presso l'edificio religoso di via Lanza.

Ed ora la succursale dell'Ipsia e del Liceo d'arte.

 

La partecipazione all’inaugurazione dei nuovi locali dell’Associazione ha forse superato le stesse aspettative degli organizzatori: il tam tam della rete, alcune presenze senz’altro autorevoli dallo scrittore Maurizio Padovano al pittore Arrigo Musti, dal chitarrista Francesco Maria Martorana all’attore di teatro Carlo D’Aubert, ha portato oltre un centinaio di giovani e meno giovani appassionati o intrigati dall’invito presso la nuova sede di villa Casaurro.

Con le loro espressioni  e il loro linguaggio certo un pò naif , che denotano però determinazione, Quelli di Pittalà hanno contagiato con il loro entusiamo tanta gente.
Certo un po’ di chiarezza non guasterebbe, (a partire dagli eterogenei "patrocini"), e speriamo arriverà col tempo: la cultura non è incolore e insapore, la cultura e la pratica di essa si legano strettamente al contesto sociale e politico in cui si trovano a dover operare e che ne favorisce lo sviluppo o il mancato sviluppo, e la cultura non è “neutra” rispetto alle problematiche e al contesto della politica e della società.

Comunque avranno tempo Quelli di Pittalà, per chiarirsi e chiarirci, da questo punto di vista, le idee.

Una presentazione rapida e senza fronzoli quella che in pochi minuti di inaugurazione fanno Adalberto Catanzaro, Elisa Martorana, Roberto Prestigiacomo e Pina Castronovo; c’è anche il sindaco Lo Meo e l’assessore al turismo spettacolo Francesco Cirafici, ma ci sono soprattutto loro, i giovani.
I locali di villa Casaurro, un tempo occupati dall’Associazione “G.Bagnera”, non ce la fanno a contenerli tutti e malgrado la pioggia in tanti restano fuori, anche perché è praticamente impossibile entrare e visitare la mostra o partecipare alle performance teatrali e musicali previste.

Comunque è bene che sia così, meglio che i locali si rivelino inadeguati a contenere la gente, piuttosto che restino desolatamente semivuoti.

Quelli di Pittalà è uno di quei “fenomeni” politico-sociali-culturali cui periodicamente Bagheria ci ha abituati.

Non è che manchino a Bagheria associazioni culturali, o luoghi dove esporre o recitare o comunque esibirsi: a partire dall’Associazione “G.Bagnera” al Teatro Branciforti, ai luoghi espositivi di Palazzo Cutò, e più di recente alle opportunità che hanno offerto due tra le ville più importanti di Bagheria, villa Valguarnera e palazzo Butera.

Quelli di Pittalà colmano un vuoto ed una domanda che è sempre crescente nella Bagheria di questi anni: e cioè un luogo esclusivamente "abitato" dai giovani e dal loro modo di vivere e di pensare, dove si sperimenti e ci si sperimenti, in cui chiunque lo voglia possa liberamente esprimere le proprie  sensibilità artistiche, pittoriche, letterarie, teatrali e soprattutto confrontarsi con i coetanei e con il pubblico.

E’ sintomo di una società, quella bagherese che oltre a produrre periodicamente eccellenze e talenti nei vari campi della cultura, dà vita con regolare periodicità a questi “movimenti” che sia pure in maniera confusa e contraddittoria sono sintomi di una vivacità che sarebbe sbagliato trascurare.

Potremmo partire dal i primi anni ’60 dal Club dei 37 che diede vita poi vita al Circolo di cultura, che ospitò la presentazione dei primi libri di Leonardo Sciascia, dal “Giorno della civetta” in poi, ed in cui militarono giovani che poi spiccarono il volo, a partire da Ferdinando Scianna e non solo.

Verso la fine degli anni ’60 è il Movimento studentesco che irrompe con le sue tematiche di rinnovamento e di rottura con il vecchio mondo e con l’autoritarismo delle istituzioni scolastiche del tempo e che anche attraverso lo strumento del giornale “I Mostri” darà poi vita al Collettivo comunista “Carlo Marx”, “rara avis” nella miriade di movimenti spontanei dell’epoca di gruppo ben radicato nel territorio; e poi nei primi anni '70, il circolo di cultura “L’Incontro” che partendo da problematiche e battaglie civili, il divorzio, la contraccezione , il ruolo della donna, focalizzerà nel cinema d’essai la sua ragion di vita. E da lì spiccherà il volo Peppuccio Tornatore

Sino al Movimento dei pendolari della fine degli anni '70, l'ultima aggregazione politica giovanile che ebbe una sua originalità.

Comunque, buona fortuna a questi ragazzi che non hanno certo bisogno dei nostri paternalistici incoraggiamenti, ma solo di sperimentare, di provare, di sbagliare, di correggersi con l'augurio che tra loro sbocci quel nuovo talento che serva a risollevare un pò il nostro morale quando, ci colgono le crisi di pessimismo su questa Baarìa e su questi baarioti, che talvolta pensiamo irredimibili.
 

E' di questi giorni la notizia riportata dall'edizione palermitana di Repubblica che la Provincia di Palermo sta programmando l'istituzione di un nuovo Istituto Alberghiero in Provincia per sfoltire e decongestionare l'IPSSAR (Istituto Professionale di Stato per i servizi di Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera) "Pietro Piazza" di Corso dei Mille a Palermo: l'orientamento è di dislocarlo a Santa Flavia.

Una grande opportunità per il nostro territorio,, che se vuole rendere concreta l'opzione di un sviluppo turistico sostenibile come occasione di rilancio occupazionale, non deve lascirsi sfuggire questa opportunità.

La politica, oggi, deve fare la sua parte, orientando scelte e favorendo processi e percorsi che possano agevolare la creazione di un istituto turistico-alberghiero nel nostro comprensorio, che costituisce, sicuramente, un elemento strategico per una chiara connotazione turistica del comprensorio.

Oggi tra istruzione e sviluppo economico e crescita occupazionale c’è un nesso lineare. Il capitale umano aggregato, cioè l’istruzione professionale ricevuta dalla popolazione, di un comprensorio territoriale, esercita effetti positivi sul tasso di crescita del reddito procapite, migliorando le prospettive di affermazione professionale nei moderni contesti lavorativi.

In una realtà sempre più fortemente globalizzata, dove l'industria si sta gradualmente spostando verso Paesi a più basso costo della mano d'opera, i nuovi posti di lavoro si creano nei servizi, soprattutto in quelli che richiedono non solo qualifiche elevate (la finanza, l'informatica, l'istruzione) ma anche in quelli che al contrario richiedono l’impiego di manodopera meno qualificata e più tradizionale, come ad esempio nel turismo.

Il sindaco di Santa Flavia, mostrandosi lungimirante e attento all'attuazione di politiche di sistema di medio-lungo periodo e muovendosi debitamente in anticipo, ha favorito la sottoscrizione di un protocollo d'intesa tra il Comune di Santa Flavia, l'Ipssar Piazza e l'istituto comprensivo Wojtyla di Santa Flavia, per l'istituzione di una sezione distaccata all'interno del plesso scolastico flavese.

Un passo iniziale concreto a dimostrazione della sensibilità e l'operatività dell'amministrazione Napoli in merito alle tematiche legate allo sviluppo turistico del territorio, che hanno prodotto risultati tangibili; alcuni già realizzati e altri in stadio progettuale autorizzativo e concessorio avanzato:

1) la riqualificazione di Piano Stenditore dove grazie all’intervento dell’Amministrazione flavese si è recuperato a eventi fieristici un’area di circa 5.000 mq;

2) la realizzazione del nuovo Porto con l’esecuzione del progetto in itinere, che prevede la realizzazione di 400 posti barca da diportistica e l’ammodernamento del Porto Commerciale rivolto all’attività di pesca e a quella collaterale del pesca-turismo che apportà indubbi vantaggi economici per la pesca (integrazione del reddito e diversificazione) e per l'indotto (operatori turistici, ristorazione, piccola cantieristica);

3) il recupero del lido Olivella, dove l’amministrazione si propone di riportare la spiaggia come ai “tempi d’oro” degli anni ’80, divenendo uno dei pochi siti per libera balneazione, atto anche all’utilizzo per diversamente abili.”;

4) La realizzazione del nuovo depuratore già finanziato con un intervento economico di 6,5 mln di euro;

5) La fruizione al pubblico del bellissimo parco di Villa Filangeri;

6) L'opera si sensibilizzazione nei confronti dell'Amministrazione regionale per una piena ed efficace fruizione dell'area archeologica di Solunto.

Da sottolineare anche il ruolo propulsivo e centrale svolto dall'amministraione flavese nella progetazione e costituzione del Distretto Turistico "Palermo - Costa Normanna", che tra i 25 distretti turistici tematici e territoriali siciliani è rientrato tra i nove già riconosciuti maturi dal decreto assessoriale regionale del novembre 2011 e quindi idonei a partecipare ai bandi per l'assegnazione delle risorse economiche .

Santa Flavia sta consolidando, di fatto, un ruolo di leadership nel comprensorio nell'attuazione di una seria politica turistica, attestata anche dalle strutture alberghiere operanti nel suo territorio che esprimono circa 1000 posti letto.

Di contro Bagheria, nonostante le declamazioni, gli annunci, le reali potenzialità, stenta a conferire alla politica turistica una centralità all'interno dell'azione e della strategia amministrativa.


 

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