Politica

 

L’amministrazione comunale ci ripensa sull’aumento dell’aliquota IMU e fa un passo indietro.

Nonostante la scelta fosse stata fatta in buona fede e solo ed esclusivamente per uscire dallo stato di impasse relativo alla situazione finanziaria dell’Ente, il sindaco di Bagheria, Vincenzo Lo Meo, ha deciso di ritirare gli atti relativi all’aumento delle aliquote IMU.

La scelta a seguito anche di una serie di incontri, in particolare quello del 2 e 3 dicembre, con gli ispettori regionali, concretizzatisi in decisioni, incontri operativi che hanno portato riscontro nelle azioni che l’amministrazione comunale ha avviato per tentare di arginare il deficit.

Subito dopo la diffusione della notizia dell''aumento delle aliquote IMU e verificate le reazione della città verso una scelta che risulta essere impopolare ma, ribadisco, fatta in buona fede e soprattutto al fine di voler raggiungere un obiettivo superiore – dichiara il sindaco Lo Meo – abbiamo valutato di poter fare un passo indietro su questo specifico aumento alla luce della “querelle” che si sta accendendo a livello nazionale sull'argomento IMU, della confusione e soprattutto delle difficoltà che i cittadini avrebbero dovuto incontrare nel capire come dovere pagare. La mancata approvazione da parte del Consiglio Comunale del regolamento IMU, un ritardo che oggi pesa ancora di più sulla situazione dell’Ente, non permette all’amministrazione comunale di individuare, in maniera chiara e corretta, le categorie più deboli su cui applicare le giuste detrazioni."

Dunque – continua Lo Meo - considerando, che in questo stato, a differenza delle aliquote IRPEF e IRAP, non si garantisce la progressività dell'imposta, considerando anche le discussioni che si sono avviate tra i cittadini, le forze politiche e anche sui social network, a dimostrazione che siamo vigili e ascoltiamo sempre quanto la città ha da dire, è intendimento dell'amministrazione ritirare la decisione di aumentare l'IMU, visto e considerato che tale aumento non ci permetteva di coprire il disavanzo, almeno per il 2013, e anche considerando che in asenza del regolamento questa imposta sarebbe stata ancora più vessatoria per le categorie più fragili, duqnue si rischiava di commettere un’ingiustizia sostanziale per diverse categorie che sarebbero state penalizzate non disponendo dello specifico regolamento”.


Questo pomeriggio la Giunta si riunirà per formalizzare il ritiro degli atti.


La trattazione dell’argomento viene rimandata al 2014 e vedrà, prodomicamente, il Consiglio Comunale agire con l'approvazione del regolamento applicativo.
 

Saranno tre i seggi a Bagheria per le primarie di domenica prossima. Potranno votare tutti gli elettori iscritti nelle sezioni elettorali dalla 1 alla 49 nei due gazebi che saranno istallati su Corso Umberto I all'altezza della piazzetta Beppe Montana, (lo spazio dedicato al Commissario della Squadra mobile di Palermo ucciso la domenica del 28 luglio del 1985 a Porticello dalla mafia di Bagheria n.d.r.) mentre gli elettori dalla 50 alla 55 potranno votare al seggio di via San Diego di California, 11 ad Aspra. 

L'8 dicembre dalle 8 alle 20 potranno partecipare al voto tutti gli elettori che dichiarano di riconoscersi nei principi del Partito Democratico, versando un contributo minimo di 2 euro (gli iscritti al Pd sono esenti) e firmando un apposito albo direttamente al seggio.

Non c'è bisogno di alcuna registrazione preventiva, è solo facoltativa. Al seggio, gli elettori dovranno portare con sé la tessera elettorale e la carta d'identità (o la tessera del Pd, per chi è iscritto).

Possono votare anche i giovani tra i 16 e i 18 anni, studenti e lavoratori fuori sede: per questi, però, è obbligatoria la registrazione preventiva da effettuare on line entro le ore 12 di venerdì 6 dicembre.

Potranno votare anche gli immigrati, che dimostreranno la loro residenza attraverso la carta d’identità o il permesso di soggiorno, e gli ammalati, gli anziani o i disabili che potranno richiedere il voto domiciliare entro le ore 8 del 6 dicembre.

IL CIRCOLO PD DI BAGHERIA


 

Il gruppo di Ritrovare Casteldaccia, ha ribadito in consiglio attraverso l'intervento del capogruppo Maurizio Nasca  di essere fermamente contrario alla introduzione della addizionale IRPEF proposta dall'amministrazione e votata dalla maggioranza, in quanto soluzione troppo semplicistica e comoda per reperire fondi e contestualmente estremamente penalizzante per i cittadini.

Le ragioni fondamentali del nostro dissenso sono:

1) si tratta di misure che vanno contro l'orientamento generale, da tutti condiviso, che ritiene opportuno ed indispensabile, invece, una significativa riduzione dei costi della pubblica amministrazione;

2) la necessità di provvedere ad una profonda revisione dell'imposizione fiscale, con conseguente riduzione delle aliquote.

Riteniamo che la spesa pubblica debba essere profondamente ridimensionata.

Crediamo inoltre che sarebbe stato più corretto ed efficace:

1)individuare e fare una seria lotta all'evasione;

2) recuperare gli oneri di urbanizzazione e gli oneri concessori che tante ditte devono ancora versare al nostro comune, piuttosto che aumentare le aliquote e introdurre imposte a chi già paga le tasse, con automatiche trattenute alla fonte.

Riteniamo sia ingiusto che i cittadini debbano fare sacrifici e allo stesso tempo non conoscere per cosa saranno destinati i soldi sottratti al loro reddito.
I cittadini devono sapere che tale imposta è indirizzata a coprire i debiti accumulati negli ultimi 15 anni di mala gestione dell'Amministrazione di cui questa compagine amministrativa, in parte, è complice.

Cogliamo l'occasione per rispondere al signor Guttilla, consulente del sindaco alla trasparenza e alla comunicazione, chiarendo che il nostro gruppo non è fuggito dal consiglio comunale ma ha tentato di fare tutto quello che era nelle sue possibilità, in quanto gruppo di opposizione, per evitare l'introduzione di questa ignobile imposta, anche facendo mancare il numero legale.

Quindi non si tratta né di inesperienza né di cattivi suggeritori (ammesso che la minoranza ne abbia) ma semplicemente di una decisione condivisa da tutta l'opposizione.

Ricordiamo altresì che l'abbandono dell'aula consiliare è avvenuta dopo due ore di dibattiti che hanno visto partecipi quasi esclusivamente i consiglieri dell'opposizione.

Noi vogliamo risposte serie e sincere.

Abbiamo chiesto in consiglio comunale di sapere a quanto ammontano i debiti del comune di Casteldaccia e nessuna risposta in tal senso è stata data.

A questo punto ci chiediamo se obiettivo dell'amministrazione sia coprire ciò che è stato fatto nel passato, come i debiti che si sono accumulati, oppure tutelare i diritti dei
cittadini Casteldaccesi?

Per quanto ci riguarda chi ha ridotto il comune di Casteldaccia a toccare quasi il dissesto finanziario è tenuto a rispondere delle proprie azioni nei confronti dei cittadini.

I consiglieri di Ritrovare Casteldaccia

Capogruppo Maurizio Nasca

Vice capogruppo Russo Roberto

Consigliere          Fricano Caterina
Consigliere       Liga Nunzia

Con le delibere n. 182, 183 e 184 la Giunta comunale ha deciso gli aumenti per le tariffe e le aliquote IMU. Le delibere, in fase di formalizzazione, saranno pubblicate in settimana all’albo pretorio on line: sono la delibera n. 182 relativa all’IRPEF (Imposta sul Reddito Persone Fisiche), la n. 183 relativa all’aumento delle aliquote IMU (Imposta Municipale Unica) e la n. 184 riguarda l’imposta della Pubblicità e diritto sulle Pubbliche Affissioni.

Per quanto concerne le aliquote IMU, per l’abitazione principale e le relative pertinenze l’aliquota è pari allo 0,60%, per i fabbricati rurali ad uso strumentale (di cui all’art. 9, comma 3-bis, del D.L. n. 557/1993) l’aliquota è pari allo 0,20% ed infine per tutti gli altri immobili l’aliquota è pari a 1,06 punti percentuali.

L’aumento delle aliquote è indispensabile ai fini del raggiungimento degli obiettivi finanziari; E’ stato necessario riproporre l’aumento al fine di fare fronte alla massa debitoria del Comune (debiti non creati da questa amministrazione) nonché ai tagli ai trasferimenti introdotti dalla manovra economica del governo”- spiega il sindaco di Bagheria, Vincenzo Lo Meo – Sono in corso vari accertamenti di tutte le situazioni attive e passive dell’ente per adottare le misure, anche straordinarie, al fine di evitare il dissesto finanziario, dati che vi forniremo attraverso il sito web comunale.”

“Nel quantificare le varie aliquote IMU, si è dovuto tenere conto anche della necessità di garantire il necessario equilibrio di bilancio, con conseguente utilizzo della facoltà di variare le aliquote, al fine di approvare il bilancio previsionale – spiega Lo Meo - per l’abitazione principale il gettito stimato per l’anno 2013 derivante dall’applicazione della nuova tariffa IMU risulta essere pari a circa 2.749.778,00 euro e per gli altri fabbricati il gettito stimato risulta essere di 12.540.264,00 di euro”.

La manovra del Governo non consentirebbe all’Amministrazione altra scelta: Non avremmo voluto gravare sui cittadini, ma siamo stati obbligati; è una follia l'eventuale scelta del governo di restituire ai Comuni solo il 50% dell' Imu incassata nel 2013 con l'aumento delle aliquote delle addizionali. Si è scelta una soluzione che scarica su cittadini e sindaci il costo della mancata copertura integrale della seconda rata Imu.

“In questi giorni in cui si era già diffusa la notizia della nuova approvazione delle aliquote Imu, da più parti si è gridato allo scandalo, per una decisione gestionale, una scelta dolorosa, che abbiamo dovuto prendere, in maniera assolutamente legittima e supportati da norme, per cercare in tutti i modi di evitare il baratro del dissesto” spiega il sindaco – “Ancora si fa finta di non capire cosa comporti un dissesto, ancora non si è compreso che gli atti gestionali che stiamo, con grande sofferenza, approvando, servono a tentare di non andare definitivamente alla deriva. Sono un atto dovuto, propedeutico alla presentazione di uno strumento finanziario, il bilancio previsionale, che ci potrebbe allontanare dal dissesto”.

“Desidero pertanto richiamare tutte le forze politiche della città al senso di responsabilità – dice il Sindaco – non è questo il momento delle querelle, non il momento delle discussioni su discussioni, non è il momento di perdere tempo. Allungare i tempi non serve di certo alla città. Il tempo in questo caso è denaro, ma è denaro dei cittadini. Più tempo si perde nelle discussioni, meno se ne ha nelle scelte, più ci avviciniamo alla scadenza e più siamo dentro il dissesto”.

Oggi occorre più che mai fare scelte sulla base, non dei tornaconti politico-elettorali, ma della situazione finanziaria che sta vivendo Bagheria. Si deve pensare tutti al male minore per la comunità, salvaguardandola da mali peggiori in caso di “inerzia” senza avere in mente il “proprio futuro” elettorale senza avere in mente imminenti elezioni”. “E’ il momento della celerità, della tempestività e soprattutto della responsabilità. Da parte nostra continueremo a garantire la trasparenza degli atti e la condivisione mediante tutti gli strumenti a nostra disposizione – sottolinea il Sindaco – dopo la bocciatura del regolamento IMU e delle aliquote di riferimento (delibera di CC. 80/2012) e la nuova bocciatura delle aliquote IMU (delibera di CC. 48 – 7 giugno 2013) da parte de Consiglio Comunale, chiediamo allo stesso Consiglio, quanto già anche i revisori dei Conti hanno sollecitato, vale a dire l’approvazione del Regolamento IMU inserito all'ordine del giorno degli argomenti da discutere in aula già dallo scorso settembre”.

Oggi noi, Sindaco e Giunta, vogliamo sottolineare la responsabilità politica che ci siamo presi: vogliamo portare la città di Bagheria fuori dal fallimento, vogliamo farlo consapevoli dello stato dei fatti e dei numeri che conosciamo, vogliamo farlo perché la città è in grado di farlo, pur con qualche sacrificio, senza pensare al nostro futuro politico e consapevoli del fatto che è l'unica strada percorribile”.

“Siamo consapevoli che stiamo chiedendo un sacrificio forte ai cittadini e al tessuto produttivo e sociale che è già martoriato, lo vediamo ogni giorno, ma se non avremo noi il coraggio di farlo, lo faranno altri, e dovranno per forza agire a tappeto e senza alcuna possibilità di scampo in caso di dissesto - conclude il sindaco, che ricorda che in questi giorni siamo sotto i riflettori del controllo degli ispettori regionali – “ogni nostra azione è giustamente controllata”.

ufficio stampa comune di Bagheria

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