L'Assessorato al territorio dice: a Bagheria torna vigente il Piano regolatore del 1976

E' una notizia bomba che nessuno si aspettava, ma che dice un parola chiara sul controverso annullamento del Piano regolatore generale di Bagheria avvenuto con sentenza del Consiglio di giustizia amministrativa N. 960 del 28 giungo 2010.

In data 22.02.12 è stata notificata al responsabile all'Ufficio Tecnico e urbanistico del Comune una nota dell'Assessorato regionale territorio e ambiente che arriva in risposta ad una precedente nota del Comune del 27.04.2011.

In quella data il Comune di Bagheria aveva chiesto all'Assessorato lumi circa l'atteggiamento che avrebbe dovuto assumere in tema di programmazione urbanistica, in conseguenza della ormai nota sentenza del C.G.A.

L'Assessorato al Territorio si riservava di  rispondere, e a sua volta chiedeva un chiarimento interpretativo della sentenza alla Sezione consultiva del C.G.A.

La sezione consultiva nel parere reso all'assessore regionale stando alle prime indiscrezioni gira intorno al problema, e non dice chiaramente che il Piano regolatore cui attenersi è quello precedente quello del 2002, e cioè quello approvato dall'allora assessore Tepedino il 19 giugno del 1976; anzi addirittura a conclusione del parere consultivo, scrive più o meno,  che non c'è motivo per cui essa debba rendere il parere richiesto, in considerazione del fatto che la questione prospettata potrà comunque  essere oggetto di ricorso da chi ne abbia interesse in conseguenza delle sentenze della sezione giurisdizionale.

Fuori dal linguaggio specialistico, la sezione consultiva  del C.G.A. dice: anche se io dò un parere netto, questo non impedirebbe a chi ne abbia titolo  i ricorsi sulle sentenze  già emesse sul merito dalle sezioni giurisdizionale dello stesso C.G.A.

In poche parole se ne è lavata, come Pilato, le mani.

E' invece l'Assessorato ad assumere una posizione netta ed a rispondere al Comune senza mezzi termini ed in maniera chiara ed inequivocabile che a Bagheria torna ad essere vigente, in base al parere reso dalla sezione consultiva del C.G.A., il piano regolatore del 1976.

E' facile immaginare cosa questo significhi: esistono già, asssunti in protocollo dal Comune, ben 11 piani di lottizzazione presentati da ditte private in base alle previsioni urbanistiche del 1976, che senz'altro da quest orientamento dell'Assessorato riceveranno forza e legittimità.

A parte il fatto che il piano regolatore del 1976 è già in larghissima parte "consumato" ed inapplicabile per le mutazioni urbanistiche che nel frattempo sono intervenute.

Un'altra grana di cui Lo Meo non sentiva certo la mancanza.