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Il presidente Zamparini ha ingaggiato Christian Panucci, per ricoprire il ruolo di "team manager". - "Sarà lui a curare i rapporti fra la squadra, lo spogliatoio e la società"- afferma lo stesso presidente.

Quello di Panucci sarà un ruolo importante che interesserà tutta l’area tecnica andando dal rapporto diretto con la squadra alle scelte di mercato in tandem con Luca Cattani. Il presidente Zamparini ai microfoni di Radio Radio ha dichiarato : "L'ho scelto per via della sua esperienza, della sua competenza e della lucidità che mostrava nell'attività di opinionista a Sky.

Si è svolto tutto molto velocemente, lui ha accettato subito e collaborerà come Team Manager, Cattani rimarrà l'uomo mercato del Palermo». La scelta del presidente è stata subito condivisa e apprezzata dai tifosi davanti all'emozione che, anche la sua espressione da duro, il dirigente del Palermo nel suo primo giorno ha lasciato trapelare.

"Dire che sono emozionato è poco e al Presidente va il mio ringraziamento per la fiducia. La sua è stata una telefonata inaspettata, pensavo di rimanere a Sky ancora per diversi anni, ma la prospettiva di lavorare a Palermo è stata una grandissima cosa. Immaginate l´emozione nel momento in cui ho ricevuto questa telefonata".

"Comincio questa nuova esperienza con grande entusiasmo, sperando di rendere tutti contenti del mio operato" afferma il nuovo team manager. Prima di accettare lo stesso Panucci racconta di aver avuto la benedizione di Fabio Capello: "Quando si è presentata questa occasione ne ho parlato con Mister Capello, con lui ho un rapporto splendido".

Mi ha consigliato di venire a Palermo, avendo grande stima per la piazza siciliana. Lui mi ha detto: non ci pensare nemmeno un momento perché può essere una grande esperienza per te". In attesa i vedere all'opera l’ex difensore di Milan, Real Madrid e Roma nei panni di team manager, i tifosi palermitani non smettono di sognare.

Chissà se in ottica arabi e nuovi mezzi economici, uno dei nomi venuti a galla per la futura panchina del Palermo potrebbe essere proprio Fabio Capello citato per primo dall´esperto di mercato, Ernesto Bronzetti.

 

                                                                                                                                                                      Roberta Oliva

La sconfitta interna della scorsa settimana contro la Futsal Battiati ha lasciato il segno, soprattutto nella testa dei calciatori biancorossi. La trasferta di Gela, complicata già di suo, si è trasformata in un'utopia per la squadra bagherese, priva sia di motivazioni che, come non bastasse, di uomini. Mineo, infatti, deve rinunciare per squalifica a Scianna, Piero Fricano e Tripoli, all'infortunato D'Angelo e agli indisponibili Riesi, Terranova e Fava.

Il tabellino finale di gara segna la vittoria, ampiamente meritata, dei padroni di casa per 6-2, con Speciale e Losanno i marcatori per gli ospiti. Questa sconfitta dà l'occasione a mister Mineo di delineare in lungo e in largo la stagione fini qui disputata dai propri ragazzi, analizzando passo per passo gli alti e i bassi che non hanno permesso al Sant'Isidoro di lottare ad armi pari per i play-off.

“Sono amareggiato per quello che non siamo riusciti a ripetere. Non tanto in termini di punti ma quanto in termini di prestazioni. Mi dispiace per i nostri tifosi e mi dispiace per la società, ma sapevamo sin dal principio che ripetere il campionato trionfale dello scorso anno sarebbe stata impresa ardua. Affermarsi è un conto, confermarsi è un altro”. Non cerca alibi l'allenatore del Sant'Isidoro Marco Mineo, il quale riesce anche a fare un'analisi delle avversarie che si sono ben distinte durante la stagione: “Penso che qualitativamente il campionato sia migliorato rispetto a quello passato. Melilli e Viagrande hanno fatto degli investimenti seri, lo stesso Battiati, con innesti mirati, ha migliorato di molto la propria squadra”.

Infine, parole di rammarico per un girone d'andata gettato alle ortiche e per un futuro tutto da decifrare: “Noi, invece, potevamo e dovevamo far di più nel girone di andata. Ma di questo mi assumo le mie responsabilità perché dovevo trovare delle soluzioni prima di compromettere del tutto la stagione. Ai ragazzi non posso rimproverare nulla, si sono dimostrati grandi per tutta la stagione e il mio giudizio non muta per una partita fatta male o per un periodo brutto. Questo gruppo ha tantissime qualità morali che per me sono più importanti di molte altre cose. Per me è un onore allenare questo gruppo, così come è un’onore lavorare per questa società, che mi ha messo a disposizione tutto per fare bene. Il futuro? Non lo so, c’è ancora un mesetto. Lavoreremo per fare bene, poi vedremo il da farsi. Magari qualcuno non è contento del mio lavoro e vorrà intraprendere altre strade, io sono comunque con la coscienza a posto. Ho sempre dato il massimo per questa società e continuerò a farlo. In 5 anni sono riuscito a trasmettere dei valori importanti ai miei ragazzi che valgono molto di più dei risultati. Magari per qualcuno non è così, chi lo sa”.

Salvatore Orifici
 

Bagheria – Uno sprecone Bagheria, complice una terna arbitrale scandalosa che non riusciva a tenere a bada gli atleti che per ben due volte vanno vicini alla rissa, si vede superare in casa dalla Ciappazzi. 

Al 75’ con il Bagheria in vantaggio non veniva ravvisata la netta posizione di fuorigioco di Iuculano che ribadiva in rete una respinta di Vasta, pareggiando la rete lampo di Ferrito che con un tiro cross lasciava di stucco Lo Bianco in apertura.

Al 92’ invece Cagigi S., persa la palla si lasciava cadere, e l’arbitro regalava la punizione che Iuculano trasformava con la complicità della barriera.

Dunque il Bagheria perde l’occasione di agguantare la Tiger, sconfitta a domicilio dall’Igea, e deve fare il mea culpa per le occasioni non sfruttate.

Le più clamorose al 10’ con Greco che a tu per tu con Lo Bianco calciava alto ed al 70’ con Correnti che su angolo costringeva il portiere a salvarsi in extremis. Al 34’ e 35’ Ferrito ci provava due volte ma era impreciso.

Gli ospiti solo al 37’ con La Rosa andavano vicini alla rete ma il diagonale finiva fuori.

Il Bagheria nella ripresa tentava più volte di pervenire al raddoppio ma spesso vedeva le sue azioni bloccate da segnalazioni di fuorigioco inesistenti.

Ora il Bagheria è atteso dal ritorno di Coppa Italia con lo Strasatti per accedere alle semifinali, si parte dall’uno a zero dell’andata.

Città di Bagheria 1
Ciappazzi 2

Città di Bagheria:Vasta, Lo Coco, Ballarò, Aiello, Correnti, Licari, Graziano, Lipari, Greco, Ferrito, Giordano. All. G. Rinaudo
Ciappazzi: Lo Bianco, La Rosa, Kumanagu, Cagigi G. (56’ Liuzzo), Giaimo, Pontillo (75’ Cipriano), Donato (50’ Iuculano), Leone, Cagigi S., Rizzo, Rottino. All. Nardi
Arbitro: Bonomo di Marsala – ass.nti Salute e Pintus (Cl)
Marcatori: 1’ Ferrito; 75’ e 92’ Iuculano
Note: pochi spettatori presenti. Ammoniti orrenti, Lipari e Ferrito del Bagheria. Espulso Iuculano al 93’

Giulio Galioto 

Le Aquile Bagheria, unico sodalizio sportivo palermitano presente nel panorama calcistico femminile nazionale, dopo la brillante vittoria del campionato di Serie B della passata stagione, sta ben figurando anche nell’attuale campionato nazionale di SERIE A2.

La compagine bagherese attualmente occupa la 4^ posizione in classifica con 28 punti, frutto di 9 vittorie, 1 pareggio e 5 sconfitte, 33 goal fatti e 20 subiti, che hanno fatto della squadra guidata da SCALIA una delle protagoniste del girone insieme al NAPOLI, alla RES ROMA e al CAPO D’ORLANDO. Ceduto in estate il portiere PIPITONE alle avversarie della RES ROMA, è toccato a PIRO, VARIA, GAMMICCHIA E RAVVOLGI, insieme ad un gruppo di giovanissime atlete affrontare la dura realtà della serie A2. 

Al team storico si sono aggiunte in corsa l’estremo difensore GIUSI SCOZZARI (ex Marsala e Ludos) e l’esterno sinistro GABRIELLA SETTECASI (ex Marsala), entrambe agrigentine. Nonostante i risultati negativi delle ultime tre giornate che hanno visto sfuggire il 2° posto che sarebbe valso l’effettuazione dei play off promozione, mister SCALIA “è soddisfatto dei risultati finora ottenuti dalle sue ragazze, che senza non poche difficoltà stanno disputando un campionato, eccezionale.” Se si pensa che senza alcun aiuto economico di nessun ente, congiuntamente all’assenza totale di sponsorizzazioni, la squadra bagherese precede blasoni di altra categoria come CAPO D’ORLANDO (l’anno scorso in A), ACESE e BARI, ci si può rendere conto del notevole risultato sportivo fin qui conseguito.

Domenica scorsa intanto, le AQUILE BAGHERIA si sono imposte per 1-0 nel derby contro l’ACESE, con un gran goal di MARIA VARIA, giunta alla quindicesima marcatura stagionale.

Nelle restanti 5 gare si tenterà di confermare l’attuale posizione di classifica e di lanciare nella mischia qualche giovane promettente, con la speranza che si trovi nel prossimo futuro qualche imprenditore in grado di investire nel calcio femminile, altrimenti questa realtà calcistica rischia di sparire definitivamente dalla scena.
 

FRANCESCO FORLEO

 

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