Politica

Durante tutta la serata sembra Lo Meo, come San Sebastiano trafitto dalle lance, rassegnato a subire i colpi, o peggio le schioppettate verbali che arrivano dai consiglieri: e nessuno che si alzi a dire due parole anche formali in sua difesa, non lo fa nessuno degli assessori, nessuno dei pluridecorati capisettore pronti sempre ad agguantare indennità di responsabilità e premi di produzione quando stasera, che è il momento di assumersi le responsabilità, si rintanano, vorrebbero come sparire e lasciano Lo Meo solo di fronte alla torma di consiglieri che come lupi famelici lo puntano, lo braccano, lo demoliscono.

Seduta ad altissima tensione con accuse pesanti da parte di qualche consigliere ma lui, come torre che non crolla, chiude la seduta con poche parole: 'Non ho nulla da rimproverarmi, non ho nulla di cui vergognarmi, e per questo non mi dimetto e continuerò per la mia strada'.

Niente dimissioni che gli chiedono quasi tutti nella oltre decina di interventi che riempiono una seduta durata oltre quattro ore, ed in cui va in onda lo psicodramma di una comunità, il cui nome ha visto, in questi ultimi quattro-cinque giorni, legato a immagini che hanno portato a definire quello di Bagheria sui media  'il cimitero degli orrori'.

Si vedrà se questa sfiducia trasversale a tutti i gruppi diventerà nelle prossime settimane un fatto politico concreto con la presentazione di una formale mozione di sfiducia; ma adesso i numeri, quantomeno per presentarla, ci sono.

Un centinaio di persone nel settore riservato al pubblico, ma a parte qualche sfuriata iniziale, il dibattito va avanti tranquillo per tutta la serata.

Nel suo intervento Lo Meo sceglie la linea minimalista, di basso profilo, sminuzza i problemi, li aggira, snocciola una raffica di ovvietà, senza riuscire però a dare nessuna risposta ai tanti interrogativi aperti.

Il responsabile del cimitero subito rimosso, ma la verità è che mancano le tombe, perchè ahimè muore troppa gente; la concessione dei loculi, da perpetua che era, l'abbiamo portata a 40 anni e volevamo portarla a 38 o 35 anni, ma il consiglio ha nicchiato; l'operazione con la Congregazione del SS.Sacramento è stato un percorso limpido finalizzato alla soluzione di un problema, la variante per l'ampliamento del cimitero già dotata di pareri che avrebbe potuto seguire un percorso autonomo rispetto alla revisione generale del PRG che ad un certo punto, (chissà perchè?), viene 'calata' nel nuovo Piano regolatore; se qualcuno ha sbagliato pagherà, giustifica il caposettore che è da poco arrivata a questa nuova responsabilità e quindi non è tanto pratica.

Una squadra di cinque collaboratori si alternerà al cimitero, dove sono state forse seguite procedure improprie per l'estumulazione, comportamenti discutibili; comunque c'è una indagine, collaboreremo con la Magistratura, la giustizia farà il proprio corso, abbiamo fiducia nel lavoro  dei giudici.

Non c'è uno scatto d'orgoglio, una assunzione di responsabilità nel merito ( 'mi prendo solo le responsabilità politiche'), nè una parola di scusa ai bagheresi, così come gli chiede di fare Emanuele Tornatore nel suo appassionato e applaudito intervento, o Daniele Vella quando gli suggerisce una riflessione sul fatto che la politica  arriva sempre dopo, quando la frittata è già fatta, ed il chiaro riferimento è alle vicende Coinres e Mercadante.

'La politica ha il compito di anticipare non di essere scavalcata dagli eventi e di rincorrerli'  dice il capogruppo PD

A richiamarlo alla realtà alla quale continua a sottrarsi, non servono gli interventi di Gino e Mimmo Di Stefano, Bartolone, Matera, presidente della Circoscrizione di Aspra, e di tutti gli altri: Piero Aiello, Nino La Corte, Nino Arena, Maurizio Lo Galbo, Francesco Gurrado, Maria Grazia Lo Cascio e Marco Sciortino, che, pur dell'U.D.C., prende nettamente le distanze dal sindaco su tutte una serie di affermazioni fatte da Lo Meo nella sua relazione introduttiva.

'Ma come poteva pensare il sindaco che al cimitero tutto era a posto se non esiste neanche un contratto con una ditta che avrebbe dovuto trattare i rifiuti speciali'? chiede in maniera perentoria Bartolone; 'come si può pensare di scaricare tutto sui dipendenti quando con le omisssioni a monte ci sono già le premesse per una violazione delle leggi e delle norme con l'inandempienza della politica.' ?

Silenzio di tomba è il caso di dire di Lo Meo, dell'assessore Mchelangelo Testa e del caposettore Laura Picciurro

E poi come si concilia, incalza Gino Di Stefano questo scaricabarile e questa presa di distanza, quando non appena insediato Lo Meo ha riportato Paolo Aiello a responsabile del cimitero, asserendo, stando a quanto dice Di Stefano che era persona di sua assoluta fiducia  di cui si fidava pienamente e del cui operato era pronto a rispondere ?

Neanche una responsabilità 'in vigilandum' si riconosce Lo Meo.

E poi,  come si concilia la correttezza dell'operazione SS. Sacramento con il fatto che la magistratura ha posto sotto sequestro proprio le aree oggetto dell'intervento ? silenzio.

E perchè, stavolta frecciata con il veleno a Lo Meo-San Sebastiano di Gino Di Sefano prima e di Mimmo Di Stefano poi, l'iter della variante sull'ampliamento del cimitero è stato di fatti bloccato inserendola nel treno lentissimo del PRG, visto che la necessità di avere buovi loculi era diventata una vera e propria emergenza?

Il veleno sta in una allusione pesante di Gino Di Stefano, e cioè che dietro questa operazione possano esserci interessi personali del sindaco, perchè la variante già allestita e dotata di pareri, all'atto dell'inserimento nel P.R.G. avrebbe subito una modifica nella viabilità di accesso.

Lo Meo reagisce: sono pronto ad assumermi solo responsabilità politiche, a testa alta, come ho sempre fatto, perchè non ho altro tipo di responsabilità; sono una persona perbene, non coltivo interessi personali o particolari, e lo ribadisce più volte: sfido chiunque qui dentro e fuori a dimostrare che nelle decisioni sul cimitero o su qualsivoglia altro problema amministrativo io sia stato mosso da interessi personali.

Non finirà con il consiglio di ieri sera, la storia avrà senz'altro un  secondo tempo anche perchè, duole dirlo, in nessuno degli interventi è stato anche solo minimamente sfiorato il nocciolo del problema, ecioè la presenza di cosa nostra e della famiglia mafiosa di Bagheria nella gestione dei servizi cimiteriali.

Non può essere un caso infatti che l'indagine partita dal Tribunale di Termni Imerese è stata, già il giorno dopo il blitz dei carabinieri al Cimitero, avocata dalla Direzione Distrettuale Antimafia; e quando si rifugge dall'affrontare con chiarezza e coraggio i nodi veri di un problema, mettendosi come lo struzzo la testa tra la sabbia,  il rischio è che non si abbia la minima percezione di quanto stia realmente accadendo.

Angelo Gargano

 

Sono trascorsi quasi tre anni di Amministrazione Lo Meo ed il bilancio è davvero drammatico.

La pesante situazione finanziaria dell’ente – ereditata dalle precedenti gestioni - è peggiorata e l’Amministrazione e la sua maggioranza, ad eccezione dell’aumento della pressione fiscale, non hanno adottato tutte quelle misure – ritenute necessarie dalla stessa giunta con delibera n. 28 del 14.11.2011 - per il risanamento dell’ente (alienazione e valorizzazione dei beni immobili, risoluzione dei contratti di locazione passiva, piano della pubblicità, riorganizzazione dei servizi, lotta all’evasione ed elusione fiscale, ecc.).

Nessuna significativa iniziativa è stata adottata per il mantenimento dei servizi a Bagheria (Tribunale, Concessionario, Centro per l’impiego) e per la valorizzazione e per la messa a reddito dei beni monumentali e degli impianti sportivi presenti in città, sebbene le Commissioni consiliari avessero presentato al riguardo proposte e suggerimenti.
Su tutte – o quasi – le gravi emergenze della città, l’Amministrazione si è dimostrata assente o incapace di adottare misure efficaci (aumento della povertà, microcriminalità, valorizzazione del centro storico e del Parco di Monte Catalfano, igiene urbana, viabilità, ecc.).

Neppure all’interno dei diversi Consorzi, il Comune di Bagheria, sebbene fosse l’ente capofila, è riuscito a promuovere importanti progetti a vantaggio della nostra città.

Sul fronte della programmazione e dello sfruttamento dei fondi extracomunitari, l’Amministrazione non soltanto non ha partecipato a bandi regionali e comunitari ma addirittura ha abbandonato i progetti avviati dalle precedenti Amministrazioni.

Per non parlare, poi, delle tristi vicende del canile comunale (è intervenuta pure Striscia La Notizia!), della pista ciclabile, delle consulte femminile, giovanile e delle attività produttive, dello stadio comunale, delle aree artigianali, dell’ufficio legale.

Ancora più negativa l’azione politica dell’Amministrazione Lo Meo sul fronte della trasparenza e della partecipazione, anche nei confronti del Consiglio Comunale.

In proposito, in questi tre anni di Amministrazione Lo Meo, è avvenuto che:

- numerosissime interrogazioni dei consiglieri, su temi anche urgenti ed importanti, sono state riscontrate dopo tanti mesi ed alcune dopo più di un anno;
- tante istanze di accesso agli atti formulate da consiglieri e movimenti sono state disattese o riscontrate con grande ritardo;
- le informazioni sull’attività dell’ente sono state sempre scarse, insufficienti ed intempestive;
- è stata dapprima soppressa la convenzione relativa alla trasmissione televisiva dei consigli comunali e successivamente il Sindaco e quasi tutti gli assessori non hanno offerto la loro disponibilità a contribuire economicamente per la trasmissione dei suddetti consigli.

Sotto il profilo della partecipazione, va evidenziato che l’Amministrazione non ha mai condiviso con il consiglio, i partiti, i movimenti e le parti sociali la propria agenda politica e tale modus operandi ha comportato la bocciatura di quasi tutti gli atti importanti proposti al Consiglio (si pensi all’aumento delle imposte ed al piano di riequilibrio finanziario).

Ed infine, provocano sconcerto ed indignazione collettiva le inquietanti vicende relative al alla gestione dell’area cimiteriale.

Quest’ultimo scandalo, oltre ad offendere ed a scuotere fortemente la dignità del popolo bagherese, rischia di essere ancora più infamante e preoccupante laddove dovesse essere accertato, secondo quanto riportato dagli organi di stampa, l’ingerenza della Mafia nella gestione delle sepolture e dei servizi annessi.

Sulla vicenda mi sarei aspettato una grande determinazione e presa di posizione dell’Amministrazione, la quale, invece, si è limitata a dichiararsi disponibile a collaborare con le forze dell’ordine e con la magistratura senza, però, avvertire l’obbligo morale ed istituzionale di dare chiarimenti o spiegazioni alla città.

In definitiva, si percepisce, purtroppo, in capo all’Amministrazione comunale la quasi totale assenza di controllo e di governo dei processi amministrativi e politici della città.

A causa di questa gestione dell’ente, a dir poco fallimentare, l’Amministrazione ha perso ogni minima legittimazione e consenso.

Ha perso il sostegno di tantissimi consiglieri (ne aveva ben 18 in partenza), di tanti assessori, delle parti sociali (non si contano più i comunicati di sindacati, movimenti, associazioni, condomini, ecc.) e dei dipendenti comunali.

Nei bar, nelle piazze e nei social network l’intera comunità bagherese chiede le dimissioni del Sindaco che, invece, continua a restare abbarbicato alla poltrona, senza accorgersi – o facendo finta – di tutto quello che sta accadendo.

E’ evidente a tutti – anche ai pochi sostenitori rimasti del Sindaco Lo Meo – che un’amministrazione così delegittimata e sfiduciata non potrebbe mai essere in grado di gestire la fase successiva al piano di riequilibrio o dissesto che sarà inevitabilmente caratterizzata, in entrambi i casi, da misure pesanti per la comunità.

La verità è che la Politica bagherese avrebbe dovuto interrompere già da parecchi mesi questa esperienza amministrativa.

Purtroppo, i grandi partiti e movimenti bagheresi presenti in consiglio (PD, UDC, PID/FI) non hanno voluto condividere la mozione di sfiducia proposta ed avanzata, nel luglio 2013, da 6 consiglieri comunali (G. Di Stefano, Di Quarto, Maggiore, Bartolone, Puleo ed Aiello) ed hanno preferito restare a guardare.

Oggi, non si può più consentire a questa Amministrazione di proseguire oltre.

Per queste ragioni, chiedo

1) al Sindaco Lo Meo di dimettersi dalla carica di primo cittadino al fine di consentire ad una classe politica, legittimata dal voto, di affrontare una fase politica che questa Amministrazione non è in grado di portare avanti;

2) ai Consiglieri comunali ed ai Partiti rappresentati in Consiglio, nel caso in cui il Sindaco decidesse di non dimettersi, di condividere e presentare celermente la mozione di sfiducia del Primo Cittadino;

3) ai partiti non rappresentati in Consiglio, al Movimento Cinque Stelle, alle Associazioni, a tutti gli uomini e donne di buona volontà di sostenere questo percorso al fine di consentire al popolo bagherese di potere eleggere una nuova classe dirigente in grado di amministrare Bagheria.

Mi auguro vivamente che questo mio invito non cada nel vuoto e che Sindaco e Consiglio non intendano piuttosto restare abbarbicati alle poltrone senza avere più la legittimazione ed il consenso necessari per affrontare una delicatissima fase politica ed amministrativa. Io non intendo farlo.

 Piero Aiello   consigliere comunale indipendente
 

Oggetto: Interrogazione ZFU - Comune di Bagheria


I sottoscritti Maurizio Lo Galbo, Maria Grazia Lo Cascio, Francesco Gurrado nella qualità di Consiglieri comunali, del Gruppo di Forza Italia, nell’espletamento delle proprie funzioni consiliari, ai sensi dell’art.24 comma 4 del regolamento per il funzionamento del consiglio comunale e per l’esercizio delle funzioni comunali.

                                                             INTERROGA

L’Amministrazione Comunale :


1. Il Comune per la realizzazione del Piano della ZFU si è avvalso dei servizi del Centro Studi per lo Sviluppo Territoriale, si vuole conoscere se e con quale procedura sia stato scelto il Centro Studi per lo Sviluppo Territoriale.
In particolare, si vuole conoscere se il comune di Bagheria ha avviato le necessarie procedure di evidenza pubblica previste dall’art. 20 del D. Lgs. N. 163/2006 per gli appalti di servizio.

##Art. 20. Appalti di servizi elencati nell’allegato II B  
(art. 20 e 21 direttiva 2004/18; artt. 31 e 32 direttiva 2004/17; art. 3, co. 2, d.lgs. n. 157/1995; art. 7, co. 3, d.lgs. n. 158/1995) 
1. L’aggiudicazione degli appalti aventi per oggetto i servizi elencati nell’allegato II B é disciplinata esclusivamente dall’articolo  68  (specifiche  tecniche),  dall’articolo  65  (avviso  sui  risultati  della  procedura  di  affidamento),  dall’articolo  225  (avvisi  relativi  agli appalti aggiudicati). 
2. Gli appalti di servizi elencati nell’allegato II A sono soggetti alle disposizioni del presente codice. 

 

2. All’interno del suddetto piano per l’istituzione della ZFU sono state individuate delle perimetrazioni di aree con precisi riferimenti catastali. Si vuole conoscere come sono state individuate le suddette aree e se l’individuazione è stata fatta in seguito al necessario confronto con le parti sociali e le organizzazioni di categoria.

Cfr. pag. 15 della proposta progettuale della ZFU approvata:
##6. MOTIVAZIONE DELLE PROPOSTE PROGETTUALI
L’individuazione dell’area da proporre come Zona Franca Urbana del Comune di Bagheria nasce dal confronto con le parti sociali, che hanno contribuito a definire le linee guida su cui fondare l'individuazione della ZFU proposta.
Il Comune di Bagheria – Assessorato alle Attività Produttive, in collaborazione con il Centro Studi per lo Sviluppo Territoriale, con la supervisione dello Sportello Unico per le AA.PP., si è fatto promotore di diversi incontri in cui hanno partecipato:
· Legacoop;
· Asa Confartigianato;
· Credimpresa;
· Confcommercio;
· Confesercenti;
· CNA;
· Associazione Consona Incorvino Amalfitano (CIA);
· Associazione Umberto Gallery.
Da tali incontri sono emerse le seguenti linee guida:
· Valorizzare le zone a maggiore vocazione turistica (Aspra e Monte Catalfano);
· Ricomprendere nella perimetrazione della ZFU le aree per insediamenti produttivi di Aspra e SS 113, e quella industriale di Contrada Quattro Finaite;
· Inserire gli assi principali del centro storico (Corso Butera, Corso Umberto, via Palagonia, via Consolare);
· Inserire i principali beni culturali, con prospettiva di utilizzo economico;
· Inserire i quartieri più disagiati (Puntaguglia, Monaco, Incorvino, Consona, Angiò).
A seguito di tali direttive si è realizzato uno studio in Gis, dove per ogni zona censuaria si è calcolato l’IDS e tale indice è stato rappresentato su una carta 1:10.000, utilizzando una scala cromatica che dal rosso (IDS>30), passasse gradualmente al verde (IDS<5). In questo modo è stato possibile graficizzare le zone della città con il maggiore disagio sociale, che sono risultate quelle appartenenti:
- al centro storico di Bagheria e di Aspra (frazione marinara);
- ai quartieri Monaco, Puntaguglia, Angiò, Incorvino.

 

3. La proposta progettuale della ZFU approvata, a pag. 35 indica quali saranno le MODALITÀ DI GESTIONE DEL PROGETTO, in particolare, la suddetta proposta indica che: “Il Comune di Bagheria predisporrà, all’uopo, un apposito ufficio per il coordinamento e la gestione operativa delle diverse attività necessarie, implementando tutti gli strumenti necessari ad assistere tecnicamente, a valutare e a selezionare le iniziative imprenditoriali, di monitoraggio in itinere e ex-post delle attività. A tal fine si avvarrà della consulenza tecnica del Centro Studi per lo Sviluppo Territoriale - Ente di ricerca senza finalità di lucro, che ha coordinato il forum permanente sulle politiche di sviluppo locale (vedi par. 7.5);
In particolare, si prevede che il gruppo di lavoro, con la consulenza del Centro Studi per lo sviluppo territoriale, si doterà di strumenti di gestione che consentano un monitoraggio costante delle varie fasi ed un suo costante coordinamento con gli uffici comunali preposti allo sviluppo economico della città. All’uopo, verrà utilizzato l’approccio metodologico del Project Cycle Management (PCM), che prevede l’utilizzo di vari concetti e strumenti per garantire qualità nelle diverse fasi del suo ciclo di vita (ideazione, progettazione esecutiva, realizzazione, valutazione)”.
Si vuole conoscere se l’Amministrazione Comunale di Bagheria intende effettivamente avvalersi della consulenza tecnica del Centro Studi per lo Sviluppo Territoriale - Ente di ricerca senza finalità di lucro e se, nell’ipotesi risultasse confermato tale intendimento, sino state applicate le procedure di selezione previste dal codice degli appalti per i contratti di servizio.

4. A pag. 36 e seguenti del Piano per l’istituzione di una ZFU nel Comune di Bagheria, si prevede che, per la corretta e buona riuscita del programma, si effettuino attività di promozione e comunicazione.
Si chiede se l’Amministrazione Comunale, beneficiaria del finanziamento, abbia provveduto ad effettuare il necessario piano esecutivo delle attività di promozione e comunicazione e se siano state predisposte le necessarie procedure per la selezione del/i soggetti deputati ad erogare i servizi previsti nel piano approvato.

##7.2.1 OBIETTIVI
Attività di promozione e comunicazione - 7.2 Azione 1 - pag. 36 del programma L’azione di comunicazione e di promozione è trasversale a tutto il progetto, essa ha l’obiettivo di promuovere e gestire un ambiente sociale favorevole alla predisposizione e alla implementazione degli interventi previsti del programma d’investimento.
Il fine è quello di creare le condizioni per la sostenibilità sociale e istituzionale delle ZFU nel comune di Bagheria.
In particolare:
· promozione e diffusione presso i destinatari/beneficiari delle azioni progettuali degli strumenti e dei servizi attivati;
· implementazione di un "Sistema informativo di base" di tutte le azioni progettuali che consenta di effettuare forme di comunicazione coordinate e trasversale dell'iniziativa progettuale e delle sue varie fasi e di veicolare un'immagine riconoscibile ed efficiente dei risultati raggiunti;
· coinvolgimento attivo degli attori potenzialmente interessati alla fruizione dei servizi, sensibilizzandoli sulla loro importanza, sui benefici e sulle modalità di accesso;
· sviluppo del consenso all’interno del partenariato;
· promozione del lavoro di rete;
· conquista di nuovi livelli di consenso tra gli attori coinvolti;
· sviluppo dei rapporti con nuovi soggetti rappresentativi dei fruitori potenziali a cui si rivolge l’iniziativa;
· messa a punto di forme relazionali consapevoli e costanti nel tempo, non casuali o episodiche.

7.2.2 CONTENUTI
Le iniziative di sensibilizzazione saranno tese ad evidenziare il valore formativo culturale e sociale delle attività progettuali:
· pubblicizzazione dell’iniziativa attraverso prodotti multimediali;
· promozione dell’iniziativa nel comprensorio;
· promozione del programma attraverso il coinvolgimento della cittadinanza degli Enti Locali e degli altri soggetti Partner.
In questa prima fase verranno organizzati dei convegni di presentazione e dei workshop tendenti a promuovere la valenza innovativa e le opportunità offerte dal programma, accrescendo le consapevolezza negli attori locali dello sviluppo e nei cittadini delle problematiche presenti sul territorio, le azioni previste dal progetto per il loro superamento e le opportunità che esso potrà mettere a disposizione per lo sviluppo locale.
Per evidenziare la validità dell’intervento e coinvolgere un target crescente di destinatari si farà ricorso ad una molteplicità di strumenti di promozione e di diffusione delle attività e dei risultati.
· materiale promozionale;
· organizzazione di incontri, convegni e seminari;
· diffusione in rete con pagine web dell’iniziativa e di prodotti realizzati.

A tal fine particolare rilievo assumerà:
la Creazione di un portale web, al fine di presentare il territorio comunale ricompreso nella ZFU, promuovere e diffondere l’iniziativa ed i diversi servizi attivati;
Le attività promozionali del progetto saranno concentrati nei primi 12 mesi di attività mentre quelle di comunicazione, strettamente interconnesse alla diffusione dei risultati, si svilupperanno per tutti e cinque anni dell’iter progettuale.

Il budget previsto per le azioni di promozione e di comunicazione è di € 135.000, per un periodo di 5 anni.

 

5. Il Piano per l’istituzione di una ZFU nel Comune di Bagheria, a pag. 38, “mette al centro degli obiettivi da perseguire” la “Costituzione del network partenariale che si pone come punto di riferimento degli interventi da effettuare per lo sviluppo della ZFU, in grado di programmare e realizzare un insieme coordinato di interventi all’altezza delle complessità delle problematiche da affrontare.”
Il budget previsto per la costituzione del Centro ammonta ad € 32.000 nei cinque anni del programma.
Si chiede se l’Amministrazione Comunale, beneficiaria del finanziamento, abbia provveduto ad effettuare il necessario piano esecutivo delle attività finalizzato alla Costituzione del network partenariale e se siano state predisposte le necessarie procedure per la selezione del/i soggetti deputati ad erogare i servizi previsti nel piano approvato.

6. Il Piano per l’istituzione di una ZFU nel Comune di Bagheria, a pag. 39 e seguenti prevede la Costituzione di un osservatorio, “per l’individuazione delle diverse tipologie di fabbisogni delle imprese che si localizzeranno nella ZFU e predisposizione degli strumenti necessari al rilevamento e monitoraggio delle diverse attività ivi localizzate”.
Il budget previsto per la costituzione dell’osservatorio ammonta ad € 30.000 nei cinque anni del programma.
Si chiede se l’Amministrazione Comunale, beneficiaria del finanziamento, abbia provveduto ad effettuare il necessario piano esecutivo delle attività finalizzato alla Costituzione di un osservatorio e se siano state predisposte le necessarie procedure per la selezione del/i soggetti deputati ad erogare i servizi previsti nel piano approvato.

7. A pag. 41 del programma approvato si prevede l’istituzione dell’ Attivita’ di sportello “L’attività di sportello si configura come attività di accoglienza, orientamento e consulenza in cui verranno rilevati direttamente i bisogni delle aziende presenti sul territorio e saranno fornite risposte significative in termini di servizi di orientamento e di supporto alle scelte delle aziende”.
Il budget previsto per l’attività di sportello ammonta ad € 85.000 nei cinque anni del programma.
Si chiede se l’Amministrazione Comunale abbia provveduto ad effettuare il necessario piano esecutivo delle attività finalizzato alla Costituzione dell’Attività di sportello e se siano state predisposte le necessarie procedure per la selezione del/i soggetti deputati ad erogare i servizi previsti nel piano approvato.

8. Infine, si chiede se l’Amministrazione del Comune di Bagheria abbia accertato se vi siano delle cause di incompatibilità e/o d’inopportunità ad affidare a soggetti che abbiano tra i suoi associati esponenti politici che quotidianamente bacchettano l’amministrazione, dalle pagine dei blog locali, per le sue inefficienze e carenze e che non manifestano alcun imbarazzo a collaborare attivamente con la stessa amministrazione precedentemente criticata, richiedendo incarichi per se e per i suoi familiari.


Bagheria, li 21/02/2014
Gruppo Consiliare Forza Italia
 

Il Partito Democratico chiede al Sindaco di riferire in un consiglio comunale urgente e straordinario sull'operazione di polizia che ha riguardato il cimitero comunale. 

Un'indagine che ha portato nuovamente alla ribalta nazionale il Comune di Bagheria per l'orrore della scoperta, che ha turbato profondamente i cittadini e squarciato il velo di omertà che copriva le pratiche illecite nell'area cimiteriale. 

Solo pochi giorni fa, come Partito avevamo denunciato l'assurda delibera di giunta con cui il Comune affittava da una confraternita 600 loculi, accollandosi le spese per l'estumulazione delle salme e avevamo chiesto quali erano i vantaggi economici dell'ente di un'operazione incomprensibile e illegittima.

Solo pochi giorni avevamo chiesto al Sindaco le ragioni dell'inerzia dell'amministrazione comunale per porre fine all'emergenza loculi, chiedendo che fine avesse fatto il progetto di ampliamento del cimitero.

E alle nostre richieste l'Amministrazione Comunale aveva risposto con un silenzio assordante.

Oggi, da quanto si apprende dagli organi di stampa, sembrerebbe che gli inquirenti sospettino ingerenze della mafia nella gestione delle sepolture e dei servizi collegati. Un'accusa pesante, che getta sulla nostra città un'ulteriore ombra oscura, sulla quale occorre al più presto fare piena luce.

Come Pd ci saremmo aspettati che il Sindaco, in qualità di capo dell'amministrazione e primo responsabile dell'igiene pubblica, chiedesse la convocazione d'urgenza del consiglio comunale per riferire alla cittadinanza su una questione così scottante.

Invece ancora una volta ci siamo trovati di fronte all'ennesimo comunicato-stampa di poche righe, dove venivano annunciate misure tardive e ripetute le ovvietà di rito.

È grave che il sindaco dica di non sapere cosa succedesse al cimitero, segno di un'amministrazione che da tempo ha perso il controllo della macchina comunale e il polso di ciò che avviene in città.

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Ci chiediamo come si possa approvare una delibera che prevedeva l'affitto di loculi, senza sapere che a due passi da quella porzione di cimitero si svolgevano attività illecite. 

Ci chiediamo perché il signor Sindaco nulla ha fatto in tre anni per tamponare l'emergenza loculi. 

Ci chiediamo perché alcune cose nella nostra città sono tabù, dalle sepolture alla raccolta differenziata alla gestione dell'acqua, e su queste cose non esiste rimedio o soluzione.

Ci chiediamo quali interessi oscuri, quali business, ci siano dietro.

Ci chiediamo perché i servizi comunali continuano ad essere ogni giorno peggiori, mentre le tasse continuano ad aumentare.

Ci chiediamo perché il signor Sindaco continui a ruotare “a babbo morto” i dipendenti comunali, quando probabilmente l'unica rotazione che avrebbe senso sarebbe proprio la sua.

IL CIRCOLO PD DI BAGHERIA

nella foto di copertina  il cimitero di Bagheria. le due piccole macchie gialle in alto nella foto si riferiscono alle aree sequestrate della Congregazione SS.Sacramento
 

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