Il sindaco chiede la convocazione di un consiglio comunale urgente sulla gestione servizio idrico

Il sindaco chiede la convocazione di un consiglio comunale urgente sulla gestione servizio idrico

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La proposta dell’amministrazione è quella di autorizzare l’Ato 1 Palermo ad affidare, in via transitoria ed emergenziale, la gestione del servizio idrico integrato ad AMAP Spa, ciò al fine di assicurare la gestione del servizio nei 42 Comuni che in caso contrario resterebbero senza servizio sino al 30 settembre 2015 che è il termine perentorio previsto dalla legge 164/2014 entro il quale il servizio si affiderà al gestore unico.

La proposta prevede inoltrer di affidare ad AMAP, sempre in via emergenziale, il ramo di azienda della curatela del fallimento dell’APS spa (Acque Potabili Siciliane), che sino ad ora ha assicurato il servizio idrico per evitare interruzioni.

Tale soluzione, momentanea, appare essere l’unica percorribile sebbene da definire; nelle more dell’approvazione di una legge regionale di riordino del servizio idrico integrato che sia compatibile con le norme che sulla gestione del dissesto, si dovranno stabilire regole certe per la gestione del servizio, mediante approvando lo statuto e la convenzione di gestione per l’affidamento definito del servizio aidrico integrato ad AMAP, secondo uno schema predisposto in accordo tra gli Enti che faranno parte della compagine sociale di AMAP.

La proposte prevede anche che il sindaco pro-tempore sia autorizzato ad acquisire una partecipazione nella compagine di AMAP, mediante la sottoscrizione di azioni, quantificate nel valore nominale di 1 euro ciascuna.

L’impegno è quello di concedere ad AMAP entro il 30 aprile 2015 la gestione unica del servizio integrato.

Nella proposta si indica anche di voler garantire i livelli occupazioni di coloro che già lavorano in APS e si dà mandato alla dirigente del settore di predisporre gli atti per l’impegno di spesa per l’acquisto delle azioni.

Proposta che va al vaglio del Consiglio comunale con questa richiesta di convocazione urgente proposta dal sindaco.

Andare verso Amap” – ha affermato Patrizio Cinque – appare indubbiamente un percorso in grado di garantire il fatto che l’acqua debba essere pubblica e quindi gestita da società o enti gestori pubblici, quindi Amap potrebbe essere il primo passo verso quello che chiede, da mesi, il M5S, ma tutto ciò deve essere fatto con chiarezza”

“I Comuni – ha detto Fabio Atanasio – devono avere un ruolo nella governance di Amap, avendo garanzie e certezze sul fatto che i servizi garantiti alla città di Palermo siano i medesimi ed alle stesse condizioni per i nuovi comuni aderenti. Chiediamo solo chiarezza.”

“Qualsiasi ragionamento che si deve fare e che introduce oneri di spesa all’interno del bilancio comunale non deve prescindere dal fatto che Bagheria è, ed al momento resta, un Ente in dissesto, con tutte le conseguenze del caso legate alla legge”, ha affermato l’assessore al bilancio Maria Laura Maggiore.

“Il nostro obiettivo – ha concluso il sindaco – è continuare a garantire ai cittadini bagheresi l’espletamento di un servizio primario, come quello dell’erogazione dell’acqua e che questo servizio sia garantito da un gestore pubblico, ma dobbiamo anche garantire agli stessi cittadini che ciò avvenga senza che questo rappresenti un salto nel buio per la nostra città e che non si cerchi di sfruttare una situazione chiaramente emergenziale per altri scopi”. 

ufficio stampa comunale