Attualità

"La mia proposta di legge diventera' presto una realtaFinalmente nessun regolamento condominiale potra' piu' vietare di possedere animali da compagnia in casa. Si tratta di una grande vittoria, mia e del mio partito, da sempre attento alla tutela degli animali" dichiara Gabriella Giammanco, bagherese, deputato del Popolo della Liberta'.

"Dopo aver ottenuto l'introduzione nel codice della strada dell'obbligo di soccorso degli animali coinvolti in incidenti stradali ho raggiunto un'altro importante traguardo nel campo della legislazione che regola la giusta convivenza uomo-animale. La norma che ho proposto, e per cui ho tanto lavorato in questi mesi, rappresenta sicuramente una nuova conquista di civilta' del nostro Paese" continua Giammanco.

"Da oggi, chi vorra' possedere un cane o un gatto nella propria abitazione sara' libero di farlo, sempre nel rispetto degli altri, senza preoccuparsi del regolamento condominiale che, per citare testualmente la nuova legge, non potra' 'vietare di possedere o detenere animali domestici'" conclude Gabriella Giammanco
 

nella foto di bagherianews.com l'on Gabriella Giammanco

No, non sono gli epigoni di Annibale che vorrebbero ritentare l'invasione dell'Italia, nè le orde cosacche che un tempo si faceva temere avrebbero abbeverato nella fontana di piazza San Pietro i loro cavalli.

Molto più semplicemente una sfilata promozionale lungo via Libertà e corso Butera sino a Palagonia di un elefante, che ad occhio ci è sembrato molto avanti negli anni oltre che "appallato" per questa esibizione straordinaria e fuori programma, e di alcuni cammelli di un circo.

Stranamente la fontana di piazza Palagonia solitamente vuota o piena di liquido lurido e stagnante, oggi zampillava  acqua fresca che ha invogliato elefante e cammelli  a fare la riserva idrica.

Gli animali appartengono al circo Darix, detto chissà perchè circo di Mosca, che ha sistemato caravan e tende in via Città di Palermo, dove resterà sino al 1 ottobre.

Anche se il corteo non sarà piaciuto agli animalisti, bisogna riconoscere che i grandi animali visti da vicino suscitano sempre curiosità ed interesse ed hanno un fascino particolare sui bambini, ma soprattutto sugli adulti, noi per primi, che non abbiamo resistito alla voglia di fare qualche foto.

 

La procura di Palermo ha aperto un fascicolo d'inchiesta sui capitoli di spesa dei gruppi parlamentari nell'Assemblera regionale siciliana. Al momento non vi sono indagati.

La procura scaverà nelle spese dei gruppi negli ultimi anni ma, in questo momento, quello aperto dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci, è un fascicolo a carico di ignoti e non è ipotizzato alcun reato. Il cosiddetto "modello 45": registro degli atti non costituenti notizie di reato. La Procura di Palermo si muove per capire se ci possano essere state "spese pazze" e ingiustificate come successo alla Regione Lazio.

La Guardia di finanza e la polizia giudiziaria acquisiranno il bilancio dell'Ars e i documenti relativi alle spese dei gruppi. Saranno acquisiti anche quelli sulle spese riservate del presidente della Regione. Del fascicolo sono titolari, oltre al procuratore aggiunto Leonardo Agueci, i sostituti Sergio Demontis e Maurizio Agnello.

FONDI RISERVATI, SPESA PRESIDENTE ARS 380 MILA EURO - Ammonta a 380 mila euro la spesa fatta dal presidente dell'Ars, Francesco Cascio, attraverso i fondi riservati. Cascio ha utilizzato l'intero budget nel 2010, secondo quanto risulta dal rendiconto finanziario. Stessa cifra é stata appostata nel bilancio del 2011. Per il 2012 il Consiglio di presidenza ha ridotto i fondi riservati al presidente: 342 mila euro, 38 mila euro in meno rispetto agli anni precedenti.

Stamane il coordinatore regionale dei giovani di Grande Sud, Massimo Cusimano, aveva chiesto al presidente dell'Ars Francesco Cascio di "rendere pubblico l'elenco delle spese effettuate con i fondi riservati a sua disposizione perché il presidente dell'Ars ha l'obbligo morale, prima che politico, di dire come spende i soldi dei cittadini".

fonte: ansa.it

Oggi lunedì alle 17.30 presso l'aula consiliare di Bagheria, Antonello Cracolici, capogruppo PD all'ARS e Salvatore Cirignotta, manager dell'Opsedale "Civico Fatebenefratelli" di Palermo, incontrano i cittadini sul tema "Sanità a Bagheria:modello di razionalizzazione"

L'incontro porrà al centro la questione della riorganizzazione del sistema sanitario locale che fa fulcro su Bagheria, attorno al quale ruotano con i comuni del comprensorio quasi centomila utenti. 

A cominciare dalla questione ormai ventennale del poliambulatorio ovvero Casa della Salute.

Risale agli anni '90 e alle battaglie fatte da consiglieri comunali del centrosinistra l'idea di accorpare tutte le attività dell'Asp, ricadenti in tanti immobili in affitto (circa 400 mila euro l'anno), in un unico edificio, in cui massimizzare e mettere a sistema le prestazioni sanitarie.

L'edificio doveva sorgere in via Basile, sotto le poste, esiste un vecchio progetto che prevedeva una spesa per 16 milioni di euro, di cui l'Assessorato alla Sanità ne ha avuto a disposizione per molto tempo soltanto quattro.

Poi si cominciò a ventilare il programma di acquisto dei locali della "Clinica delle Magnolie" (oggi clinica Villa Maria Cristina casa di cura) e della possibilità di realizzare una "Casa della Salute", con annesso PTE, punto territoriale di emergenza e 118.

Nel passato recente, protocolli d'intesa, ripetuti sopralluoghi, comunicati stampa hanno ventilato la possibilità di una realizzazione concreta dell'idea, ma a distanza di anni ancora nulla si è concretizzato.

Intanto Villa Santa Teresa, struttura confiscata alla mafia, dopo il recente accordo con l'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna si pone ancor più come centro sanitario di eccellenza in Sicilia, ponendosi come valida alternativa ad ospedali e cliniche del Nord Italia.

Quale sarà il futuro della sanità a Bagheria e nel suo comprensorio? Quale modello di razionalizzazione dei servizi?

Può Bagheria e il suo territorio ripartire proprio dal settore della sanità e dei servizi alla persona? Queste le domande fondamentali che si porranno all'incontro di lunedì e a cui la politica e la burocrazia regionale sono chiamati a rispondere.
 

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