Politica

Gentile Signora,

 chi Le scrive, lo fa a titolo personale e nella qualità di semplice cittadino ed ex pescatore; pur ricoprendo un ruolo all’interno dell’associazionismo di settore italiano.

 Il motivo per cui lo faccio è altrettanto semplice.

Mi sono chiesto, e con me i pescatori italiani e relative famiglie; dopo avere assistito ad uno dei servizi giornalistici della Tv italiana, più toccanti e commoventi degli ultimi anni :- La chiusura dell’Orchestra Sinfonica Greca che eseguiva l’Inno del Suo Paese:- “come si sente la Signora Maria Damanaki? Come si sente nell’ascoltare e per l’ultima volta, il Suo, anzi il nostro Inno suonato e cantato dai fratelli e dalle sorelle Greche? Come si sente, nel vedere i volti commossi e piangenti dei professori di orchestra e dei componenti del coro? Come si sente, nel vedere e da anni, mortificato il Suo Paese, il nostro Paese, da logiche che hanno prodotto politiche comunitarie che non tengono conto delle realtà storiche, culturali e sociali dei paesi Mediterranei? Sì! Come si sente “Sorella Maria Damanaki”?

Dicevo “il nostro Inno”, per un motivo quasi banale. Per noi siciliani, parlare di Grecia è come parlare dei nostri avi. Non sto qui a ricordarle le colonie Greche in terra sicula e le figure di altissimo profilo storico, filosofico, artistico e scientifico che la Grecia ci ha dato. 

A Porticello – marineria del palermitano, una delle più importanti della Sicilia – insiste una cittadella Ellenistica/Romana del IV secolo A.C. di nome Solunto.

Vista la posizione, a ridosso sul mare, era facile immaginare che dipendesse dal commercio, dalla pesca e dall’industria da essa prodotta.

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Infatti, abbiamo esempi di conio che riguardano monete con l’effige del tonno rosso. E anche su alcuni vasi, era possibile vedere raffigurazioni di venditori di tonno rosso al mercato del pesce.

Adesso, abbiamo la possibilità di pescarlo il tonno, tanto è abbondante che arriva quasi ad entrare nei nostri porti.

Ed invece, dobbiamo ributtarlo a mare. Offendendo la nostra cultura (che in parte è Greca); offendendo le nostre tradizioni, il nostro commercio la nostra storia.

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Il tonno rosso, cara signora Maria Damanaki non è in sofferenza! Ne tanto meno è minacciato di estinzione.

Quelli che sono in estinzione, siamo proprio noi, i Pescatori. E con noi, il nostro bagaglio di Storia, Cultura, Tradizioni e Valori millenari. Proprio come ci ricorda la cittadella Greco/Romana , la nostra Solunto.

Le chiediamo, per questo, di dimostraci con un sussulto di orgoglio, di dignità, di responsabilità oseremmo dire:- Che non tutto è perduto; che la storia, la cultura la tradizione ed i valori in esse insite nelle marinerie Mediterranee, continueranno a vivere nelle famiglie dei pescatori – portatori sani di tutto ciò-.

Cambi la politica di gestione dell’UE sul settore pesca, da politica affaristica e lobbistica.

In politica di sviluppo e crescita, non solo economica ma anche sociale e culturale. Solo così, avrà dato un contributo alla rinascita della speranza nelle marinerie del Mediterraneo.

Un ultima cosa, non certo per importanza, la vorrei dire a proposito del passaggio sulla “politica affaristica e lobbistica” su riportato.

Perché sostengo questo?

Perché, è risaputo che l’unico deterrente alla “criminalità organizzata, alle mafie” imperanti, soprattutto nel mezzogiorno d’Italia, è il Lavoro.

E di politiche del Lavoro da parte della UE negli ultimi 15 anni, non se ne sono viste. Abbiamo solo registrato, demolizioni della flotta e conseguente e allarmante dato disoccupazionale degli equipaggi.

Non è così che si combattono questi “fenomeni”.

C’è bisogno di lavoro di far ripartire la macchina economica, di dare fiducia e speranza che tutto ciò può e deve accadere.

Non vorremmo assistere – come alla TV per l’orchestra sinfonica Greca -, all’ultimo Inno.

arebbe come una “dichiarazione di guerra”.

Cordialmente
F.to
Francesco Zizzo
 

I sottoscritti Consiglieri Comunali, appartenenti a vari Gruppi Consiliari, nell’espletamento delle proprie funzioni, con la presente

COMUNICANO

che si è appreso da un comunicato apparso su un giornale on-line ( bagherianews.com n.d.r.) che la Commissione Tributaria Provinciale di Palermo -sez I con sentenza n.271/01/13 ha accolto il ricorso introdotto da un Nostro concittadino avente ad oggetto il raddoppio TARSU per l'anno 2011.

Sappiamo tutti che esistono tantissimi ricorsi di altri concittadini, tant’è che la stessa Amministrazione Comunale ha avviato le procedure per la nomina di un esperto tributarista esterno; riteniamo che tutta la serie di ricorsi faranno saltare tutti i conti dell'amministrazione.

Teniamo a ricordare che il RADDOPPIO DELLA TARSU non è mai stata approvata dal Consiglio Comunale, ma è stato deliberato con un atto di arroganza dal SINDACO LO MEO e dalla Sua GIUNTA LEGITTIMATO dal Parere del SEGRETARIO COMUNALE.

Pertanto appare attuale, opportuno ed obbligatorio COMUNICARE alla CITTA’ che in pubblica udienza in data 10. giugno u.s. davanti alla Commissione tributaria è stato accolto dalla Commissione che ha proceduto ad annullare la cartella impugnata.

Questo è il primo provvedimento di annullamento, appena arriveranno gli altri già, presentati e che saranno trattate nelle prossime udienze, che per analogia seguiranno a ruota quello in questione;
a questo punto, vorremmo sapere a chi vorrà addebitare le colpe di aver prodotto un atto illegittimo il SINDACO LO MEO, forse a Biagio Sciortino, a Pino Fricano, ai Commissari, a Giovanni Valentino o a Giuseppe Lo Bue?

Bagheria, li
i Consiglieri Comunali

Di Stefano Gino , Amoroso Paolo, Bartolone Angelo, Prestigiacomo Domenico, Maggiore Filippo, Di Stefano Domenico

 

Carissimi concittadini,

A seguito della disputa inscenata dai nostri detrattori,essendo come sempre pronto e disponibile a rispondere ad ogni Vostro quesito, pare opportuno,vista la circostanza,fare piena chiarezza sull’argomento del momento che è stato generato dal ricevimento delle cartelle relative al tributo sui rifiuti solidi urbani anno 2012.

Lo faccio con estrema semplicità e serenità in modo tale che possiate rendervene conto direttamente e trarne le giuste conclusioni.

Con decisione n° 39 adottata in data 03 Maggio del 2012 in sostituzione del Consiglio comunale, il Commissario Straordinario, dott. Angelo Saieva, stabiliva di aumentatare la tassa sui rifiuti del 124%.
In sintesi per ogni 100 euro di tributo pagato in precedenza, oggi il contribuente avrebbe dovuto pagare € 224,00.

Non appena insediatici, 08 maggio del 2012, considerata la crisi economica imperante ed il conseguente disagio economico che pativa la cittadinanza, abbiamo chiesto ai funzionari di fare una proiezione del costo del servizio per i successivi 6 mesi del 2012 operando tutta una serie di tagli, rispetto alla previsione dei costi previsti dal Commissario straordinario, che poi hanno portato realmente ad un risparmio di circa 200mila euro sul costo del servizio.
A questo punto ci siamo consultati e, dati alla mano, siamo pervenuti alla conclusione di potere decidere di abbattere di circa 70% quell’aumento stabilito dal Commissario straordinario. Pertanto, con deliberazione del Consiglio comunale n°39 del 30 Ottobre 2012 l’effettivo aumento si è assestato a circa 55% rispetto al 124% deciso in precedenza.

Di più, sinceramente, non abbiamo potuto fare, poiché le norme di legge non ce lo consentivano. Ce ne rammarichiamo, ma è andata proprio così.

Per maggiore chiarezza, con gli standard decisi dal Commissario straordinario, oggi per ogni 100 euro di tributo da versare avreste dovuto pagare € 224,00.

 Attualmente, con la riduzione decisa dalla nostra amministrazione, per ogni 100 euro di tributo state pagando € 155,00.

Comprendo che non è confortante, ma questa è la verità incontestabile che si riscontra dagli atti ufficiali che Voi potete liberamente consultare nel sito web istituzionale del comune. Se può essere da consolazione, aggiungo che i contribuenti di Altavilla Milicia, attualmente e con molta probabilità, stanno pagando per la TARSU molto meno dei contribuenti di tutti gli altri comuni della provincia.

Lascio, quindi, a Voi ogni possibile conclusione su quanto illustratovi ed ogni Vostro libero giudizio sul nostro operato, consapevole, però, che abbiamo fatto tutto il possibile nel Vostro esclusivo interesse in questo come in tutti gli altri atti adottati. Francamente altro non si poteva fare. Come sempre, Vi porgo tutto il mio affetto.
Altavilla Milicia lì 17/06/2013 Il Sindaco

Antonino Parisi
 

A seguito di notizie erronee lette su un organo di stampa locale, in cui si afferma che – citiamo testualmente – “il D.L. 285/92 non indica esplicitamente destinazioni di somme per previdenza integrativa…” il neo assessore alla Polizia Municipale, Antonio Scaduto, tiene a precisare, che il decreto legislativo in questione dice testualmente al punto c) del comma 4 dell’articolo 208 che una quota dei proventi può anche essere destinata “a misure di assistenza e previdenza per il personale di cui alle lettere d.bis) ed e) del comma 5 bis dello stesso articolo 208, vale a dire ai corpi e ai servizi di polizia municipale e provinciale.

In considerazione che il personale della PM, pari a 34 agenti e 20 ausiliari, è decisamente sotto organico rispetto al numero di popolazione bagherese,  è inevitabile autorizzare lavoro straordinario, in considerazione che l’orario lavorativo normale termina alle ore 20. Per garantire, per esempio la sicurezza della frazione marinara di Aspra e l’isola pedonale sino alle 24.00 non si può non disporre che i vigili svolgano lavoro straordinario. Lo stesso decreto legislativo citato sinora, infatti, al comma 5 bis art. 208 aggiunge che i proventi devono essere finalizzati al potenziamento di servizi notturni.

Nello stesso articolo inoltre- continua la nota pubblicata sul sito ufficiale del Comune - ci si chiede se 'tali suddivisioni dei proventi siano frutto di eventuali accordi sindacali'; "è evidente invece - conclude l’assessore - che essi discendano da un dettato normativo che da oramai molti anni e così e da nessun accordo sindacale”.

La questione era nata in relazione alla destinazione che la legge prevede per i proventi delle multe elevate ai cittadini per contravvenzioni al codice della strada.

Con la delibera n. 87 del 10 giugno 2013 l’amministrazione comunale ha definito la destinazione dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni al codice della strada.

La delibera è scaricabile dal sito web comunale – sezione albo pretorio on line.

Nello specifico, in applicazione di quanto previsto dalla norma nazionale, (art. 208, comma 4, del decreto legislativo 285/1992) si tratta della quota del 50% dei proventi contravvenzionali per l’anno 2012 ( rendiconto) accertate dal corpo di Polizia Municipale.

Il Comune è tenuto a determinare annualmente, con delibera di Giunta, le quote da destinare a diverse finalità che vengono di seguito elencate:

Il 25% delle quote è destinato a sostituzione, ammodernamento, potenziamento, messa a norma e manutenzione della Segnaletica stradale; un 25% è destinato al finanziamento del potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale; alla manutenzione delle strade di proprietà dell’Ente, installazione, ammodernamento, potenziamento, messa a norma, manutenzione delle barriere, sistemazione del manto stradale delle medesime strade è destinato un 12% delle quote; al finanziamento dei progetti di potenziamento dei servizi di controllo finalizzati alla sicurezza stradale ed alla sicurezza urbana, nonché ai progetti di potenziamento dei servizi notturni e di prevenzione delle violazioni di cui agli artt.186, 186 bis e 187 un altro 12%; per gli automezzi, mezzi e attrezzature destinati alla sicurezza urbana e sicurezza stradale ed al funzionamento degli uffici del Corpo di Polizia Municipale va il 16% ed infine un 10% va alla previdenza integrativa del personale di Polizia Municipale.

Nel 2012 sono state pari a 542.406,12 euro le multe accertate di violazione al codice della strada ( nel biennio 2010-2011 hanno sfiorato il milione di euro l'anno n.d.r.) e di questi, la metà, 271.203,06 euro vanno a costituire il 50% della quota oggetto della ripartizione della delibera 87/2013.

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