Politica

Ieri il consiglio comunale ha approvato il regolamento che disciplina l'istituzione e l'applicazione del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi. I cittadini hanno già fatto i conti con questa sgradevole realtà in quanto sono già pervenuti i modelli F24 relativi al versamento delle prime due rate di acconto . Infatti la legge ha consentito ai comuni di inviare gli acconti del tributo nelle more dell'approvazione del regolamento.

A questo proposito ieri e' venuta fuori una importante novità. Infatti il consiglio comunale ha approvato all'unanimità un emendamento dell'assessore al Bilancio Vincenzo Accurso , che consente il pagamento della II° rata di acconto entro il 31.03.2014.

L'assessore che ha proposto l'emendamento , ha spiegato che in questo modo si evita un pesante “ingorgo di scadenze fiscali che avrebbero reso oltremodo dura la vita ai nostri contribuenti.”Nello specifico è stato spiegato che i cittadini che vorranno usufruire di questa dilazione potranno utilizzare il modello f24 già in loro possesso , relativo alla seconda rata di acconto ,originariamente prevista per il 30 novembre.

La rata relativa alla maggiorazione di 30 centesimi al mq ,dovuta allo stato ,rimane fissata per il 16 dicembre , mentre con la rata di marzo si pagherà anche l'eventuale conguaglio. La legge istitutiva della TARES infatti prevedeva in maniera tassativa il pagamento della maggiorazione dovuta allo stato entro il 16 dicembre di quest'anno e nulla poteva il consiglio comunale a riguardo.

Un altro importante emendamento proposto dalla minoranza riguarda la possibilità di inviare la dichiarazione relativa alle eventuali detrazione e sconti previsti dal regolamento entro il 30 novembre di quest'anno. Anche questo emendamento e' stato approvato all'unanimità.

Il regolamento cosi' emendato e' stato approvato con 11 voti favorevoli e tre asten-sioni.Nello stesso consiglio comunale e' stata approvata l'adesione al “Patto dei sindaci ” ed in ultimo la revisione del Piano cimiteriale comunale”.

Da tempo in liquidazione, l'Acque Potabili Siciliane., la società che fino ad oggi ha gestito il servizio idrico in 52 Comuni del Palermitano, tra cui Bagheria, è stata dichiarata fallita: la decisione è stata adottata dal Tribunale di Palermo.

La comunicazione è stata trasmessa anche al sindaco di Bagheria Vincenzo Lo Meo che segnala la eventualità di disservizi in questa fase in cui è scattata la protesta dei 206 dipendenti, la cui destinazione è ancora incerta.

Va ricordato che il servizio di approvvigionamento e distribuzione idrica nel comune di Palermo è gestito dall'Amap, mentre  29 comuni della Provincia non avevano aderito agli ATO idrici proseguendo nella gestione in house.

Il fallimento di “Acque potabili” è l’ulteriore dimostrazione del totale fallimento della gestione privata del servizio idrico in Sicilia, anche perchè in un recente referendum aveva trovato larga adesione la proposta di una gestione pubblica delle risorse idriche.

Il fallimento di “Acqua potabili”, infatti, rischia di gettare in mezzo alla strada altre 206 famiglie, che domani protesteranno davanti alla sede della Regione.

“Domani – ci dice Maurizio Terrani, segretario della Uil-Tec di Palermo (Tec sta per Tessili-energia-chimica, ovvero i lavoratori di questi tre settori) – scenderemo in piazza, a Palermo, per un sit-in, per difendere i posti di lavoro”.

 

In questa storia il Governo regionale ha gravi responsabilità. Fino a quindici giorni fa l’assessore all’Energia, Nicolò Marino, nel corso di una riunione, alla presenza dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali, aveva promesso il commissariamento della gestione del servizio idrico in questi 55 Comuni.

Il commissariamento, da parte della Regione, non è mai arrivato. In compenso è arrivato il pronunciamento del Tribunale, che, come già ricordato, ha dichiarato fallita la società.

Resta da capire che cosa succederà, adesso, in questi 55 Comuni e, soprattutto, chi tutelerà i posti di lavoro. La Regione fa orecchie da mercante, ed i comuni ancora una volta, come accaduto per il Coinres, si troveranno a dovere farsi carico di ulteriori costi di gestione di servizi.

Peraltro alcuni sindaci, e tra questi quello di Altavilla Milicia, Nino Parisi, hanno detto chiaramente di essere in grado con il proprio personale tecnico-amministrativo e di non avere alcuna intenzione di farsi carico di ulteriori oneri di personale.

 Orazio Amenta, 42 anni, sposato, due figli, di professione ingegnere, è il nuovo segretario del PD cittadino: su 411 votanti, di voti ne ha avuto 224; mentre all'antagonista più accreditato Nicola Tarantino sono andati 196 voti.

Ci sono state anche due schede bianche e due nulle. Ad occhio si può dire che vince il rinnovamento, almeno da un punto di vista anagrafico e della storia politica personale.

Da sempre vicino al Partito democratico, collaborò prima con Pino Fricano, per la cui amministrazione lavorò alla progettazione europea, quindi con Biagio Sciortino: da qualche anno ha assunto il ruolo di capo dell'Ufficio tecnico del comune di Pollina.

Vicino ad Antonello Cracolici e ai due deputati nazionali Francesco Ribaudo e Magda Culotta, peraltro sindaco di Pollina,  è stato assieme agli operatori  del CESVIT, centro di sviluppo territoriale, uno dei padri, assieme all'allora consigliere Eustachio Cilea, delle Zone Franche urbane, che proprio in queste settimane arrivano al traguardo.

Per lui avrebbe votato anche la componente vicina al segretario regionale del PD, Giuseppe Lupo,e cioè la segretaria uscente Maria Laura Maggiore.

Per quanto riguarda il voto per il segretario provinciale ad Antonio Rubino sono andati 203 voti, mentre a Carmelo Miceli 215 voti, con una scheda nulla e 3 bianche.

Il cimitero da sempre è stato oggetto di scontri e polemiche tra chi governa e i cittadini che lo frequentano ed opposizione che cavalca le critiche. Il perchè è sin troppo ovvio: il culto dei morti, una tra le più significative discriminanti tra l'essere umano  e gli altri esseri viventi, è talemente radicato e profondo nell'animo e nella mente dell'uomo, che una violazione della sacralità del luogo o anche una trascuratezza colpisce in maniera più forte la nostra sensibilità.

L'occasione per fare queste osservazioni, se vogliamo banali, ci viene offerta da una interrogazione presentata il 25 di questo mese dal gruppo consiliare de L'Aquiilone, Gino Di Stefano e Pietro Di Quarto, cui nella circostanza si è aggregato il consigliere Filippo Maggiore, interrogazione che 'fa rilevare e mettere in evidenza lo stato di degrado dell'unica via di accesso al cimitero comunale, ovvero la via Olivuzza, diventata da sempre discarica a cielo aperto' ma anche ' la stessa pulizia del cimitero, che di norma, dovrebbe comprendere lo spazzamento ed il diserbo dei viali interni, con particolare cura dell'area antistante l'ingresso principale, pulizia della camera mortuaria, pulizia e diserbo chimico e meccanico del campo di inumazione'.

'Oggi siamo costretti, con il cuore in mano, - aggiungono gli interroganti - ad evidenziare che uno dei luoghi che noi e tutti i cittadini bagheresi tengono in modo particolare è invaso dalle erbacce' e 'l''importanza di prevedere un servizio navetta per i 'giorni caldi', concludendo con l'accusa di immobilismo rivolta all'amministrazione, e sull'urgenza degli interventi stante l'avvicinarsi dei giorni di Ognissanti e della commemorazione dei defunti.

Ed a rafforzare l'assunto la nota chiude con la notizia che 'da diversi giorni ci giungono diverse segnalazioni e lamentele da parte dei cittadini per la presenza di erba alta all'interno del cimitero cittadino e la mancanza di svuotamento dei cestini porta rifiuti'.

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Naturalmente l'assessore al verde e il responsabile del servizio si inalberano anche perchè ritengono stavolta di avere tutte le carte in regola: ed è per questo che ci invitanoo a  fare una visita al cimitero e di dare conto di quanto vedremo, in maniera 'neutra'; ed è quello che abbiamo fatto nella mattinata di sabato 26 ottobre, e questi convincimenti maturati..

Sia detto per inciso l'assessore Massimo Mineo, ci ha informato che da lunedì entreranno in azione, oltre agli operatori che normalmente si occupano dei servizi di pulizia, altre squadre di lavoratori che consentiranno nella settimana prossima di avere nei giorni dedicati al ricordo dei defunti, un cimitero che sia rispettoso dei morti e dei vivi.

Sia chiaro che non vogliamo nè ergerci a giudici nè dirimere una normale contrapposizione politica, perchè non ne abbiamo nè titolo nè voglia: diciamo solo quello che abbiamo visto, premettendo che i consiglieri interroganti, come dicevamo in premessa, hanno presentato la loro interrrogazione in data 25 ottobre, di conseguenza la loro ricognizione è sicuramente di qualche giorno prima.

Quello che vediamo oggi è una situazione più che buona, e che, considerate le nostre esperienze precedenti, (abbiamo talvolta nel passato documentato condizioni veramente indegne anche nel periodo dei morti) si potrebbe definire addirittura eccellente.

Via Olivuzza è pulita sino all'inverosimile, i viali del cimitero, tutti i viali del cimitero, sono perfettamente ripuliti; non solo, ma anche gli ambiti meno accessibili alla vista sono in ottime condizioni; niente cumuli di ghirlande e fiori putrescenti, l'acqua che corre regolarmente dai rubinetti delle fontanelle, niente erbacce, a meno di voler definire tali qualche ciuffo d'erba, tutti i contenitori di rifiuti svuotati.

Condizioni più che dignitose per accogliere le migliaia e migliaia di persone che in questi gorni andranno a a fare visita ai loro cari: un miracolo? non crediamo.

Non abbiamo nessun motivo per mettere in dubbio le affermazioni contenute nella nota dei consiglieri de L'Aquilone, ma la pulizia che abbiamo visto oggi al cimitero, non vorremmo sembrare esagerati, ma è la prima volta che ci capita di vederla.

Ovviamente, a scanso di equivoci, abbiamo realizzato una ampia documentazione fotografica.

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La foto di centro pagina non è stata scattata oggi, e si riferisce alla parte monumentale restaurata della Chiesa Anime Sante

 

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