Rifiuti: verso la tempesta perfetta?

Rifiuti: verso la tempesta perfetta?

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Se Atene piange, Sparta non ride: può essere solo questo il mantra consolatorio per una situazione dei rifiuti che anche a Bagheria, che aveva segnato negli ultimi mesi una situazione appena appena decente, si avvia ad avvitarsi per il il sovrapporsi di una serie di circostanze che tenderanno per il futuro ad aggravarsi.

Se le emergenze rifiuti  sembrano ormai un bollettino di guerra da Palermo a Catania a Caltanissetta, con incendi notturni, con scontri con i pompieri e con richiesta di interventi dell'esercito, anche da noi cominciano ad essere sin troppo visibili e insopportabili vistosi segnali di una emergenza che ormai rischia di sopraffarci e di seppellirci.

Quali le cause ?

Innanzitutto la situazione di incertezza sulla sorte degli ex Temporary: il commissario liquidatore ha inviato ai centottanta assunti tra ottobre e dicembre del 2007 le lettere di sospensione dal servizio, la cui data è stata fissata per il 29 di aprile.

C'è già stato un primo serrato confronto in Regione con l'assessore all'Energia Piero Marino, che ha di fatto sospeso l'efficacia del provvedimento sino al 2 di maggio quando si svolgerà un confronto decisivo tra Regione, sindaci dei comuni dell'ATO PA 4  e sindacati dei lavoratori.

L'obiettivo dell'assessore all'Energia è quello di convincere i sindaci a farsi carico dei lavoratori a contratto precario almeno sino al 30 settembre, data in cui dovrebbe esserci un pò più di chairezza sulle sorti future della gestione rifiuti in Sicilia.

Ma con quali risorse? è questo l'oggetto del contendere. La Regione sostiene di non avere alcun rapporto con l'ATO PA4 e le finanze dei comuni sono a secco.

Tramontate nei fatti le SRR, una delibera di qualche giorno fa della giunta regionale dà la possibilità ai comuni di tornare a gestire in proprio il servizio di raccolta: ma, a ben guardare, è una soluzione solo sulla carta e un volersi prendere in giro.

Perchè il problema è sempre lo stesso: cosa faranno i dipendenti del Coinres ? che fine faranno gli ex Temporary ? passa attraverso una risposta chiara a questa domanda il futuro della pulizia e dell'igiene nelle nostre città.

Ma su questo punto, che è il vero nodo che blocca tutto, regna l'assoluta incertezza.

Confluiranno in un bacino cui potranno attingere comuni e imprese per i servizi di igiene ambientale ? potranno essere assorbiti nei ruoli dei dipendenti dei comuni ? potranno costituire imprese ad hoc per 'convenzionarsi' con i comuni per reendere una serie di servizi legati al decoro urbano ? 

Sin quando la Regione su questo punto non dirà una parola chiara resteremo sempre tra i fumi delle nebbie.

Al Coinres si aggiunge il paradosso che ci sono troppi amministrativi e pochi autisti, e che si va a scaricare a Siculiana (AG)   con inevitabile aggravio di costi di carburante, di tempo e di usura dei mezzi.

L'amministrazione di Bagheria  ha pubblicato un comunicato sul sito ufficiale del comune in cui, dopo essersi scusata con i cittadini dei disagi arrecati, spiega sostanzialmente di non avere le idee chiare su come stiano le cose.

Ecco alcuni passaggi del comunicato:

"La situazione, verificatasi a partire dallo scorso 16 aprile, perdurerà anche nei prossimi giorni e sicuramente sino al 2 maggio quando si conoscerà, definitivamente, l’esito delle decisioni relative agli eventuali licenziamenti. Pertanto l’amministrazione si scusa con tutti i cittadini ma assicura che sta studiando delle soluzioni al problema.

A tale problematica si aggiunge che anche gli auto compattatori non vengono scaricati, come di consueto, presso la discarica di Siculiana; pare infatti – informano sempre dall’ufficio igiene - che gli autisti del Coinres non ritengano sufficienti le sei ore di turno di lavoro per tale attività.

Pare anche che, al momento, gli operatori a tempo indeterminato non stiano svolgendo lavoro straordinario e festivo. Attualmente si raccoglie circa il 50% dei rifiuti prodotti dalla città ( quindi rimangono quotidianamente per le strade 30-40 tonnenllate di rifiuti sui 70/80 quotidianamente prodotti n.d.r.)

Va anche evidenziato che ad oggi non sono ben comprensibili i criteri e le modalità di controllo e verifica di tutte le attività legate alla raccolta da parte degli organi direzionali del consorzio."

Insomma tra i tanti dubbi, i tanti pare e le tante incertezze, prepariamoci al peggio