Politica

La notizia proviene dall'Ufficio elettorale dell'Assessorato regionale agli Enti locali: il decreto che include Bagheria tra i comuni che andranno al voto nella prossima tornata del 25 maggio è stato firmato dal presidente della Regione Rosario Crocetta, che già ieri ad alcuni esponenti politici bagheresi aveva garantito che nel nostro comune si sarebbe andati al voto.

Era oggi l'ultimo giorno utile per la firma del decreto.

Slitta invece l'insediamento del commissario nominato dall'assessorato, la dr.ssa Michela La Iacona, che oggi non ha dato notizie: sembra certo che il passaggio di consegne tra il vicesindaco Massimo Mineo che in questi dieci giorni di 'vacatio' ha garantito la continuità politico-amministrativa, avverrà domani.

Partiti e potenziali candidati, da una settimana in fibrillazione, hanno ormai la certezza che il via alla competizione elettorale è stato dato, ed anche i cittadini sanno che torneranno ad avere nelle loro mani e nelle loro scelte il futuro della nostra comunità.

 

Qualsiasi cosa detta o scritta in questo momento a proposito di politica bagherese rischia di essere interpretata in chiave elettorale-propagandistica. 

Ma, poiché ho detto e scritto in tempi non sospetti, correrò il rischio, con la importante precisazione che non aspiro ad essere candidata ad alcunchè, non sono la potenziale candidata di nessuno e, se mai dovessi decidere di dare un contributo attivo alla politica, sarò la candidata solo di me stessa.

Ciò posto, vorrei condividere qualche riflessione con chi legge sul particolare momento che stiamo vivendo, alla vigilia di una, quasi certa ed imminente, consultazione elettorale.
Tutti ci interroghiamo sul futuro della nostra città, ed in definitiva, sul nostro futuro e su quello dei nostri figli.

La tristissima situazione che sta attraversando Bagheria, complice da una parte una classe politica inadeguata, dall'altra, la crisi economica, ci rende pessimisti, e le speranze e le attese che in passato si sono rinnovate ad ogni consultazione elettorale, poiché continuamente svilite, deluse e mortificate, stavolta sembrano svanite del tutto.

L'incombente dissesto finanziario, i molteplici problemi che nel corso degli anni si sono accumulati, una macchina amministrativa abbandonata a se stessa oltre alla grave crisi economica, rendono la situazione difficilissima.

Se già le precedenti amministrazioni in momenti non drammatici come quello attuale non hanno fatto bene o addirittura hanno fatto veramente male, come potrà un nuovo sindaco fare meglio?

La risposta è sicuramente negativa perché qualsiasi nuova amministrazione, eletta secondo le logiche che hanno portato all'elezione di quelle che ci hanno preceduto, non porterà nulla di buono.

Non credo nel teorema semplicistico secondo cui basterebbe farla finita con i “vecchi politici” per risolvere la questione. Certo, hanno fatto tanto danno e dai loro errori dovremmo fare tesoro, per non ripeterli, ma è il metodo che deve essere nuovo e straordinario.

L'età anagrafica o l'essere nuovi alla politica non sono garanzia di risultato. Sono inoltre convinta che non occorra una mente eccezionale, di cui peraltro non vedo traccia all'orizzonte.

Una sola persona, uomo o donna che sia, per quanto brava, determinata e lungimirante non può, da sola, salvare una città, neanche se appoggiata da un partito forte. Il riscatto di una comunità può passare solo dalla voglia di riscatto dei singoli e delle varie forze economiche, sociali e perché no, anche politiche, che la compongono.

Non si può pensare di continuare a governare con le furbizie, lo scambio di favori, le spartizioni o peggio con patti scellerati: il barile è stato grattato fino in fondo e non ci resta che la cannibalizzazione reciproca.

Credo anche vadano del tutto abbandonate le ambizioni personali o le smanie di carriera. Ancora, non servono politici di professione e Bagheria non ha bisogno di chi ha padroni alla Regione o in Parlamento, ma di chi riesce ad interloquire con l'esterno, rappresentando, e, se necessario, imponendo le esigenze del territorio.

Penso che le soluzioni ai problemi non possono arrivare solo dalla politica, o peggio da una sola parte politica, ma ritengo necessaria una elaborazione comune delle soluzioni ai problemi gravissimi che ci affliggono ed una condivisione delle scelte con tutte le forze sane della città, per portarle avanti, insieme, con determinazione, dentro e fuori Bagheria.

Occorre, a mio avviso, una mobilitazione di tutte le persone libere, di destra, di sinistra, di centro, dentro e fuori dalla politica, nelle professioni, nell'imprenditoria, nel commercio, nella pubblica amministrazione, nella scuola, nelle parrocchie, nelle associazione, nei centri culturali, ovunque esse siano, e serve che ciscuno di noi sappia rinunciare al proprio orticello personale, piccolo o grande, attuale o potenziale che sia, per costruirne uno più grande per l'intera città.

Il tutto secondo le proprie attitudini e capacità, con senso di responsabilità, anche con un semplice voto libero e secondo coscienza.

Il Sindaco, a questo punto, per quanto importante e centrale nella sua funzione, sarà solo un tassello, uno strumento, un elemento di sintesi e di collegamento, un direttore d'orchestra.

E vorrei aggiungere una ulteriore personalissima opinione: non dovrà sedere a Palazzo Butera, ma, prendendo esempio da Papa Francesco, dovrà tornarsene nella sua più modesta vecchia sede.

nella foto di copertina da sx Fara Pipia, Vittoria Casa, Tania Naro, le tre donne assessori nella 1° giunta Lo Meo nel giugno del 2011.


 

E' stato nominato il commissario straordinario che guiderà Bagheria sino al prossimo voto amministrativo: si tratta della dr.ssa Michela La Iacona, 53 anni, in pectore capo di gabinetto  del Prefetto Francesca Cannizzo, incarico anche questo che era previsto dovesse assumere già dal prossimo lunedì.

La dr.ssa La Iacona ha lavorato anche presso le Prefetture di Enna e Catania.

Il decreto è in procinto di essere firmato dal presidente della Regione Rosario Crocetta; il confronto di questi giorni ha visto prevalere la linea del presidente dela Regione che aveva chiesto che fosse la Prefettura e non l'Assessorato agli Enti Locali a proporre un nome per la nomina del commissario straordinario di Bagheria.

Pare di capire però che la nomina della dr.ssa Michela La Iacona, che si insedierà lunedì o martedì, non scioglie ancora il nodo della data del voto, se il prossimo 25 maggio nella tornata primaverile o se si opterà per un rinvio, anche perchè l'elenco dei comuni che  vanno al voto  è riportato in un decreto separato.

La legge parla della indizione dei comizi 60 giorni prima del voto, ed in questo caso Bagheria sarebbe già esclusa, però la stessa legge  prevede che, per motivi eccezionali, e potrebbero essere quelli che hanno visto la decadenza del sindaco appena una settimana fa, questo termine può scendere sino a 55 giorni: quindi lunedì è l'ultimo giorno utile.

Ma l'indizione dei comizi elettorali a Bagheria non sarà il commissario a deciderla, ma il governo regionale con un decreto.

Dopo Lo Meo la situazione potrà anche peggiorare.

Vincenzo Lo Meo era inadeguato ma non era un mascalzone, vedo in giro scalpitare molti il cui unico interesse pare sia accaparrarsi il potere per favorire i propri interessi, tutto al più quelli degli amici e dei clienti; che questi possano avere la meglio non è improbabile, si sa, la gente a Gesù preferisce Barabba!

Se a farcela saranno i luogotenenti dell’onorevole Tizio o Caio, con le carte appattate per le regionali e le europee, per la città non ci sarà speranza.

Si continuerà con la logica di affidare la manutenzione al Tizio che mi ha portato 100 voti, la raccolta straordinaria a Caio che me ne ha portati 200, il finanziamento alla associazione del mio candidato, l’incarico al fratello dell’assessore, e così via dicendo.

Alla fine non si troveranno mai i soldi per le scuole, per riparare le buche, per tenere pulite le strade, dovremo pagare salati i pessimi servizi affidati agli amici degli amici.
Tutto questo in un contesto in cui, col dissesto ormai certo, le tasse saranno applicate con le aliquote massime e per risparmiare si procederà a tagliare quel poco che rimane in termine di servizi sociali.

Ma anche dai battitori liberi non c’è da aspettarsi un gran ché, metà dei consiglieri che non hanno votato la sfiducia apparteneva a liste civiche, lo stesso dicasi per gli assessori.
Se alla base c’è il “levati tu ca mi ci mettu io” e nient’altro non c’è da aspettarsi nulla di buono.

Meglio tenersi Lo Meo? No! Meglio aprire gli occhi, evitare di votare i politicanti di professione, quelli che ci hanno portato in questa situazione, quelli che ci inviteranno alle mangiate, che faranno la guerra dei manifesti, che ti faranno chiamare dal segretario dell’Onorevole, che ti inviteranno a fare l’ennesima lista civica.

Li abbiamo conosciuti tutti, li abbiamo sperimentato tutti, abbiamo tutti gli elementi per un giudizio sereno su chi si è alternato alla guida della città ed in consiglio negli ultimi 20 anni, è tra quelli che bisogna scegliere, basta con le sperimentazioni, “mentri u mericu sturia u malatu si nni và”!

Credo che Renzi abbia dimostrato come si possano utilizzare le primarie, lo strumento che un vecchio partito si è dato per evitare di scomparire, per conquistare quel partito, cambiare la politica e, io spero, cambiare l’Italia.

D’altronde coi guai in cui si trova Bagheria dovrà cercare una sponda nel governo regionale e forse anche in quello nazionale, per quello servono i partiti, non gli apprendisti stregoni, i partiti rinnovati, quelli che bisogna aprire come una lattina, quelli che possiamo cambiare usando, appunto, le primarie, il nuovo PD di Renzi a me pare il più affidabile.

E’ il PD che deve assumersi la responsabilità di indicare agli elettori un candidato, da scegliere tra il vasto popolo che ha tornato a guardare a questo partito, dopo l’avvento di Renzi, per le larghe intese c’è il secondo turno.

Quali candidati? Spero che ci sia almeno una donna, poi il confronto dovrà essere programmatico.

altPer quanto mi riguarda sosterrò un candidato sperimentato, non voglio più sperimentare, “la prima volta si perdona, la seconda si condona, la terza si bastona”, non ho voglia di prendere bastonate!

Sosterrò un/una candidata che non ha usato la politica per campare o migliorare la sua condizione, che non sia attaccata alle poltrone, che non abbia condiviso responsabilità con le ultime due amministrazione, le peggiori degli ultimi 20 anni, che metta al primo punto del suo programma il dimezzamento dei costi della politica (3 settori, 3 assessori, 3 commissioni consiliari) e poi la privatizzazione del servizio di raccolta rifiuti e della gestione del cimitero, un risanamento finanziario a carico di chi ha sbagliato, degli evasori e di chi sta meglio, la dismissione rapida degli affitti e del patrimonio inutile, un forte impegno per la scuola e i bisognosi.

Ci attendono sfide importanti: l’area metropolitana, la raccolta differenziata, il riordino dell’Ato idrico, la gestione del dissesto, la programmazione dei fondi strutturali 2014/2020, l’avvio del nuovo Piano regolatore, tutto questo in un contesto in cui a classe dirigente, dentro il comune, siamo messi male.

Il nuovo sindaco, i suoi assessori, dovranno essere nel contempo politici e tecnici, governare col consenso, sapere come e cosa fare.

Non possiamo rischiare di tenere la città ancora ferma, di assistere al suo lento declino, alla chiusura dei negozi, ai suicidi, al disordine amministrativo, alla criminalità dilagante, alla corruzione.

La lotta alla mafia non può diventare un esercizio retorico. Mi disturba anche questa parola, antimafia: eliminiamola. Forse così smascheriamo quelli che ci hanno costruito sopra una falsa reputazione. …Dobbiamo rovesciare schemi vecchi, datati. …La mafia più pericolosa è il nostro immobilismo, il nostro promettere e non fare … C’è il rischio di fare della legalità uno strumento non di giustizia ma di potere…. Se proprio vogliamo dare un attributo alla parola società, che sia responsabile”

Il richiamo alla responsabilità di Luigi Ciotti credo sia fondamentale, non facciamoci rubare la speranza, a noi sta la responsabilità di guardare alla nostra storia recente con occhio scevro da pregiudizi, da personalismi, la “meglio gioventù” negli ultimi anni è scesa in campo, è tra questi che bisogna scegliere.

Occorre una seria assunzione di responsabilità, da parte di tutti, per scegliere chi sa studiare, ascoltare e poi fare, chi ha una visione del presente e del futuro e dentro questa sa pensare globale e agire locale, chi sa servire la comunità con coraggio e con disinteresse personale.

Pino Fricano
 

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