Politica

I consiglieri comunali Giacinto Di Stefano, Angelo Bartolone, Filippo Maggiore e Pietro Di Quarto hanno protocollato questa mattina, con prot. n. 778/2013 diretta alla Presidenza del Consiglio comunale, una nota di mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Lo Meo, visto l’articolo 7 della legge regionale n. 6/2011.

La presentazione della mozione di sfiducia da parte dei suddetti consiglieri è stata depositata presso la Presidenza del Consiglio comunale al fine di permettere a tutti i consiglieri che lo volessero - il cui numero minimo da raggiungere è di 12 consiglieri - di sottoscriverla per trattarla come argomento alla prossima seduta del consiglio comunale.

Fonte Ufficio Stampa del Comune di Bagheria

OGGETTO: MOZIONE DI SFIDUCIA AL SINDACO VINCENZO LO MEO

I due anni di sindacatura Lo Meo si sono fin da subito caratterizzati per le gravi inadempienze dei più elementari dettami di buona gestione politico-amministrativa, oltre che per la totale e grave mancanza di programmazione che ha lasciato arenare un Comune che già si trovava in gravissime condizioni, in primis economiche.

Lo stato di abbandono e degrado di Bagheria, in perenne crisi igienico-sanitaria mai denunciata dal Primo cittadino è sicuramente un dato di fatto incontrovertibile.

Inoltre, si evidenzia una costante mancanza di dialogo e confronto tra Amministrazione e Consiglio comunale che ha generato disgusto in questi ultimi e fatto mancare i più basilari principi di democrazia, oltre a impoverire di contenuti il ruolo stesso dei Consiglieri comunali, limitandogli oltremodo l’accesso agli atti amministrativi e osteggiando il loro tempo dedicato all’azione politica con l’ingiustificato non riconoscimento di alcuni benefit previsti dalla legislazione della Regione Sicilia.

Un Sindaco che, non coscio del proprio ruolo istituzionale, si è dimostrato sordo alle richieste e suggerimenti fatti dai Consiglieri, perciò non rispettando quelle che erano le volontà della cittadinanza: nessun punto all’ordine del giorno presentato e votato favorevolmente (anche all’unanimità) dal Consiglio comunale è mai stato tradotto in un’azione amministrativa, moltissime sono le interrogazioni rimaste inevase e quelle vagliate sono quasi sempre state valutate dall’interrogante incomplete e non esaustive, nessun confronto è stato mai richiesto ai Consiglieri neanche in occasione dell’approvazione del nuovo Piano Regolatore Generale o per la presentazione del Piano di Risanamento economico-finanziario del Comune di Bagheria, due documenti di primaria importanza che necessitavano di una politica partecipata, spirito di condivisione per il raggiungimento del bene comune di Bagheria.

Al termine del secondo anno del percorso politico dell’Amministrazione LO MEO è giunto il momento di fare un bilancio dei risultati conseguiti dalla stessa e, soprattutto, dell’aderenza di questi con il programma elettorale con cui ci si è presentati alla gente.

Riteniamo doveroso avere un approccio onesto intellettualmente, non nascondendo nulla, e riconoscendo, laddove ci fossero, i risultati positivi ottenuti. Solo sulla base del raggiungimento degli obiettivi programmatici potremo valutare l’operato del Sindaco LO MEO. Le conclusioni politiche che trarremo saranno basate solo sui risultati. 

L’analisi non può non iniziare dall’esame del programma elettorale del Sindaco LO MEO, disarticolandolo in un elenco puntuale al fine di poter oggettivamente ed in modo onesto affermare se sono stati mantenuti gli impegni elettorali oppure no.

È necessario partire dalla premessa del programma elettorale per meglio comprendere i motivi ispiratori del programma del Sindaco LO MEO ed i punti su cui ha fatto leva per conquistare il consenso dei bagheresi.

La nostra analisi, in modo molto crudo, riporterà alla fine di ogni punto del programma se gli obiettivi sono stati RAGGIUNTI o NON RAGGIUNTI.

Seguono un esame dei punti del programma di Lo Meo non raggiunti.

Adesso la mozione per potere essere discussa dal consiglio dovrà essere sottoscritta da almeno dodici consiglieri, e per essere approvata necessitano i due terzi dei componenti dell'organo consiliare, quindi 20 consiglieri. N.d.R.
 

Gentile direttore, siamo un gruppo di residenti della zona di Villarosa vallone del fonditore; ormai sono più di tre mesi che non riusciamo più a respirare perché' non solo oltre alla puzza della spazzatura in questi mesi si è manifestato un problema che con il caldo e diventato insopportabile:

Da circa tre mesi c'è una perdita di acque reflue che scorrono dentro il canale laterale dell'autostrada e sgorgano in via valle di Sciacca e la strada è un continuo lago; ma la cosa più insopportabile e la puzza di melma che con il caldo evapora, abbiamo fatto più di una segnalazione ai vigili urbani che peraltro sono stati gentilissimi informando subito l' A.P.S. che è responsabile della rete fognaria.

Il personale preposto si e recato sul posto molto volte per rendersi conto della situazione che danneggia la nostra salute ma anche i titolari di palazzo Villarosa considerato che anche loro hanno fatto tantissime segnalazioni, perchè costretti a lavorano con quella puzza ospitando cerimonie e quant'altro.

Spero che la nostra richiesta di un suo intervento possa finalmente risolvere il problema.

La ringraziamo anticipatamente.

Lettera Firmata

 

Il nostro intervento è quello di rendere noto il problema e di sollecitare per la nostra parte l'APS a risolverlo al più presto, problema che in queste sere di caldo rende la vita impossibile  qualche migliaio di cittadini residenti nella fascia ovest della città.  Redazione Bnews

Due sono i fatti politici della settimana: dopo le incertezze che hanno riguardato la nomina ad assessore di Gianpietro Giammanco, la cui determina è già stata revocata, contestualmente il sindaco Vincenzo Lo Meo ha nominato assessore il consigliere Gaetano D'Agati, che siede in consiglio da quattro consiliature, dai tempi cioè di Giovanni Valentino sindaco.

altCon questa nomina - dice il sindaco Lo Meo - ho voluto premiarne la fedeltà politica e la capacità di organizzazione del lavoro'.

Un'altra importante notizia arriva dal fronte del tanto paventato dissesto finanziario: la situazione contabile del comune è sempre drammatica, ma una boccata d'ossigeno viene dalla decisione presa nella seduta di venerdì scorso dalla Corte dei conti che dà al comune altri sessanta giorni di proroga per approvare il piano di riequlibrio.

I sessanta giorni partiranno dal momento in cui il Comune di Bagheria farà propria con una delibera di giunta la decisione presa dalla Corte.

In questo lasso di tempo il consiglio ha tutto il tempo per discutere ed eventualmente approvare un piano che possa consentire nel medio periodo un riequilibrio dei conti e dei bilanci comunali.

nella foto piccola Gaetano D'Agati

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