Politica

Esplode la protesta dei lavoratori del Coinres il consorzio che gestisce la raccolta rifiuti in 21 comuni del palermitano. 

Più di una cinquantina di operatori stamani hanno protestato davanti la sede del Dipartimento Regionale Rifiuti in via Catania a Palermo, perché senza stipendio da ormai due mesi, stanchi di attendere soluzioni che non giungono.

Il Coinres, infatti è al collasso, da diverso tempo i comuni soci continuano a non versare le spettanze per pagare i lavoratori.

Dopo la protesta, è stata convocata una riunione per giovedì alle 16, alla quale prenderanno parte i sindaci del Coinres, l’assessore regionale Energia e Ambiente Giosué Marino e il dirigente generale del Dipartimento Rifiuti Enzo Emanuele.

Sino a stamani non avevamo ancora ricevuto la convocazione del un tavolo chiesto alla Regione- spiega Francesco Ferrara Segretario Provinciale Fit Cisl - e gli operatori esasperati hanno deciso autonomamente di protestare in attesa di una risposta”. “Avevamo lanciato l'allarme la scorsa settimana –aggiunge – e ora le condizioni del Coinres si sono aggravate e la tensione fra i lavoratori è esplosa”.

“Auspichiamo che le istituzioni presenti a questo incontro ci ascoltino affinché il tavolo possa rappresentare la svolta necessaria per cambiare pagina nella gestione del Consorzio, garantendo il servizio ai cittadini e la retribuzione ai lavoratori. Se non verranno trovate soluzioni condivise, il rischio di stop della raccolta si concretizza ogni giorno di più”.

                                                                                                               FIT CISL Palermo

In merito all'esito delle elezioni per il rinnovo del Sindaco e del Consiglio Comunale di Santa Flavia la lista Onda Libera intende svolgere alcune considerazioni di ordine politico.
Innanzitutto, rileva che i cittadini flavesi hanno manifestato una chiara disapprovazione della gestione dell'Ente da parte dell'Amministrazione uscente.

Si tratta di un dato chiarissimo, in linea con la posizione espressa dalla lista durante la campagna elettorale, e in parte sicuramente determinato dal fatto che l'ex Sindaco non ha mai risposto alle questioni critiche sottoposte dalla stessa lista all'elettorato.

In relazione poi al risultato conseguito da Onda Libera, il dato numerico apparentemente modesto, da un lato è frutto di una campagna elettorale improntata esclusivamente sulla ricerca del voto di opinione, e dall'altro é stato sicuramente determinato dall'intento di buona parte degli elettori di volere esprimere un voto “utile” in quanto funzionale all'obiettivo di non consentire il successo della lista del Sindaco uscente.

Dal che é derivato che una quota ulteriore del voto di opinione si é orientata sulla lista del candidato Salvatore Sanfilippo, percepita come potenzialmente maggioritaria.

Non c'è dubbio infine che ha pesato il fatto che la compagine si sia costituita a ridosso del momento elettorale.

I trecento consensi raggiunti vanno però letti come punti di partenza di un percorso che vedrà nel prossimo momento elettorale il test più significativo, in una prospettiva che vuole essere di lungo termine.

Andranno lette in questa ottica le iniziative che Onda Libera metterà in campo, anche allo scopo di garantire alla cittadinanza spazi di partecipazione e controllo democratico diffuso; si fa qui riferimento all'imminente avvio di strumenti di comunicazione on line e cartacei.

Onda Libera rafforzerà dunque la propria presenza sul territorio, con l'intento di mantenere in primo luogo la propria autonomia e di continuare il discorso aperto su trasparenza, democrazia e legalità, attraverso l'elaborazione anche di proposte per il governo del paese e l'indicazione di direttive sul futuro sviluppo della comunità flavese.

In tal senso la Lista si trasforma in movimento civico, aperto a chiunque voglia collaborare secondo una tavola di principi che sarà elaborata a partire dai contenuti del programma esposto in campagna elettorale.

La Lista ringrazia Giusi Gerratana per avere accettato di svolgere un ruolo difficile ma utile per avviare il percorso di aggregazione che adesso potrà proseguire.
Al nuovo Sindaco vengono fatti i migliori auguri affinché possa ben operare nell'interesse del paese, mettendo in campo una squadra che sia all'altezza delle esigenze e delle difficoltà oggi da affrontare.

Il Responsabile Rapporti con la Stampa
Lista Onda Libera
Vittorio Fiasconaro

 

Il sindaco di Bagheria, Vincenzo Lo Meo, risponde ai 1.012 cittadini che attraverso una petizione con raccolta di firme promossa dalla Co.Di.Cons, associazione di consumatori bagherese, avevano richiesto l’annullamento del pagamento della tassa sui rifiuti con l’aumento del 100% per l’anno 2011.

Con una lettera pubblicata sul sito web comunale, il primo cittadino di Bagheria, spiega le ragioni del perché la richiesta di annullamento della bollettazione TARSU non è possibile.
La Co.Di.Cons nella sua richiesta al Comune aveva considerato illegittimo l’aumento sia per violazione di legge, riferendosi al decreto legislativo 507/93 che per incompetenza funzionale.

Lo Meo rispondendo ai quesiti ha evidenziato che in merito alla prima obiezione il costo del servizio di rifiuti per l’anno 2011 è stato quantificato in 11.545.00,00 euro e che per i Comuni strutturalmente deifici tari tale costo doveva essere ricoperto almeno con il 70% del gettito e che considerato il contesto di grande difficoltà nel reperire risorse per consentire gli equilibri di bilancio si è dovuto portare dal 43,38% all’87,53% la copertura del costo del servizio con un incremento della copertura al 36,76%.

altIn merito alla seconda obiezione che riguardava l’eventuale competenza del Consiglio comunale e non della Giunta ad approvare l’aumento, il sindaco di Bagheria riferisce che “In Sicilia la questione non ha trovato un univoco orientamento, dove il TAR il tribunale amministrativo regionale propende per attribuire il compito al Consiglio e il C.G.A. il Consiglio di Giustizia Amministrativa attribuisce tale compito alla Giunta comunale, trovando ulteriore conferma negli articoli 56e 57 dello Statuto comunale dove tra i compiti del Consiglio non è annoverato il compito dell’approvazione della tariffa della tarsu che invece è espressamente indicata quale competenza della Giunta nell’apposito regolamento della Tarsu.

Inoltre di fatto contro l’atto non è stato presentato alcun ricorso entro i previsti 90 giorni pertanto l’aumento della tarsu va pagato.

Scarica la lettera del Sindaco alla cittadinanza sulla questione aumento Tarsu

Ufficio stampa comune Bagheria

Ce lo ha detto in una intervista televisiva e lo ha ripetuto ai giornali, Francesco Paolo Martorana, neo sindaco di Ficarazzi: "Rinuncio all'auto blu e al telefonino del comune; userò la bici o mezzi miei per l'attività legata al mio servizio e conitnuerò ad usare il mio telefonino".

Aggiungendo subito dopo una serie di restrizioni che colpiranno l'apparato amministrativo del comune.

Sappiamo già quello che diranno i nostri politici anche di sinistra: la definiranno "demagogia".

Intanto il sindaco risparmierà tra auto blu e telefonino circa 10.000 euro l'anno, ed in una classe politica, compresa quella nostra bagherese, che parla di sacrifici sempre per gli altri e dimostra che sui propri privilegi non intende transigere, dimostra almeno di volere essere il primo a rinunciare a qualche  benefit. 

A Bagheria tutti e trenta i consiglieri hanno il telefonino del comune, per "lavorare" dicono; a Bagheria continuano a imperversare le tre, a volte anche quattro riunioni settimanali di commissioni, i cui ordini del giorno e i cui verbali vengono custoditi come segreti di stato, ed in cui il fatto che sia stato abolito il gettone di presenza per la settimanale scampagnata del lunedì (pomposamente definita " conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari"), ha provocato una sollevazione.

Un sindaco e una giunta che hanno raddoppiato la Tarsu, che hanno cancellato il servizio di trasporto pubblico interno, che minacciano di chiudere uno degli asili nido più efficienti della città, che pare abbiano intenzione di far pagare in parte alle famiglie il costo del trasporto casa-scuola dei disabili, e di tagliare ai dipendenti straordinari, responsabilità, reperibilità e quant'altro, non riescono però a far capire ai consiglieri che i tempi sono cambiati e che i primi a fare i sacrifici debbono essere i politici.

Anche se occorre dire che la situazione rispetto alla consiliatura precedente è cambiata: i consiglieri del precedente consiglio, ricevevano mensilmente un "acconto" di 1.000 euro che periodicamente veniva conguagliato, ma gli ultimi dati che ci è stato possibile vedere nel 2010, davano tutti i consiglieri attorno alla soglia massima di circa 1.100 euro al mese.

C'era poi la parte la "polpa" e cioè i rimborsi alle aziende che assumevano i consiglieri comunali disoccupati per non farli lavorare e poi pagarli profumatamente, con i soldi nostri naturalmente.

Il top della spesa allegra è stato raggiunto allorchè l'anno scorso nel periodo aprile-maggio, a tutti i consiglieri allora in carica si continuò a dare l'acconto di 1.000 euro, per un periodo tra l'altro in cui non si sono svolte sedute del consiglio comunale, perchè si era alla vigilia del voto.

Poi una quindicina di questi consiglieri non sono stati eletti, e se la notizia che ci hanno riferita è vera, c'è ancora qualcuno dei non rieletti che deve rimborsare qualcosa al comune, di queste somme impropriamente percepite.

Nel 2010, l'anno della vergogna, le spese dei consiglieri comunali, di sindaco e assessori  a Bagheria, tra gettoni e rimborsi superarono il milione di euro, con una media di 25.000 euro a cranio, naturalmente lorde.

Certo quest'anno la situazione è un pò cambiata: c'è stata, almeno così dicono, una riduzione del 30% del gettone di presenza, sceso dai quasi 60 euro a poco più di 40,  in conseguenza del mancato rispetto del patto di stabilità e pare che la discutibile procedura dell'anticipo dei 1.000 euro mensile sia stato abolita, e che i pagamenti si facciano dopo il conteggio delle presenze effettive.

Pensate che adesso i consiglieri vengono pagati , ahimè, addirittura con quattro - cinque mesi di ritardo !!!

Nessuno si preoccupa però di quelle decine di aziende, bagheresi e non, che attendono il pagamento per la fornitura di beni e servizi fatte ai comuni dal settembre-ottobre del 2010 e che rischiano di fallire.

Ma cosa volete che importi?

Certo quella di Paolo Martorana potrà anche essere stata  una "provocazione",  però almeno manda un segnale.

nella foto di copertina da sx il nuovo sindaco di Ficarazzi F.P.Martorana e il precedente Giuseppe Cannizaro

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