Politica

La IV commissione consiliare che ha competenza in materia di attività culturali, sociali, educativi e assistenziali, ha sempre cercato di garantire i rapporti istituzionali con questa Amministrazione, sforzandosi di creare occasioni di confronto attraverso l’invito di amministratori nelle sedute di commissione e nella richiesta di documentazione necessaria per l’espletamento delle funzioni di controllo e di collaborazione per il bene della città.

Nonostante questo, alcuni assessori non si sono resi disponibili all’incontro, se non dopo continui inviti e conseguenti rinvii e ancora nessuna risposta è pervenuta in merito alla richiesta dei documenti. Tale atteggiamento, politicamente e istituzionalmente scorretto, manifesta una netta cesura tra amministratori e organo consiliare, cesura che riteniamo grave e dannosa. 

Ci troviamo costretti, visto l’art. 44 del nostro statuto comunale, a chiedere l’accesso agli atti e ai documenti che di seguito elenchiamo:

  • progetti presentati relativi al bando di assegnazione della villetta Ugdulena e verbale di assegnazione;
  • documentazione relativa alla scuola Gramsci, dal progetto originario fino alla revoca dell’incarico del direttore dei lavori;
  • elenco di tutte le realtà associative, enti e altro che occupano immobili comunali in via temporanea o definitiva;
  • relazione riassuntiva sulle attività del Piano di Zona che deve contenere la somma spesa ad oggi, il numero di interventi effettuati per singola azione, la ricaduta sul territorio, gli enti coinvolti nel piano, piano rimodulato, compensi dei dipendenti impegnati nel piano.
  • Progetto di restauro della Certosa


Nel caso in cui tale documentazione non venisse fornita entro i termini stabiliti dalla legge, daremo tempestiva comunicazione agli organi competenti.
Certi del suo ruolo di garanzia e dell’interesse istituzionale che sempre la contraddistingue.


La IV Commissione Consiliare.

Amoroso Paolo
Arena Antonino
Chiello Antonio
D’Amato Michele
Maggiore Antonino
Puleo Angelo
Tornatore Emanuele


 

 

Sarà più o meno quello che accadrà domani alle 10 presso la sede della Corte dei conti di Palermo: in una seduta plenaria della magistratura contabile, Lo Meo, l'assessore alle Finanze, Antonino Sciacchitano, la segretaria generale Mimma Ficano e la dr.ssa Vincenza Guttuso, dovranno rispondere alle domande dei magistrati contabili sullo stato dei nostri conti e cercare di superare un esame-processo al termine del quale però la Corte potrebbe estrarre il cartellino rosso e dichiarare in dissesto il comune di Bagheria.

Il passaggio stretto, strettissimo, che il sindaco Vincenzo Lo Meo ha deciso di percorrere per evitare il default, dopo la bocciatura del piano di risanamento da parte del consiglio comunale avvenuta lo scorso 7 giugno, rischia di rivelarsi impervio se non addirittura impraticabile.

Sosteneva Lo Meo qualche tempo fa che gli elementi nuovi emersi dopo la bocciatura del piano di risanamento gli potevano consentire una riformulazione di questo piano, ed i fatti nuovi in estrema sintesi erano due: il contributo dello Stato con la legge salvacomuni di 7.500.000 euro per pagare i debiti della pubblica amministrazione nei confronti di imprese e fornitori e la sentenza della Corte costituzionale che, su ricorso proposto dal comune di Cefalù, aveva deciso che in Sicilia la Corte dei conti non ha titolo per dichiarare il dissesto dei comuni.

Elementi che alla prova dei fatti si sono rivelati labili, anche perchè i responsabili della sezione del Ministero degli Interni che vigila sulla contabilità dei comuni ha detto a chiare lettere nell'ultimo incontro avuto con il sindaco e con l'assessore Sciacchitano che, per loro, il comune di Bagheria è già in dissesto, e questo orientamento lo hanno comunicato e trasmesso alla Corte dei conti regionale che il 4 ottobre ha fatto partire la convocazione e domani informerà Lo Meo, Sciacchitano e Fricano che il comune di Bagheria, al di la della proclamazione ufficiale è, non sull'orlo del baratro finaziario, ma gia abbondamente in fondo al baratro.

Cosa accadrà dopo domani ? se il sindaco non presenterà un piano credibile e la certezza che questo piano avrà l'approvazione del consiglio, potrebbero arrivare presto i commissari che prenderanno in mano la situazione finanziaria e contabile del nostro comune, adottando tutti quei provvedimenti che il disperato tentativo in extremis voleva scongiurare, e cioè parametri di tasse e tariffe al massimo, liste di mobilità per il personale, vendita del patrimonio immobiliare e via via fallendo.

Occorre aggiungere comunque che aleggia  su tutta la materia una profonda incertezza: il Ministero degli interni non può dichiarare il dissesto, la Corte dei conti in base alla recente sentenza di luglio della Corte costituzionale, neanche.

A questo punto la soluzione potrebbe arrivare un input della Corte verso il Prefetto che potrebbe a sua volta intimare allo stesso consiglio di dichiarare il dissesto; insomma una situazione difficile da districare.

Per questo Bagheria si è venuta a trovare in una sorta di limbo da cui si cercherà di trarre il massimo di vantaggio

Per sapere come finirà non dovremmo aspettare molto.

A. G.

E’ stato adottato questo pomeriggio con la delibera del prgcommissario ad acta n. 74 del 9 ottobre 2013 il nuovo piano regolatore di Bagheria.

Il commissario “ad acta” Giuseppe Traina, nominato con decreto assessoriale n. 140/GAB dall’Assessorato regionale al Territorio, insediatosi lo scorso 27 giugno, a seguito delle dichiarazioni di incompatibilità della maggior parte dei consiglieri comunali compresi il segretario generale ed il vice-segretario ai sensi dell’art. 176 dell’OREL, ha adottato il PRG, coadiuvato dall’ufficio piano coordinato dall’ingegner Vincenzo Aiello e diretto la dottoressa Vincenza Guttuso, dirigente del settore Urbanistica.

d'agatiA darne notizia il sindaco di Bagheria, Vincenzo Lo Meo e l’assessore all’Urbanistica, Gaetano D’Agati, che esprimono grande soddisfazione per l’adozione dello strumento urbanistico che potrà finalmente regolamentare le opere di sviluppo sul territorio non soltanto dal punto di vista economico, ma anche sociale e culturale. “L’attività urbanistico edilizia – dice l’assessore D’Agati – potrà avvenire con l’applicazione delle misure di salvaguardia, saranno consentiti tutti quegli interventi che dalla sovrapposizione degli interventi possibili secondo il precedente Prg e quello nuovo, risultino i meno invasivi per il territorio”.

Dopo l’avvenuta adozione, previa comunicazione al servizio 1 dell’assessorato Regionale Territorio ed Ambiente (VAS – VIA), verrà disposta la pubblicazione degli atti del PRG con avviso nella G.U.R.S. e nel sito web del comune per un periodo di 60 giorni unitamente alla valutazione ambientale strategica. Entro tale periodo, chiunque potrà prendere visione degli atti del PRG e relativo rapporto ambientale e presentare proprie osservazioni e opposizioni nel merito.

Contestualmente alla pubblicazione di cui sopra tutti gli atti del PRG verranno depositati presso la Segreteria Generale del Comune per 20 giorni consecutivi, a libera visione dei cittadini. Durante il suddetto periodo di deposito, e per i successivi dieci giorni, chiunque potrà presentare osservazioni e/o opposizioni al nuovo PRG. Del deposito, verrà data notizia con pubblicazione dell’apposito avviso su G.U.R.S., in un quotidiano a diffusione regionale, sul sito web del comune e a mezzo di manifesti murali.

Siamo soddisfatti e speranzosi – dichiarano sindaco e assessore – e desideriamo ringraziare il commissario ad Acta, il geometra Traina, la dottoressa Genova nominata con decreto prefettizio segretario generale a scavalco in sostituzione della dottoressa Ficano, la dirigente Guttuso e tutto l’ufficio piano nelle persone del RUP (responsabile unico del procedimento) l’ingegner Aiello, dei progettisti: Maria Piazza e Carlo Tripoli ed gli amministrativi Cosimo Tantillo, Giuseppe Gagliano, Tommaso Sciortino e GiovanBattista Lo Verso.

“E’ uno strumento innovativo – sottolinea il sindaco Lo Meo, - il PRG offre un’indicazione moderna e razionale dell’uso del territorio;individua le linee strategiche e di sviluppo dal punto di vista produttivo nell’ambito del turismo, dell’artigianato, del commercio, ecc.

Di recente l’amministrazione comunale aveva accertato la mancanza degli standard urbanistici con la conseguente impossibilità di poter rilasciare concessioni edilizie nelle zona territoriale omogenea B, l’adozione del nuovo piano supera tale limite con la possibilità, lavvode consentito, di poter rilasciare concessioni edilizie nelle zone B urbanizzate”.

E’ un piano moderno e attuale che ipotizza le basi del cosiddetto sviluppo eco-compatibile e sostenibile – conclude l’assessore D’Agati – vengono applicate per la prima volta gli strumenti della perequazione e della compensazione, una procedura che risponde sia all'interesse pubblico di aderire agli standard normativi per la presenza dei servizi e aree attrezzate sul territorio comunale ma anche all'interesse privato rispetto alle capacità edificatorie ampliate.”

Nei prossimi giorni verrà organizzato anche un convegno aperto alla cittadinanza per illustrare il nuovo strumento urbanistico della città di Bagheria.

Fonte: ufficio stampa Bagheria

 

A seguito di un esposto presentato dall'Onorevole all'Ars del M5S Claudia La Rocca riguardante Monte Catalano (che si può leggere qui), è intervenuto in merito l’assessore al Verde Pubblico e vice-sindaco Massimo Mineo.

"Un'interrogazione può soccorrere Monte Catalfano?” – si domanda l’assessore Mineo“Ogni tanto, a turno, qualcuno si indigna e fa sentire la propria voce. Se poi a farlo e' un deputato regionale, tutto diventa scoop, e non ci si preoccupa neanche di contattare la controparte e verificare. Pienamente soddisfatto degli interrogativi posti aggiunge il vice sindaco - ma le risposte risolveranno i problemi di Monte Catalfano? Sono le domande giuste? Intervengo solo per non mortificare il lavoro e la dignità di chi sulla area SIC (ndr: sito di interesse comunitario) si adopera ogni giorno per dare decoro al Parco e per preservarlo. Si può e si deve criticare ma non si può neanche tacere quello che di buono e' stato fatto” – sottolinea Mineo che spiega: Il signor Argento, dipendente dell'azienda forestale e responsabile dell'area, ha, con risorse insignificanti rese disponibili dal governo regionale preservato il Parco. L’onorevole ha chiesto, verificato, interrogato le azioni messe in campo e i risultati raggiunti? Ha chiesto all'amministrazione regionale quanti forestali operano sull'area e per quanto tempo? Quali risorse e strumenti sono messi a disposizione? E' informata sul fatto che non avete più credito nei
distributori di carburante?”.

altIl signor Carmelo Zizzo, tutor di una squadra di sei operatori, in appena tre mesi ha recuperato il decoro dell'area attrezzata ancora in capo al Comune” - riferisce Mineo – “Il lavoro e' andato spedito e ha raggiunto ottimi risultati grazie anche alla collaborazione del responsabile e coordinatore del verde comunale Stefano La Bianca e Nino Spanò, senza trascurare l'attenzione posta dal COINRES, in particolare degli operatori Giuseppe Di Salvo e Salvatore D'Asta.”.

L’assessore si domanda anche: “Non so da quanto tempo l’onorevole non faccia una passeggiata a Monte Catalfano. Di problemi c'è' ne sono ancora tanti, ma i risultati raggiunti nell'ultimo periodo dopo un lungo tempo di abbandono, non sono "buoni propositi" quanto, piuttosto, il segnale tangibile che 'amministrazione comunale c'è e che insieme all'azienda forestale, entrambe praticamente prive di risorse economiche, vogliono tutelare e valorizzare l'intero parco.

Siamo abbondantemente abituati a subire attacchi, critiche e contestazioni, questo fa ormai parte degli oneri di un amministratore e le interrogazioni dell’onorevole La Rocca ci aiutano ad alzare ancora di più il livello della nostra attenzione – conclude Mineo, che sottolinea: La nostra replica nasce piuttosto dalla necessità di non offendere e mortificare il lavoro di chi riesce, con grande sacrificio, a compensare le difficoltà delle rispettive amministrazioni. Purtroppo le cose belle non fanno notizia, paradossalmente annoiano, e quelle poche volte che si prova a metterle in evidenza viene fuori il patologico sadismo di screditarle e distruggerle ad ogni costo."

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