I pensionati CISL contro il sindaco Vincenzo Lo Meo

I pensionati CISL contro il sindaco Vincenzo Lo Meo

attualita
Typography

E' con profonda delusione che ricordiamo che non molti mesi fa, in una affollatta assemblea nella nostra sede, il segretario provinciale della Cisl, dinanzi a centinaia di pensionati, Lei prese il solenne impegno, dando anche la sua parola che avrebbe rilanciato in grande stile al lotta all'evasione fiscale e con i ricavi avrebbe ridotto la Tarsu per le fasce sociali più deboli.

Era solo un proclama, una promessa non mantenuta, come tante altre in verità; perchè la lotta all'evasione latita e Lei, non solo non ha ridotto la Tarsu, ma ha portato alle stelle le aliquote IMU ed IRPEF.

Promise poi sempre in quiell'occasione, che la concertazione con le parti sociali sarebbe stata il fiore all'occhiello ( disse proprio così) delle sue azioni amministrative.

E invece Lei, oltre ad avere disatteso la promessa di diminuzione delle tasse, ha rifiutato ogni ipotesi di collaborazione che la nostra organizzazione sindacale in più di una occasione Le aveva offerto, come quella di istituire un tavolo tecnico con assessori, funzionari, tecnici, parti sociali, per arrivare ad un bilancio condiviso e partecipato, un confronto e una collaborazione insomma che affrontasse lo stallo della situazione del bilancio.

Oggi ci sentiamo presi in giro, noi e i lavoratori e pensionati che rappresentiamo.

Per Lei, signor sindaco, concertazione vuol dire esporre ed avere approvato quello che Lei ha già deciso.

Siamo quasi al dissesto e questo dovrebbe portare ad una profonda revisione di tutte le spese di un Comune che chiede tasse altissime e offre servizi carenti ed inefficienti.

C'era da confrontarsi sulle spese per il finanziamento della politica, per le spese dei dirigenti, chiarire i dubbi circa il mancato introito degli oneri di urbanozzazione e tanto altro ancora.

Ed invece Lei ha evitato il confronto; invece di scelte coraggiose che coinvolgessero tutti gli attori sociali ha preferito la via facile dell'aumento delle tasse, senza nemmeno quel gesto di naggiore responsabilità, chiedere cioè di più ai benestanti e meno alle fasce sociali più deboli.

Perchè per noi, caro Sindaco, i cittadini non sono tutti uguali; prima vemgono i deboli, i bisognosi, gli emarginati.

Per questi motivi, da questo momento in poi, ci sentiamo obbligati a costruire assieme a tutte le forze sociali che hanno a cuore le sorti dei cittadini, un percorso di lotta, un movimento che sia in grado di suggerire e imporre scelte che possano far uscire Bagheria dalla crisi.