Attualità

Non posso esimermi dall’esprimere il profondo sentimento di vergogna che provo, da cittadino e da consigliere comunale, nell’assistere alla situazione igienico-sanitaria in cui versa ancora una volta il nostro territorio.

E’ inaccettabile l’atteggiamento passivo ed inerte dell’Amministrazione comunale. Di fronte ad un evidente rischio per la salute pubblica, il Primo Cittadino ha il dovere di agire in ogni modo e con ogni mezzo per ristabilire immediatamente una situazione di normalità in città. 

Se il Sindaco Lo Meo ritiene di non avere possibilità di intervenire tempestivamente con propri strumenti, allora dovrà chiedere e pretendere immediatamente l’intervento del governo nazionale o regionale, i quali, proprio in questi giorni, hanno affrontato l’emergenza igienico-sanitaria del Comune di Palermo. Siamo forse gli abitanti di Bagheria e del circondario cittadini di serie B rispetto a quelli del capoluogo o di altri territori? 

Chiedo al Sindaco Lo Meo di alzare la voce e “costringere” la Regione Sicilia ad aiutarci - oggi stesso – con propri uomini e mezzi per superare il prima possibile questa situazione di emergenza igienico-sanitaria che mette a serio rischio la salute dei cittadini ed offende la dignità di una intera comunità. 

Ferme restando le gravi e principali responsabilità degli enti locali per la gestione del COINRES dell’ultimo decennio, la Regione Sicilia ha le proprie responsabilità nella gestione dei rifiuti nell’isola e non può continuare a giocare a “scarica barile” con i Comuni, i quali non sono nelle condizioni di affrontare – da soli – la questione del personale e quella dei debiti pregressi del Consorzio. 

Chiedo al Sindaco Lo Meo, in caso di mancate risposte immediate da parte del governo regionale o nazionale, di tirare fuori l’orgoglio del popolo bagherese, di mettersi alla testa di una grande manifestazione di protesta, di consegnare la fascia tricolore alle autorità, di sospendersi dall’UDC che è al governo della Regione Sicilia. E chiedo di fare altrettanto al Presidente del Consiglio comunale ed agli altri consiglieri dell’UDC, a quelli del PD che esprimono il Presidente della Regione ed Assessori Regionali ed a tutti quei consiglieri che militano in partiti rappresentati all’ARS. 

Insomma, in caso di silenzio da parte di Palermo e di Roma, occorre che la Politica locale dia un segnale chiaro e forte ai partiti, specialmente quelli che sono al governo della Regione e dello Stato, se non aiuteranno immediatamente la nostra comunità a superare una situazione emergenziale inaccettabile. 

Di fronte a questa vergogna non si può più restare fermi. Occorre uno scatto di orgoglio di una intera classe politica. Occorre che la Politica bagherese, con in testa il Primo Cittadino, utilizzi ogni mezzo e strumento di pressione politica per affrontare - oggi stesso - una situazione vergognosa che non può continuare un solo giorno di più. 

O il Sindaco Lo Meo dimostra coraggio, leadership ed autorevolezza politica ed agisce immediatamente oppure è preferibile che si dimetta per restituire un nuovo governo alla città.  

Piero Aiello, consigliere comunale

L'Amministrazione comunale rinnova le proprie scuse e manifesta profondo rammarico e dispiacere per i disagi subiti dai cittadini, da oltre dieci giorni, per via della grave emergenza rifiuti in città.

A dichiararlo il sindaco di Bagheria, Vincenzo Lo Meo che spiega le ragioni di tale situazione.

“Le ragioni dell’emergenza sono da addebitarsi, unicamente, alla protesta in corso dei lavoratori a tempo determinato del Consorzio, i cosiddetti ex Temporary - circa 25 unità presenti nel nostro Comune - che arbitrariamente e sulla spinta di alcuni sobillatori, col preciso scopo di creare l'emergenza in atto, hanno sconvolto l'assetto organizzativo della raccolta dei rifiuti in città creando un accumulo giornaliero pari a circa 20-25 tonnellate".


"Va comunque puntualizzato che i lavoratori ex Temporary si stanno dimostrando una risorsa per gli altri 20 comuni del COINRES dimostrando senso di responsabilità e di collaborazione nonostante la paventata risoluzione del rapporto di lavoro, contrariamente invece a quelli presenti in questo Comune”sottolinea Lo Meo solo nel nostro Comune gli ex-temporary hanno intrapreso una ingiustificata lotta che non giova certo alla loro causa, che contribuisce ad un ulteriore disappunto nei loro confronti e non agevola, in alcun modo, l'impegno e lo sforzo che le Istituzioni coinvolte stanno profondendo in questi giorni alla ricerca di una soluzione giuridicamente sostenibile".


Non è utile alla causa di questi lavoratori l'irragionevole solidarietà dei lavoratori consortili a tempo indeterminato, concretizzatasi nel loro diniego a svolgere lavoro straordinario per sopperire agli effetti prodotti dalla protesta dei loro colleghi poiché tale situazione finirà per danneggiare indistintamente tutti.

Tali fatti sono stati denunciati ai Carabinieri, alla Guardia di Finanza, alla Procura della Corte dei Conti e al Prefetto.


Purtroppo a sostenere il prezzo più elevato sono i poveri cittadini, costretti a pagare le tasse ed a subire questi gravi disservizi. L'Amministrazione comunale tuttavia ha posto in essere le necessaria attività amministrativa per fare intervenire automezzi ed attrezzature aggiuntive per riportare a normalità il servizio entro la fine della settimana prossima- conclude il sindaco che aggiunge infine:" intollerabile è la pratica di qualche vandalo che da alle fiamme cumuli di immondizia aggiungendo ulteriori disagi e grave danno alla salute pubblica”.

 

 



 

La lettera che pubblichiamo, scritta da Michele Raspanti, titolare della SER.ECO, viene consegnata venerdì mattino  al sindaco Lo Meo, ai consiglieri e agli assessori del Comune di Bagheria. 

Egregio signor sindaco, signori consiglieri e signori assessori, 

La Ser.Eco srl dal 1994 svolge l'attività di raccolta, trasporto e recupero dei rifiuti.

 Nel 2001 ha realizzato il primo impianto di selezione e valorizzazione dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata nel Comune di Cefalà Diana (al centro dell''Ambito Territoriale di competenza del CO.IN.R.E.S.);

 Nel 2009 è entrato in funzione il secondo impianto di trattamento dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata nel comprensorio Bagherese e, precisamente in C/da Cefalà, nel Comune di Santa Flavia (PA).
 Nel corso degli anni la SER.ECO ha presentato diverse proposte al Comune di Bagheria, volte anche a consentire l'utilizzazione degli impianti, che tuttavia non hanno mai avuto positivo riscontro.
Nel mese di marzo di quest'anno la SER.ECO ha presentato al Comune di Bagheria una proposta, da attivare nel rispetto delle procedure di evidenza pubblica, volta ad avviare a recupero i rifiuti raccolti in modo differenziato.

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Tale proposta prevede in sintesi :

1) l'uso in esclusiva al Comune di Bagheria e agli altri Comuni del comprensorio dell' impianto di recupero di Santa Flavia a “km 0”, riconosciuto da tutti i consorzi di filiera del Conai e CDC RAEE, in cui possono essere portati tutti i rifiuti raccolti in modo differenziato senza limiti quantitativi, e quindi non “a peso”; il che equivale a dire non che alla maggiore quantità di rifiuti conferiti corrisponde un maggior costo, ma che maggiore è la quantità di rifiuti conferita e minore è l'incidenza del costo di utilizzo dell'impianto. In buona sostanza la proposta attribuirebbe al Comune quei vantaggi che potrebbero derivargli qualora fosse titolare dell'impianto stesso.

Si consideri che la normativa obbligava i Comuni a raggiungere il 40% di raccolta differenziata già nel 2012 e prevede il raggiungimento del 65% dal 2015.

2) l'impiego di parte della forza lavoro già destinato all'attività di raccolta dei rifiuti

3) il Know How della SER.ECO acquisito in venti anni di attività e cioè sin da epoca antecedente all'entrata in vigore del Decreto Ronchi, la prima disciplina legislativa organica della materia dei rifiuti, tendente ad ottimizzare il recupero dei rifiuti e ad introdurre i primi obiettivi obbligatori per gli Enti Locali di raccolta differenziata.

La suddetta proposta, sommariamente riportata, offrirebbe al Comune la possibilità , al raggiungimento del 40% di raccolta differenziata, di ottenere un risparmio di circa 200/250 mila euro all'anno, rispetto al costo che attualmente sostiene per il trasporto e il conferimento in discarica, fino ad arrivare ad un risparmio di ca. 500 mila euro l'anno.

Il modello proposto è il frutto di una valutazione di buon senso, confermata dalle ultime decisioni della Regione, che da la possibilità al Comune di Bagheria di attivarsi in proprio e avviare subito un cambio di rotta nella gestione dei rifiuti.

Si voleva dare a Bagheria uno strumento ed un modello di gestione da avviare già dal 1 aprile, peraltro apprezzato dagli utenti del comprensorio che giornalmente conferiscono i propri rifiuti recuperabili (vetro, plastica, carta, allumunie etc) e rifiuti ingombranti presso l’OASI ECOLOGICA di Santa Flavia, e anche dalle famiglie e dalle scuole per le attività di formazione ed informazione ed incentivazione (es. “ricicla e vai in bici”, “differenziarti ti premia”, “cicla e ricicla”, e quella in corso, rivolta ai bambini delle quarte classi della Scuola Cirrincione. )

Tuttavia ad oggi, nonostante gli incontri, i confronti e le varie modifiche apportate alla proposta per venire incontro alle richieste del Comune, non è stato inspiegabilmente acquisito alcun reale e concreto interesse del Comune di Bagheria; e ciò peraltro appare davvero singolare nel pieno caos dell'emergenza rifiuti.

Ci si chiede:

1. Perchè non utilizzare un impianto di recupero dei rifiuti già esistente nel proprio territorio?

2. Perchè non valutare con il dovuto interesse una vantaggiosa proposta come quella avanzata dalla SER.ECO?

3. Perchè non fare partire la raccolta differenziata?

4. Perchè rimanere sommersi nella spazzatura?

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Vedere la propria città deturpata e sfregiata in questo modo non può non indignare tutti i cittadini, considerato peraltro il rischio la salute pubblica, quella dei propri cari e dei propri figli!

Da imprenditore del settore poi è ancor più irritante pensare che vi sono tutti gli strumenti (impianti, macchianari, autorizzazioni) per creare dai rifiuti delle risorse, anche di natura economica, piuttosto che lasciarli marcire, prima per strada e poi in discarica, disattendendo tutte le normative ambientali, a discapito della salute pubblica.

Non è piu il caso di continuare a scaricare la colpa sui cittadini sostenendo la mancanza della cultura della raccolta differenziata e delle strutture per poterla avviare. La realtà è ben diversa, ci sono le strutture e i cittadini sono ben disposti a collaborare per la messa a regime del nuovo modello di gestione dei rifiuti.

Viene da chiedersi se manchi una concreta volontà politica per risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti che di contro potrebbe essere affrontato con risultati ottimali mediante soluzioni estremamente semplici, così come accade in molti altri Comuni d'Italia

Con la realizzazione dell'OASI ECOLOGICA, (già nel 2009) la SER.ECO ha creato uno strumento per consentire a Bagheria e ai Comuni limitrofi di divenire la culla di un nuovo modello di gestione dei rifiuti e non più solo città delle ville ma anche "città dell'ambiente"; si voleva creare un polo di eccellenza per le tematiche ambientali., un centro di ricerca per attività di recupero e riutilizzo dei rifiuti/materiali., un centro di educazione ambientale permanente inserito nel circuito dell'istruzione del comprensorio Bagherese, in modo da coinvolgere e sensibilizzare tutta la popolazione studentesca; Si voleva insomma creare un volano che avrebbe portato sviluppo e lavoro (serio e reale) per tanti ragazzi meritevoli e preparati.

Nulla di tutto questo è stato sinora possibile.

Ci si è sempre scontrati con delle realtà politiche e amministrative miopi, che non si sono rese conto che il mondo sta cambiando, che un territorio dove non si favorisce lo sviluppo e' un territorio che non ha futuro.
I tempi nella "vita economica e sociale" ormai sono troppo veloci e non coincidono con quelli lenti e farraginosi della politica.
Non si possono attendere anni per adottare delle scelte strategiche per il bene comune.

La SER.ECO è un'azienda seria, fatta di persone che negli anni si sono messe in gioco e che hanno affrontato notevoli sacrifici per tentare di fare crescere la propria attività, che fino ad ora non hanno lasciato la propria terra , disposte a lottare per portare avanti idee e progetti nell'ambito del proprio campo d'azione.

La SER.ECO ha in cantiere importanti progetti per il futuro di respiro anche sovra comunale, dove potrà impiegare nuove risorse umane e quindi contribuire a ridurre la disoccupazione.

E' ora il caso di abbandonare tutto?

Cosa dire ai cittadini che a tutt'oggi usufruiscono dei servizi dell'OASI ECOLOGICA, e ai bambini che sono impegnati nel concorso di incentivazione di raccolta differenziata?

A questo punto si consegnano le chiavi dell'OASI ECOLOGICA alla cittadinanza bagherese, nella persona del Sindaco che la rappresenta, con la preghiera di farne buon uso, e di assumere il personale della SER.ECO.

A Voi ogni conseguente valutazione.

Santa Flavia 02 Maggio 2013

SER.ECO. SRL  L'amministratore unico Michele Raspanti 

Sin qui la lettera della SER.ECO.

A questa lettera noi vogliamo aggiungere alcuni dati oggettivi e riscontrabili che possono servire anche a far cogliere una dimensione quantitativa del problema. 

A Bagheria vengono  prodotte circa 70 tonnellate di rifiuti al giorno, con una quota procapite di 1,200/1,300 Kg. La grandissima parte di questi rifiuti viene raccolta in maniera indifferenziata e conferita presso la discarica di Siculiana (AG) che dista tra andata e ritorno circa 340 Km. 

Per ogni viaggio di andata e ritorno un autocompattatore che trasporta intorno a 12 tonnellate di rifiuti, consuma circa 135 litri di nafta che al costo di 1.70 euro al litro comporta un costo di circa 230 euro a viaggio.

Per smaltire quindi i rifiuti prodotti sono necessari quindi 5-6 viaggi al giorno degli autocompattatori: il tempo di andata e ritorno si aggira intorno alle 5 ore e mezza - sei ore, con coseguente impegno di personale e usura dei mezzi.

Il costo di conferimento dei rifiuti in discarica ascende a 76 euro per ogni tonnellata di rifiuti conferita.

I cittadini facciano un pò di conti.

La redazione di bagherianews.com
 

E' previsto per oggi l'incontro tra l'assessore regionale all'energia Marino, i sindacati dei lavoratori del Coinres e i sindaci dei comuni aderenti al Consorzio. Come si ricorderà il commissario liquidatore Roberto Celico aveva inviato la lettera di licenziamento ai circa 180 lavoratori ex Temporary, con decorrenza dal 29 aprile del 2013.

L'intervento dell'assessore Marino aveva sospeso l'efficacia del provvedimento sino all'incontro di oggi che dovrebbe servire a fare chiarezza sul futuro di questi lavoratori: peraltro proprio in questi ultimi giorni di aprile per la concomitanza di una serie di circostanze, si sta manifestando l'ennesima emergenza riifuti che, complice il gran caldo, sta creando condizioni di vita insopportabili a Bagheria.

Bisognerà vedere quale posizione nuova porterà l'assessore regionale visto che nei precedenti incontri ha sempre sostenuto che la Regione non ha alcun rapporto nè giuridico nè formale con il Coinres e che quindi non può intervenire, rimandando sempre ai comuni la patata bollente.

Pare che i sindaci di otto comuni, Bagheria, Santa Flavia, Altavilla, Ficarazzi, Villabate, Misilmeri, Baucina, Ciminna abbiano sottoscritto un documento da sottoporre all'assessore, in cui dopo aver segnalato la discutibile legittimità del rapporto di lavoro con gli ex Temporary, lascerebbero uno spiraglio aperto per una futura collaborazione tra i comuni con una società cooperativa, associazione o altro in cui andrebbero a confluire, dopo il licenziamento, questi lavoratori.

Ma è una indiscrezione i cui termini precisi non ci è dato conoscere, anche se si parla molto di raccolta differenziata.

 

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