Brevi

C'erano Audi e Mercedes, tutte rigorosamente con uno specchietto rotto. Erano proprio le auto più costose ad essere danneggiate, alcune riportavano il vetro spaccato, altre il supporto spezzato a metà. Elementi "tipici" sui mezzi di chi cerca soldi facili e tenta, spesso riuscendoci, la "truffa dello specchietto", mettendo in scena un finto incidente con il malcapitato, che si trova a sborsare anche centinaia di euro temendo conseguenze peggiori.

I proprietari dei mezzi in questione sono stati individuati da polizia, guardia di finanza e polizia municipale in un'area di parcheggio che si trova dalle parti del velodromo dello Zen, dove ieri pomeriggio le forze dell'ordine hanno effettuato un nuovo Controllo Integrato del Territorio.

Tutte le persone presenti sono state identificate e tutti i veicoli, oltre ad avere uno degli specchietti rotti, sono stati trovati sprovvisti del tagliando assicurativo. Gli agenti, insospettiti, hanno eseguito un minuzioso controllo accertando che i proprietari risultavano avere precedenti per la truffa dello specchietto, colpi messi a segno in varie zone della Sicilia e d'Italia.

 

da livesicilia.it

Ieri mattina intorno alle 08.00 circa, un sottufficiale dell’Arma, in servizio presso il 12^ Battaglione Carabinieri Sicilia, mentre era bordo della propria autovettura e si stava recando in caserma, nel transitare in via Albimonte, all’altezza dell’incrocio con via O. Antinori, notava una Opel Corsa parcheggiata in modo anomalo a bordo della carreggiata, con lo sportello lato guida spalancato.

Avvicinatosi per controllare meglio, notava all’interno del mezzo, seduto lato guida, un uomo anziano piegato su un fianco ed in stato di totale incoscienza.

Resosi conto immediatamente, grazie alle sue nozioni di pronto soccorso apprese per aver frequentato il corso BLSD, che si sarebbe potuto trattare di un infarto, portava di peso l’uomo fuori dall’abitacolo avendo cura di farlo distendere, su di un tappetino che prendeva dal vano bagagli della propria macchina, allo scopo di isolare il corpo dalla strada.

Il Carabiniere, quindi, iniziava a praticare il massaggio cardiaco all’infartuato chiedendo ad una persona avvicinatasi, di chiamare il 118 dandole anche istruzioni su cosa dire ai sanitari.

Dopo pochi minuti giungeva l’ambulanza con il medico del 118 che dopo aver preso in consegna l’uomo, continuava a praticargli il massaggio cardiaco, mettendo in atto tutte le pratiche di rianimazione all’interno dell’ambulanza.

Lo stesso medico si complimentava con militare, giudicando il suo intervento non solo eccellente sotto il profilo professionale, ma anche provvidenziale per poter tenere in vita un uomo che altrimenti non si sarebbe potuto salvare, ricevendo anche il plauso delle persone che assistevano all’evento e soprattutto il caloroso e commosso ringraziamento dei familiari giunti sul posto.
La persona interessata, un palermitano classe 1952 è attualmente ricoverata presso l’Ospedale Civico di Palermo nel reparto di anestesia e rianimazione

Il Generale di Corpo d’Armata Tullio DEL SETTE, Comandante Generale Dell’Arma dei Carabinieri, ha chiamato il militare complimentandosi per l’intervento meritorio di apprezzamento.

da blogsicilia.it

 

A tutta la cittadinanza,

Visto il riscontro positivo manifestato dai cittadini bagheresi, in occasione del primo incontro del 19/02 u.s., si comunica che il Comitato di Emergenza Civica #Bagheriainpiazza si riunirà sabato 28 febbraio, per la stesura del documento programmatico, l' organizzazione e la calendarizzazione delle proprie attività future.

Il Comitato di emergenza civica #Bagheriainpiazza
 

Sulla Scuola Bagnera come Pd pronti a fare l'impossibile per salvare il finanziamento di € 358.000 euro per ristrutturare l'edificio. Da troppo tempo la comunità scolastica del Bagnera aspetta un intervento di radicale manutenzione. 

Lo dico non solo da segretario del PD ma anche da genitore di due bimbi che frequentano la scuola e da ex alunno. Non serve avvitarsi nelle sterili polemiche, non occorre dimostrare di chi è la colpa, occorre sbracciarsi tutti, per evitare che l'ennesimo finanziamento venga perduto. 

È chiaro che quando il MIUR ha affidato ai dirigenti scolastici la responsabilità di gestire appalti per centinaia di migliaia di euro, cioè di fare un lavoro fuori dalle proprie competenze professionali, ha caricato loro di responsabilità nuove e ulteriori alle quali non erano abituati.

Ma in questo, come sta avvenendo da altre parti d'Italia, occorre che l'ente locale stia vicino al dirigente scolastico, lo sostenga attraverso l'ufficio tecnico comunale in tutte le fasi del procedimento amministrativo, lo incoraggi nei momenti più difficili. Insomma scuola e comune devono condividere responsabilità e devono sostenersi reciprocamente ogni giorno per conseguire un obiettivo importante.

Dagli interventi degli ultimi giorni pare invece che le due istituzioni siano contrapposte armate per stabilire chi ha le carte più a posto. È chiaro che genitori, alunni e docenti non sono interessati al fatto che dirigente, assessore e capo UTC si siano scritti tremila lettere, abbiano fatto duecento riunioni e cento incontri; a noi interessa che la scuola venga ristrutturata e i bambini finalmente possano vivere in un ambiente sicuro e accogliente.

È chiaro che se il finanziamento si perderà la responsabilità finale ricadrà sull'amministrazione comunale, che non ha trovato il modo di assistere la scuola, di non farla sentire sola in questo percorso, preferendo la "politica delle carte a posto" a quella del dialogo e della responsabilità.

Come Pd, lo diciamo per l'ennesima volta, nonostante gli insulti che ogni giorno ci vengono rivolti anche gratuitamente, come quello ultimo dell'assessore Rosanna Balistreri al sottosegretario Davide Faraone, noi siamo disponibili a fare la nostra parte per evitare di perdere il finanziamento. L'amministrazione ammaini le bandiere del Movimento 5 Stelle e decida di rappresentare non solo una parte politica ma un'istituzione.

 

E’ stato presentato il progetto per garantire l’accesso all’arco azzurro in zona Mongerbino. Un altro importante passo è stato compiuto ieri, 25 febbraio 2015, verso la valorizzazione e l'apertura al pubblico del belvedere panoramico sulla roccia del famoso Arco azzurro.

Dopo la stipula del contratto definitivo per l'acquisizione di una particella e del diritto di passaggio stipulato lo scorso 10 settembre, con cui il Comune è entrato in possesso delle chiavi, è stato presentato alla soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali di Palermo il progetto per la realizzazione di quelle importanti opere che garantiranno un'agevole accessibilità al sito e che consentiranno di poter organizzare in tutta sicurezza eventi e visite guidate.

"Ho personalmente depositato il progetto, rappresentando l'urgenza dell'autorizzazione di competenza per far si che entro l'estate il sito sia pienamente fruibile” – a dichiararlo l’assessore all’Urbanistica Luca Tripoli – “L'arco azzurro, conosciuto a livello internazionale, presto potrà essere fruito da tutti i cittadini bagheresi e dai turisti che vorranno visitarlo".

Sembrano operazioni semplici ma dietro invece ci sono prassi burocratiche lunghe, permessi da richiedere, verifiche da fare, oltre alle questioni del diritto di acceso” – evidenzia il sindaco Patrizio Cinque “ma pare che finalmente, dopo anni di immobilismo ci sia stata un’accelerata e, sull’arco Azzurro, siamo in dirittura di arrivo. Auspico che anche questa bellezza naturalistica possa presto essere fruita e volano di sviluppo per condurre nuovo turismo a Bagheria".

Fonte  Ufficio Stampa del comune di Bagheria

Il presidente del Consiglio Comunale della Città di Bagheria Claudia Clemente, comunica che è stato convocato nell'aula consiliare "Antonio Gargano" del Palazzo della Città, il Consiglio comunale in seduta straordinaria ed urgente e in adunanza pubblica per venerdì 27 febbraio alle ore 11.30.

All'O.d.G. un solo punto: Affidamento temporaneo ed emergenziale del serizio idrico integrato all'AMAP SpA

I militari del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Messina hanno sventato il tentativo di alcuni pregiudicati della provincia  di vendere, dopo averlo acquistato in Romania, un bambino di 8 anni ad una coppia della zona, che ha pagato 30.000 euro per entrare in possesso del minore, invece di seguire la regolare procedura della richiesta di adozione.

L'indagine si è dipanata tra la Sicilia, la Toscana, dove uno dei fermati poteva vantare appoggi, e la Romania. Gli 8 fermati si trovano ora tutti in carcere, in attesa di essere interrogati dal magistrato.

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