Politica

In questo momento terribile non voglio lasciare i miei concittadini senza il conforto di una parola. Il Consiglio dei ministri ha preso la sua decisione. Nessun diritto di replica, nessun avviso di garanzia, nessuna audizione per spiegare la mia posizione. 

Al momento non so nemmeno di cosa mi si accusa o cosa ho fatto per meritare questo. Forza e coraggio. La vita va avanti! So di avere servito il mio paese con amore per 12 ore al giorno, tutti i giorni. 

So di avere risolto, e presto ne vedrete partire i lavori, i problemi gravi che ho ereditato. So di avere fatto risparmiare al comune diverse centinaia di migliaia di euro su forniture e servizi e di essere stato presente nei bisogni della gente e del territorio senza fare differenza fra zona esterna e centro abitato, fra chi mi ha votato e chi non mi ha votato.

So di essere un uomo onesto. Molto più di quegli avversari che hanno fatto in modo che tutto ciò accadesse lavorando sottotraccia, con i loro compari e complici, per farmi fuori. Ci sono riusciti. Hanno vinto solo una battaglia stimolando continue attenzioni su questo paese e basando le loro teorie solo su falsità e congetture.Il futuro è tutto da vedere.

E' giunta finalmente l'ora di scrivere le pagine più oscure e sconosciute della storia del paese.Presto saprete. Tutti sapete con chi erano soliti accompagnarsi nelle campagne elettorali, per 15 anni, e tutti sanno chi eseguiva quasi tutti i lavori del comune chi li controllava e chi li appaltava. Ecco sono questi signori che mi hanno fatto fuori-

Ricordatevelo per il futuro. Mi spiace solo di non potervi più servire come ho fatto fino a oggi. Mi mancherete.

altIl Vostro affetto quotidiano mi rimarrà sempre nel cuore. Grazie Altavilla, grazie agli amici degli altri paesi che mi hanno stimato e apprezzato per quello che sono e non per come mi dipingono.

Sono certo di potere dimostrare che qualcuno ha ecceduto senza nemmeno sentire la replica della controparte; so che mi attende un lungo calvario ma la tempra è forte e oggi anche di più. Sono certo che chi mi sostituirà farà meglio di noi. Altavilla se lo merita!

Grazie di cuore. Viva Altavilla, Viva i milicioti veri che faticano onestamente e che non si lasciano ingannare dai falsi profeti che sono riusciti a fare sciogliere ben due consigli comunali solo per spadroneggiare senza avversari. Vi porgo tutto il mio affetto con estrema riconoscenza. Onorato di avervi servito.

 

Pubblicato sul profilo facebook di Nino Parisi

nella foto interna Nino Parisi all'atto dell'insediamento con la presidente del consiglio Carmela Lombardo

L’Ufficio tributi del Comune di Bagheria ha emesso cartelle di ruolo per la riscossione della TARES.

Tra le note della cartella di riscossione della TASSA si fa riferimento ad una deliberazione di consiglio n. 69 del 22 maggio 2013 mai esistita.

Come spesso abbiamo avuto modo di sottolineare, non perché siamo più esperti di altri ma semplicemente perché studiamo la normativa, la competenza relativa all’adozione del regolamento con il quale si determina l’applicazione del tributo e la modulazione delle relative tariffe spetta al Consiglio Comunale.

Il Consiglio Comunale con NESSUNA DELIBERA di Consiglio ha MAI VOTATO favorevolmente la rimodulazione della TARES.

Ai contribuenti stanno però arrivando cartelle di pagamento della TARES, con codice tributo 2R28, e tra le note dell’Ente creditore, il Comune di Bagheria, si cita una delibera consiliare inesistente sul tema (esiste una delibera n. 69 della Giunta sulla TARES che non è idonea a consentire da sola la riscossione del tributo).

La cartella di pagamento presenta profili di illegittimità ed è impugnabile dai contribuenti non solo per ciò che attiene il pagamento della somma ma perché presenta, a nostro avviso, i profili del reato di FALSO IDEOLOGICO IN ATTO PUBBLICO.

taresSul tema del falso ideologico in atto pubblico, commessa da un privato ma applicabile per analogia anche ai dipendenti della Pubblica Amministrazione, si è già espressa la Corte di Cassazione penale, sez. V, che, con le sentenze nr. 32856 del 12 luglio 2011 e n. 24917 del 12 maggio 2011, ha precisato che in tema di falsità ideologica in atto pubblico ai fini della sussistenza dell’elemento soggettivo è sufficiente il dolo generico, e cioè la volontarietà e la consapevolezza della falsa attestazione. Il dolo generico può intendersi sussistente laddove l’atto contenga una falsa attestazione di un accertamento in realtà mai compiuto.

A nostro avviso ricorrono gli estremi per il configurarsi del reato sovra esposto in quanto nell’atto, di cui si allega foto, non solo si fa riferimento ad un codice tributo non attuato nel comune di BAGHERIA ma tra le note dell’Ente si cita una deliberazione di consiglio inesistente che non può costituire “errore materiale” in quanto anche con la citazione della deliberazione di giunta quest’ultima non avrebbe costituito l’idonea base giuridica a sostegno dell’iscrizione a ruolo delle somme.

Avvisiamo sin d’ora l’Amministrazione Comunale che se immediatamente non verranno prese e comunicate alla cittadinanza bagherese le misure idonee a porre idoneo rimedio alle cartelle dei ruoli, il Movimento Cinque Stelle di Bagheria venerdì presenterà idonea notizia agli organi competenti di Carabinieri, Polizia e Procura della Repubblica per la repressione di ipotesi di reato.

Movimento 5 stelle

Il Consiglio dei ministri ha deciso lo scioglimento del Comune di Altavilla Milicia per sospette infiltrazioni mafiose. La decisione del governo, giunta su proposta del ministro degli Interni Angelino Alfano e alla presenza dell'assessore all'Economia Luca Bianchi in rappresentanza della Regione, è stata assunta "al fine di consentire il risanamento delle istituzioni locali nelle quali sono state riscontrate forme di ingerenza nella vita amministrativa da parte della criminalità organizzata".

Alla seduta del consiglio dei ministri quando è stata esaminata la proposta di scioglimento di Altavilla, , così come da statuto, ha partecipato anche  Luca Bianchi, assessore all’Economia della Regione Siciliana, intervenuto in rappresentanza del presidente Rosario Crocetta

Per lo stesso motivo sono stati sciolti due Comuni calabresi, Ricadi e Joppolo. Nelle scorse settimane, della politica ad Altavilla aveva parlato il pentito di mafia  Vincenzo Gennaro.

Gennaro è considerato un esponente di spicco della famiglia di Altavilla. E ai magistrati, subito dopo l'inizio della collaborazione con la giustizia, ha fatto subito il nome del sindaco: “Io – ha raccontato ai magistrati il pentito – avevo avuto una promessa dal sindaco Nino Parisi.

Parisi gli avrebbe promesso, che qualora fosse stato eletto, gli avrebbe conferito un incarico professionale.

La vicenda è finita così sulla scrivania del prefetto. Anche se, secondo Gennaro, il sindaco non sapeva di avere al cospetto un mafioso: “Lui ha proseguito il neo-collaboratore non lo sapeva (che Gennaro faceva parte della famiglia di Altavilla, ndr), questo glielo posso garantire. Almeno io non gliel'ho detto mai, però il padre Salvatore è normale che lo capiva. 'U zu Totò li conosceva quelli'

Nei giorni scorsi abbiamo documentato sia le accuse rivolte da Gennaro al sindaco che la replica e l'appassionata autodifesa di Nino Parisi, che non si aspettava certo questa conclusione improvvisa e traumatica della sua esperienza politica.

Abbiamo parlato con Nino Parisi che ci ha dichiarato: "Sono indignato per quello che è accaduto. Questa non è giustizia , questo è giustizialismo: ho chiesto ai magistrati e al Prefetto di essere ascoltato in merito alle accuse che mi venivano rivolte e alla legittimità degli atti della mia amministrazione. La rapidità con cui si è proceduto a cancellare l'espressione democratica dei cittadini induce a più di un sospetto."

" Nessuno ha voluto ascoltarmi: le affermazioni di Gennaro non hanno alcun riscontro nelle scelte amministrative da me fatte; Nnn capisco perchè si è proceduto in questo modo che oltre a mortificare me, mortifica una intera comunità."

Farà ricorso al TAR ? gli chiediamo. 

Assolutamente no, ci dice. "Chiederò, in base alle risultanze che verranno fuori dalle relazioni, conto in tribunale ad uno ad uno a quelli che hanno detto e scritto delle vere e proprie falsità""Non ho paura nè della mafia nè di certi personaggi e del loro modo di fare antimafia".

Ed ancora, e lo può scrivere: " Io sono anche cittadino americano, sto valutando l'opportunità, se non mi sarà resa giustizia, proprio per questa vicenda paradossale, assurda e poco chiara, di rinunciare alla cittadinanza italiana".

 

 

 

Insieme ai tanti cittadini che hanno sostenuto la candidatura dell’Avv. Piero Aiello alle ultime elezioni amministrative di Bagheria (eletto con 658 voti) e ad altri amici di Palermo, Bagheria e comuni limitrofi, abbiamo deciso di far nascere “Merito e Territorio”, un’associazione politico-culturale che abbia la finalità di promuovere la cultura del merito e la tutela del territorio.

Pur apprezzando l’impegno dei partiti nel fare insieme le riforme di cui il Paese ha bisogno, rifiutiamo la nuova legge elettorale che, se sarà approvata così come oggi proposta, toglierà agli Italiani il diritto di eleggere i propri rappresentanti e consentirà ancora ai Partiti di “nominare” parenti, veline e yes-men.

Rivolgiamo un appello ai Partiti, Movimenti, Associazioni ed a quella parte sana della società civile che non intende accettare in silenzio questo ulteriore “scippo”.

Mobilitiamoci con grande impegno e determinazione per convincere il Parlamento, in occasione dell’ormai prossima seduta parlamentare dell’11 febbraio, ad emendare la nuova legge elettorale al fine di consentire davvero al cittadino di esprimere liberamente il proprio voto per quel candidato che ritenga il più competente, il più meritevole, il più attento alle istanze del territorio.

Siamo disponibili a condividere con altri iniziative e progetti politici che avranno come stella polare la cultura del merito e la tutela e lo sviluppo economico del territorio.

 

F.to. Il Consigliere Comunale e Presidente dell’Associazione Merito e Territorio, Piero Aiello"

 

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