Vogliamo tornare sul tema degli asili nido perché è quello che sottende una "filosofia" di fondo dell’attuale amministrazione che a nostro avviso è specchio di una linea politica inaccettabile e comunque fuorviante rispetto alla vera radice dei problemi.
Vi risparmiamo le considerazioni già fatte da altri e suggerite dal buonsenso: a partire dalla fattura di 1.000.000 di euro mensili per il Coinres, Consorzio in cui ci sono liquidatori che pare non abbiano nessuna urgenza di liquidare il mostro, anzi se possibile di tenerlo in vita il più a lungo possibile, in un sorta di sospetto accanimento terapeutico
Di fronte a personale in palese esubero, almeno questo è quello che sostiene l’amministrazione, ed in parte assunto illegittimamnete e questo lo dicono sinora le sentenze della Magistratura, a stipendi contrattualmente largamente superiori rispetto a quelli dei dipendenti degli enti locali, a spese di carburante che superano i 400.000 euro l’anno, a spese di “lavoro straordinario” impensabili tra i dipendenti del Comune, a costi folli di conferimento a discarica, (e Bolognetta che fine ha fatto?), abbiamo un servizio che definire pietoso è poco.
Però le circostanze “impongono” di fatto il mantenimento dello “status quo”.
Così come non si taglia sul Coinres, anzi si raddoppia la TARSU stangando migliaia di famiglie pur in presenza di un voto contrario del consiglio, non si taglia però sulle spese della politica o sugli sprechi o su altre voci, gli affitti spropositati per esempio, spese per telefonini e amenità varie
Su cosa si taglia invece ?
E’ semplice: si sono abolite le riprese dei consigli comunali e la messa in onda di una trasmissione di informazione sulla realtà locale, (costo complessivo contrattuale annuo 37.500 euro oltre IVA) , e questo ci fa sospettare che la cancellazione "tout court" di una finestra informativa aperta dentro il Palazzo, peraltro molto apprezzata dai cittadini, non risponda, considerando anche i costi veramente esigui, solo ad esigenze di bilancio, ma risponda ad altre “esigenze”.
Si è tagliato poi sul servizio pubblico di mobilità interna perché troppo costoso anche questo: in effetti 300.000 euro l’anno per quel tipo di servizio erano un lusso; in realtà però il servizio mantenuto e questo sì rimodulato, perché potesse rispondere ad una politica di mobilità “alternativa”
Quel “Tour” di autobus vuoti da Incorvino al Cimitero doveva essere trasformato, se fosse esistita veramente una giunta ed un assessore alla mobilità, in due linee circolari interne che opportunamente studiate avrebbero potuto consentire un introito sensibile nelle casse comunali e un risparmio enorme di carburante per gli automobilisti.
Non si è neanche provato. Si è tagliato e basta.
Ma su otto mesi di amministrazione Lo Meo, di cose veramente serie a parte la fatica di Sisifo del sindaco per la problematica Coinres, non se ne è occupato nessuno, e quasi tre mesi sono trascorsi trastullandosi sulla "Fase uno" e la "Fase due".
Ma rischiano di essere tagliati anche 200.000 euro di indennità aggiuntive dei dipendenti comunali ( in media poco più di 400 euro a testa l’anno per dipendente)
Andiamo all’asilo nido: scrive il sindaco che l’asilo di via Orazio Costantino costa 437.000 euro di fronte ad un costo totale degli assili di 1.120.000 euro ed assiste 60 bambini rispetto ai 118 complessivamente assistiti dai tre asili nido; in poche parole c’è un asilo, che presta un servizio di eccellenza, che costa il 39% dell’intera spesa e assiste il 52 % dei bambini.
Invece di vedere come aumentare la “produttività” degli altri due asili nido, il sindaco cosa fa?
Prende di mira quello che funziona meglio.
Ma non è finita: nella stessa nota si riporta l’obbligo per l’amministrazione di coprire il 36% del 50% dei costi dei servizi a domanda individuale, e si aggiunge candidamente che questo parametro deve essere ripartito su tutti i servizi a domanda individuale, ma che a Bagheria chissà perché in realtà si vuole "caricarlo" solo sugli sili nido.
E perché scusate?
Ci sono altri servizi a domanda individuale sui quali far pesare la quota prevista dalla legge: in virtù di quale principio altri servizi vengono risparmiati e si carica solo sugli asili nido? Mistero.
Quanto poi ai confronti con altre città, il sindaco se vuole essere preciso e corretto, non confronti solo i costi degli asili-nido, ma si allarghi ad altre voci: affitti, spese generali, costi della politica, costi del servizio di igiene urbana, costo della dirigenza, costo della macchina amministrativa, qualità dei servizi ecc...
Troppo facile e demagogico fermarsi ad un solo aspetto.
Per questo è sensato l’interrogativo che un pò tutti ci cominciamo a porre.
Ma se si tratta solo di far quadrare i conti, a cosa servono un sindaco, sei assessori e trenta consiglieri?
Venga un commissario liquidatore, in comune abbiamo degli eccellenti ragionieri; che siano loro a far quadrare i conti, e risparmieremmo a questo punto il milione di euro l’anno delle spese della politica.
Allora, se Lo Meo vuol fare veramente il sindaco e non il commissario liquidatore, si decida al più presto, chè la gente è già stanca di aspettare.
Angelo Gargano