Attualità

Avranno inizio domani lunedi alle ore 9.00 all'Hotel "Solunto mare" di Casteldaccia i lavori  di un congresso nazionale organizzato dal Liceo "F. Scaduto" di Bagheria sul tema "La scuola italiana per il dialogo e la cooperazione euro mediterranea".

Il tema del convegno è stato scelto in considerazione del fatto che l'anno 2012 è stato scelto come l'anno europeo del dialogo intergenerazionale  e dell'invecchiamento attivo.

Per quattro giorni decine di docenti ed esperti porvenienti da tutta Italia si coinfronteranno sul tema. La cerimonia di apertura lunedì mattino appunto all'Hotel Solunto mare, che è stata scelta come location per il convegno

In questi giorni i partecipanti al convegno faranno una serie di escursioni nel territorio per conoscere la nostra realtà artistico-monumentale oltre che scolastica con guide del luogo, così come larga eco all'interno del convegno troveranno le voci e i lavori degli studenti.

Domenica, 11 novembre 2012 Ore 13:00 :

 Raduno dei partecipanti presso l’aeroporto “Falcone e Borsellino” di Palermo e incontro con la Prof.ssa Pierangela Fricano e la dott.ssa Maria Rita Guttadauro.
I partecipanti che arriveranno entro le ore 13:30, usufruiranno di un bus-navetta per la visita pomeridiana di Palermo e il trasferimento serale a Bagheria .


Ore 14:30:
“La cultura dei luoghi”: breve visita del centro storico di Palermo, con la guida del dott. Emanuele Di Salvo
Ore 19:00:
Arrivo a Casteldaccia presso l’Hotel Solunto-Mare
Ore 19:30
Registrazione delle / dei partecipanti e sistemazione in camera
Ore 21:00
Cena in hotel e pernottamento


Lunedì, 12 novembre 2012 Ore 09:00

Saluti istituzionali:
- Prof. Domenico Figà: Dirigente Scolastico del Liceo Classico “Scaduto” - Bagheria
- Dott. Vincenzo Lo Meo, Sindaco Bagheria
- Dott.ssa Maria Luisa Altomonte, Direttore Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia
- Prof. Rosario Leone, Dirigente USR- Ufficio XV Ambito Territoriale della Provincia di Palermo
- Prof.ssa Vittoria Casa, Coordinatrice rete BAB-EL-GHERYB
- Prof. Alfredo Mazzocchi: Dirigente Scolastico ITS “G. Mazzocchi” Ascoli Piceno, Coordinatore Nazionale - Rete “Educare all’Europa”
- Prof.ssa Maria Civello – Coordinamento dei Lavori

 

Ore 10:00
Prof. Angelo Mineo: docente di Statistica presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi Palermo - “La Scuola italiana per il dialogo e per la cooperazione Euro-Mediterranea”
Prof. Ignazio La Monica: “Pensare europeo, agire locale” -

Ore 11:00
Pausa caffè

Ore 11:15
Amico Dolci:Centro per lo sviluppo creativo Danilo Dolci di Palermo:" Laboratori maieutici tra mobilità e integrazione"

Ore 12:00
“La voce alle scuole”
Parte prima:
Presentazione delle attività e dei prodotti delle Scuole della Rete “Educare all’Europa” da parte di alunne/i con i loro Docenti.
Voce al protagonismo studentesco

Ore 13:30
Pausa pranzo

Ore 15:00
“La voce alle scuole”
Parte seconda:
Presentazione delle attività e dei prodotti delle Scuole della Rete “Educare all’Europa” da parte di alunne/i con i loro Docenti. Voce al protagonismo studentesco

Ore 18:30
Dibattito

Ore 20:00
Rientro in hotel e cena

Martedì, 13 novembre 2012
Ore 09:00
Prof. Antonio Gentile: Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo di Susa (TO) – Presentazione del Concorso Nazionale “Buon Compleanno Europa!”, indetto dalla Rete “Educare all’Europa” in occasione del ventennale del Trattato dell’Unione Europea (1993-2013)

 

Ore 09:30
Prof. Alfredo Mazzocchi: “Quadro comune europeo delle competenze e delle qualifiche (EQF): la mobilità permanente per l’apprendimento permanente”

Ore 10:00
Dott.ssa Antonella Miloro Nasca: “Il dialogo intergenerazionale e l’invecchiamento attivo: l’apporto dell’Università delle Tre Età”

Ore 10:30
Pausa caffè

Ore 11:00
Workshop per allieve/i, docenti e famiglie sulle seguenti tematiche:
Workshop 1: Mobilità e apprendimento per tutto l’arco della vita
Workshop 2: Sulle tracce di Ulisse: navi e naviganti
Workshop 3: Competenze e qualifiche

Ore 12:20

Prof. Aldo Gerbino, Critico e Docente Ordinario di Istologia - Università agli studi di Palermo : “Renato Guttuso: da Bagheria al mondo”.
Prof.ssa Maria Civello: “Renato Guttuso: figura emblematica dell’alacre ingegno e dell’incessante agire”.

Ore 13:30
Pausa pranzo

Ore 15:00
Mobilità sul territorio – Parte itinerante del convegno nazionale: “La cultura dei luoghi” a cura della Prof.ssa Maria Civello e del Dott. Martino Grasso

Ore 20:00
Rientro in hotel e cena

Mercoledì, 14 novembre 2012 Ore 09:00
Dott.ssa Marta Riccobono (ex alunna Liceo Classico F.Sco Scaduto impegnata nella realizzazione del progetto “Educare all’Europa”) – Saluto e Coordinamento dei lavori

Ore 09:15
Presentazione della Web Radio e della Web TV della Rete “Educare all’Europa”

Ore 9:45
Relazioni dei coordinatori dei gruppi di lavoro
Dibattito

Ore 12:00
Conclusioni
Chiusura dei lavori

Consegna degli attestati di partecipazione al convegno

Festa dei Saluti

 

La Chiesa della Madonna del Carmelo, non è riuscita a contenere le oltre mille persone venute a rendere l'estremo saluto a Totò Buglisi, un bagherese assolutamente normale, modesto, ma che aveva una dote straordinaria: quella di credere fortemente in qualcosa, di essere un uomo di sport nell'accezione più cristallina del termine. 

Uomo cioè, che faceva della pratica sportiva e dell'insegnamento sportivo la sua seconda vita, la sua seconda natura, e che soprattutto avvicinò allo sport e ai suoi valori, tantissimi ragazzini.

Lo ricorda padre Giovanni La Mendola nella sua omelia, esaltandone anche la serietà e l'impegno anche nel proprio lavoro, il lavoro  di chi nella pratica quotidiana era a servizio degli altri, e lavorava per lenire le sofferenze degli altri.

Ma sono gli sportivi, piccoli e grandi, che colorano con le loro tute e magliette la Chiesa, e che dispiegano  il loro striscione, "Sino a ieri in campo con noi, ma adesso nei nostri cuori", o con il loro slogan semplice, come semplice era Totò, che hanno ritmato all'uscita del feretro, ricoperto da un lenzuolo giallo e blu, sul sagrato dopo la cerimonia, come un coro da stadio, e con i bambini a fare una sorta di picchetto d'onore al loro presidente.

Il presidente!! Salvatore Buglisi presidente!

Bambini, alcuni piccolissimi, portati per mano dai papà o dalle mamme, sportivi di altre formazioni oltre alle tute gialle dell'Atletico, tanti gli amici o i semplici conoscenti.

Ci sono anche le autorità il sindaco Lo Meo, l'assessore allo sport Cirafici, presidenti, direttori sportivi, allenatori di altre squadre. Ci sono Tommaso Ticali e Salvo Bartolone che mormora:" Cosa dire di Totò? una vita per lo sport, impegnato, deciso, sempre in prima linea a fare con difficoltà e poche risorse e solo con la passione e la volontà  imprese impossibili come il Torneo "G.Bagnera". Bagheria perde oggi uno die suoi figli migliori, modesto, perchè non amava le prime file. Il suo palcoscenico era il terreno di gioco, dove educava i ragazzi alla disciplina del calcio."

Aveva inventato tanti e tanti anni fa le scuole di calcio a Bagheria; aveva, e lo diceva con orgoglio, tolto dalla strada centinaia, forse migliaia di bambini che nella pratica sportiva, con una divisa vera, un campetto vero, erano cresciuti coltivando una loro passione, ma crescendo soprattutto come cittadini..

E tanti di loro, oggi cresciuti, erano al suo funerale.

Ci colpi la risposta che mi diede una volta allorchè  gli chiesi chi avesse vinto il Torneo "G.Bagnera", una sua creatura, un appuntamento ormai entrato nella tradizione degli eventi bagheresi,  che per tre giorni riusciva a paralizzare il traffico nella zona del campo sportivo per le migliaia tra ragazzini e familiari che vi partecipavano.

"Hanno vinto tutti" mi rispose più o meno, "solo formalmente diamo qualche coppa per gratificare i ragazzini, ma lo scopo della nostra iniziativa è quella di far comprendere il valore della pratica  sportiva, della lealtà, del rispetto delle regole, del saper perdere, del sapere riconoscere i meriti degli avvercari, che sono tali solo sul terreno di gioco, ma che tornano amici e sodali fuori dal campo".

E' tutta quà, semplice però rivoluzionaria, la lezione che ha lasciato Totò. 

Quella lezione contenuta nella lettera che i suoi due figli Pietro e Valentina gli hanno scritto, che è stata letta da un familiare, e che testimoniano di avere bene inteso:

"Papà ci avevi detto che avresti vinto anche questa partita", "grazie comunque per le cose che ci hai insegnato."

E' uan lettera straziante alla cui lettura pochi riescono a trattenere le lacrime ed in cui è contenuto solo una parte dell' indicibile dolore dei familiari per una perdita troppo inattesa e troppo grave, alla quale sino alla fine non riuscivano a rassegnarsi.

Possa essere di conforto per i familiari, il pensiero che Totò ha vinto una partita che va al di là di questa vita: ha lasciato un segno, una impronta in migliaia di bambini, che da adulti, continueranno a parlare di Totò ed a ricordarlo.

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Anima, mente e cuore del Museo d’Arte Contemporanea Renato Guttuso di Villa Cattolica, promotrice e realizzatrice di mostre ed eventi culturali di spessore internazionale, ideatrice ed innovatrice allo stesso tempo di iniziative per il rilancio di una nuova immagine di Bagheria nel mondo.

Non sto parlando, ovviamente, della politica bagherese, ma di una donna che ha dato per oltre trent’anni tutta se stessa alla realizzazione di un polo culturale vero e profondamente radicato nel nostro territorio: la Direttrice!

La dott.ssa Dora Favatella Lo Cascio ha incarnato in tutti questi anni l’essenza del Museo Guttuso e non solo, ha lavorato sempre dietro le quinte e nell’ombra più assoluta, non ha mai cercato il centro della scena nè i riflettori, tenendosi lontano perfino da interviste.

Dora, la Direttrice ha prestato le sue opere, indipendentemente dal colore politico, a tutte le amministrazioni che si sono succedute in questo lungo periodo temporale.
Ha seguito con ardore e passione la nascita di questo straordinario polo culturale, che è villa Cattolica fin dai primi contatti intrapresi dall’allora Sindaco Antonio Gargano ed il maestro Renato Guttuso.

E’ diventata strumento organizzativo e garante di un percorso “nuovo” del tessuto sociale Bagherese aiutando l’Amministrazione Comunale a superare problemi ed imprevisti a volte complicati.

Certamente oggi il mondo culturale bagherese con il pensionamento della Dott.ssa Favatella Lo Cascio perde una pedina fondamentale per la crescita delle giovani coscienza, in considerazione del lavoro che lei in questi anni che assieme ad un manipolo di amministratori illuminati hanno invertito il concetto di museo.

Infatti in questi ultimi dieci anni, come non mai era accaduto il Museo “Guttuso” è diventato “open space” per la città di Bagheria, non più un luogo riservato a pochi cultori del’arte ma un vero e proprio “laboratorio” vivente.

Come dimenticare la notte dei musei, o le iniziative inserite nell’agosto bagherese culminate con una fantastica apertura ai numerosi visitatori delle stanze di Villa Cattolica a notte fonda, tra musica, mostre e visite guidate.

Per la prima volta abbiamo aspettato il sorgere del nuovo giorno immersi in un mondo “diverso” lontano dal qualunquismo, dallo smog, dall’aggressione del cemento armato contro il nostro patrimonio architettonico, e soprattutto lontani dai “problemi” quotidiani.

Siamo stati tutti rapiti da un mondo onirico fatto solo di noi stessi e dai nostri sogni; abbiamo vagato attraverso i colori, le tele le sculture che si sono per un attimo impossessati del nostro tempo!

Che esperienza fantasticamente autentica!

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Grazie allo staff di Villa Cattolica con un progetto specifico, seguito dalla Direttrice, si è potuto recuperare uno scorcio di Bagheria ripreso nell’ultimo film di Giuseppe Tornatore “Baaria”, l’Arco del Padreterno, il Dio Benedicente in legno ed oro ed i suoi due angeli sono stati restaurati ed hanno trovato giusta collocazione a Villa Cattolica, installando al posto dell’originale una copia fedele realizzata dall’artista Rizzo.

Mirabile l'organizzazione messa in campo da Dora all’inaugurazione, creando un evento per l’intero quartiere e non solo, invitando le persone ad assistere alla narrazione storica sull’Arco del Padretern;, la gente ebbe in quella occasione l’opportunità di salire sulla terrazza appena ripulita dalle fronde degli alberi secolari che impedivano di apprezzarne la maestosità e la bellezza.

Potrei continuar al elencare tutti i momenti “culturalmente” significative che Dora ha regalato a Bagheria, ma sarebbe veramente arduo poter elencarli tutti.
Ci mancherà tanto il tuo essere libera ed incondizionata da logiche di potere che ha fatto diventare Bagheria un palcoscenico importante in campo artistico, come quando siamo stati scelti come sede per la biennale di Venezia.

Quale emozione in quel Bagheria- Venezia andata e ritorno!

Grazie a nome di tutti i concittadini Bagheresi che amano l’arte ed i suoi grandi maestri, ma soprattutto amano la propria città!

Con affetto sincero.
Biagio Sciortino

nella foto di copertina  Dora Favatella con Peppuccio Tornatore e il pittore Arrigo Musti

nella foto all'interno     Dora Favatella Lo Cascio con Fabio Carapezza Guttuso, la stilista Marella Ferrera e Biagio Sciortino
 

E' la domanda che si pongono gli ammnistratori, ma che si pongono soprattutto i cittadini.

Cosa succederà dopo il voto del consiglio, cosa comporta il dissesto, chi lo dichiara, quali conseguenze avrà sui bagheresi, quello che in questa fase va ancora correttamente definito come  "rischio dissesto" o "pre-dissesto".

La prima cosa chiara è, che a pagare il prezzo più alto non saranno, almeno per ora, i politici vecchi e nuovi, ma soprattutto e pesantemente,  i bagheresi,e su questo non ci piove.

La prima cosa da capire è che il dissesto non viene dichiarato dall'oggi al domani, ma è il punto di arrivo di un processo cui si può pervenire dopo una serie di passaggi che richiedono anche tempi lunghi.

Il primo passaggio avviene quando l'amministrazione comunica alla Corte dei conti di non essere in grado di approvare un bilancio che rispetti l'equilibrio tra entrate e uscite, e che quindi l'Ente, nel nostro caso il comune di Bagheria, si trova a rischio default.

Infatti la norma oggi attribuisce alla rispettiva sezione di controllo della Corte dei Conti la competenza sull’accertamento delle basi che sottendono al default degli enti locali e le disposizioni necessarie per il rientro dell’equilibrio finanziario.

Solo successivamente il Prefetto, qualora l’ente stesso non abbia provveduto nei tempi e nei modi convenuti con la Corte dei conti ad operare per il rientro del rischio dissesto, nomina un commissario ad acta per la deliberazione dello stato di dissesto e dà corso alla procedura per lo scioglimento del consiglio dell’ente, esattamente come previsto dall’articolo 141 del testo unico sugli enti locali.

Gli organi elettivi consiglio e sindaco, non vengono quindi automaticamente sospesi o disciolti, ma possono continuare ad amministrare e soprattutto costretti ad approvare un bilancio di concerto con la commissione della Corte dei conti che fissa e impone i criteri per il rientro dal rischio default.

I provvedimenti che debbono essere previsti sono estremamente rigorosi, e soprattutto dolorosi per lòa comunità, e l’ipotesi di bilancio proposto dal consiglio da allegare alla delibera deve essere redatta sulla base di modelli ufficiali conformi alle disposizioni di legge e formulata in base:

1) alla previsione di aumento delle imposte, delle tasse e dei canoni patrimoniali nella misura massima consentita dalla legge, con il recupero della base imponibile totalmente o parzialmente evasa, quindi per l’imposta comunale sugli immobili, l’Ente deve obbligatoriamente deliberare l’aliquota massime per le tase e imposte di competenza comunale oltre ad applicare e riscuotere con la massima speditezza i proventi derivanti dal rilascio delle concessioni edilizie; inoltre deve determinarsi in misura tale da assicurare la copertura integrale dei costi di gestione del servizio per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani;

2) alla eliminazione dei servizi non indispensabili ed al contenimento degli altri livelli di spesa entro limiti di prudenza;

3) alle rate di ammortamento conseguenti al consolidamento dell’esposizione debitoria con la Cassa Depositi e Prestiti e con altri soggetti esercenti attività creditizie;

4) alle risorse assegnate dal Ministero dell’Interno per il trattamento economico del personale posto in disponibilità;

5) al contenimento delle perdite di gestione degli enti ed organismi dipendenti dall’Ente Locale nonché delle aziende municipalizzate, provincializzate, consortili e speciali, entro limiti compatibili con il bilancio riequilibrato dell’ente e sino al definitivo risanamento della gestione degli enti, organismi e aziende;

6) per i servizi a domanda individuale l’Ente è tenuto ad approvare le tariffe che assicurino la copertura del 36% dei costi complessivi dei servizi con i soli proventi degli utenti.

Contestualmente alla delibera dell’ipotesi di bilancio, l’ente deve deliberare ai livelli massimi di legge le tariffe relative a tutti i tributi (imposte, tasse, oneri di urbanizzazione e canoni o diritti), e ai canoni patrimoniali, con il conseguente recupero della base imponibile in presenza di fenomeni di evasione.

Tanto per capirci sindaco, giunta e consiglio saranno costretti a prendere, obtorto collo, quei provvedimenti che sinora non sono stati presi, anche perchè la manovra tariffaria relativa ai comuni dissestati non può limitarsi all’applicazione delle tariffe massime di legge; gli enti sono infatti tenuti a trasmettere all’Ufficio Risanamento Enti Dissestati presso il Ministero dell’Interno, tutti i provvedimenti adottati al fine di accelerare i tempi per le riscossioni e per l’eliminazione dell’evasione.

L’Ente locale, inoltre, deve deliberare la rideterminazione della pianta organica qualora sia numericamente superiore alle unità spettanti sulla base del rapporto dipendenti/popolazione della fascia demografica di appartenenza secondo quanto previsto dalle norme.

La mancata prioritaria rideterminazione della pianta organica può costituire pregiudizio ai fini dell’emissione del decreto ministeriale di approvazione dell’ipotesi di bilancio.

La rideterminazione della pianta organica deve ispirarsi a criteri di funzionalità ed efficienza nell’erogazione dei servizi, assicurando prioritariamente quelli indispensabili.

Il default del Comune va certificato dal Prefetto: è stata questa una delle più importanti novità introdotte dal testo del decreto “Premi e sanzioni” 140/2011, approvato in Consiglio dei Ministri.

Il succitato decreto, infatti, ha apporta anche una rilevante variazione in tema di controllo del dissesto all’interno degli enti locali.

Fino a quel momento, infatti, l’unico organo deputato a dichiarare lo stato di dissesto finanziario di un comune era stato il consiglio comunale del comune , che, una volta verificato il default, comunicava agli enti preposti la situazione di insostenibilità finanziaria.

Le problematiche maggiori si erano tuttavia riscontrate proprio nei tempi per l’accertamento e per la certificazione del dissesto, per cui in troppi casi gli enti locali tardavano ad attestare la situazione di instabilità.

Conseguenza principale di ciò, l’impossibilità da parte degli organi preposti di poter intervenire in tempo utile per verificare un eventuale piano di rientro per l’ente.

Adesso la situazione è cambiata

 

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