Coinres, addio senza rimpianti: torna ai comuni la raccolta dei rifiuti

Coinres, addio senza rimpianti: torna ai comuni la raccolta dei rifiuti

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Finalmente si cambia veramente e si torna all'antico: non inganni neanche la terminologia che all'acronimo A.T.O. (Ambito territoriale ottimale) sostituisce quello di A.R.O. ( Ambito raccolta ottimale), perchè il cambio è di sostanza.

A partire da oggi i comuni potranno provvedere da sè al servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani. Sono arrivate le direttive dell'assessore regionale Nicolò Marino che, in deroga alla legge 9 del 2010 che prevede la nascita delle SRR,  indica il percorso che dovranno seguire i comuni ( o i consorzi di essi qualora i comuni non raggiungano i 5.000 abitanti) per tornare ad avere la titolarità del servizio e la conseguente gestione e responsabilità.

I comuni potranno quindi, secondo quanto recita la direttiva assessoriale, "esternalizzare il servizio  a terzi attraverso procedure di evidenza pubblica" oppure creare società miste in cui " la selezione del socio privato avvenga mediante gara con la formula del doppio oggetto".

Oppure ancora, i sindaci possono tornare con la gestione in "house", fatta cioè con mezzi e personale proprio.

Ci sono due condizioni vincolanti cui dovranno però ottemperare i comuni.

In primis predisporre un piano di intervento che descriva "dettagliatamente l'organizzazione che si intende dare al servizio, e tale piano dovrà però essere approvato  dall'Assessorato" prima che il comune indica le gare.

In secondo luogo dovranno essere "salvaguardati i livelli occupazionali": e questa potrebbe essere la strada maestra per dare una opportunità ai lavoratori del Coinres a tempo determinato che hanno ricevuto dal commissario liquidatore dell'ATO PA4 la lettera di interruzione del rapporto di lavoro già dal 29 aprile 2013.

C'è stata per questi lavoratori una prima proroga concessa verbalmente dall'assessore regionale Marino al 2 maggio e poi ancora al 23 maggio, proroga aggiornata da alcuni sindaci, contrari Bagheria, Altavilla e Misilmeri, al 3 giugno.

Per quella data infatti il commissario liquidatore, l'ing. Roberto Celico, dovrebbe avere avuto restituito da un avvocato ammistrativista di sua fiducia, il parere circa la legittimità del rapporto con gli ex Temporary e secondo quale forma giuridicamente valida questo rapporto potrebbe essere prorogato.

Per quanto riguarda Bagheria se nel piano che il comune andrà a portare in Assessorato, si inseriranno tutta una serie di servizi legati alla pulizia e al decoro della città, dalla raccolta dei rifiuti allo svuotamento cestini portarifuti, dalla pulizia dei tombini e delle spiagge alla manutenzione del verde pubblico, potrebbero esserci i margini economici per trovare con i lavoratori già Temporary, una forma per una  loro utilizzazione, almeno di quelli, e sono circa 25, che  lavorano già di fatto a Bagheria.

In conclusione però è inutile farsi illusioni l'emergenza rifiuti non si risolverà nè domani nè dopodomani, anzi. 

C'è da prevedere che l'emergenza, nei prossimi tre- quattro mesi almeno, diverrà endemica e che come avviene in questi giorni ci sarà un paese dal punto di vista della presenza della monnezza, a macchia di leopardo, con qualche ambito cioè pulito e con altri, anche nel centro urbano, in condizioni disastrose.

Ma la speranza di tutti è puntata su questo piano che dovrebbe ridarci una città veramente pulita e a costi più contenuti.