Brevi

Nell’ultimo week end al 105 STADIUM di Genova si è disputata “THE OLYMPIC DREAM CUP 2015” competizione organizzata dalla Federazione Italiana Taekwondo rivolta alle squadre regionali nelle categorie cadetti A e Juniores.

I Direttori Tecnici della squadra cadetti regionale Fita Sicilia hanno convocato per la competizione atleti delle società bagheresi; Matteo Cammarata categoria -37kg, Gioacchino Maggiore categoria -41kg e Matteo Lo Coco -49kg della Champions Tkd Lo Iacono del M° Francesco Lo Iacono, ed Antonio Amoroso categoria + 65kg dell’Olympic’s Gladiators del M° Filippo Clemente.

Ottimi i risultati per gli atleti che si riconfermano al vertice del panorama nazionale nella loro categoria, Cammarata e Maggiore si fermano alle soglie del podio perdendo ai quarti per un solo punto, mentre per Matteo Lo Coco e Antonio Amoroso che bissa il podio di Jesi la conquista della medaglia di bronzo.

Leggiamo con vivo stupore la dichiarazione (riportata dagli organi di stampa) del Sindaco Cinque con cui, ritornando ad affrontare la questione contrattisti,annuncia che farà una richiesta in autotutela al Ministero dell'Interno e valuterà la possibilità di un ricorso al Tar.

L'Amministrazione Comunale, il Sindaco, l'Assessore al Personale e il Segretario Generale che oggi giungono alla conclusione che la norma sulla tempestività dei pagamenti ( che a detta del Ministero non permette la proroga dei contrattisti) non si applica in Sicilia, in quanto Regione a Statuto Speciale, è la stessa Amministrazione che ha voluto seguire la strada romana quando occorreva, invece,assumere su di sè le responsabilità del caso.

Ancora più grave sarebbe se i dati inviati a Roma contenessero delle inesattezze e delle incongruenze talmente gravi da avere determinato il risultato negativo che conosciamo.

Tale atteggiamento non è tollerabile ed è sintomo di una classe politica palesamente non all'altezza della situazione e che sfugge sempre dalle responsabilità che le competono e dal trarne le dovute conseguenze.

Daniele Vella, direzione regionale Partito Democratico.

Comitato d’emergenza civica #Bagheriainpiazza

Natura e scopo del Comitato

Da troppo tempo ormai la Città di Bagheria, nonostante i fasti del passato, è caduta in un baratro di incuria, sporcizia, inciviltà, e mancanza di ogni tipo di decoro, sicurezza e vivibilità.
La cattiva gestione della res publica da parte delle amministrazioni passate e la palese difficoltà di quella attuale sono alla base di tanti, oggi troppi, problemi di natura amministrativa ed economica che si riversano, non soltanto sull’invivibilità quotidiana del territorio, ma al contempo causa di un vertiginoso aumento di costi che ricadono sui soli cittadini senza che a ciò corrisponda, di contro, la garanzia del ben che minimo servizio.
Il protrarsi di questa situazione ha avuto, purtroppo, il peggiore effetto di abituare i cittadini a tale stato di degrado ed accettare incondizionatamente il loro incolpevole declassamento a cittadini di “Serie Z”.
Proprio per questo motivo, un gruppo di cittadini ha deciso di costituire il Comitato di emergenza civica #Bagheriainpiazza, al fine di smuovere le coscienza dei Bagheresi che, senza bandiere e senza frammentazioni, uniti dall’appartenenza ad una città di cui sono degni ed onesti cittadini, gridino a gran voce il rispetto dei propri diritti a vivere una città normale.
Il Comitato, così costituito, ha l’obiettivo di convogliare l’interesse e le idee di tutte le categorie sociali presenti sul territorio: lavoratori, liberi professionisti, imprenditori, parrocchie, sindacati, scuole, associazioni di categorie, commercianti, così da potere programmare non soltanto una manifestazione di dissenso all’attuale stato di abbandono ma, soprattutto, possibili soluzioni sulle quali confrontarsi con l’Amministrazione Comunale, prima interlocutrice e presidio istituzionale della cittadinanza.

Le questioni e i problemi individuati

Non c’è bisogno di particolari indagini per prendere atto di ciò che oggi rappresenta la gran parte dei problemi di Bagheria: sporcizia, incuria, degrado, discariche a cielo aperto, inesistente manutenzione della rete stradale, idrica e fognaria, non sicurezza delle strutture pubbliche e delle scuole, assenza dei più elementari principi di rispetto delle regole, mancanza di sicurezza pubblica.
A tali palesi problemi si aggiunge un arresto dell’amministrazione attuale, la quale non riesce a dialogare con le altre forze politiche, con le proprie dirigenze, con le Forze di Pubblica Sicurezza poste a presidio del territorio, nonché con le altre Istituzioni ad essa sovraordinate con le quali il coordinamento risulta necessario per la risoluzione di molti problemi locali; non di minore importanza la mancanza di qualsiasi forma di confronto con la comunità cittadina. 

Proprio per tali ragioni, i membri del Comitato, dal giorno della propria costituzione hanno incontrato i rappresentanti di Associazioni, Parrocchie, Sindacati, Forze dell’Ordine, Commercianti, Scuole, al fine di raccogliere tutte le singole problematiche che questi gruppi, rappresentativi di diversi esigenze sociali, affrontano quotidianamente e per i quali hanno, con estremo favore, deciso di collaborare con il Comitato per il raggiungimento dei propri obiettivi.

Gli obiettivi del Comitato

L’obiettivo primario del Comitato è quello di dire “BASTA” al grado d’inciviltà in cui oramai i Bagheresi vivono, nonché ai continui e pretestuosi scontri tra organi istituzionali che si ripercuotono negativamente sui cittadini, le sole vittime di questo indecoroso spettacolo.

Per fare ciò si è compreso essere necessario, innanzitutto, svegliare le coscienze intorpidite della cittadinanza e farle recuperare quel senso civico di cui è in possesso, purtroppo, da troppo tempo, assopito nella più totale rassegnazione.

Proprio per questo motivo, il Comitato si pone quale obiettivo quello di portare la cittadinanza tutta in piazza, per una grande manifestazione collettiva, pacifica, civile, senza bandiere, senza simboli di partito, per lanciare l’importante messaggio che Bagheria è stanca di non essere una città “normale”.

La manifestazione non avrà carattere antipolitico, si rivolgerà all’attuale Amministrazione Comunale, al fine di chiedere un confronto, costruttivo, di vicendevole scambio di idee e proposte, per la soluzione programmatica dei problemi, tramite auspicati tavoli tecnici.

 Ed infatti, il lavoro del Comitato non intende fermarsi alla proclamata manifestazione di piazza ma proseguirà con l’analisi specifica dei problemi sopra indicati: ci si propone di monitorarli, analizzarli e studiarli, anche grazie all’ausilio di esperti e consulenti, spinti dalla voglia di migliorare la propria Città.

Si spera, infatti, che l’attività del Comitato possa essere da stimolo all’attuale Amministrazione chiamata a dare delle risposte ai cittadini e ad utilizzare il proprio ruolo ed gli strumenti istituzionali di cui è dotata per portare le istanze dei cittadini agli Organi Regionali, Prefettizi e Ministeriali e richiederne il relativo intervento.

Patrizio Cinque, sindaco di Bagheria, ha firmato, stamani, 2 ordinanze che riguardano il decoro urbano: stop al volantinaggio selvaggio e alla vendita di bevande in bottiglie di vetro. 

Con la numero 23 del 13/04/2015 si regolamenta la distribuzione pubblicitaria vietando a tutte le attività commerciali di effettuare pubblicità su tutto il territorio comunale per mezzo di volantinaggio e affissione di manifesti pubblicitari negli spazi non consentiti come: pali dell’illuminazione pubblica, segnaletica stradale, su alberi e qualsiasi tipo di supporto murale presente in città. Al contempo vigerà da oggi il divieto di distribuire su tutto il territorio cittadino volantini, opuscoli, flyers e manifesti pubblicitari lasciandoli sotto i portoni di accesso degli edifici, nei portoni o negli spazi antistanti alle abitazioni private. Non si potranno neanche distribuire tali materiali promozionali agli automobilisti agli incroci delle strade, così come non potranno essere lanciati sul territorio. La distribuzione dei volantini potrà essere effettuata solo porta a porta e nelle apposite cassette postali o negli spazi condominiali adibiti alla raccolta della pubblicità.

La distribuzione del materiale pubblicitario dovrà avvenire mediante richiesta scritta al Comando della Polizia municipale entro 5 giorni prima dell’avvio dell’attività pubblicitaria; nella domanda dovrà essere indicato il periodo in cui si intende fare pubblicità, il percorso dove si effettuerà e copia del pagamento del tributo. L’autorizzazione ricevuta dovrà essere esibita da chi effettuerà la distribuzione ad eventuali controlli.

Fanno eccezione le comunicazione veicolate da associazioni senza scopo di lucro e di propaganda politica fermo restando che queste avvengano con consegna a mano, una copia per persona.

Pesanti le sanzioni: Per le imprese e le società che traggono beneficio dalla distribuzione selvaggia dei manifesti pubblicitari: la multa va da 206 a 1.540 euro. Per il personale che diffonde manifesti pubblicitari, la sanzione va da 25 a 500 euro, oltre al rimborso economico per il ripristino del decoro urbano.

Con l’ordinanza n. 24 si fa divieto di vendita di qualsiasi tipo di bevanda se contenuta in bottiglia di vetro per tutti quegli esercenti che svolgono attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande.

Con questa ordinanza non si è voluto solo porre un freno a chi lascia per strada cocci di vetro ma anche per evitare che si registrino episodi di schiamazzi trascesi a fatti che hanno comportato danni a cose e persone a causa dell’utilizzo di mezzi contundenti, quali bottiglie ed oggetti in vetro abbandonati in strada, che in caso di rottura rappresentano un pericolo per la pubblica incolumità; L’abbandono, nei pressi dei rivenditori, di bottiglie di vetro ha aumentato il degrado urbano con conseguente aumento dei costi per I’Ente e per la comunità per lo smaltimento e il mantenimento dell’igiene pubblica a livelli decorosi.

In questo caso le trasgressioni saranno punite con una sanzione che oscilla da 25 a 500 euro.

Abbiamo ricevuto dal Ristorante 'I Buzzini' una richiesta di pubblicazione di un comunicato sulle notizie circolate stamane, che integralmente pubblichiamo.

A parziale smentita di quanto scritto e pubblicato in data odierna nell’articolo come da intestazione (il riferimento è al Giornale di Sicilia), ci preme precisare che ad oggi nessuna ordinanza di demolizione risulta essere stata notificata alla nostra ditta dal Comune di Casteldaccia e che, la scrivente impresa, nella qualità di affittuaria dell’immobile in oggetto, esercita regolarmente la propria attività di ristorazione.

Vogliamo inoltre aggiungere che nessuna attività è stata da noi intrapresa abusivamente, tant’è che il gazebo ove è esercitata l’attività de “I Buzzini” è stato realizzato dai precedenti affittuari previa acquisizione dei titoli autorizzativi richiesti dalla legge e che il rispettivo canone d’affitto è stato da noi puntualmente pagato ai proprietari dell’immobile, così come da regolare contratto.

Precisiamo, infine, che anche in caso di eventuali atti futuri che possano ostacolare il regolare esercizio della nostra attività imprenditoriale, ci riserviamo di agire innanzi le competenti Autorità giudiziarie per fare valere la loro illegittimità.

Il titolare de “I Buzzini”  Ingenio Filippo

 Il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque, relativamente alla questione che riguarda i 31 lavoratori precari (art. 25 Legge regionale 21/2003) a contratto a tempo determinato, ritiene che la questione non sia del tutto chiusa.

L’amministrazione comunale infatti è di parere differente rispetto a quanto espresso dal Ministero che ha bocciato la proroga dei 31 contratti.

E’ nota infatti la decisione della Commissione della direzione centrale per gli Uffici territoriali del Governo e per le Autonomie locali del Dipartimento degli affari interni e territoriali del Ministero dell’Interno, che non ha autorizzato la proroga dei contratti, lo scorso 26 marzo, a seguito del mancato rispetto del parametro relativo alla tempestività dei pagamenti.
Secondo l’amministrazione comunale infatti la norma sulla tempestività dei pagamenti non si applica alla Sicilia, regione a Statuto speciale, sino a quando essa non legifera in materia (art. 50 bis DL 66/2014 e Legge 89/2014) – spiega il sindaco Cinque – e la Regione Siciliana non ha ancora legiferato.

“Mi sono confrontato con il segretario generale Eugenio Alessi e con l’assessore alle Risorse Umane, Maria Laura Maggiore i quali condividono questa interpretazione” – spiega Cinque che aggiunge: “faremo una richiesta, in autotutela, al Ministero dell’Interno, oltre a considerare eventuali azioni davanti al TAR (tribunale amministrativo regionale) sia per tutelare il Comune che il personale contrattista”.

In merito alle notizie circolate relativamente ad errori commessi dagli uffici nel misurare il parametro “Sono certo che gli uffici abbiano fatto i calcoli con attenzione, qualora dovessimo riscontrare errori, non mancheremo di prendere i giusti provvedimenti – conclude il sindaco – sarebbe più facile semmai aspettarsi che il dato possa essere addirittura peggiore, d’altronde siamo in dissesto, con un Comune che ha avuto ed ha notevoli crisi di liquidità, tali da ritardare il pagamento dei creditori”.

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La Ecogestioni, azienda bagherese, iscritta nella White List presso la Prefettura di Palermo, tra le aziende abilitate a gestire il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, anch'essa invitata a presentare un'offerta per la gestione del servizio a Bagheria, ha presentato richiesta di accesso agli atti del procedimento per l'affidamento del servizio, oltre ad una istanza di riesame o annullamento dei relativi provvedimenti.

La Ecogestioni avrebbe ricevuto la mail, oltre l'orario di chiusura degli uffici, e in solo due ore di tempo avrebbe dovuto rimodulare l'offerta di 500.000 euro al mese.

L'azienda ha inviato la rimodulazione della propria proposta nella mattinata del giorno successivo alla ricezione, e stando ai risultati non è stata presa in considerazione.

Non si può  escludere che la proposta della Ecogestioni potesse essere anche più conveniente per l'amministrazione rispetto a quella della Tech Servizi.

 

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