Hanno trascorso una festa di S. Giuseppe lietamente e nel clima familiare dell' "Associazione Gruppo di preghiera Maria Immacolata" di Casteldaccia circa 200 anziani soli o meno abbienti, di cui 44 provenienti dalle sedi aggregative di Brancaccio e Falsomiele del "Centro Padre Nostro" di Palermo, guidati dalla responsabile Azioni sociali Grazia Pernice, 50 dalle suore di piazza Magione di Palermo guidati dal volontario Paolo Sinagra, e gli altri segnalati dagli assistenti sociali dei Comuni di Palermo, Bagheria, Casteldaccia e Altavilla Milicia.
Accompagnati nella "cittadella dell'Immacolata" di Casteldaccia su pullman messi gratis a disposizione dall'Anav Sicilia e su tre pullmini dell'associazione, gli anziani, ricevuti dal sindaco di Bagheria Biagio Sciortino, dal fondatore del Gruppo di preghiera, Pino Lo Giudice, e dal presidente Francesco Paolo Argo, hanno avuto consegnati i "pani benedetti" e icone di San Giuseppe e hanno partecipato alla Santa Messa, concelebrata dal padre redentorista di Messina, Alessandro Polizzi, che si è formato spiritualmente presso il Gruppo di preghiera, e da p. Salvatore Lo Conte dei gesuiti di Casa professa.
L'omelia è stata incentrata sull'invito a tutti a "essere giusti e ad avere fiducia in Dio, sull'esempio di San Giuseppe".
Il pranzo, cucinato e servito da 50 volontari del Gruppo di preghiera, ha visto sulle mense ben imbandite antipasto all'italiana, pasta con sarde, lacerto con piselli, insalata mista, frutta e le immancabili "sfinge di San Giuseppe".
Nel pomeriggio l'animazione a cura degli artisti del trio "The Fresh Show", che si sono esibiti gratis.
"Anche quest'anno - ha commentato Paolo Argo - la provvidenza e la generosità dei benefattori e un contributo di 500 euro del sindaco di Altavilla Milicia, Francesco Camarda, e del presidente del Consiglio comunale Nino Parisi, hanno reso possibile organizzare questa giornata, che è un ‘omaggio alla senilità' e un riconoscimento ai nostri anziani".
Pino Lo Giudice, con la moglie Concetta, ha ricordato che "elementi fondamentali della nostra associazione sono la carità, il perdono, il volersi bene, il sacrificio per il prossimo. Io che da bambino ho mangiato nell'immondizia e ho indossato vesti usate gettate per strada da altri, ogni giorno mi batto per offrire ai nostri anziani meno fortunati tavole ben imbandite e abiti nuovi".
MICHELE GUCCIONE