Imputato, alzatevi! Entra la Corte (dei conti) - di Angelo Gargano

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Politica
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Sarà più o meno quello che accadrà domani alle 10 presso la sede della Corte dei conti di Palermo: in una seduta plenaria della magistratura contabile, Lo Meo, l'assessore alle Finanze, Antonino Sciacchitano, la segretaria generale Mimma Ficano e la dr.ssa Vincenza Guttuso, dovranno rispondere alle domande dei magistrati contabili sullo stato dei nostri conti e cercare di superare un esame-processo al termine del quale però la Corte potrebbe estrarre il cartellino rosso e dichiarare in dissesto il comune di Bagheria.

Il passaggio stretto, strettissimo, che il sindaco Vincenzo Lo Meo ha deciso di percorrere per evitare il default, dopo la bocciatura del piano di risanamento da parte del consiglio comunale avvenuta lo scorso 7 giugno, rischia di rivelarsi impervio se non addirittura impraticabile.

Sosteneva Lo Meo qualche tempo fa che gli elementi nuovi emersi dopo la bocciatura del piano di risanamento gli potevano consentire una riformulazione di questo piano, ed i fatti nuovi in estrema sintesi erano due: il contributo dello Stato con la legge salvacomuni di 7.500.000 euro per pagare i debiti della pubblica amministrazione nei confronti di imprese e fornitori e la sentenza della Corte costituzionale che, su ricorso proposto dal comune di Cefalù, aveva deciso che in Sicilia la Corte dei conti non ha titolo per dichiarare il dissesto dei comuni.

Elementi che alla prova dei fatti si sono rivelati labili, anche perchè i responsabili della sezione del Ministero degli Interni che vigila sulla contabilità dei comuni ha detto a chiare lettere nell'ultimo incontro avuto con il sindaco e con l'assessore Sciacchitano che, per loro, il comune di Bagheria è già in dissesto, e questo orientamento lo hanno comunicato e trasmesso alla Corte dei conti regionale che il 4 ottobre ha fatto partire la convocazione e domani informerà Lo Meo, Sciacchitano e Fricano che il comune di Bagheria, al di la della proclamazione ufficiale è, non sull'orlo del baratro finaziario, ma gia abbondamente in fondo al baratro.

Cosa accadrà dopo domani ? se il sindaco non presenterà un piano credibile e la certezza che questo piano avrà l'approvazione del consiglio, potrebbero arrivare presto i commissari che prenderanno in mano la situazione finanziaria e contabile del nostro comune, adottando tutti quei provvedimenti che il disperato tentativo in extremis voleva scongiurare, e cioè parametri di tasse e tariffe al massimo, liste di mobilità per il personale, vendita del patrimonio immobiliare e via via fallendo.

Occorre aggiungere comunque che aleggia  su tutta la materia una profonda incertezza: il Ministero degli interni non può dichiarare il dissesto, la Corte dei conti in base alla recente sentenza di luglio della Corte costituzionale, neanche.

A questo punto la soluzione potrebbe arrivare un input della Corte verso il Prefetto che potrebbe a sua volta intimare allo stesso consiglio di dichiarare il dissesto; insomma una situazione difficile da districare.

Per questo Bagheria si è venuta a trovare in una sorta di limbo da cui si cercherà di trarre il massimo di vantaggio

Per sapere come finirà non dovremmo aspettare molto.

A. G.