Politica

Stamane a villa Filangeri Salvatore Sanfilippo sindaco di Santa Flavia ha formalizzato con due determine la chiusura della crisi apertasi un paio di settimane fa, dopo un paio di tempestose sedute del consiglio comunale, in cui erano stati bocciati dall'organo consiliare gli incrementi di IRPEF comunale, IMU e TARSU.

In un primo momento il sindaco aveva lasciato intendere di voler puntare su una giunta tecnica in considerazione della resistenza del consiglio a votare gli inasprimenti fiscali, ma stando ai nomi dei nuovi assessori che sono stati comunicati stamane, viene fuori che alla fine è prevalso l'orientamento di ritrovare forza e legittimazione per decisioni difficili e dolorose, all'interno dell'organo elettivo e di rappresentanza popolare.

Con la determina N° 51 di oggi il sindaco ha nominato nella qualità di assessori due consiglieri comunali Emmiti Rosalia, insegnante, che è l'unica riconfermata della precedente compagine, con le deleghe delle Politiche sociali, Pubblica Istruzione, Politiche per lo sviluppo territorriale, Politiche giovanili, Ufficio Europa, Beni culturali e Pari opportunità, e Marco Imburgia, 52 anni, geometra, cui sono state affidate le deleghe dell'Urbanistica, Beni confiscati, Legalità, Protezione civile, Arredo urbano, ville e giardini.

Ai due consiglieri si affiancano due esterni: Palumbo Concetta, ( al centro della foto di copertina) che si occuperà di Bilancio, Finanze, Tributi, Personale, Igiene ambientale, Igiene e Sanità, Attività produttive, Polizia municipale, viabilità, e Sucato Salvatore Vincenzo, 65 anni, ingegnere originario di Misilmeri che ha avuto le deleghe dei Lavori pubblici, Servizi a rete, Patrimonio, Affari istituzionali, Rapporti con il consiglio comunale.

altCon separata determina, la N° 52, Lia Emmiti ( foto accanto) viene altresì confermata nel ruolo di vicesindaco.

Problemi non semplici quelli che la nuova giunta si troverà ad affrontare in considerazione del rischio dissesto che riguarda anche Santa Flavia.

Non possiamo essere contenti del dissesto del Comune che peserà ancora una volta sulle famiglie.  E sappiamo quali conseguenze porterà il fallimento della politica di questa amministrazione e di questo consiglio sulla città. Perché di fallimento si deve parlare e di delusione. 

E per due motivi dal nostro punto di vista.

Il primo è la mancanza di coraggio nel risanamento della finanza. Avevamo chiesto coraggio. Invece di intervenire su alcune distorsioni di spesa, delle quali tante volte abbiamo parlato con sindaco e assessori, si è trovato il coraggio di intervenire per poche migliaia di euro contro le fasce più deboli della popolazione che già soffrono perché non c’è lavoro e nessuna politica sociale di contrasto alla povertà.

I servizi sociali infatti, come già abbiamo denunziato, da tempo non sono in grado di fare interventi perché non ci sono fondi per loro.

Finalmente il coraggio è venuto nel tagliare circa 15 mila euro l’anno di spese di affitto dei locali della Caritas di via S. Flavia dove c’è la mensa sociale che ogni giorno permette a più di trenta persone di ricevere un pasto caldo, e tra questi una decina di bambini, dove c’è il Centro ascolto che accoglie le istanze delle persone in difficoltà, dove c’è la possibilità di una doccia e di un cambio di biancheria.

Viene tagliato inoltre il contributo per l’affitto del locale dell’Associazione Pro Handicap, che riunisce più di cento famiglie, nel quale viene offerta l’opportunità di una momento di svago e di socializzazione ai disabili adulti con l’aiuto di volontari, e anche per l’affitto dei locali per gli anziani.

Se queste sono le scelte dell’amministrazione, dobbiamo dire che funzionari e dirigenti di settore, che hanno proposto, e amministratori, che hanno approvato queste misure, si devono vergognare di infierire sui più deboli, per pochi denari.

Il secondo motivo di delusione è nel metodo seguito dagli amministratori. Inviti, incontri, dichiarazioni di disponibilità di sindaco e assessori a discutere per trovare insieme con la società civile soluzioni, fino alla proposta di indire una assemblea delle forze sociali, associazioni e sindacati per discutere su un bilancio partecipato in cui l’amministrazione avrebbe fatto le sue proposte “coraggiose” di risparmio per far digerire meglio alle famiglie, si diceva, i possibili sacrifici a cui sarebbero state chiamate in conseguenza delle scelte sbagliate dei politici che hanno amministrato, ieri e oggi, questa città.

Gli amministratori si sono limitati a lavare la coscienza dichiarando che non avrebbero preso stipendi, ma la cosa più grave è che hanno preso in giro tutti Caritas, sindacati, associazioni promettendo un bilancio partecipato.

Mancando alla parola data, il 22 ottobre, periodo in cui si prometteva di indire una assemblea pubblica dove presentare il piano strategico di Bagheria e la proposta di stipulare una patto sociale con la città, programmando un bilancio condiviso, la giunta aveva già deciso la sua proposta e i suoi tagli.

E come è possibile che il sindaco che ha firmato la delibera non sapesse che vi fosse incluso il taglio dell’affitto dei locali della mensa della Caritas?

Assessori e sindaco, sollecitati a indire l’incontro pubblico così decantato come esaltazione di democrazia, mettevano tempo e non avevano coraggio di dire la verità, che tutto era già stato deciso.

Dove la serietà e il rispetto per le persone che erano state coinvolte e per la comunità?

Se questa è la politica e lo stile, mi pare che si sia persa credibilità e affidabilità. Lo scollamento con la gente infatti è totale.

Ci siamo illusi che si potesse trovare insieme una strada condivisa per uscire da questa situazione gravissima della città. Non basta dire che si è tentato di evitare il collasso e che altri hanno la colpa.

Il fatto è che non si è voluta la partecipazione delle forze sociali, e l’amministrazione era ed è rimasta sola. Una amministrazione dalla vista corta ha come conclusione il suicidio di se stessa e la responsabilità di allontanare chi aveva creduto che si potesse costruire una politica e una città diversa.

Padre  Francesco Michele Stabile

12 novembre 2012
 

Perché le primarie e perché Vendola: sono queste le domande a cui sentiamo il dovere di rispondere costituendo, come liberi cittadini attivi, il comitato di Bagheria.

Siamo all’indomani del voto regionale che ha registrato un’assenza importante, ossia quella degli stessi elettori che non hanno sentito l’esigenza di decidere del destino della loro terra, di scegliere loro chi li avrebbe governati un po’ per rassegnazione e noncuranza e un po’ per colpa della stessa politica che è rimasta lontana, che non è stata capace di cogliere le sofferenze di chi perde il lavoro e si chiede come arrivare a fine mese.

È una politica che, da un lato, ha dato in questi mesi l’immagine peggiore di sé con i casi Fiorito, Lusi e con bislacchi ritorni annunciati e poi, per fortuna, smentiti e che, dall’altro, parla solo di tasse e di austerity, senza che coloro che più hanno paghino davvero di più.

È una politica fatta di strane lacrime e della cancellazione dell’art. 18, dei tagli alla sanità e degli undici miliari di euro spesi per acquisti militari, che non parla di diritti civili, di sviluppo, di cultura, di rispetto dell’ambiente.

È una politica, insomma, che non parla più di noi, dell’Italia, dei suoi cittadini.

È a questa politica che noi diciamo basta rispondendo non con l’antipolitica, ma con la buona politica. Le primarie sono uno dei momenti più importanti della vita politica, proprio perché -attraverso- queste, il cittadino ha la possibilità diretta di scegliere a monte chi vuole che lo rappresenti e, poi, governi.

Sostenendo Vendola non sosteniamo semplicemente un personaggio politico: scegliamo un modello di amministrazione sana, retta, che sia vicina ai cittadini, che guardi avanti, agli Stati Uniti d'Europa, alle energie rinnovabili, all'occupazione, al diritto allo studio, al reddito minimo garantito, alla ricerca; scegli un modello di amministrazione che, in una regione del profondo sud come la Puglia, ha già ottenuto risultati sorprendenti, dall’aumento dell’occupazione agli investimenti per le energie rinnovabili, facendola balzare in avanti di 20 anni e permettendole di concorrere per sviluppo, innovazione e occupazione con quel nord da anni già negli standard europei.

Scegliamo, insomma, un modello di amministrazione ch'è in controtendenza rispetto agli imbarazzanti risultati ottenuti in questi anni dall'altra politica, quella fatta di mazzette sotto al tavolo, di disgustosi sollazzi, di omofobia, di razzismo, di interessi privati in luogo di questioni pubbliche, di politiche neoliberiste, che distruggono lo stato sociale.

Queste e le altre proposte si trovano sul sito www.nichivendola.it .

Le primarie del centrosinistra si terranno domenica 25 novembre; tutte le informazioni le trovate sul sito http://www.primarieitaliabenecomune.it/ .

Per restare aggiornati sugli eventi organizzati dal comitato OppureVendola Bagheria o per qualsiasi informazione è possibile collegarsi alla pagina facebook https://www.facebook.com/oppurevendolabagheria/ o scrivere all’indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

 

Claudia La Rocca e Salvatore Siragusa, sono due new entry del Parlamento siciliano. Sono tra i 15 eletti del Movimento cinque stelle. Entrambi vivono a Bagheria da parecchio tempo, oltre dieci anni. Claudia La Rocca è una figura storica del Movimento cinque stelle, Salvatore Siragusa è un tecnico informatico e viene da Torino, dove il padre lavorava.

A Claudia chiediamo: quali sensazioni prova una ragazza che fino a poco tempo fa era impegnata nel turismo sostenibile, conduceva una vita normale, e ora si ritrova deputata dell'Ars, il Parlamento più antico e discusso d'Europa?

"A livello personale è una cosa molto emozionante. Ma sono consapevole che è una responsabilità. Del resto io sono una cittadina che assieme ad altri concittadini si è messa in gioco per cercare di restiutire una valenza alla parola politica in Sicilia. Da questo punto di vista la sfida non mi spaventa. Sono pronta ad imparare, studiare e portare avanti quelle che sono le idee del Movimento cinque stelle. Sono molto contenta, ma consapevole che sono il terminale di una rete di cittadini"

Salvatore, lei è stato il cadidato più votato a Bagheria: circa 1400 preferenze. Si aspettava questo risultato?

" Così alto no!. Siamo presenti a Bagheria dal maggio scorso abbiamo fatto sentire la nostra presenza interagendo con cittadini e amministrazione. I numeri dimostrano che abbiamo lavorato bene. Io non mi ero mai candidato, quindi non avevo idea di calcolo di voti ecc. C'erano candidati molto più noti ed esperti di me.La cosa naturalmente mi ha fatto piacere"

Parliamo del momento in cui entrerete a far parte dell'Ars. Finora il vostro movimento a riscosso successo per l'indignazione generale verso la politica. In parlamento dovrete fare i conti con le leggi, i regolamenti, a partire dall'elezione del presidente dell'Assemblea. Claudia, come affronterete questa situazione?

" Per quanto riguarda l'elezione del presidente decideremo assieme agli altri eletti valutando il curriculum politico di ciascun candidato."

Claudia in quale Commissione pensa di poter dare il contributo di maggiore qualità?

" Mi piacerebbe far parte della Commissione affari istituzionale, dove si parla anche di diritti civili e pari opportunità. Ma ritengo molto interessante anche la Commissione per le attività produttive, dove ad esempio si parla di agricoltura. Ma sono cose che valuteremo assieme agli altri eletti"

"Cosa farò lo saprò non appena si deciderà in quali Commissioni verrò asseganata. Io, ad esempio, all'interno del movimento, mi sono occupata di gestione rifiuti. Ma tra gli eletti sono in tanti ad essersi occupati di questo tema. Diciamo che ci distribuiremo i compiti"
 

Salvatore, lei, tecnico informatico, cosa pensa di poter fare di utile, in parlamento, per la Sicilia e i siciliani?

" Per quanto riguarda la mia attività c'è molto da fare per quanto riguarda l'open source all'interno dell'attività regionale: adozione di software libero, senza dover pagare diritti e licenze. In generale il mio impegno sarà volto a cercare di applicare i punti del nostro programma. Proporremo le nostre idee nella speranza di tradurle in legge. Non sarà facile, ma siamo lì per quello."

Claudia, il presidente Crocetta non ha una maggioranza, cosa pensate debba fare per conquistare i vostri voti?

"Noi diciamo sempre che voteremo quelle proposte che riterremo utili per la Sicilia a prescindere dagli schieramenti dai quali vengono"

Salvatore, quindi non esiste una sorta di imprinting di sinistra nel Movimento cinque stelle, ritenete superati i vecchi schemi della politica?

"Ritengo che allo stato attuale non ha molto senso parlare di Destra e Sinistra. Fino alla legislatura appena trascorsa i progetti politici erano improntati alla spartizione di potere e non alle idee"
 

Però, caro Salvatore, è evidente che ci sono problematiche notevoli sulle quali occorrerà prendere decisioni forse impopolari: deficit di bilancio, scarse risorse per il turismo e gli ivestimenti in generale, problema dei forestali e delle partecipate ecc. Voi come affronterete questi e altri nodi come per esempio quello dell'esubero del personale?

"Per quanto riguarda le problematiche legate ai forestali possiamo dire che abbiamo tracciato il nostro programma confrontandoci con loro, abbiamo ascoltato quindi i loro suggerimenti. C'è esubero di personale, ma non possiamo di certo fare opere di macelleria sociale mettendo alla porta le persone".

"Ma nemmeno possiamo, come in passato è stato fatto da certa politica, promettere a tutti il posto a tempo indeterminato. Si dovrà valutare caso per caso. Si devono allargare gli orizzonti lavorativi di queste persone. I forestale possono e vogliono svolgere altri compiti: bisogna metterli in condizoni di poterlo fare"

Claudia, nei giorni scorsi, ci sono sono state polemiche a seguito della partecipazione a Ballarò di un'attivista del movimento, Federica Salsi. Grillo ha lanciato un'anatema che voleva essere spiritoso spiritoso ma che non è stato accolto positivamente da molti esponenti politici anche del vostro movimento. Che giudizio dà della vicenda?

" Non è la prima volta che Grillo lancia battute contro i talk show, sappiamo come la pensa in merito. A prescindere da questo, nessuno è mai stato cacciato dal moviemnto per avre partecipato ad un talk show. Lui sconsiglia di farlo, poi sta ad ognuno di noi fare le sue scelte.Io ho interesse a lavorare concretamente all'Ars che partecipare ad un programma"

Salvatore, questo problema della democrazia all'interno del movimento 5 stelle è frutto solo di fantasiose ricostruzioni giornalistiche? Voi come lo percepite?

"Fino ad ora non ho riscontrato questo problema. Abbiamo preso le decisoni di concerto con gli altri attivisti, con il confronto e in piena libertà. Sinceramente non ho avvertito nessun problema di carenza di democrazia interna"

Claudia, vi siete impeganti con gli elettori sul tema della riduzione delle indennità dei parlamentari che in Sicilia superano i 15 mila euro al mese. Voi avete promesso che ridurrete il vostro stipendio a soli 2500 euro mensili, rinunciando al resto della somma per destinarla alla realizzazione di progetti per le comunità. Qualcuno ha malignato che quando voi del Movimento entrerete nella più rinomata pasticceria siciliana, non saprete rinunciare a qualche pasticcino in più. 

Fuor di metafora cosa ne pensa?

"Innanzitutto, la nostra non è una inziativa nuova. Già in Piemonte ed Emilia Romagna i nostri eletti si sono ridotti lo stipendio versando il resto della somma in fondi per progetti alla cittadinanza. In più, come Movimento cinque stelle Sicilia, abbiamo presentato all'Ars una petizione, con diecimila firme, "Fuori i soldi dalla politica siciliana". Calcolando che la politica siciliana ha un costo di circa 22 milioni di euro, prospettiamo di poter addivenire ad un risparmio, in cinque anni, di circa settanta milioni di euro".

Un'ultima domanda ad entrambi. Non siete bagheresi doc. Lei, Siragusa, è figli di palermitani ed è nato a Torino. Poi si è sposato è si trasferito a Bagheria. Anche lei Claudia vive a Bagheria da dodici anni con la famiglia. Che opinione vi siete fatti della nostra Cittadina?

"Sono diciotto anni che vivo qui. All'inizio c'erano più servizi, Bagheria aveva le qualità di una città e la tranquillità di un paese. Si faceva preferire a Palermo per questi e molti altri aspetti. Adesso le cose sono decisamente cambiate: c'è meno vivibilità, sembriamo una periferia urbana, un quartiere dormitorio di Palermo. Sicuramente ci sono delle colpe nelle amministrazioni locali, lo stiamo vedendo con la situazione attuale. Tuttavia esiste la possibilità di una ripresa: i bagheresi hanno gran cuore e sono disposti a sacrifici per riportare la loro città ai fasti di una volta"

"Anch'io  mi trovo bene a Bagheria, aggiunge Claudia- quando venimmo quà con la mia famiglia, facemmo  questa scelta fu perchè Bagheria, pur essendo ancora piccolo centro, offriva comunque i vantaggi della città: certo i problemi ci sono e sono cresciuti, ma non sono affatto pentita di vivere in questa realtà."

Claudia, pur essendo voi espressione di una intera provincia, nella vostra attività politica pensate di poter avere un occhio di riguardo per Bagheria, insomma di fare qualcosa di specifico per la nostra comunità ?

"Una volta inseriti in regione ci renderemo conto di quali sono le priorità da portare avanti.Per quanto riguarda Bagheria: anch'io la vedeo molto abbandonata. Eppure ha un'enorme potenziale, con le sue ville, per quanto riguarda il turismo. C'è poi la questione legata allo smaltimento dei rifiuti. Ci sono tante idee da portare avanti, quale ad esempio, il progetto "LA Sicilia delle meraviglie". Se queste idee si svilupperanno e si realizzeranno, potranno essere un'occasione anche per Bagheria".

 


 

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