Attualità

Venerdì 9 marzo 2012 alle ore 11,00 presso l'aula magna dell' ITC Luigi Sturzo di Bagheria, si terrà la Presentazione del libro della giornalista Francesca Barra "Il Quarto Comandamento". La vera storia di Mario Francese che sfidò la mafia e del figlio Giuseppe che gli rese giustizia.

All'evento, organizzato dall'Associazione "A Testa Alta" interverranno:

- Don Francesco Michele Stabile, parroco della chiesa San Giovanni Bosco di Bagheria

- Fra Vittorio Avveduto, responsabile pastorale giovanile

- Emanuele Tornatore, consigliere comunale e presidente dell' Associazione A Testa Alta

- Giulio Francese, giornalista figlio di Mario Francese

- Coordina: Lorenzo Gargano, giornalista di bagherianews.com

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  • Saluti da parte del dirigente scolastico Prof. Gioacchino Genuardi 
  • Introduzione della Professoressa Mimma Bruno
  • Interventi dei relatori
  • Conclude Giulio Francese figlio di Mario

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La volontà degli organizzatori è quella di preservare la memoria, e far conoscere anche ai giovani la figura di Mario Francese, cronista del giornale di sicilia ucciso dalla mafia nel gennaio del 1979 a causa delle sue inchieste scomode, e del figlio Giuseppe che si tolse la vita nel 2002.

Dopo l'Itc Sturzo, l'iniziativa verrà ripetuta in tutte le scuole superiori bagheresi.

 

In occasione della festa dedicata alle donne, giovedì 8 marzo 2012, a partire dalle 10.30, l’aula consiliare ospiterà un convegno dal titolo “Le strade delle donne”.

L’evento organizzato dalla Presidenza del Consiglio comunale, diretto da Caterina Vigilia, nasce sulla scia di un’iniziativa che il gruppo “Toponomastica femminile” ha lanciato a livello nazionale.

Pare infatti che le strade intitolate alle donne siano solo un 5% di media rispetto a quelle intitolate agli uomini, a denunciarlo una professoressa romana di geografia, Maria Pia Ercolini, che svolgendo delle ricerche si è resa conto che nella capitatale italiana, a Roma, le strade intitolate a donne sono meno del 5%.

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La professoressa ha così aperto un gruppo su Facebook, che ha raggiunto già oltre 1800 iscritti, per raccogliere dati sulla toponomastica femminile e non si è fermata qui, ha inviato una mail ai sindaci di tutta Italia invitandoli ad aderire alla campagna che oltre a censire le strade intitolate a donne, invita ad titolarne di nuove per valorizzare la memoria femminile locale, nazionale e straniera.

Tutti gli utenti del gruppo, in occasione della Festa della donna, sono stati invitati a mandare una richiesta alle amministrazioni comunali per dedicare le prossime tre titolazioni di strade a importanti figure di donne locali, nazionali e di livello internazionale.

All’appello della professoressa ha risposto l’amministrazione comunale di Bagheria, che ha fatto propria la richiesta e prendendo in carico la possibilità di dedicare le prossime tre strade a tre donne di rilevanza locale, nazionale ed internazionale mediante una missiva dell’assessore alla Comunicazione, Pippo Ferrante ha aderito all’iniziativa specificando che uno dei prossimi atti deliberativi della Giunta riguarderà appunto la toponomastica femminile.

Il convegno della festa delle donne, organizzato dalla presidenza del Consiglio comunale, ospita la rappresentante della Sicilia occidentale del gruppo “Toponomastica femminile” Claudia Fucarino che presenterà l’iniziativa, ma non solo.

All’incontro saranno presenti oltre alla presidente del Consiglio comunale, Caterina Vigilia che insieme al sindaco di Bagheria, Vincenzo Lo Meo, presenteranno i saluti istituzionali, il segretario generale del Comune, Domenica Ficano che sottolineerà come il Comune di Bagheria abbia sempre rispettato le “quote rosa” e le pari opportunità in merito al numero di dipendenti dell’ente dove sia sta gli impiegati che nella dirigenza il numero di presenza femminile è molto alto, l’imprenditrice Giusy Maggiore che affronterà il tema del rapporto tra donne, imprenditoria e governance, l’avvocato nonché consigliere comunale, Maria Grazia Lo Cascio, la presidente del CIF Bagheria (Centro Italiano Femminile) Cettina Castelli, la presidente di Iniziativa Donna Bagheria, Enza Ventimiglia che relazionerà sulla donna e i diritti abusati, Giusy Coniglio, rappresentante delle pari opportunità dell’UDC che affronterà il tema del rapporto tra donne e politica ed infine Domenico Aiello, docente del liceo classico "F. Scaduto" di Bagheria che interverrà sulla rappresentazione della donna nell’immaginario della scuola.

fonte: ufficio stampa comune Bagheria

Si è concluso con la condanna al risarcimento del danno e al pagamento delle spese processuali il processo davanti al Giudice di Pace di Bagheria per i due coniugi che avevano insultato e schiaffaggiato un giovane omosessuale a Bagheria.

L'increscioso fatto risale a due anni fa, marito e moglie senza una ragione apparente avevano cominciato inizialmente ad apostrofare il ragazzo con termini offensivi e non contenti sono passati alle vie di fatto malmenando il giovane, colpevole ai loro occhi di essere un omosessuale.

La coppia è stata condannata ad un risarcimento del danno nei confronti della vittima di 1,200,00 euro e contestualmente al pagamente di 500,00 euro all'Arcigay che nel frattempo si era costituita parte civile, oltre naturalmente all'accollo di tutte le spese processuali. 

"E' una sentenza storica, si tratta di una delle poche sentenze in Italia (e l'unica in Sicilia) - sottolinea in una nota l'Arcigay - in cui ad un'associazione per la difesa dei diritti di gay e lesbiche viene riconosciuto un risarcimento". Il fatto importante e che oltre al danno subito dal giovane il giudice ha riconosciuto un danno a tutta la comunità gay, rimarcando nella sentenza l'illiceità di siffatti comportamenti omofobi". "Attendiamo in ogni caso di leggere le motivazioni della sentenza che verrà depositata nei prossimi giorni dalle quali potremo comprendere meglio il ragionamento del giudice che ha portato alla condanna dei coniugi"- conclude l'Arcigay.

 

Bagheria 1/03/2012- Abbiamo intervistato Giuseppe Mattei, presidente dell'Asva, acronimo di Associazione siciliana volontari animalisti, che lancia un grido di allarme rivolto al sindaco e a tutta la cittadinanza poichè, senza il contributo previsto dalla convenzione stipulata con il comune di Bagheria, i 100 cani randagi in atto assistiti presso un giardino allestito in un terreno privato, non potranno più essere alimentati.

L'Asva che ha stipulato una convenzione con il comune sin dal 2003 ai sensi della legge regionale in materia, aspetta da circa 20 mesi i rimborsi da Palazzo Ugdulena, e i fornitori di alimenti e medicinali, non intendono proseguire a rifornire ulteriormente l'associazione senza essere stati prima pagati degli arretrati.

Pertanto nell'eventualità il Comune non dovesse erogare i fondi previsti dalla convenzione di servizio, l'Asva si vedrebbe costretta a rimettere in strada un centinaio di animali, con grave rischio per la salute e l'incolumità dei cani, della sicurezza pubblica nonchè del decoro cittadino. 

Nell'intervista viene anche sollevato l'interrogativo su che fine abbiano fatto gli 80,000,00 euro stanziati nel 2011 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e destinati alla costruzione di un canile comunale a Bagheria, somma che potrebbe essere opportunamente utilizzata per dare una risposta più incisiva al problema del randagismo nel coprensorio bagherese.

Vai alla videointervista

Bagheria:100 cani rischiano la morte per fame di bagherianews

 

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