Attualità

Cari concittadini,siamo dipendenti COINRES in servizio a Bagheria e vogliamo esprimere le nostre considerazioni in merito agli articoli apparsi nei giorni scorsi nei quotidiani locali da parte dell'amministrazione comunale dove si attributiva come causa dell'emergenza sanitaria, la protesta di alcuni dipendenti dal futuro incerto e la rivendicazione di alcuni diritti da parte di altri.

Ci teniamo a precisare che quanto affermato non corrisponde al vero, perchè da mesi da mesi lavoriamo con tre soli autocompattatori quando prima erano addirittura 7, e la foto allegata (quella di copertina n.d.r.) dimostra come i gasoloni rimangono giornalmente pieni perchè non si hanno piu mezzi dove poterli far conferire.

Abbiamo appreso con stupore tale comunicato e siamo convinti che esso sia diffamatorio e lesivo nei nostri confronti e chiediamo alle autorità competenti che sia fatto luce sulle reali cause della mancanta raccolta, inoltre con il piu profondo senso civico ci auspichiamo che vengano adoperate delle politiche di risparmio e di tutela dell'ambiente, che non riguardano il licenziamento del personale ma tramite il loro utilizzo far partire la tanto attesa raccolta differenziata che permeterebbe di risparmiare sull'enorme costo discariche ,ottenere parecchi ricavi e presentare una città piu pulita.

Da anni lavoriamo in gravi carenze igienico-sanitarie ,in ritardo di pagamenti e senza i dispositivi di protezione anche basiliari, svolgiamo un lavoro umile ma la nostra dignità non è in vendita, nè vogliamo essere capri espiatori di una carenza gestionale ed essere aizzati contro il popolo.

Ci rammarichiamo per i disagi dovuti ma essi non portano la nostra firma!

A realizzarla 'Il Bacio Bar' di via Mattarella: un torta alta  1,5 m., su una base di 1,0 m. e pesante oltre 100 Kg. Per Bagheria è un record: lo dice con legittima soddisfazione Salvatore Molinaro titolare del Bacio bar, che ha preparato assieme ai suoi collaboratori la megatorta che è stata servita a conclusione della sfilata di abiti da sposa  che si è svolta domenica pomeriggio in piazzetta Messina - Butifar.

La torta  è stata 'tagliata' dal vicesindaco Massimo Mineo ed è stata offerta a tutti i cittadini presenti alla sfilata, che l'hanno molto apprezzata.

"Vuole essere - spiega Molinaro - un segnale di ottimismo e di fiducia che voglio lanciare ai cittadini di Bagheria. Attraversiamo tutti un momento difficile a Bagheria e in Italia, ma sono certo che lo supereremo."

'Per ralizzarla - aggiunge Salvatore - hanno lavorato quasi tutti i dipendenti della nostra azienda, circa una quindicina: a curare i dettagli finali sono stati poi in quattro. Per trasportarla, in considerazione della dimensioni, abbiamo dovuto noleggiare un furgone molto più grande del nostro.

"L'abbiamo spostata con un carrello utilizzando per l'appoggio ben quatto tavolini". conclude

Per prepararla sono stati necessari: 200 uova, 40 litri di latte, 15 Kg. di farina, 5 Kg. di amido, 22 Kg. di zucchero, 15 buste di panna, 20 Kg. di pasta di zucchero per la copertura esterna, per un peso totale come dicevamo superiore ai 100 Kg.

Soddisfazione al termine della giornata è stata espressa anche da Carmelo Mineo, consulente per gli eventi del sindaco Lo Meo,  e dalla moglie Tea Ammirata, ideatori e instancabili animatori della Festa di primavera.

Giorno dopo giorno la nostra città sembra una città abbandonata a se stessa, una novella Beirut, dove tra buche fortunatamente non lasciate da deflagrazioni di bombe, si aggirano squadre di randagi che cercano cibo tra i rifiuti che fanno da cornice ai marciapiedi.

Non è che sia quello di lasciar banchettare con la spazzatura, un nuovo metodo per liberarsi dei rifiuti e aiutare l’uomo a smaltirli?

Ebbene focalizziamo la nostra attenzione sui cani, li troviamo ovunque, da soli o in piccoli branchi, si aggirano per le nostre strade, come ennesimo emblema di una società dove qualcosa non funziona davvero.

Sono pervenute diverse segnalazioni da parte di diversi attivisti del nostro movimento preoccupati, come tanti cittadini della recrudescenza del randagismo. Come mai ci sono così tanti animali in giro? Chi dovrebbe occuparsene?

A Bagheria da anni opera l’Asva, una associazione che si occupa della prevenzione del randagismo utilizzando il metodo della sterilizzazione (esclusivamente femminile per motivi di costi meno elevati rispetto a quella maschile), dell’affidamento e ricorrendo in ultima ratio al ricovero di quegli animali che necessitano di cure sanitarie o che sono particolarmente aggressivi.

Dotano inoltre di microchip i cani che ne fossero sprovvisti.

L’Asva opera con tenacia, pervicacia e amore nonostante lo stato di difficoltà economica in cui versa a causa dei ritardi con cui sono effettuati i rimborsi da parte dell’amministrazione comunale.

Gli animali mangiano ogni giorno, vanno curati e nutriti, i volontari dell’associazione vanno avanti quindi sostenendo onerose spese, supportati anche grazie alla buona volontà e alla disponibilità di veterinari e privati cittadini che hanno a cuore le sorti delle bestiole.

Ci si pone anche altri interrogativi.

Perché non si è riusciti a tutto oggi a identificare un luogo idoneo per il nuovo canile cui è destinato un finanziamento statale di ottantamila euro?

Alcuni ragazzi del nostro movimento si sono recati nei giorni scorsi presso la sede attuale del canile in contrada Marino I, dove hanno avuto libero accesso.

Ecco cosa ci dice il coordinatore del movimento, Salvatore Ducato, dopo la visita effettuata: “Questa mattina al rifugio dell’Asva ho trovato cani meravigliosi, equilibrati, dolci e pieni di dignità e amore. Cani che non aspettano altro che di essere adottati. Come movimento, già dai prossimi giorni, promuoveremo una seria campagna di adozione e valuteremo proprio insieme ai responsabili dell’Asva quali iniziative realizzare per regalare ai nostri amici a quattro zampe una vita migliore.”.

Ci chiediamo, inoltre quali controlli siano effettuati sul nostro territorio dai vigili urbani, in quanto la maggioranza dei cani randagi abbandonati non risulta dotata di microchip. Si sospetta ragionevolmente quindi che si tratti di cani di “importazione” dai comuni del comprensorio, un odioso fenomeno che pare stia prendendo piede nel nostro territorio per cui è più facile rimettere un cane in libertà lontano dal proprio comune che ricoverarlo e curarlo come si deve in “casa propria”.

L’anno scorso si ventilava la possibilità che Bagheria divenisse uno dei comuni “gioielli di Italia” tra i requisiti figurava quello della capacità di ospitalità e accoglienza, bene se nel comitato di ricevimento rientrano anche i randagi, siamo a posto.

Adele Musso per Movimento Bagheria Bene Comune

in copertina foto di repertorio
 

Se Atene piange, Sparta non ride: può essere solo questo il mantra consolatorio per una situazione dei rifiuti che anche a Bagheria, che aveva segnato negli ultimi mesi una situazione appena appena decente, si avvia ad avvitarsi per il il sovrapporsi di una serie di circostanze che tenderanno per il futuro ad aggravarsi.

Se le emergenze rifiuti  sembrano ormai un bollettino di guerra da Palermo a Catania a Caltanissetta, con incendi notturni, con scontri con i pompieri e con richiesta di interventi dell'esercito, anche da noi cominciano ad essere sin troppo visibili e insopportabili vistosi segnali di una emergenza che ormai rischia di sopraffarci e di seppellirci.

Quali le cause ?

Innanzitutto la situazione di incertezza sulla sorte degli ex Temporary: il commissario liquidatore ha inviato ai centottanta assunti tra ottobre e dicembre del 2007 le lettere di sospensione dal servizio, la cui data è stata fissata per il 29 di aprile.

C'è già stato un primo serrato confronto in Regione con l'assessore all'Energia Piero Marino, che ha di fatto sospeso l'efficacia del provvedimento sino al 2 di maggio quando si svolgerà un confronto decisivo tra Regione, sindaci dei comuni dell'ATO PA 4  e sindacati dei lavoratori.

L'obiettivo dell'assessore all'Energia è quello di convincere i sindaci a farsi carico dei lavoratori a contratto precario almeno sino al 30 settembre, data in cui dovrebbe esserci un pò più di chairezza sulle sorti future della gestione rifiuti in Sicilia.

Ma con quali risorse? è questo l'oggetto del contendere. La Regione sostiene di non avere alcun rapporto con l'ATO PA4 e le finanze dei comuni sono a secco.

Tramontate nei fatti le SRR, una delibera di qualche giorno fa della giunta regionale dà la possibilità ai comuni di tornare a gestire in proprio il servizio di raccolta: ma, a ben guardare, è una soluzione solo sulla carta e un volersi prendere in giro.

Perchè il problema è sempre lo stesso: cosa faranno i dipendenti del Coinres ? che fine faranno gli ex Temporary ? passa attraverso una risposta chiara a questa domanda il futuro della pulizia e dell'igiene nelle nostre città.

Ma su questo punto, che è il vero nodo che blocca tutto, regna l'assoluta incertezza.

Confluiranno in un bacino cui potranno attingere comuni e imprese per i servizi di igiene ambientale ? potranno essere assorbiti nei ruoli dei dipendenti dei comuni ? potranno costituire imprese ad hoc per 'convenzionarsi' con i comuni per reendere una serie di servizi legati al decoro urbano ? 

Sin quando la Regione su questo punto non dirà una parola chiara resteremo sempre tra i fumi delle nebbie.

Al Coinres si aggiunge il paradosso che ci sono troppi amministrativi e pochi autisti, e che si va a scaricare a Siculiana (AG)   con inevitabile aggravio di costi di carburante, di tempo e di usura dei mezzi.

L'amministrazione di Bagheria  ha pubblicato un comunicato sul sito ufficiale del comune in cui, dopo essersi scusata con i cittadini dei disagi arrecati, spiega sostanzialmente di non avere le idee chiare su come stiano le cose.

Ecco alcuni passaggi del comunicato:

"La situazione, verificatasi a partire dallo scorso 16 aprile, perdurerà anche nei prossimi giorni e sicuramente sino al 2 maggio quando si conoscerà, definitivamente, l’esito delle decisioni relative agli eventuali licenziamenti. Pertanto l’amministrazione si scusa con tutti i cittadini ma assicura che sta studiando delle soluzioni al problema.

A tale problematica si aggiunge che anche gli auto compattatori non vengono scaricati, come di consueto, presso la discarica di Siculiana; pare infatti – informano sempre dall’ufficio igiene - che gli autisti del Coinres non ritengano sufficienti le sei ore di turno di lavoro per tale attività.

Pare anche che, al momento, gli operatori a tempo indeterminato non stiano svolgendo lavoro straordinario e festivo. Attualmente si raccoglie circa il 50% dei rifiuti prodotti dalla città ( quindi rimangono quotidianamente per le strade 30-40 tonnenllate di rifiuti sui 70/80 quotidianamente prodotti n.d.r.)

Va anche evidenziato che ad oggi non sono ben comprensibili i criteri e le modalità di controllo e verifica di tutte le attività legate alla raccolta da parte degli organi direzionali del consorzio."

Insomma tra i tanti dubbi, i tanti pare e le tante incertezze, prepariamoci al peggio

 

Altri articoli...