Aule fredde e umide: protestano gli studenti del Liceo Artistico

Aule fredde e umide: protestano gli studenti del Liceo Artistico

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Sono solo quattro classi che sono state sistemate nei locali di via Città di Palermo, nell'immobile dove per tanti anni era stato ospitato il Liceo Scientifico.

A condividere la loro sorte dieci classi dell'IPSIA, l'Istituto Professionale di Stato che sinora a titolo gratuito occupava i locali del complesso San Domenico, di proprietà dell'omonima Opera Pia.

Solo che i locali da oltre un anno non ospitavano studenti, per cui le condizioni per così dire di "accoglienza" sono in parte venute meno, o comunque  mostrano gravi lacune.

La Provincia regionale di Palermo che è responsabile delle sedi degli Istituti secondari superiori, non ha fatto nulla per l'adeguamento dei locali, prima di consentire l'uso delle varie classi.

Il risultato proprio in questi giorni è targicomico: studenti in classe con cappotti, plaid, e borse di acqua calda, intirizziti ed impossibilitati a frequentare anche quei laboratori di tecnica e manualità artistica fondamentali nel loro indirizzo scolastico.

Oggi siamo andati a raccogliere le loro proteste che sono anche le proteste dei genitori: erano state mandate cinque stufe, ma effettivamente ne funziona solo una.

E con questo inverno particolarmente lungo e rigido questa condizione di disagio si sta riflettendo seriamente sul rendimento scolastico.

Questo delle aule "frigorifero" è stato uno dei "leif motiv" di una condizione scolastica  che quest'anno in aprticolare ha mostrato parecchie lacune e inadeguatezze, forse anche per la modestia delle risorse rese diposnibili per le scuole dal bilancio comunale.

Colpiti soprattutto il "Gramsci", la cui sede chiusa ormai da parecchi anni per dei lavori di ristrutturazione che chissà quando si faranno, viene ospitato nel locali della scuola "Emanuela Loi" e presso l'edificio religoso di via Lanza.

Ed ora la succursale dell'Ipsia e del Liceo d'arte.