Attualità

Con l’ordinanza n. 42 del 29 maggio 2013, il sindaco Vincenzo Lo Meo ordina, a parziale modifica dell’ordinanza n. 18 del 23 febbraio 2012, la riapertura temporanea, solo notturna e a titolo sperimentale, del transito dei veicoli in Corso Umberto a partire dalle ore 22,00 fino alle 9,00 del giorno seguente. Non sarà possibile inoltre posteggiare in tutto il tratto del corso perchè viene istituito un divieto di sosta permanente (0,00-24,00) con zona rimozione.

Il provvedimento si è reso necessario per garantire la sicurezza e tutela dell’intero corso nelle ore notturne, ultimamente scenario di atti criminali e di vandalismo senza possibilità concreta di sorveglianza ottimale da parte delle forze dell’ordine. Tutto ciò in attesa dell’implementazione della video-sorveglianza che costituirà l’accorgimento più appropriato ai fini della sicurezza.

La riapertura consentirà inoltre il raggiungimento dei luoghi di studio e di lavoro in maniera sicuramente più agevole, decongestionando le vie adiacenti al corso stesso nelle prime ore mattutine.

La sperimentazione avrà una durata di sessanta giorni , tempo in cui si analizzeranno gli effetti di tale provvedimento valutando così eventuali benefici o negatività nell’attesa di trovare una strategia condivisa circa la gestione del corso con un tavolo tecnico formato da rappresentanti delle associazioni, commercianti e amministrazione comunale.

Ufficio Stampa del Comune di Bagheria 

L'esecutività dell'ordinanza viene però rinviata a quando sarà sistemata l'apposita segnaletica, presumibilmente diverrà quindi operativa il primo giorno feriale di giugno.(N.D.R.)

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La pulizia e il decoro della spiaggia della frazione marinara di Aspra e degli accessi al mare sarà garantita da un gruppo di lavoro formato da persone disoccupate.

L’assessore alle Politiche Sociali, Massimo Mineo, informa infatti che sono stati avviati 21 progetti personalizzati in favore di personale selezionato tra disoccupati meno abbienti.
L’avviamento è stato realizzato in attuazione del Piano di Zona distrettuale – azione 3 - “Percorsi personalizzati per l’inclusione sociale e l’autonomia dei soggetti in Difficoltà”.


Con tali progetti saranno garantiti, già dal 27 maggio e sino a settembre, la pulizia e il decoro della spiaggia della frazione marinara di Aspra e degli accessi pubblici a mare, nonché la manutenzione del verde con particolare riguardo al corso Baldassare Scaduto.


Sono in partenza inoltre, entro il mese di maggio, altri progetti finalizzati alla pulizia e al decoro di Monte Catalfano al fine di garantire la fruizione del polmone verde della città.
Il gruppo di lavoro è coordinato dal dirigente del settore Lavori Pubblici, Giovanni Mercadante, con la supervisione del responsabile del procedimento Ignazio Galioto.

L’assessore alle Politiche sociali, Mineo intende ringraziare tutte le assistenti del Servizio Sociale professionale del Comune, nonché la coordinatrice del Piano di Zona del distretto 39, Giacomina Bonanno che, con la collaborazione della signora Serenella Tripiano hanno reso fattibile l’attuazione degli interventi.

Sono certo che gli interventi potranno garantire, per tutto il periodo estivo, una sicura e gradevole fruizione degli spazi pubblicidichiara l’assessore Mineo - desidero chiedere la collaborazione di tutta la cittadinanza affinché si possa essere tutti responsabile della cura di un bene comune: la nostra città”.

 

Fonte Ufficio Stampa del Comune di Bagheria

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Esiste un Monte Catalfano sconosciuto. A due passi dalla ressa dell'area attrezzata superinflazionata, c'è una un bosco incantato, ricco di sorprese, di sentieri nascosti, grotte da esplorare. 

L'abbiamo scoperto sabato scorso, noi del Comitato Civico “Adottiamo Monte Catalfano” grazie agli amici della Lipu Bagheria in una lunga e affascinante passeggiata ecologica dall'altra parte della montagna, la più bella e la più ignota. 

Una camminata di circa cinque chilometri, seguendo un'antica condotta idrica, che percorre la collina a mezzacosta, a caccia delle orchidee, la grande unicità del sito naturalistico, lungo sentieri irti e scoscesi a strapiombo sul mare.

Una volta quel lato del monte, che sovrasta la litoranea di Aspra, era tutto coltivato ad agrumi e viti, da qui il nome della contrada, “Vignazza”.

Poche le orchidee in fiore trovate, visto ormai l'approssimarsi della stagione calda, ma tantissime le farfalle ammirate, ognuna con i colori sfavillanti della primavera.

La cavolaia, la citronella, il macaone, non hanno segreti per Giovanni Puleo, guida storica della Lipu e grande esperto del Monte, che spiega senza sosta ai bambini come riconoscere la specie e il sesso delle farfalle, come si riproducono e la loro importanza nell'impollinazione dei fiori.

Conosciamo la quercia soluntina, un arbusto raro che cresce solo su Monte Catalfano; l'acanto, il fiore dei capitelli corinzi; il sommacco, la pianta che veniva coltivata perché dalla sua corteccia e dalle foglie si estraevano i tannini impiegati in tintoria e nel processo di concia delle pelli.

Giuseppe Marchesini, l'altra nostra guida Lipu, ci mostra invece il lato alimentare del monte: come riconoscere il finocchietto selvatico, la zona degli asparagi, i mandorli, i gelsi...

Poi dopo una breve scarpinata arriviamo alla Grotta del Pellegrino, dove possiamo ammirare il graffito ancora visibile di un uomo di settemila anni fa, alcuni coleotteri che abitano al fresco dell'antro insieme a uno scricciolo, uccellino che nidifica da anni nella grotta.

Continuando a salire nell'anfiteatro naturale della Vignazza, osserviamo da pochi metri le altre grotte, quella dell'acqua, dell'eremita, dei tre livelli. Una volta erano sommerse dal mare, dal quale emergevano soltanto le cime di Monte Irice, Cozzo San Pietro, Monte Catalfano.

Milioni di anni fa, ci spiega Giovanni, le vette di Monte Catalfano erano in realtà degli isolotti, con scogliere a picco sul mare. Da qui deriva la sua straordinaria biodiversità di fauna e flora, che ne fanno un posto unico al mondo.

Passiamo da una caverna scavata che scende per diversi metri nella roccia e poi si perde nel sottosuolo, su cui si narrano leggende di briganti e tesori nascosti.

Arriviamo alla sommità del giro e ci accorgiamo subito di essere vicini all'area attrezzata dalle cartacce abbandonate e dalle bottiglie di plastica che cominciamo a trovare nel cammino. Ritorniamo a passo svelto verso la litoranea.

I bambini, ormai diventati esperti dei sentieri, dopo due ore e mezza di marcia ci precedono senza alcun segno di stanchezza. Sono loro quelli che ormai sanno tutto di fiori, piante e farfalle.

Sono loro i custodi di questo incredibile patrimonio ambientale a due passi dalla nostra città per gli anni in avvenire.

Orazio Amenta
Comitato Civico Adottiamo Monte Catalfano

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Finalmente si cambia veramente e si torna all'antico: non inganni neanche la terminologia che all'acronimo A.T.O. (Ambito territoriale ottimale) sostituisce quello di A.R.O. ( Ambito raccolta ottimale), perchè il cambio è di sostanza.

A partire da oggi i comuni potranno provvedere da sè al servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani. Sono arrivate le direttive dell'assessore regionale Nicolò Marino che, in deroga alla legge 9 del 2010 che prevede la nascita delle SRR,  indica il percorso che dovranno seguire i comuni ( o i consorzi di essi qualora i comuni non raggiungano i 5.000 abitanti) per tornare ad avere la titolarità del servizio e la conseguente gestione e responsabilità.

I comuni potranno quindi, secondo quanto recita la direttiva assessoriale, "esternalizzare il servizio  a terzi attraverso procedure di evidenza pubblica" oppure creare società miste in cui " la selezione del socio privato avvenga mediante gara con la formula del doppio oggetto".

Oppure ancora, i sindaci possono tornare con la gestione in "house", fatta cioè con mezzi e personale proprio.

Ci sono due condizioni vincolanti cui dovranno però ottemperare i comuni.

In primis predisporre un piano di intervento che descriva "dettagliatamente l'organizzazione che si intende dare al servizio, e tale piano dovrà però essere approvato  dall'Assessorato" prima che il comune indica le gare.

In secondo luogo dovranno essere "salvaguardati i livelli occupazionali": e questa potrebbe essere la strada maestra per dare una opportunità ai lavoratori del Coinres a tempo determinato che hanno ricevuto dal commissario liquidatore dell'ATO PA4 la lettera di interruzione del rapporto di lavoro già dal 29 aprile 2013.

C'è stata per questi lavoratori una prima proroga concessa verbalmente dall'assessore regionale Marino al 2 maggio e poi ancora al 23 maggio, proroga aggiornata da alcuni sindaci, contrari Bagheria, Altavilla e Misilmeri, al 3 giugno.

Per quella data infatti il commissario liquidatore, l'ing. Roberto Celico, dovrebbe avere avuto restituito da un avvocato ammistrativista di sua fiducia, il parere circa la legittimità del rapporto con gli ex Temporary e secondo quale forma giuridicamente valida questo rapporto potrebbe essere prorogato.

Per quanto riguarda Bagheria se nel piano che il comune andrà a portare in Assessorato, si inseriranno tutta una serie di servizi legati alla pulizia e al decoro della città, dalla raccolta dei rifiuti allo svuotamento cestini portarifuti, dalla pulizia dei tombini e delle spiagge alla manutenzione del verde pubblico, potrebbero esserci i margini economici per trovare con i lavoratori già Temporary, una forma per una  loro utilizzazione, almeno di quelli, e sono circa 25, che  lavorano già di fatto a Bagheria.

In conclusione però è inutile farsi illusioni l'emergenza rifiuti non si risolverà nè domani nè dopodomani, anzi. 

C'è da prevedere che l'emergenza, nei prossimi tre- quattro mesi almeno, diverrà endemica e che come avviene in questi giorni ci sarà un paese dal punto di vista della presenza della monnezza, a macchia di leopardo, con qualche ambito cioè pulito e con altri, anche nel centro urbano, in condizioni disastrose.

Ma la speranza di tutti è puntata su questo piano che dovrebbe ridarci una città veramente pulita e a costi più contenuti.

 

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